Salve, A mia mamma 69enne è stata diagnosticata la sindrome del furto della succlavia. Ha fatto TAC
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Salve,
A mia mamma 69enne è stata diagnosticata la sindrome del furto della succlavia. Ha fatto TAC con contrasto che ha confermato succlavia stenosi subtotale, carotide e circolo cerebrale ancora buono (carotidi rispettivamente 30% e 40%), richiesto consulto angiologico interventistico. Vorrei capire se l'intervento sarebbe effettivamente molto pericoloso e quindi sconsigliabile, o terapie farmacologiche conservative alternative? Ci troviamo su Roma. Ci sono altri consigli che potrebbero aiutare la situazione (es. fisioterapia, etc).
Ringrazio anticipatamente per i consigli che vorrete dare.
A mia mamma 69enne è stata diagnosticata la sindrome del furto della succlavia. Ha fatto TAC con contrasto che ha confermato succlavia stenosi subtotale, carotide e circolo cerebrale ancora buono (carotidi rispettivamente 30% e 40%), richiesto consulto angiologico interventistico. Vorrei capire se l'intervento sarebbe effettivamente molto pericoloso e quindi sconsigliabile, o terapie farmacologiche conservative alternative? Ci troviamo su Roma. Ci sono altri consigli che potrebbero aiutare la situazione (es. fisioterapia, etc).
Ringrazio anticipatamente per i consigli che vorrete dare.
Buongiorno
La situazione della sua mamma, da quanto descrive e per l'età, può essere risolta benissimo con un trattamento endovascolare della stenosi; non è un intervento ad alto rischio se eseguito da equipe qualificate; permangono, ovviamente, i rischi generici di qualsiasi trattamento chirurgico.
Sono del tutto d'accordo a questa indicazione.
Saluti
La situazione della sua mamma, da quanto descrive e per l'età, può essere risolta benissimo con un trattamento endovascolare della stenosi; non è un intervento ad alto rischio se eseguito da equipe qualificate; permangono, ovviamente, i rischi generici di qualsiasi trattamento chirurgico.
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La sindrome da furto della succlavia e' un riscontro molte volte occasionale durante l'esecuzione di un ecodoppler dei vasi epiaortici.
In altri casi i pazienti riferiscono cefalea o una riduzione di forza all'arto interessato.
Se la sintomatologia clinica non e' evidente e' consigliabile una terapia anti aggregante e l'utilizzo di statine.
Invece nei casi con parestesie agli arti, ipotermia o disturbi del distretto vertebrale l'intervento gold standard è quello endovascolare.
In altri casi i pazienti riferiscono cefalea o una riduzione di forza all'arto interessato.
Se la sintomatologia clinica non e' evidente e' consigliabile una terapia anti aggregante e l'utilizzo di statine.
Invece nei casi con parestesie agli arti, ipotermia o disturbi del distretto vertebrale l'intervento gold standard è quello endovascolare.
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