Racconto la mia storia, primo episodio nel 2015 un tunnel buio, decisi di curarmi con daparox nel gi

3 risposte
Racconto la mia storia, primo episodio nel 2015 un tunnel buio, decisi di curarmi con daparox nel giro di due mesi, mi sono rimesso in sesto, nello stesso anno (autunno) ho avuto una ricaduta, riprendo il farmaco è sotto Natale sparito tutto, per poi arrivare nel 2017 ricaduta curata sempre nel giro di un paio di mesi, primavera 2019 stessa cosa, riprendo la cura dopo un peggioramento dovuto al farmaco come giusto che sia, rivedo la luce, durante questo periodo ho avuto un lutto a settembre mia mamma, un male in due mesi L'ha portata via, pensavo di esserne uscito definitivamente, invece ora sono un paio di giorni che è tornato il pensiero/paura nel momento in cui penso al futuro, sarà dovuto anche a questo periodo di clausura, da premettere che riesco a fare tutto e ci sono momenti in cui non penso e sono sereno, vorrei superarlo senza farmaci. Mi servirebbe un consiglio
UN'ATTENTA INDAGINE ANAMNESTICA ANCHE DEL PROFILO PERSONOLOGICO DI PERSONALITA' ED UNA OSSERVAZIONE DEI SINTOMI E DEI SEGNI CLINICI CON UNA CORRETTA CLASSIFICAZIONE SECONDO IL DSM 5 PRIMA DI DEFINIRE LA PATOLOGIA PSICHIATRICA E LA TERAPIA IDONEA

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Ci sono tanti spunti per suggerirle di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Inizialmente però un aiuto farmacologico potrà essere utile per darle la spinta iniziale, non solo a stare bene, ma a trovare la vera motivazione alla cura psicologica- Motivazione che dovrà essere mantenuta nel tempo se effettivamente, si vorrà trovare una soluzione governata da se stessi. Aggiungo che usare farmaci però non è segno di debolezza, ma di intelligenza. Se lei avesse l'auto con la batteria scarica si rivolgerebbe a chi la sostituisca, se non è più possibile ricaricare. Chiedere aiuto ad un tecnico coincide con la ricerca della soluzione dei problemi. Cordiali saluti
La descrizione die suoi disturbi psicopatologici e troppo sintetica per formulare una diagnosi, Comunque il fatto che abbia risposto al trattamento in tempi brevissimi, in diverse occasioni, fa ritenere che i suoi disturbi siano di scarsa rilevanza clinica (almeno per il momento - SIC).

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