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Buonasera Dottore, vi contatto da Ascoli Satriano per conto della mia ragazza, lei ha un problema alle punta delle dita, quando fa freddo o tocca qualcosa di freddo, diventano bianche, questo le succede da quando nell'azienda in cui lavora, entrava per 4/5 ore nella cella a -20 °c senza guanti, ne giubbe adatte a quelle temperature, all'ospedale riuniti di Foggia gli hanno fatto la capillaroscopia ed è uscito che i capillari delle punte delle dita scoppiano, e gli hanno detto che ha il fenomeno di raynauld, gli facevano delle flebo due volte al mese per far circolare il sangue, in più prendeva la cardiospirina. Dottore quello che penso io che a 20 anni una ragazza deve prendere già la cardioaspirina secondo me è impossibile, io credo invece che i capillari si sono cominciati a bruciare proprio lavorando sotto zero e senza adeguate protezioni, anche perche il fenomeno di raynauld come ho letto su internet, si manifesta anche ai piedi, mentre la mia ragazza d'estate non lo manifesta nemmeno alle mani. può aiutarmi a capire qualcosa in più? nell'attesa di una sua gentile risposta le porgo i miei cordiali saluti.
Gentile Paziente,
la sindrome di Raynaud consiste in un vasospasmo eccessivo causato da uno stimolo fisiologico (stress, etc.) o esterno (freddo, etc.). I criteri clinici maggiori che vengono impiegati nella pratica clinica per definire una diagnosi sono: attacchi simmetrici (es. entrambe le mani, ma non è detto che si debba manifestare anche ai piedi), assenza di di ulcerazione o gangrena, l’esame obiettivo, la capillaroscopia ed autoanticorpi negativi. Inoltre la diagnosi avviene spesso in giovane età (età media di 14 ani). Infine per rispondere alla sua ultima domanda: di norma gli manifestazioni cliniche di Raynaud sono temperatura- dipendenti , pertanto è normale che ci sia un maggior numero di complicanze digitali durante l’inverno rispetto al periodo estivo. La terapia può prevedere creme a base di glicerina, terapia antiaggregante, terapia vasoattiva.
Spero di esserle stato di aiuto. Un cordiale saluto.
la sindrome di Raynaud consiste in un vasospasmo eccessivo causato da uno stimolo fisiologico (stress, etc.) o esterno (freddo, etc.). I criteri clinici maggiori che vengono impiegati nella pratica clinica per definire una diagnosi sono: attacchi simmetrici (es. entrambe le mani, ma non è detto che si debba manifestare anche ai piedi), assenza di di ulcerazione o gangrena, l’esame obiettivo, la capillaroscopia ed autoanticorpi negativi. Inoltre la diagnosi avviene spesso in giovane età (età media di 14 ani). Infine per rispondere alla sua ultima domanda: di norma gli manifestazioni cliniche di Raynaud sono temperatura- dipendenti , pertanto è normale che ci sia un maggior numero di complicanze digitali durante l’inverno rispetto al periodo estivo. La terapia può prevedere creme a base di glicerina, terapia antiaggregante, terapia vasoattiva.
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Purtroppo la terapia per il fenomeno di Raynaud che non abbia complicanze significative è l'antiaggregazione con cardioaspirina. La terapia endovenosa ospedaliera spesso è fondamentale per un netto miglioramento della sintomatologia. La correlazione con il freddo, purtroppo, è uno dei fattori di rischio per lo sviluppo del fenomeno.
La diagnosi mi sembra corretta e anche la terapia e'giusta.Il fenomeno di Raynaud purtroppo e'spesso considerato una malattia professionale.Puo'manifestarsi anche solo alle mani.In questo caso mi sembra adeguata e necessaria una protezione.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Buon giorno, mi scuso innanzitutto del ritardo.
Allora intanto le dico che il referto della capillaroscopia non è chiaro, nel senso che se la Sua descrizione (i capillari scoppiano) vuol dire che ha dei capillari molto dilatati, bisogna indagare anche per patologie sistemiche (Sclerosi Sistemica, Lupus Eritematoso Sistemico, Artrite Reumatoide, Sindrome di Sjogren, Dermatomiosite e Polimiosite).
Se invece così non fosse e si trattasse di raunaud primario altro non si può fare se non la cardioaspirina. Immagino che già abbita indagato sumalattie del sangue e della coagulazione!
L'esposizione al freddo si per carità puo causare lesioni cutanee (necrosi, ustioni, etc) ma in ogni casi per manifestarsi un fenomeno di Raynaud comunque ci dovrebbe essere già una predisposizione.
Se necessita di altre informazioni o sul continuum diagnostico mi contatti pure
Allora intanto le dico che il referto della capillaroscopia non è chiaro, nel senso che se la Sua descrizione (i capillari scoppiano) vuol dire che ha dei capillari molto dilatati, bisogna indagare anche per patologie sistemiche (Sclerosi Sistemica, Lupus Eritematoso Sistemico, Artrite Reumatoide, Sindrome di Sjogren, Dermatomiosite e Polimiosite).
Se invece così non fosse e si trattasse di raunaud primario altro non si può fare se non la cardioaspirina. Immagino che già abbita indagato sumalattie del sangue e della coagulazione!
L'esposizione al freddo si per carità puo causare lesioni cutanee (necrosi, ustioni, etc) ma in ogni casi per manifestarsi un fenomeno di Raynaud comunque ci dovrebbe essere già una predisposizione.
Se necessita di altre informazioni o sul continuum diagnostico mi contatti pure
Gentile Utente, il fenomeno di Raynaud effettivamente colpisce il più delle volte solo gli arti superiori. Il freddo (e mi sembra di capire che la sua ragazza per lavoro sia esposta spesso a temperature molto basse) funge da trigger, ossia da fattore scatenante, ma non è la causa determinante. In altre parole, tale problematica non è stata dovuta al suo lavoro, ma di certo l'andamento e la comparsa dei disturbi ne sono fortemente influenzati. Continui a seguire quel centro, perché se il fenomeno è molto accentuato la terapia ev con farmaci vasodilatatori è quella giusta. Qualche riserva invece sull'utilizzo della cardioaspirina. Sicuramente, infine, la aiuteranno per escludere eventuali cause di fenomeno di Raynaud secondario (spesso malattie autoimmuni).
In bocca al lupo.
LS
In bocca al lupo.
LS
Si tratta sicuramente del fenomeno di Raynaud che riconosce come fattore scatenante l esposizione alle basse temperature . Sicuramente deve evitare di lavorare alle basse temperature senza un adeguata protezione . Penso che debba far presente il problema al medico del lavoro in maniera da ottenere la certificazione per l'esenzione allo svolgimento di attività di comportano un'esposizione al freddo.
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