Salve a tutti... guardando e osservando j miei difetti che a me vanno bene ripeto però li reputi dif

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Salve a tutti... guardando e osservando j miei difetti che a me vanno bene ripeto però li reputi difetti perché comunque mi provocano rabbia e non fanno di
certo bene.... allora: È come se non riuscissi a concepire certi comportamenti o atteggiamenti delle persone che sono molto vari esempio : tradimenti, mancanze di rispetto, quando magari faccio sport ci metto il 100% di impegno e vedo che gli altri della mia squadra non danno il 100%, quando magari mi arrabbio per qualcosa e le persone vogliono sapere perforza cosa non va, se magari entro in un negozio a comprare abbigliamento non compro un vestito per qualche motivo e gli altri cercano di insistere e convincermi.. insomma tanti atteggiamenti e comportamenti degli altri mi fanno salire il sangue al cervello e come se nella mia testa non riuscissi a elaborare e impazzisco sopratutto sulle mancanze di rispetto generali. Come comportarmi?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, il consiglio che posso darle è sicuramente quello di rivolgersi ad uno specialista perché capisco bene che queste situazioni, le creino disagio.
Resto a disposizione.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno,
da quel che leggo mi pare lei sia una persona piuttosto rigida e questo probabilmente ha a che vedere con l'educazione che ha ricevuto, l'ambiente nel quale è vissuto fin dalla sua infanzia.
Accettare l'altro è un processo che passa necessariamente dalla conoscenza di sé stessi e dall'accettazione di noi stessi.
Spesso le persone che appaiono meno empatiche hanno sviluppato un sistema di autodifesa per circoscrivere una confort zone che dà loro sicurezza e serenità. Prima o poi può capitare che questa architettura possa lasciare scoperto qualche filo che provoca dei segnali di allarme, dei sintomi che sono il disagio che lei percepisce con gli scatti d'ira di cui fa menzione.
Mi permetto di suggerirle di intraprendere un percorso di analisi, ma lo faccia solo se sente una profonda motivazione, potrebbe essere difficile e duro.
Le auguro un ottimo proseguimento. Dottoressa Giada Di Veroli
Gentile utente buongiorno, se non ho capito male non riesce a tollerare comportamenti che interpreta come mancanza di rispetto nei suoi confronti, quindi, se portiamo la riflessione fino in fondo, non è il comportamento in se a infastidirla ma l'interpretazione che ne da. Se in un negozio insistono per farle comprare un abito, per esempio, e lei pensa "ok, non mi fa piacere ma del resto cercare di vendere è il suo lavoro" (se si tratta del commesso) oppure " forse insistono perché questo abito mi sta davvero bene e solo io non me ne sono accorto" (se si tratta di parenti e amici) probabilmente vivrebbe l'insistenza con uno stato d'animo diverso. Lei interpreta questi vissuti come mancanza di rispetto ma non è sempre così. Le interpretazione che diamo agli eventi sono personali, frutto della nostra storia, dei nostri valori e delle nostre credenze. A volte non sono distorte e procurano sofferenza e disagio, ma possono essere corrette. Se questo suo modo di interpretare la realtà è davvero così problematico un percorso psicologico potrebbe aiutarla a correggere la sua visuale laddove distorta. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente. Dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno,
è normale provare un certo livello di irritazione o fastidio nel momento in cui ci si scontra con alcuni temi importanti o nel momento in cui ci si scontra con differenze caratteriali o di pensiero.
Tuttavia, mi pare di capire, la rabbia provata è molto forte e anche il verificarsi di questi episodi è abbastanza frequente.
Dovrebbe quindi quindi imparare a gestire questi episodi e queste emozioni forti e/o spiacevoli che le occupano tempo ed energie.
Resto a disposizione,
Un saluto.
Buongiorno, mi sembra di cogliere che ciò che la fa arrabbiare è sentire che gli altri non si comportano per come lei si aspetta. Mi sembra che tenda a leggere il comportamento dell'altro contro di sé, come se la svalutasse, non tenesse in conto il suo punto di vista e i suoi desideri, il suo impegno, come se l'altro non la vedesse veramente per quello che è. È difficile non sentirsi capiti. Forse questa rabbia potrebbe originarsi proprio dalla sensazione di non essere abbastanza considerati. Sono ovviamente delle ipotesi, ma se così fosse, sarebbe interessante che potesse domandarsi come mai è così importante per lei la considerazione (che evidentemente implica il rispetto) delle altre persone. Che ruolo ha nella sua vita? Spero di averle dato uno spunto utile. Cordialmente. Dott.ssa Giulia Scattareggia.
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Gentile utente, potrebbe essere interessante comprendere meglio che cosa intende con “non riesco a concepire certi comportamenti e atteggiamenti”. Si prenda del tempo per esplorare ciò con un professionista.. un caro saluto
Gentilissima, potrebbe esplorare la sua rabbia e il motivo per cui è concentrata sui comportamenti degli altri, all'interno di un percorso terapeutico. Sono a disposizione per intraprendere un percorso online, dott.ssa Anastasia Giangrande
Gentile utente, grazie di essersi aperto e aver voluto condividere le sue difficoltà.
Sembra che questi difetti, come li ha definiti, incidano significativamente sul suo umore e sulla sua tranquillità in generale, come se il solo venire a contatto con essi la faccia “scattare”, la metta a disagio.
Mi pare che in generale lei sia una persona piuttosto decisa, ferma, in un certo senso rigida sia rispetto a ciò che ritiene giusto o sbagliato, ma anche su come gli altri dovrebbero o non dovrebbero comportarsi. Credo che sarebbe utile e importante comprendere da dove viene il bisogno di tale rigidità e come fare per trovare modi diversi e più efficaci per gestire questo tipo di situazioni. Uno psicologo potrebbe accompagnarla in questo percorso.
Resto a disposizione per ogni eventualità. Dr.ssa Pamela D’Angelo
Gentile utente, dalle sue parole mi sembra di comprendere che per lei sia davvero poco tollerabile tutto ciò che per lei è mancanza di rispetto e impegno. Per quanto questi comportamenti generino rabbia in ogni individuo, in lei sembrano essere più impattanti di altri. Forse potrebbe essere interessante per lei riflettere un per che per lei è così intollerabile, cosa le generano dentro di lei questi comportamenti? Se qualcuno le manca di rispetto questo cosa dice di lei come persona? Cosa non le piace? quale sarebbe lo scenario peggiore che mal tollera? Potrebbe valutare un percorso psicologico per lavorare su tali vissuti. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile Utente, buongiorno. Mi dispiace molto per la situazione che ha descritto perché capisco il fastidio che si può sperimentare quando si provano emozioni indesiderate. Mi sembra di intuire che ciò che la fa arrabbiare così tanto sono comportamenti e atteggiamenti che lei interpreta come una vera e propria mancanza di rispetto nei suoi confronti. A questo punto, trovo che sarebbe importante riflettere innanzitutto su cosa, con precisione, lei trova intollerabile nel comportamento delle altre persone con cui interagisce, e poi su ciò che effettivamente prova: su cosa, cioè, generano in lei questi comportamenti. Uno psicologo potrebbe accompagnarla in questo percorso, aiutandola a comprendere ed elaborare tali vissuti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Lidia Milazzo

Gentile utente, alle volte è del tutto comprensibile reagire con nervosismo e intolleranza verso certi atteggiamenti ma mi sembra di capire che questo stia diventando per lei una grande fonte di disagio e frustrazione. Da quello che racconta sembra infatti che abbia sviluppato una certa permeabilità agli altri e forse fa fatica a prendere le giuste distanze. Risulta davvero difficile poterla consigliare dal momento che molte persone provano quello che prova lei ma ognuno per motivi e con modalità differenti. Quello che avverte oggi infatti potrebbe essere strettamente correlato alla sua storia di vita personale, al momento storico, allo stress o al suo modo di interpretare ciò che la circonda. L'unico consiglio che mi sento di darle è pertanto di prendere in considerazione la possibilità di approfondire queste tematiche all'interno di un percorso psicologico che la aiuti a capirne le cause e lavorare per trovare modalità più funzionali per affrontare alcune situazioni e diminuire l'impatto che gli altri possono avere su di lei. Resto a disposizione e le auguro di ritrovare presto la serenità. Un saluto!
La tua reazione a certi comportamenti o atteggiamenti delle persone che percepisci come difetti o mancanze di rispetto è un'emozione naturale, ma è importante gestirla in modo sano per il tuo benessere emotivo. Ecco alcune strategie che potrebbero aiutarti a gestire meglio queste situazioni:

Autoconsapevolezza: È positivo che tu sia consapevole dei tuoi sentimenti e delle tue reazioni. Prendi il tempo per riflettere su perché determinati comportamenti degli altri ti scatenano queste emozioni intense. Ciò ti aiuterà a comprendere meglio te stesso e a identificare eventuali aree in cui puoi lavorare sulla tua tolleranza.
Comunicazione: Quando ti trovi di fronte a situazioni che ti fanno arrabbiare o ti danno fastidio, cerca di comunicare in modo calmo e assertivo anziché reprimere le emozioni o scoppiare di rabbia. Esprimi ciò che senti in modo rispettoso e ascolta anche il punto di vista degli altri. La comunicazione aperta può spesso risolvere i malintesi e prevenire conflitti.
Imparare a lasciar andare: Capire che non puoi controllare le azioni o gli atteggiamenti degli altri è un passo importante verso la gestione delle tue emozioni. Concentrati su ciò che puoi controllare nella situazione, cioè le tue reazioni e le tue decisioni.
Empatia: Cerca di metterti nei panni degli altri e cercare di comprendere le loro prospettive. Questo può aiutarti a vedere le situazioni da diversi punti di vista e a sviluppare una maggiore tolleranza per le differenze individuali.
Autocontrollo: Impara a gestire il tuo stato emotivo attraverso tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione. Ciò può aiutarti a mantenere la calma in situazioni stressanti.
Limiti personali: È importante stabilire limiti sani nelle relazioni. Se ritieni che qualcuno stia attraversando i tuoi confini o manchi di rispetto, è importante affermare i tuoi limiti e difenderti in modo assertivo.
Supporto professionale: Se senti che queste reazioni intense stanno influenzando negativamente la tua vita e il tuo benessere, potresti considerare la possibilità di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a esplorare ulteriormente queste emozioni e fornirti strumenti per affrontarle in modo più costruttivo.
In generale, la gestione delle emozioni richiede tempo e pratica. Sii gentile con te stesso mentre lavori su queste abilità e ricorda che la crescita personale è un processo continuo.
Buongiorno, ho letto con attenzione le sue parole e mi sento di suggerirle di rivolgersi ad uno psicologo / psicoterapeuta, per:
- esplorare il suo vissuto emotivo
- comprendere da dove nasca questa insofferenza verso caratteristiche ed aspetti propri ed altrui
- riconoscere le emozioni e il pilota automatico che talvolta sembra attivarle
- e ... quanto altro concorderà di indagare col professionista.
Le suggerisco di prendere in considerazione questo viaggio, da fare online o in presenza, per esplorare nuovi territori.
Cordialmente, D.ssa Calci
Quando ti trovi di fronte a comportamenti o atteggiamenti che ti provocano rabbia o frustrazione, è importante cercare di mantenere la calma e la prospettiva. Concentrati sulle tue reazioni e cerca di capire perché certi comportamenti ti infastidiscono. Espandi la tua empatia e sii aperto al fatto che le persone possono avere prospettive diverse. Comunica in modo assertivo i tuoi sentimenti, ma cerca anche di accettare che non puoi controllare gli altri.
Salve. Mi sembra di capire che la sua vita è molto difficile in queste condizioni. Partirei dal fare un lavoro attento e meticoloso su quali sono le persone con le quali lei, invece, riesce ad apprezzarne i modi e i valori. Capire cosa ha in comune con loro. Cerchi di comprendere con chi ha istaurato un legame affettivo sincero ed aperto e perché è riuscito ad istaurarlo con queste persone. Fermo restando che bisogna parlarne molto più approfonditamente per capire il problema e come risolverlo, penso che qualcosa di fondo che la disturba e disgusta in maniera quasi costante. Qualcosa che non le consente di sorvolare o accettare alcune cose, forse addirittura di se stesso, e che debba farci i conti, anzichéascoltarne solo i suggerimenti che le sibila. Resto a disposizione per qualsivoglia chiarimento. Saluti, Dott. Marco casella.
Salve. Da quanto dice sembra che ci sia una difficoltà nella gestione della rabbia rispetto a una vasta gamma di comportamenti altrui. Potrebbe aiutarla cercare di capire da dove sorge il fastidio di cui parla e come mai le risulta difficile sorvolare su certe questioni. Secondo la prospettiva analitica potrebbe esserci una questione non immediatamente evidente a muovere queste sue sensazioni. L'importanza di fare le cose in un certo modo, la questione del rispetto, sono tutti temi che potrebbe affrontare in un percorso di parola. Resto a disposizione. Un saluto, Dott. Conti
Buonasera, è comprensibile sentirsi frustrati di fronte a comportamenti e atteggiamenti che non comprendiamo o che ci provocano rabbia. Potrebbe essere utile lavorare sulla gestione delle emozioni attraverso tecniche di respirazione o meditazione, e cercare di comunicare in modo assertivo quando ci sentiamo mancanti di rispetto. Inoltre, è importante concederci il tempo per riflettere sulle situazioni prima di reagire impulsivamente. Se le emozioni diventano troppo intense, potrebbe essere utile consultare uno psicologo per un supporto aggiuntivo. Resto a disposizione per ulteriori consigli o supporto.
Un caro saluto,
Dott. Moro
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Buongiorno, capisco bene quanto possa essere difficile gestire i sentimenti di frustrazione quando gli altri non si comportano secondo le nostre aspettative o quando ci sentiamo mancati di rispetto. È importante riconoscere che ognuno ha una propria prospettiva e modi di fare diversi dai nostri. In questo caso sarebbe utile chiarire cosa è accettabile per te e comunica questi limiti agli altri. Se qualcuno li oltrepassa, è importante farlo notare e spiegare come ti senti. Trova modi sani per gestire la rabbia e la frustrazione, come la meditazione, o il parlare con una persona di fiducia oppure con un professionista. Non tutto merita una reazione. Cerca di discernere quando è importante affrontare una questione e quando è meglio lasciar correre.La chiave è imparare a gestire questi sentimenti in modo che non ti travolgano. Essere gentili con se stessi mentre si lavora su questi aspetti è fondamentale per il benessere emotivo.
Cordialità, Dott. Gianluca Zazzi
Buongiorno, giudicare i suoi comportamenti difetti o pregi dipende dalla persona con cui si confronta. Dal suo racconto percepisco che Lei è un persona integralista, che non concepisca, il grigio ma il bianco e il nero, per cui essendo severo in primis con se stesso , non sopporta che le persone che la circondano siano ambigui negli atteggiamenti. Penso che la strada giusta sia mediare tra la sua rigidità di giudizio e gli atteggiamenti ambigui di chi incontra nel suo cammino: cambiare la prospettiva in cui osserviamo le cose, comprendere che non siamo tutti uguali, cercare di essere più comprensivi . Però mantenendosi sempre ancorati ai propri principale morali, come quelli da lei citati, la lealtà, la trasparenza, il rispetto che sono fondamentali nella vita, ma che non possiamo pretendere che appartengano a tutti.

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