Salve a tutti, il 30 settembre a causa di un forte dolore al fianco destro che mi ha spinto a recarm

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Salve a tutti, il 30 settembre a causa di un forte dolore al fianco destro che mi ha spinto a recarmi in ospedale, da esame ecografico mi risulta la presenza di 2 calcoli renali di dimensioni di 5 mm ciascuno di cui uno nel calice medio e uno nella parte alta dell'uretere destro. Faccio la terapia prescritta dall'urologo in ospedale con lenidase 2 compresse al dì mattina e sera e previston forte bustina una al di per 20 giorni. Dopo qualche giorno contatto il mio urologo di fiducia che mi aggiunge sulotam 0.4mg, debridat compresse per un mese e co-efferalgan per 10 giorni e mi consiglia di effettuare tac senza mezzo di contrasto che rivela (come l' esame ecografico), questi calcoli senza idronefrosi. Ripeto l'ecografia il 21 ottobre e dopo aver passato gli 8 giorni precedenti con coliche lancinanti dal fianco fino all'inguine con il dolore che si irradiava ai testicoli, si evidenzia la presenza del calcolo a 2 cm dallo sbocco dell'uretere in vescica. Avvertendo pizzicore alla minsione e urinando in un contenitore trasparente noto la presenza di filamenti di muco bianco e il mio medico di base mi prescrive esami colturali. Il 6 novembre effettuo urinocoltura e spermiocoltura con antibiogramma ed esame delle urine. Gli esami colturali tutti negativi, mentre all'esame delle urine, esame microscopico del sedimento trovo la scritta "lieve batteriuria-alcune cellule basse vie". Il 13 novembre avverto nuovamente dolori ma situati non più sul fianco ma al basso ventre che si irradia fino al pene e testicoli. Ripeto l'ecografia il 16 novembre e il calcolo risulta essere sceso in vescica. Ora il 21 ho visita programmata con l'urologo per aggiornarlo sull'ultimo esame ecografico. Sia l'ecografista che il mio medico di base mi hanno messo in conto che una volta sceso il calcolo dalla vescica all'uretra potrebbe verificarsi la presenza di sangue nelle urine per via della superficie del calcolo che potrebbe graffiare l'epitelio dell'uretra. Volevo chiedere pertanto un vostro parere in merito al trattamento terapeutico svolto e volevo farvi una domanda. Per evitare di passare attraverso questi dolori che sono molto ma molto forti, per l'altro calcolo di 5 mm che è rimasto nel rene destro, si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di litotrissia per frantumare il calcolo? Perdonatemi se mi sono dilungato troppo e ringrazio anticipatamente per le risposte.
Salve. La terapia che ha seguito è corretta e il decorso della patologia è tipico, con i classici sintomi annessi. Quel calcolo ancora nel rene non è detto che si muova e può esser trattato con le onde d'urto solo se verrà a trovarsi in una posizione specifica della via urinaria, va tenuto quindi sotto controllo periodico.

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