Salve a Tutti, durante una breve corsa ho sentito il polpaccio contrarsi in modo deciso e ho iniziat
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Salve a Tutti, durante una breve corsa ho sentito il polpaccio contrarsi in modo deciso e ho iniziato a sentire dolore, però rallentando e scaldando bene il muscolo sono riuscito a proseguire fino a casa. A freddo poi ho continuato ad avere dolore al polpaccio pensando ad una contrattura, ma con il passare del tempo il dolore è rimasto, peggiorando quando provavo a camminare normalmente andando sulla punta del piede. Ho quindi pensato che fosse uno stiramento, ma da una successiva ecografia sono risultati le fibre muscolari intatte e anche i tendini (compresi il tendine d’achille).
Adesso non so che altri esami fare per risolvere e a che specialista rivolgermi.
Ps: avevo visto un fisioterapista ma aveva pensato ad una contrattura, mentre altri fisioterapisti mi hanno parlato di un possibile schiacciamento di un nervo
( ultima precisazione: in passato ho sofferto di stiramenti ai flessori della stessa gamba( ma anche dell’altra a dire la verità) e alla rottura del piatto tibiale del ginocchio sempre della stessa gamba).
Grazie mille in anticipo
Adesso non so che altri esami fare per risolvere e a che specialista rivolgermi.
Ps: avevo visto un fisioterapista ma aveva pensato ad una contrattura, mentre altri fisioterapisti mi hanno parlato di un possibile schiacciamento di un nervo
( ultima precisazione: in passato ho sofferto di stiramenti ai flessori della stessa gamba( ma anche dell’altra a dire la verità) e alla rottura del piatto tibiale del ginocchio sempre della stessa gamba).
Grazie mille in anticipo
Buongiono
In un contesto locale, probabilmente ii muscoli del polpaccio hanno sviluppato dei Triggret Point, ovvero la formazione di zone particolarmente rigide che se sollecitate proiettano dolore a distanza.
Nel contesto globale, i muscoli in questione stanno subendo un sovraccarico, le cui cause sono da ricercare in altre zone del corpo, come ad esempio la frattura del piatto tibiale da lei riferita.
Le consiglio di rivolgersi a un professionista che possa aiutarla attraverso un approccio globale.
Per ulteriori chiarimenti, mi contatti.
In un contesto locale, probabilmente ii muscoli del polpaccio hanno sviluppato dei Triggret Point, ovvero la formazione di zone particolarmente rigide che se sollecitate proiettano dolore a distanza.
Nel contesto globale, i muscoli in questione stanno subendo un sovraccarico, le cui cause sono da ricercare in altre zone del corpo, come ad esempio la frattura del piatto tibiale da lei riferita.
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Salve, se dall’esame ecografico non sono apprezzabili lesioni o stiramenti probabile che lo spasmo muscolare al tricipite della sura in questo caso sia imputabile ad una sofferenza del nervo ischiatico; le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per un eventuale approfondimento clinico diagnostico.
Buongiorno,
dalla sua descrizione si evince che la stessa gamba è andata incontro a traumatismi ripetuti nel corso del tempo. Il motivo? Le cause possono essere infinte e potrebbero essere analizzate meglio sicuramente durante una dettagliata anamnesi. Certamente è evidente che ormai si è sviluppato un sovraccarico su quell'arto, (per postura, abitudini, lavoro ecc...) tale per cui lei continua ad accusare problemi lì. La contrazione forte del polpaccio durante la corsa, infatti, non è altro che "la goccia che ha fatto traboccare il vaso". Allo stato attuale, come potrebbe trattarsi una restrizione "semplicemente" mio-fasciale, come potrebbe trattarsi di un iniziale risentimento del nervo: questo è difficile stabilirlo senza un esame clinico. Le consiglio comunque di rivolgersi ad un fisioterapista o ad un osteopata, che con dei test clinici specifici sarà in grado di dedurre l'origine del dolore. In più, le consiglio di non lasciar trascorrere troppo tempo ed iniziare subito un ciclo di terapie, prima che si instaurino vizi posturali coinvolgenti le articolazioni limitrofe (ginocchio, anca ecc...).
dalla sua descrizione si evince che la stessa gamba è andata incontro a traumatismi ripetuti nel corso del tempo. Il motivo? Le cause possono essere infinte e potrebbero essere analizzate meglio sicuramente durante una dettagliata anamnesi. Certamente è evidente che ormai si è sviluppato un sovraccarico su quell'arto, (per postura, abitudini, lavoro ecc...) tale per cui lei continua ad accusare problemi lì. La contrazione forte del polpaccio durante la corsa, infatti, non è altro che "la goccia che ha fatto traboccare il vaso". Allo stato attuale, come potrebbe trattarsi una restrizione "semplicemente" mio-fasciale, come potrebbe trattarsi di un iniziale risentimento del nervo: questo è difficile stabilirlo senza un esame clinico. Le consiglio comunque di rivolgersi ad un fisioterapista o ad un osteopata, che con dei test clinici specifici sarà in grado di dedurre l'origine del dolore. In più, le consiglio di non lasciar trascorrere troppo tempo ed iniziare subito un ciclo di terapie, prima che si instaurino vizi posturali coinvolgenti le articolazioni limitrofe (ginocchio, anca ecc...).
Buonasera. Ragionerei in modo semplice: dalla sua descrizione + esame ecografico sembra palese che si tratti di una contrattura (visto che il resto è stato escluso o è un ipotesi improbabile!). Le consiglio semplicemente di farla ritrattare in modo migliore e con una valutazione magari più accurata e globale. Cordiali Saluti
Buongiorno,
dato che l'eccografia non ha mostrato lesioni direi che l'ipotesi peggiore è stata scartata.
Molto probabilmente si tratta di un sovraccarico del muscolo (soleo e/o gastrocnemio); bisognerebbe valutare se nel suo modo di correre, questi muscoli lavorino in maniera eccessiva dovuto a un ritardo di attivazione/forza dei glutei/ischiocrurali (cosa molto comune in chi corre).
Se dovesse andare a farsi trattare per rilasciare il muscolo ma nota che continuando a correre il dolore persiste, rimango a disposizione se mi dovesse mandare un video per darle dei suggerimenti su cosa e come cambiare per provare a migliorare la biomeccanica della corsa.
Buona giornata!
dato che l'eccografia non ha mostrato lesioni direi che l'ipotesi peggiore è stata scartata.
Molto probabilmente si tratta di un sovraccarico del muscolo (soleo e/o gastrocnemio); bisognerebbe valutare se nel suo modo di correre, questi muscoli lavorino in maniera eccessiva dovuto a un ritardo di attivazione/forza dei glutei/ischiocrurali (cosa molto comune in chi corre).
Se dovesse andare a farsi trattare per rilasciare il muscolo ma nota che continuando a correre il dolore persiste, rimango a disposizione se mi dovesse mandare un video per darle dei suggerimenti su cosa e come cambiare per provare a migliorare la biomeccanica della corsa.
Buona giornata!
salve, le suggerisco di rivolgersi ad un osteopata e di seguire un piano terapeutico che preveda tecniche articolari , di allungamento e di riequilibrio delle disfunzioni posturali che hanno generato il suo problema. cordiali saluti.
Salve, partendo dal presupposto che dagli esami diagnostici non prevalgono particolari lesioni a riguardo, le consiglierei di rivolgersi ad uno specialista del campo, intendo dire sottoporsi a delle tecniche di riequilibrio posturale che con il tempo ci aiutano a risalire e rimuovere la causa che determina la sintomatologia in essere, a mio riguardo le consiglierei il metodo Mézières.
Cordiali saluti, le auguro una buona guarigione.
Cordiali saluti, le auguro una buona guarigione.
Le consiglio di eseguire una Risonanza Magnetica per approfondire la questione. Una RM potrebbe fornire immagini più dettagliate dei tessuti molli e potrebbe essere utile per identificare eventuali lesioni o problemi non evidenziati dall'ecografia.
Un fisioterapista specializzato in biomeccanica e posturologia (Mezieres) potrebbe aiutarti a risolvere il problema.
Un fisioterapista specializzato in biomeccanica e posturologia (Mezieres) potrebbe aiutarti a risolvere il problema.
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