Salve, a 49 anni ormai non mi interessa più affrontare un percorso terapeutico perchè non avrebbe pi

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Salve, a 49 anni ormai non mi interessa più affrontare un percorso terapeutico perchè non avrebbe più alcun senso. Quando a 15 anni chiesi aiuto al mio medico di base e all'urologo dell'ospedale della mia zona, che mi visitò per un varicocele sopra il testicolo sinistro, fui snobbato da entrambi alla grande, perchè entrambi affermarono che la mia era solo una fissazione in quanto le mie misure apparivano normali (10 cm sarebbero stati normali?? Per me no, per loro sì). Ecco, questo fu il trattamento medico che ricevetti a quell'età, ed ero troppo giovane per oppormi e affrontare la situazione in modo diverso anche perchè la difficoltà di parlare di queste cose ovviamente era grande. Purtroppo in quegli anni cioè più di 30 anni fa (e credo lo sappia anche lei) le famiglie poco curavano questo aspetto che da sempre veniva e viene considerato tabù, e così i figli crescevano dando per scontato che fossero regolari in tutto quando invece in alcuni casi purtroppo la regolarità non c'era. Quando negli spogliatoi di calcio o alla visita di leva militare guardavo gli altri mi veniva una grande rabbia perchè non solo mi vergognavo e mi sentivo inferiore (che di fatto è quello che sono) ma soprattutto mi vedevo impotente di fronte a loro che consideravo sessualmente degli uomini veri mentre io apparivo da quel puanto più o meno come un ragazzino di prima media. Il fatto è che -- come ho già scritto -- i minidotati sono pochissimi numericamente, perchè la stragrande maggioranza è normo o superdotata ed è inutile dire il contrario, e il fatto di essere numericamente dei casi singoli diventa discriminatorio perchè sia i compagni che le ragazze ti considerano come feccia. Questo lo dico perchè in quegli anni disgraziatamente mi era stato dato il nomignolo di "micciacorta" e la cosa non fece che peggiorare la situazione. Le donne, caro Professore, su questo punto sono acide e perfide a qualsiasi età anche se poi fintamente parlano di amore e sentimento, ma quando sono a letto pretendono il maschio vero, non quello finto!! Quindi quando sento parlare di dismorfofobia peniena a me vien da ridere perchè non capisco mai a chi sia riferita questa specie di psico-patologia. Sicuramente ai casi come il sottoscritto no, anche se i medici che mi visitarono in gioventù più o meno pensarono che io soffrissi di sindrome da spogliatoio non capendo che 10 cm erano 10 cm e non 16 e neanche 18!! Per cui i medici non mi aiutarno certo nel perido della pubertà dove forse potevano veramente agire in modo accurato; probabilmente a quell'età un'azione terapeutica (ma non psicologica, ovviamente) avrebbe potuto cambiare la mia vita, da disgraziata e handicappata quale è stata (perchè di fatto mi sono sempre sentito un perfetto handicappato) ad una vita normale o addirittura eccellente in campo affettivo e amoroso. Ora una parte di colpa la posso dare ai medici ma non trascuro mai che la prima colpevole sia stata madre natura, che mi ha reso con questo corpo sessualmente deforme. Concludo dicendo questo: qui ai medici non avevo parlato delle dimensioni per avere una soluazione aumentativa, perchè come ripeto ormai a quasi 50 anni non saprei più che farmene, ma semplicemente avevo chiesto se la Medicina attualmente prevedeva degli esami di laboratorio utili a capire le cause di un pene rimasto piccolo, ma dalle risposte che ho ricevuto purtroppo ho capito che ormai questo non è più possibile visto che l'unica cosa che potrei fare è solo qualche esame per capire un eventuale deficit erettivo, ma chiaramente questa cosa non è di mio interesse. Ecco, questo era il senso del mio quesito quando ho scritto qualche tempo fa a MioDottore. Avevo cercato solo di capire se potevo soddisfare in qualche maniera anche a distanza di anni una personale curiosità, cioè quella di scoprire come mai non mi sono sviluppato come tutti gli altri. In ogni caso, ringrazio anche Lei per la sua cortese risposta. Cordiali saluti. (Marco)
Certo.... 30 anni fa, ma anche 20 anni e spesso anche ora, la questione dimensionale è presa sempre sottogamba. Anche quando si è difronte ad un micropene perché in fatto le tecniche a volte funzionano altre volte no e talvolta fanno danni. Capisco la sua attuale posizione e la si può accettare. Non è vero che si possa solo fare una valutazione sulle ragioni del deficit erettile; gli esami fattibili ci sono solo che presumibilmente sono solo a suo carico (via privata). Se vuole mi contatti direttamente e fisseremo un appuntamento (oppure può farlo tramite il portale) per valutare la questione nello specifico.

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Marco, quello che lei descrive è un problema molto comune, più di quello che lei possa immaginare. Le stime riportate in letteratura sono scarsamente anttendibili in quanto affidate ad una valutazione soggettiva. Le problematiche legate alle dimensioni dei genitali sono sempre state sottovalutate in medicina, meno negli ultimi anni per fortuna. Mi duole informarla che ad oggi non esistono esami e/o indagini in grado di fornirle spiegazioni in merito al perché il pene è un organo che si sviluppa in modo differente in animali della stessa specie. Però mi piace sottolineare che ad oggi la medicina e la chirurgia sono molto attente a questo aspetto è diverse soluzioni sono possibili.
I disturbi di "dimensione" sono molto più diffusi di quanto possa sembrare
Mentre molto anni fa non esistevano tecnche chirurgiche per risolvere il problema al giorno d'oggi le cose sono cambiate

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