Salve, 2 settimane fa ho deciso di lasciare la mia ragazza, ha problemi di depressione, disturbo del

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Salve, 2 settimane fa ho deciso di lasciare la mia ragazza, ha problemi di depressione, disturbo dell’umore, problemi a relazionarsi, etc. Le sono sempre stato vicino ma negli ultimi mesi non riuscivo più a stare bene, purtroppo i problemi stavano prendendo il sopravvento, e andare da una psicologa non è servito visto che ne ha cambiate 3 in questi anni. Qualche giorno fa mi ha chiesto di aspettarla per un anno, che lei durante quest’anno si sarebbe messa sotto per guarire, a detta sua, “per se stessa”, ma se io dovessi dire di no lei tornerebbe a rinchiudersi nella sua stanza e non vivere più. Sono stati due anni con molti problemi ma anche bellissimi, io l’ho amata tantissimo, mi è sempre stata vicina nei momenti no ed è una ragazza bravissima. Però 1 anno è lungo, una parte di me vuole riprovarci ma l’altra no, ho paura di pensare soltanto ai momenti belli e non anche a tutti i segnali negativi della relazione. Mi ha promesso che guarirà e tutti i problemi verranno risolti, ma io a parte i suoi problemi avvertivo già qualcosa che rendeva la relazione monotona, per esempio passavamo tempo a decidere cosa fare la sera, senza trovare una soluzione e passando le nostre serate a casa, oppure alcuni dei suoi modi di fare mi davano fastidio. Solo che quando penso a lei mi viene da piangere perché la rivedo in ogni parte della casa, ripensare a tutti i momenti felici con lei mi sta distruggendo, cosa dovrei fare in questo caso?
Gentilissimo, che dire? Certo, comprendo il suo dolore. Due settimane non sono niente. Il discorso che le ha fatto la sua ragazza non ha molto senso. Mi sento di dirle che questa sua condivisione non è "liquidabile" con un commento scritto. Le consiglio di consultare uno/una psicoterapeuta per approfondire e farsi aiutare emotivamente. Il tipo di rapporto che ha avuto potrebbe averla confusa. Sono disponibile se vuole, cordiali saluti dott.Silvia Ragni
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Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo disagio. La prima cosa che mi viene in mente sarebbe questa: non sarebbe arrivato il momento di prenderti cura di te? Potresti iniziare da un tuo percorso di psicoterapia individuale? Cordialità dott. Gaetano Marino
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno
mi rendo conto di quanto gravosa possa essere per lei questa attesa e al contempo di quanto grande sia il suo desiderio di cambiamento e di crescita. Credo sia giusto che lei in questo momento sia più concentrato su se stesso e con una finestra aperta nel suo cuore per questa ragazza, fermo restando che tra un anno entrambi potreste essere cresciuti e cambiati e che quindi nulla possa essere più come prima. La invito quindi ad essere più individualista in questo momento e se vuole potrei aiutarla in questo percorso. Mi contatti se lo desidera. potremmo lavorare insieme da vicino oppure on-line.
Cari saluti
Dott.ssa Luciana De Paola
Lasciare una relazione è sempre una decisione complessa, soprattutto quando ci sono sentimenti profondi e un legame emotivo significativo, come nel tuo caso. Comprendo il peso delle tue preoccupazioni e la difficoltà nel trovare chiarezza tra il desiderio di aiutare la tua ex ragazza e la consapevolezza dei limiti della relazione.

Da ciò che racconti, sembra che tu abbia affrontato molte difficoltà insieme a lei, e la sua proposta di "aspettarla un anno" può metterti sotto pressione, facendoti sentire responsabile per il suo benessere. Tuttavia, è importante ricordare che la sua guarigione è un processo che deve partire da lei stessa, indipendentemente dalla vostra relazione. Anche se vuole "guarire per se stessa", non dovresti sentirti costretto a restare solo per il timore di ciò che potrebbe accaderle.

Riconoscere che ci sono stati anche momenti difficili nella vostra relazione è altrettanto importante. Quei segnali di monotonia e disconnessione emotiva che hai avvertito non dovrebbero essere ignorati. La decisione di mettere fine alla relazione potrebbe derivare non solo dai suoi problemi personali, ma anche da un naturale esaurimento della connessione tra voi due.

Ciò che senti — il dolore, la nostalgia, la confusione — è normale dopo la fine di una relazione intensa. La tua mente potrebbe farti focalizzare sui momenti felici, mentre il distacco dal quotidiano può farti sentire come se stessi perdendo qualcosa di importante. Tuttavia, riflettere sui motivi per cui hai scelto di interrompere la relazione ti aiuterà a mantenere una prospettiva equilibrata.

Forse sarebbe utile concederti del tempo per esplorare come ti senti davvero, senza fretta di prendere una decisione definitiva. La guarigione, sia tua che sua, non può essere forzata o programmata.
Buonasera, parli con la sua ragazza e trovate un accordo di parziale allontanamento.
Essere motivati a guarire non vuol dire riuscirci.
La invito eventualmente a seguire un percorso di psicoterapia per chiarirsi su quelle che sono le sue intenzioni.
Oltretutto, aggiungo, un allentamento potrebbe far anche rilassare la sua ragazza e permetterle di prendersi cura di sé senza la pressione del dover riuscire.
Un saluto, dott.ssa Sandra Petralli
Buona sera caro utente. Mi dispiace molto per la situazione di confusione che stai vivendo in questo momento. Allontanarti dalla persona che ami è una decisione difficile e dolorosa, ed è normale sentirsi in colpa. Però è anche vero che questa relazione ti causava disagio. Nel tuo racconto mancano molti elementi che mi impediscono di darti un consiglio esaustivo, prenditi il tuo tempo e cura di te stesso iniziando un percorso di psicoterapia che possa aiutarti a non prendere decisioni affrettate e soprattutto aiutarti a fare chiarezza sui tuoi reali sentimenti. Per qualsiasi necessità puoi contattarmi, sono disponibile anche per terapia online. Un caro saluto dott.ssa Cristina Sinno
interrompere una relazione è una cosa dolorosa e complessa. Provi a starle vicino anche in maniera indiretta e non illudendola e pensi un pò a le e a farsi aiutare per valutare al meglio i sensi di colpa che la opprimono. Una relazione è fatta da due persone e quando ci si lascia c'è sempre uno che decide di lasciare. Si cerchi anche lei uno psicologo che possa sostenerla in questa fase difficile. Se vuole sono a disposizione anche on line. buona serata
Capisco profondamente la sua situazione, e immagino quanto possa essere difficile affrontare una decisione così complessa e emotivamente carica. Due settimane sono un tempo breve, le consiglio innanzitutto di darsi del tempo per vedere come evolve quello che sente.
Nel corso di due anni ha avuto modo di vivere intensamente questa relazione, sia nei momenti belli che in quelli difficili. Mi sembra che lei sia stato un partner molto presente e attento, soprattutto di fronte alle difficoltà della sua ragazza. È normale che, quando si è immersi in una relazione così profonda, i momenti positivi lascino un segno forte, e che rievocarli possa generare malinconia e tristezza. Tuttavia, è altrettanto importante non ignorare i momenti di sofferenza e le problematiche che hanno afflitto la vostra relazione. Spesso, in situazioni di forte legame emotivo, il cervello tende a enfatizzare i ricordi positivi, il che rende più difficile prendere decisioni che potrebbero sembrare dolorose.
Lei ha descritto un senso crescente di malessere negli ultimi mesi, una difficoltà nel sentirsi sereno all'interno della relazione, malgrado il grande affetto e amore che prova per la sua ragazza. È fondamentale non sottovalutare questo malessere. La sua salute emotiva e mentale è altrettanto importante di quella del suo partner, e il suo bisogno di sentirsi felice e realizzato all'interno di una relazione non deve essere messo da parte.

Il desiderio della sua ragazza di lavorare su se stessa per migliorare la sua salute mentale è sicuramente un segnale positivo. Tuttavia, la guarigione da problematiche come la depressione e il disturbo dell'umore è un processo complesso, e non sempre si può stabilire una scadenza precisa, come un anno, per arrivare a una soluzione definitiva. La sua ragazza sembra porre molta pressione su questo tempo come un modo per "salvare" la relazione, ma è importante chiedersi: cosa succede se non ci riesce? Qual è il suo ruolo in questo percorso? È importante che lei non si senta responsabile per la sua guarigione. La guarigione è un processo personale, e, sebbene possa darle supporto, non dovrebbe essere vissuto come una condizione per la sua relazione.
A volte, separarsi da una persona può far emergere un vuoto che è difficile da gestire, ma questo vuoto può anche essere un'opportunità per riflettere su cosa davvero desidera in una relazione.
Mi sembra che lei abbia identificato delle problematiche che vanno oltre i disturbi della sua ragazza, come la sensazione di monotonia o il fastidio per alcuni comportamenti. Proverei a chiedermi se la relazione nel suo complesso risponde ai suoi bisogni emotivi e personali. È normale che una relazione possa attraversare fasi di monotonia, ma è anche fondamentale che ci sia un impegno reciproco nel coltivare il rapporto e renderlo appagante per entrambi.
Infine, vorrei incoraggiarla a riflettere sul concetto di responsabilità. È importante che lei non si senta intrappolato in una relazione per senso di colpa o paura che la sua ragazza possa soffrire. Lei ha il diritto di prendersi cura di se stesso, di fare scelte che siano in linea con i suoi bisogni e il suo benessere. È chiaro che tiene molto a questa persona, ma la sua felicità e la sua salute emotiva non devono dipendere esclusivamente da come lei gestirà questo periodo.
Non esiste una risposta facile o "giusta" in questa situazione. Tuttavia, le suggerisco di prendersi del tempo per riflettere profondamente su ciò che desidera veramente, su cosa la fa sentire bene, e su quali sono i suoi limiti. Potrebbe anche considerare di parlarne con un professionista, per avere uno spazio neutro in cui esplorare le sue emozioni e paure senza sentirsi giudicato.
Un caro saluto
buongiorno,
mi spiace per la situazione. E' passato pochissimo tempo dall'interruzione della relazione, e' del tutto normale che lei si senta cosi'!si dia tempo. Mi verrebbe da consigliarle di prendersi cura innanzitutto di se', poi quel che succedera' tra un anno nessuno puo' dirlo ma non puo' certo congelarsi per questo tempo, oltretutto ha fatto riferimento a cose della relazione che non le piacevano molto.
Se le puo' essere utile un confronto con un mio collega esistono anche percorsi di supporto psicologico.
cordialmente
Nessuno può scegliere al posto tuo, ma visto il dubbio potresti darti la possibilità di approfondire il discorso nello spazio psicoterapeutico, anche per mettere le cose in fila e vederle da punti di vista diversi. Stare a fianco di una persona con le caratteristiche che hai descritto può anche risultare logorante e dare luogo a visuuti ambivalenti. Sarebbe troppo riduttivo rispondere alla tua domanda direttamente qui.
Gentile utente di mio dottore,

amare significa accettare l'altro per come è, considerare alla pari risorse e fragilità. Stare in un rapporto sperando che l altro cambi, o addirittura guarisca da una patologia ha poco a che fare con l amore vero.
Si prenda del tempo per riflettere su questo, e su quanto realmente tenga a questa persona. Attivi un dialogo profondo dentro di lei all'interno del quale si possa fare tutte queste domande, la aiuterà a comprendere meglio se la sua storia potrà o meno avere un futuro.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissimo, ha amato questa ragazza e, unitamente, si è preso cura di lei attivando il suo sistema di attaccamento centrato sull’accudimento. È comprensibile che molti dei suoi personali bisogni siano venuti meno e questo potrebbe, ipoteticamente, spiegare quelle insoddisfazioni che avvertiva nel rapporto. Non si estingue un sentimento da un giorno all’altro. Come dico a tutte le persone con cui lavoro e che presentano difficoltà come le sue, la fine di una storia è come un lutto che è composto da tutta una serie di fasi ed emozioni specifiche che vanno gestite con delicatezza e attenzione. Se deciderà di tornare con la sua ragazza, andrà bene, tuttavia non è forse il momento adesso per giungere alla decisione più lucidamente ponderata. Valuti nel frattempo di darsi voce, tempo e spazio, proprio come sta facendo la sua ex: qui può trovare numerosi professionisti pronti a supportarla. Un caro saluto

Capisco quanto sia difficile la situazione in cui si trova, e il suo conflitto interno tra l’amore che ha provato e i problemi che hanno reso la relazione pesante è molto comprensibile. È importante considerare che, anche se la sua ex partner ha promesso di impegnarsi per guarire, la sua guarigione è un percorso personale che richiederà tempo e impegno da parte sua. Non può sentirsi obbligato a rimanere in una relazione se questo comporta sacrificare il proprio benessere.

Le suggerirei di prendersi del tempo per riflettere su cosa desidera davvero, senza farsi carico del peso della sua guarigione. Non deve essere responsabile per la sua felicità. Potrebbe essere utile parlare con un terapeuta per chiarire meglio i suoi sentimenti e per supportarla nel prendere la decisione che sente più giusta per il suo equilibrio emotivo.
Sembra che tu stia vivendo una forte ambivalenza, diviso tra il desiderio di dare una nuova possibilità alla relazione e la consapevolezza del peso che questa ha avuto sulla tua salute emotiva. È passato poco tempo dalla rottura, ed è normale provare dolore e nostalgia. È inoltre comprensibile come la delicata situazione della tua ex partner ti metta in difficoltà nel prendere una decisione. Tuttavia, intraprendere un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarti a chiarire meglio ciò che desideri e a riflettere sul tuo benessere a lungo termine.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giulia Nicolino
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua situazione. Le consiglierei di dedicare questo tempo a sè e a fare chiarezza circa i suoi sentimenti. Potrebbe essere di aiuto un percorso che possa aiutarla a gestire e a mettere a fuoco le sue emozioni.
Saluti Di Gennaro Laura
Buona sera, la prima cosa che mi balza all'occhio è la frase:
"Qualche giorno fa mi ha chiesto di aspettarla per un anno, che lei durante quest’anno si sarebbe messa sotto per guarire, a detta sua, “per se stessa”, ma se io dovessi dire di no lei tornerebbe a rinchiudersi nella sua stanza e non vivere più".
Ora, se ho ben capito, è una specie di ricatto: se mi lasci mi chiudo e non vivo più. Che poi è non molto lontano dal: se mi lasci mi ammazzo. Ora, se così fosse è chiaramente una manipolazione così pesante che già da sola fa propendere la bilancia, per quanto travagliata e tormentata, verso la scelta del non restare invischiato in qualcosa che tanto relazione non è più. Oltretutto una affermazione così è esattamente l'opposto del "guarire per se stessa". Non dice da quanto dura questa situazione, né la relazione, ma pare che le problematiche psicologiche/psichiatriche della ragazza, anche abbastanza gravi, durino da anni. Mi chiedo quanti altri anni ci è stato insieme in cui queste sofferenze non ci siano state, e quanto la richiesta d'aiuto in questa storia sia diventata il leit-motiv principale. Paradossalmente devo dirle che, se così fosse, lasciarla potrebbe essere addirittura d'aiuto, perché, se finora fosse stata involontariamente "rinforzata" nella sua depressione, disturbi dell'umore ecc., questo cambiamento potrebbe fargli perdere ogni "beneficio del sintomo". Preciso però che queste sono solo ipotesi e impressioni, nulla di più chiaro e concreto si può dire leggendo solo qualche riga. Infine, la sua sofferenza per averla lasciata è comprensibile e inevitabile, ma questo non vuol dire che sia stata una scelta sbagliata.
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Buonasera, la scelta è chiaramente la sua ed è dettata dai suoi desideri profondi. Mi pare che la ragazza l'abbia "agganciato" in una sorta di ricatto, con una responsabilità pesante da portare avanti. Non si sta con una persona solo perché dall'altro dipende il proprio benessere. Chiaro che lei sta vivendo il lutto del distacco e che in un anno possono cambiare tante cose, compresa la possibilità che questa ragazza guarendo decida per un altro tipo di uomo. Queste osservazioni rimangono solo superficiali e non sono da intendersi come valutazione, che può avvenire solo con una disamina completa di tutti gli elementi. Penso che debba ritagliarsi un tempo per sé, se vuole anche con un professionista, per ascoltarsi e comprendere ciò che realmente la lega a questa relazione e cosa vuole per il suo futuro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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