Salve a tutti.. Ho bisogno di un consiglio.. Magari da chi sa come aiutarmi.. Devo assumere uno

19 risposte
Salve a tutti..
Ho bisogno di un consiglio..
Magari da chi sa come aiutarmi..
Devo assumere uno stabilizzatore dell'umore.. Il mio medico mi ha prescritto il samyr 200mg in compresse.. 1 al giorno..
MA leggendo qua e là.. Non lo classificano come (stabilizzatore dell'umore) mi sta avvelenano inutilmente? O va bene..?? Entro quanto tempo dovrei sentirmi meglio?? Aiutatemi vi prego..
Gentile Utente, i suoi dubbi sono più che comprensibili, rivolga la domanda direttamente al suo medico. Non perché qui non le si voglia rispondere, ci mancherebbe, ma perché non conosciamo la sua storia clinica, e quindi la prescrizione di quel farmaco potrebbe essere la risposta a particolari condizioni che ha. Ripeto, nessuno più del medico che lo ha prescritto può risponderle. In linea di massima comunque la terapia farmacologica inizia ad agire nello spazio di 10-15 giorni di assunzione regolare. Un caro saluto

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Buongiorno, le risposte ai quesiti che la farmacologia pone è sempre opportuno rivolgerle al medico che ha prescritto il farmaco, perché conosce la sua storia e il momento di vita che sta attraversando. Alcuni elementi nella sua richiesta andrebbero approfonditi attraverso, magari, un confronto con uno psicoterapeuta, come ad esempio l’espressione “avvelenano inutilmente”. Perché nutre questi dubbi? Non era d’accordo con la prescrizione farmacologica? Pensa ci possano essere altre soluzioni per le sue difficoltà? Un cordiale saluto Dottsa Elisa Galantini
Salve,
fatte salve le generali prescrizioni in ambito farmacologico per le quali occorre sempre confrontarsi con il proprio medico, leggendo la sua richiesta noto una palese richiesta di aiuto relativamente alla gestione della paura ed in generale del suo benessere psicofisico.
La invito a prendere in considerazione un percorso terapeutico che non è alternativo alla terapia farmacologica bensì coadiuvante la stessa, in quanto in letteratura è ormai consolidata l'evidenza clinica che associa maggiori benefici ad un uso combinato di psicoterapia e farmacoterapia.
Gentile utente è sempre molto difficile dare delle risposte legate alle prescrizioni di farmaci soprattutto se non si conosce la storia clinica del paziente. Si rivolga al medico che gliela ha prescritta, sicuramente potrà darle le spiegazioni di cui ha bisogno. È importante che l’assunzione di un farmaco sia associata all’accettazione da parte del paziente anche per una sua maggiore efficacia. Da come scrive però sembra che prendere questo farmaco per lei sia fonte di agitazione, motivo in più per affrontare i suoi dubbi e le sue perplessitá rispetto alla terapia farmacologica che gli è stata prescritta.
Un caro saluto dott.ssa Anna Tomaciello
Caro utente, dice di dover assumere uno stabilizzatore dell'umore. Sarebbe importante sapere da chi parte questa richiesta e perché. Per quanto riguarda i farmaci, è opportuno che si riferisca al suo medico, ma se fossi in lei rifletterei sull'idea di un percorso di psicoterapia. Il nostro umore è collegato a tanti altri aspetti di noi e sarebbe importante esplorarli. Se ha bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera, purtroppo non sappiamo niente di lei, xchè nella sua domanda ci dà poche notizie. Non ci scrive la sua età, chi le ha prescritto e perchè lo stabilizzatore dell'umore? Inoltre se il suo medico gli ha prescritto il medicinale che ci ha scritto ci sarà un motivo, dovrebbe mettersi in contatto con lui ed informarsi. Inoltre pensi anche di elaborare cosa gli sta succedendo con uno psicoterapia, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno. Gli stabilizzatori dell'umore si suggeriscono per diversi motivi legati sia all'ipotesi diagnostica che prognostica. Se si fida del suo medico ne parli con lui. Se non si fida di lui non vedo come potrebbe fidarsi di altri, come nel nostro caso, in quanto non vi è una conoscenza reale, ma giusto un consulto virtuale!
Buongiorno! Le sue preoccupazioni sono legittime ma i farmaci vanno prescritti dal medico di riferimento che segue il suo personale caso. Perciò è necessario rivolgere a lui questo tipo di dubbi. Bisogna sicuramente affidarsi e fidarsi. Gli effetti del medicinale dovrebbe vederli non prima di 15 giorni, ma anche per questo può rivolgersi al dottore che glieli ha prescritti. Eviti di affidarsi a ciò che è scritto in rete perché ognuno di noi è diverso dagli altri. In bocca al lupo per tutto.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, le consiglio di confrontarsi con il medico che le ha prescritto il farmaco così da poter esplicitare i suoi dubbi. Le suggerisco inoltre di prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicologico da affiancare all'uso del farmaco. Saluti, Enza C.
Salve. In linea con quanto detto dai colleghi dovrebbe rivolgersi allo Psichiatra che le ha prescritto la terapia. Per tutti i chiarimenti sarà lui a rispondere. Le suggerisco inoltre di evitare di chiedere conferme di quanto sta facendo" leggendo qua e là "perché (come è successo) la possono mettere in difficoltà.
sembra(a mio parere) che voglia essere rassicurato su quanto sta facendo. Sta facendo anche una psicoterapia di sostegno? Forse le sarebbe utile per consapevolizzare ed accorgersi dei benefici che sicuramente può trarre dal trattamento. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Buonasera.
Purtroppo come psicologi non possiamo aiutarla perché la prescrizione di un farmaco compete al medico che valutando il malessere psichico della persona stabilisce il rimedio più adeguato, la quantità e quando assumerlo. Se non ha sufficiente fiducia nel suo medico potrebbe effettuare una visita specialistica da uno psichiatra. Suggerirei comunque di affiancare alla cura farmacologica, un percorso psicoterapeutico in modo da lavorare sulle cause che alimentano il malessere psichico.
Saluti.
Dott.ssa Simonetta Pasqualetti
Gentile utente,

Parli dei suoi dubbi, e chieda maggiori ragguagli al medico che le ha prescritto e somministrato il farmaco. É la cosa più indicata da fare in questi casi.

Cordiali Saluti.

Dott. Diego Ferrara
Salve,
si è rivolto ad uno psichiatra per farsi prescrivere questo stabilizzante?
Perchè sarebbe il caso di fare una consulenza psichiatrica e poi sarà il professionista stesso a prescriverle la terapia giusta per lei e non il medico di base.
Saluti.
Buongiorno, c'è molta apprensione circa il farmaco. Così non aggiunge l'effetto placebo ma semmai nocebo qualora non si creda al potenziale terapeutico.

L'apprensione è solo uno dei motivi di destabilizzazione dell'umore e a fianco di una terapia farmacologica è opportuno sfruttare i vari metodi psicoterapeutici per la stabilizzazione dell'umore, come la Mindfulness e i gli approcci della terapia breve. Recuperando così anche un potere interno e non solo abdicato esternamente alla chimica.

Un saluto,
Dr. Gianpietro Rossi
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Gentile utente, non avendo alcuna informazione in merito alla sua storia, non è possibile valutare se la prescrizione è corretta o meno. In ogni caso, le consiglio di rivolgersi ad un altro medico qualora non si fidi dell'attuale e di porre tutte le domande del caso a chi le farà la prescrizione futura. Un caro saluto
Buongiorno, sono comprensibili le sue preoccupazioni e dubbi rispetto all'assunzione di uno psicofarmaco. Molto spesso, nonostante sia stata formulata una diagnosi ben precisa, il farmaco prescritto potrebbe appartenere ad una categoria farmacologica utilizzata per disturbi differenti. In realtà, molti farmaci oggi in commercio, sperimentati per la cura di una precisa patologia, si sono mostrati efficaci nell'ambito della cura di molteplici disturbi anche di natura differente.
Il suo medico sarà sicuramente disponibile a fornirle le dovute spiegazioni per una serena assunzione. Cordialità.
Gentile utente, come evidenziato dai colleghi, non è possibile fornire una risposta univoca e certa al suo quesito, dal momento che ignoriamo la sua anamnesi clinica e farmacologica. Le suggerirei pertanto di consultarsi con il medico che ha effettuato la prescrizione. A questo proposito, non è chiaro se si tratti di un medico di base o di uno specialista. In aggiunta, sembra emergere una scarsa fiducia nella figura del suo curante, dal quale teme "avvelenamenti" o comunque rimedi di scarsa efficacia. Le consiglierei di condividere i dubbi sulla farmacoterapia con il medico curante e concordare insieme l'approccio terapeutico più efficace. Al contempo, mi chiedo se abbia preso in considerazione la possibilità di affrontare il suo malessere anche da un punto di vista psicologico. Cordiali saluti, Dott.ssa Salustri
Come suggerito leggere informazioni sparse confonde. Si confronti con il suo specialista e chieda ulteriori informazioni. Saluti
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

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