Salve a tutti! Ho 25 anni e dopo 10 anni di relazione abbiamo deciso di interrompere in quanto io u

16 risposte
Salve a tutti!
Ho 25 anni e dopo 10 anni di relazione abbiamo deciso di interrompere in quanto io ultimamente non riuscivo ad essere più serena con lui, lo sentivo distante, concentrato unicamente sul suo lavoro. L'intimità era un vero problema in quanto mi è capitato più volte di ritrovarmi a piangere nel momento in cui stavamo facendo l'amore oppure non mi sentivo abbastanza attratta.
Premetto che soffro di attacchi di panico da ormai parecchi anni, attacchi che dopo un percorso terapeutico di due anni, sono riuscita ad uscirne.
Sei anni fa abbiamo avuto la nostra prima grande crisi in quanto io non sapevo più cosa provavo realmente per lui ma abbiamo provato in tutti i modi a recuperare la cosa ma questa volta abbiamo deciso, in comune accordo, di prendere due strade diverse.. Ora mi sento persa, smarrita, non riesco a riconoscermi se mi guardo allo specchio, ho paura che magari era lui la persona giusta per me e io l'ho persa ma ultimamente capitava spesso che io avessi l'ansia con lui quando ad esempio dovevamo andare a cena fuori, ansia che non ho mai avuto quando ci trovavamo in compagnia o con il resto degli amici.
Come posso fare a capire se ho preso realmente la decisione giusta? Ho paura di stare da sola o di perderlo?
Buongiorno,
quanto scritto riporta ad una relazione lunga e significativa iniziata in un'età molto giovane.
In questi periodi della vita cambiano molte cose dal punto di vista personale e identitario, i suoi dubbi sono comprensibili, meriterebbero uno spazio di riflessione guidata, magari qualche incontro anche on - line di psicoterapia.
A disposizione se ritiene
un saluto
Dott.ssa Meloni Federica Maura

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Cara utente, lei si è trovata a vivere da sola dopo 10 anni di relazione, sentirsi persa è comprensibile perché sta tentando di ritrovare un senso di stabilità personale. La paura di non ritrovare l'amore, di perdere "la persona giusta"è comune in queste situazioni. Le consiglio dii prendersi del tempo per comprendere cosa la fa sentire bene e cosa desidera per se stessa. So che è difficile ma non permetta che sia la sofferenza decidere per lei. Le consiglio inoltre di valutare di intraprendere un percorso terapeutico per proseguire finalmente il suo percorso di vita. Resto a disposizione, un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Salve, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a rielaborare la fine della relazione. Ha già avuto un' esperienza positiva di psicoterapia, quindi perché non intraprendere un nuovo percorso psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, i suoi dubbi sono più che legittimi, in fondo ha passato 10 anni assieme ad una persona con la quale ha condiviso tantissimo e di conseguenza la fine della relazione seppur di comune accordo è pur sempre un lutto da elaborare. Dalle sue parole mi sembra di capire che forse già alla prima rottura lei sia poi ritornata su suoi passi neanche troppo convinta. Le sensazioni di malessere che ha avvertito quando eravate da soli sono comunque indicative che questa non era una relazione che la faceva stare bene. Le consiglio di appoggiarsi ad uno psicoterapeuta per condividere assieme le domande che si sta ponendo. Può anche pensare ad un incontro on line .
Dott.ssa Antonella Padula
Cara Utente, questo che sta vivendo è una fase molto delicata. Pertanto potrebbe essere d'aiuto intraprendere un percorso psicoterapico. In passato è riuscita a superare gli attacchi di panico; ora potrebbe gestire meglio questo momento di cambiamento.
Salve. Un modo per comprendere se ciò che si fa è buono per sé, è quello di stare a contatto con le emozioni e sensazioni. Se c'è uno stato di benessere, rilassamento, serenità e tranquillità è la cosa buona per noi. Se c'è ansia, tensione, disagio, bisogno di controllare, ecc. forse non è tanto tanto buona per noi...
Lei che ha sofferto e lavorato su ansia e attacchi di panico, sa che i sintomi sono dei segnali importanti per indicare ciò che è sano o meno per se stessi. Distinti saluti
Buongiorno, lei ha 25 anni ed è stata in questa relazione per 10 anni, quindi da quando ne aveva 15. E' cresciuta insieme ad una persona ed è nomale che adesso si senta così smarrita. Credo che la sua domanda finale "ho paura di stare da sola o di perderlo?", possa essere ridefinita con l'affermazione "ho paura di stare da sola e anche di perderlo". Anche se apparentemente opposte, in realtà le due paure sono entrambe presenti ed ognuna ha la sua ragione di esistere.
Credo possa essere molto utile per lei farsi sostenere in questo delicato momento di passaggio: ascoltare le sue sensazioni e dare voce alle sue paure la aiuterà sicuramente a stare meglio e di conseguenza a fare la scelta giusta. Dia ascolto alla parte di lei che ha sentito il bisogno di scrivere qui. Un saluto.
Francesca Giovannelli
Giungere alla fine di una relazione così importante non è mai facile. Il suo senso di smarrimento è più che comprensibile visto che, crescendo insieme, avete condiviso gioie e dolori di un'età così delicata. Cercare un sostegno psicologico la potrà aiutare a riconoscere quali siano i suoi bisogni più profondi e ad elaborare un progetto di vita alternativo a quello che aveva immaginato. Cordiali Saluti Espedito Longo
il punto non è la decisione giusta il punto è che lei non si ritrova.
Si sente priva di una " casa in cui tornare" pertanto viene meno l'orientamento e le energie sono disperse senza un punto di concentrazione che le incanali. Ovviamente l'affettività in questo momento subisce uno stato di "emorragia" ma non si lasci intimorire è una risposta inevitabile,
Una terapia l'aiuterebbe a ristrutturarsi e a capire se ha fatto la scelta "giusta",
Cordiali saluti
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buonasera, con la sua domanda ha aperto un bello spunto di riflessione: di cosa ho paura? di stare sola o di stare senza di lui? La solitudine spaventa, specie dopo una lunga relazione come la sua. Io mi prenderei del tempo per riflettere su questo e le consiglierei di farsi aiutare, di cercare di comprendere la ricomparsa della sintomatologia ansiosa e soprattutto di ritrovare se stessa.
Dott.ssa Antonella Cecca
Salve. Deve interrogare il suo desiderio. Questo è andato smarrito forse con la rottura della relazione, forse prima. Cosa desidero? Cosa voglio? Dove sto andando nella vita? Inoltre se ho ben capito dalle sue parole la relazione, seppur con le sue difficoltà è durata molti anni, anni centrali nella strutturazione dell’identità. Ora, sola, si sente fragile con sè stessa, non si riconosce più allo specchio perchè finora lo specchio che le restituiva la sua identità era annodato alla relazione. Un percorso di psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico le può permettere di ritrovare, o scoprire, il soggetto che lei è. Un saluto
Buongiorno gentile utente,
nonostante ci dica che la decisione è stata comune (e quindi anche sua) la mia sensazione è che la decisione sia stata presa principalmente dal suo ragazzo.
Nel suo messaggio descrive varie situazioni in cui lei prova ansia e malessere ma sembra bloccata, in attesa che accada qualcosa.
Se non si sentiva attratta da lui, non sapeva cosa provava per lui, si sentiva in ansia a uscire con lui, che cosa l'ha trattenuta dentro questa relazione? Che cosa le ha impedito di uscirne? E, anche ora che la relazione è conclusa, che cosa le impedisce di andare avanti e vivere la sua vita?
La mia impressione è che lei si senta fortemente bloccata quando è il momento di prendere una decisone e poi passare all'azione e che l'ansia che prova possa essere dovuta al suo rimanere come "paralizzata".
La mia opinione è che lei abbia paura di sé stessa. Non si tratta di stare da sola o di stare con il suo ragazzo. Si tratta di imparare a stare con sé stessa, eventualmente anche con l'aiuto di uno specialista.
Un cordiale saluto.
Gent.ma, se questa forma di dolore si protraesse e la rendesse poco felice, può provare a chiedere una consulenza per cercare di capire in cosa consistano queste sue difficoltà sentimentali, unitamente al suo senso di smarrimento e dubbi su di sé; e valutare poi l'opportunità di un trattamento psicoterapeutico. SG
Gentile utente, da quanto riferisce lei si sta trovando ad affrontare un periodo totalmente nuovo della sua vita, che arriva dopo la conclusione di una relazione di 10 anni vissuta in una fase di vita in cui ci si evolve dal punto di vita della propria identità. In una situazione del genere, sentirsi smarriti è assolutamente comprensibile in quanto si sta cercando di trovare il proprio equilibrio muovendosi in uno spazio che appare sconosciuto. Le paure che sta provando e gli interrogativi che si sta ponendo sono molto comuni in situazioni simili. Le suggerisco di prendersi del tempo per se stessa, per comprendere le proprie emozioni indagando i pensieri che le determinano. Cerchi, se può, di non prendere decisioni quando si sente travolta dalle emozioni, siano esse di paura, tristezza etc. Inoltre potrebbe valutare la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico, che possa garantirle uno spazio di espressione, fornendole al contempo supporto e spunti di riflessione. Se vuole non esiti a contattarmi. Cordialmente, Giulia Scrofani
Buongiorno, purtroppo non è possibile sapere con certezza se una scelta fatta sia stata giusta a meno, sarà il tempo a dirlo, tuttavia, mi chiedo se uno dei problemi che lei abbia sia proprio la capacità di decidere secondo i suoi bisogni oppure abbia bisogno di conferme. Il suo stato ansioso può essere figlio della sua insicurezza e del non riuscire a fidarsi delle proprie emozioni. Credo potrebbe essere molto importante per lei cominciare un percorso terapeutico per poter approfondire le origini di questa poca fiducia in sè. Questo le permetterebbe di sentirsi più tranquilla e determinata oltre che a poter contare su se stessa e dare credito alle sue sensazioni. A volte abbiamo risorse che non pensiamo di possedere, ma che una volta scoperte possono cambiare radicalmente il nostro modo di vedere noi stessi e la vita. Buona fortuna.

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