Salve, 1)Lo stress può portare ad una disbiosi intestinale ? 2)se no, è conseguenza di un virus/

1 risposte
Salve,

1)Lo stress può portare ad una disbiosi intestinale ?
2)se no, è conseguenza di un virus/batterio che, anche se in forma asintomatica, ha disequilibrato il microbiota?
3) la sensibilità e/o intolleranza al lattosio o proteine del latte , si manifesta con crampi e/o diarrea o anche senza crampi ma stipsi?

Sono un salutista e sportivo da sempre, seguo un’alimentazione sana e più o meno simile da almeno 10 anni e non ho mai avuto problemi di stomaco ne colon ne stipsi ne diarrea. È raro anche che io abbia la febbre. Penso mi sia venuta solo una volta in questi 10 anni.

P.s. ho solo stipsi(anche se vado ogni giorno ma non svuoto bene) e sensazione di dolore/gonfiore esattamente in alto a destra del l’addome, con un 2-3 cm, visibili, di addome gonfio nella parte centrale. (Meteorismo nell ecografia).

Grazie
Buongiorno, rispondo alle sue domande.
Lo stress cronico può alterare la composizione del microbiota intestinale, portando a una disbiosi, ovvero uno squilibrio tra i microrganismi benefici e quelli potenzialmente dannosi nell'intestino. Questo può causare vari sintomi gastrointestinali, tra cui gonfiore, dolore addominale e problemi di digestione.
Infezioni virali o batteriche possono disturbare l'equilibrio del microbiota intestinale. Anche se l'infezione si manifesta in modo asintomatico, può ancora alterare la composizione del microbiota, portando a una disbiosi. Altri fattori che possono contribuire alla disbiosi includono l'uso di antibiotici, una dieta povera, cambiamenti ormonali e condizioni di salute sottostanti.
L'intolleranza al lattosio o alle proteine del latte può manifestarsi con una varietà di sintomi gastrointestinali. I sintomi comuni includono crampi, gonfiore, diarrea e gas. Tuttavia, in alcune persone, l'intolleranza al lattosio può anche causare stipsi. Consideri anche che il calcio dei latticini chela l'acqua e quindi puo' portare alla disidratazione delle feci e al problema che lei lamenta.
Per risolvere la sua problematica ritengo necessaria in primis una valutazione clinica con anamnesi approfondita e revisione degli esami già fatti e di quelli mancanti per escludere una problematica organica, in seguito è necessaira una rivalutazione dell'alimentazione con aggiustamenti del caso ed eventuale integrazione.
A disposizione, cordiali saluti

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