questo non è un periodo veramente giù per me però ogni volta che vedo o penso qualcosa di troppo vic
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questo non è un periodo veramente giù per me però ogni volta che vedo o penso qualcosa di troppo vicino a quello che provo, o in amore o con relazioni con altre persone o semplicemente von me stesso, sento come una fitta al cuore, come se diventasse pesante anche solo respirare. tra maggio e giugno sono stato veramente molto ma molto giù e queste fitte c'erano quasi una all'ora nei giorni peggiori. Ora ovviamente sono diminuite però sono più intense e facendo qualche ricerca ho scoperto che non sono la cosa migliore del mondo per non dire altro. Cos'è? E come faccio a gestirlo?
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Salve,
Quello che descrive potrebbe essere il risultato di un accumulo di stress emotivo, ansia o persino un disagio legato a vissuti emotivi non risolti. La sensazione di una "fitta al cuore" o una pesantezza che rende difficile respirare può essere associata a situazioni in cui le emozioni diventano troppo intense o difficili da gestire. Potrebbe trattarsi di somatizzazione, ovvero quando il corpo reagisce fisicamente a emozioni non elaborate, oppure potrebbe essere legato a un’ansia generalizzata che si manifesta in episodi più acuti in risposta a pensieri o situazioni specifiche.
Dato che queste fitte sembrano legate a momenti in cui i suoi pensieri toccano aspetti personali e delicati, potrebbe essere utile esplorare le emozioni sottostanti che potrebbero aver generato questo malessere. Le emozioni intense come la tristezza, la frustrazione o persino la paura possono manifestarsi a livello fisico e potrebbero richiedere un'attenzione specifica per essere affrontate.
Per gestire questa situazione, ci sono diversi approcci che potrebbero aiutarla:
Riconoscere e accettare le emozioni: Quando sente che stanno emergendo questi pensieri o sensazioni, provi a riconoscerli senza giudicarli. Può sembrare controintuitivo, ma dare un nome alle emozioni che sta provando (es. tristezza, frustrazione, solitudine) può ridurre la loro intensità.
Respirazione e rilassamento: L’ansia può essere alleviata tramite tecniche di respirazione profonda e rilassamento muscolare progressivo. Quando sente quelle fitte, provi a fare qualche respiro lento e profondo, concentrandosi sul respiro, per calmare il corpo e la mente.
Esprimere le emozioni: Scrivere un diario o parlare con una persona di fiducia delle sue preoccupazioni e sentimenti potrebbe essere un modo per liberarsi di quei pensieri che sembrano rimanere bloccati dentro di lei.
Cercare supporto: Se questa situazione persiste o peggiora, potrebbe essere utile esplorare queste emozioni con un professionista. Parlare con qualcuno che possa aiutarla a dare un senso a quello che sta vivendo potrebbe fare una grande differenza.
Sono disponibile ad accompagnarla in questo percorso, se desidera un sostegno più specifico per comprendere meglio cosa sta succedendo e come affrontarlo.
Quello che descrive potrebbe essere il risultato di un accumulo di stress emotivo, ansia o persino un disagio legato a vissuti emotivi non risolti. La sensazione di una "fitta al cuore" o una pesantezza che rende difficile respirare può essere associata a situazioni in cui le emozioni diventano troppo intense o difficili da gestire. Potrebbe trattarsi di somatizzazione, ovvero quando il corpo reagisce fisicamente a emozioni non elaborate, oppure potrebbe essere legato a un’ansia generalizzata che si manifesta in episodi più acuti in risposta a pensieri o situazioni specifiche.
Dato che queste fitte sembrano legate a momenti in cui i suoi pensieri toccano aspetti personali e delicati, potrebbe essere utile esplorare le emozioni sottostanti che potrebbero aver generato questo malessere. Le emozioni intense come la tristezza, la frustrazione o persino la paura possono manifestarsi a livello fisico e potrebbero richiedere un'attenzione specifica per essere affrontate.
Per gestire questa situazione, ci sono diversi approcci che potrebbero aiutarla:
Riconoscere e accettare le emozioni: Quando sente che stanno emergendo questi pensieri o sensazioni, provi a riconoscerli senza giudicarli. Può sembrare controintuitivo, ma dare un nome alle emozioni che sta provando (es. tristezza, frustrazione, solitudine) può ridurre la loro intensità.
Respirazione e rilassamento: L’ansia può essere alleviata tramite tecniche di respirazione profonda e rilassamento muscolare progressivo. Quando sente quelle fitte, provi a fare qualche respiro lento e profondo, concentrandosi sul respiro, per calmare il corpo e la mente.
Esprimere le emozioni: Scrivere un diario o parlare con una persona di fiducia delle sue preoccupazioni e sentimenti potrebbe essere un modo per liberarsi di quei pensieri che sembrano rimanere bloccati dentro di lei.
Cercare supporto: Se questa situazione persiste o peggiora, potrebbe essere utile esplorare queste emozioni con un professionista. Parlare con qualcuno che possa aiutarla a dare un senso a quello che sta vivendo potrebbe fare una grande differenza.
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Salve gentile utente.
Credo che la sua sensazione, così frequente e acuta nella manifestazione, vada assolutamente approfondita in sede medica. Se non l'ha già fatto, chieda un consulto cardiologico e/o angiologico per escludere un qualche tipo di disturbo fisiologico.
In caso di accertamenti negativi, potrà valutare la possibilità di una correlazione tra lo stato del suo umore e la comparsa di certi sintomi. Non è raro, infatti, che si abbia una percezione aumentata dei parametri cardio-respiratori in presenza di forte ansia, o stati umorali di bassa o alta attivazione (sintomi depressivi o esagitazione).
Prestare attenzione ai segnali che il suo corpo le sta inviando è molto importante. Sia premuroso verso sé stesso e si tolga dalla tentazione, seppur forte, di fare diagnosi personali e affrettate, magari suggerite da motori di ricerca generalisti e superficiali.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Credo che la sua sensazione, così frequente e acuta nella manifestazione, vada assolutamente approfondita in sede medica. Se non l'ha già fatto, chieda un consulto cardiologico e/o angiologico per escludere un qualche tipo di disturbo fisiologico.
In caso di accertamenti negativi, potrà valutare la possibilità di una correlazione tra lo stato del suo umore e la comparsa di certi sintomi. Non è raro, infatti, che si abbia una percezione aumentata dei parametri cardio-respiratori in presenza di forte ansia, o stati umorali di bassa o alta attivazione (sintomi depressivi o esagitazione).
Prestare attenzione ai segnali che il suo corpo le sta inviando è molto importante. Sia premuroso verso sé stesso e si tolga dalla tentazione, seppur forte, di fare diagnosi personali e affrettate, magari suggerite da motori di ricerca generalisti e superficiali.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Gentile utente,
Comprendo quanto possa essere difficile affrontare situazioni come quella che sta descrivendo e la sua richiesta di chiarimenti è più che legittima. Purtroppo, senza specifiche informazioni mediche e una valutazione diretta, risulta complicato offrire una risposta precisa sui sintomi che sta vivendo.
Le suggerirei innanzitutto di considerare un consulto medico, che potrebbe includere analisi cardiologiche e altri esami di salute generali, per escludere qualsiasi problematica fisica. È fondamentale avere un quadro chiaro per capire se il disagio avvertito ha origine da fattori di salute.
Qualora le analisi fossero nella norma e non emergessero patologie fisiche, sarebbe opportuno valutare anche un approfondimento psicologico. I sintomi che descrive, come le fitte al cuore e il disagio respiratorio, possono infatti essere legati a stati d'ansia o a momenti di stress emotivo, che talvolta si manifestano in modi imprevedibili.
Resto a sua disposizione e la esorto a prendersi cura di sé, un caro saluto
Comprendo quanto possa essere difficile affrontare situazioni come quella che sta descrivendo e la sua richiesta di chiarimenti è più che legittima. Purtroppo, senza specifiche informazioni mediche e una valutazione diretta, risulta complicato offrire una risposta precisa sui sintomi che sta vivendo.
Le suggerirei innanzitutto di considerare un consulto medico, che potrebbe includere analisi cardiologiche e altri esami di salute generali, per escludere qualsiasi problematica fisica. È fondamentale avere un quadro chiaro per capire se il disagio avvertito ha origine da fattori di salute.
Qualora le analisi fossero nella norma e non emergessero patologie fisiche, sarebbe opportuno valutare anche un approfondimento psicologico. I sintomi che descrive, come le fitte al cuore e il disagio respiratorio, possono infatti essere legati a stati d'ansia o a momenti di stress emotivo, che talvolta si manifestano in modi imprevedibili.
Resto a sua disposizione e la esorto a prendersi cura di sé, un caro saluto
Ciao, mi dispiace molto che tu stia vivendo queste sensazioni così intense. Il nostro corpo spesso ci invia segnali quando qualcosa dentro di noi ha bisogno di attenzione. Quelle fitte al cuore e la sensazione di pesantezza nel respirare possono essere il modo in cui il tuo sistema nervoso comunica uno stato di stress o di sovraccarico emotivo.
Vorrei invitarti a prendere un momento per ascoltare con gentilezza ciò che il tuo corpo sta cercando di dirti. Può essere utile notare quando queste sensazioni si presentano e quali pensieri o emozioni le accompagnano. Ricorda che non sei solo in questo percorso e che è possibile trovare modi per aiutare il tuo sistema nervoso a sentirsi più al sicuro e a gestire meglio queste emozioni.
Se vuoi, puoi rivolgerti a un professionista per esplorare ciò che stai provando e scoprire strategie che possano offrirti sollievo e conforto.
Vorrei invitarti a prendere un momento per ascoltare con gentilezza ciò che il tuo corpo sta cercando di dirti. Può essere utile notare quando queste sensazioni si presentano e quali pensieri o emozioni le accompagnano. Ricorda che non sei solo in questo percorso e che è possibile trovare modi per aiutare il tuo sistema nervoso a sentirsi più al sicuro e a gestire meglio queste emozioni.
Se vuoi, puoi rivolgerti a un professionista per esplorare ciò che stai provando e scoprire strategie che possano offrirti sollievo e conforto.
Gentile utente, quello che descrivi sembra più somigliare ad una risposta fisiologica che il tuo corpo mette in atto dopo una forte emozione. È assolutamente possibile che dopo una forte emozione che vogliamo rifiutare o allontanare sale l'ansia e il corpo ci mette in uno stato di allerta, motivo per cui il cuore comincia a battere più forte (spesso è legato anche a sudorazione, pressione alta, tensione). In ogni caso ti consiglio di escludere qualsiasi causa organica. Una volta escluse condizioni mediche ti consiglio vivamente di intraprendere un percorso terapeutico per esaminare questi vissuti cosi' forti e dolorosi. Il nostro corpo registra tutto, ricordi, profumi, sensazioni. Ma se ci sono traumi non elaborati, li trasforma in quelli che chiamiamo sintomi. Buon cammino, ti auguro il meglio, Dott.ssa Roberta Evangelista
Buongiorno caro utente, come hanno già risposto molti colleghi le fitte al cuore che descrivi possono essere un segnale di ansia, stress emotivo o anche di altre questioni legate alla salute mentale. È importante non sottovalutare questi sintomi e soprattutto escludere una causa organica.
Provo a darti qualche pratico consiglio che potrebbe aiutarti a gestire queste emozioni:
Continua a parlarne con qualcuno/a: anche solo raccontare a una persona fidata come ti senti può fare la differenza. A volte, condividere i propri pensieri e le proprie paure aiuta a ridurne il peso.
Prova a rilassarti con tecniche meditative e di respirazione, possono davvero aiutarti a placare la sintomatologia.
Escluse possibili patologie organiche alla base di tali sintomi, prova con dell’attività fisica (se ne hai la possibilità anche solo passeggiare in natura), che è un ottimo modo per scaricare la tensione e migliorare il tuo umore.
Prova a scrivere quali sono i tuoi pensieri e sentimenti quando stai così. A volte mettere tutto su carta aiuta a vedere le cose da una prospettiva diversa.
Infine, consiglio a parer mio più urgente: chiedi aiuto come hai provato a fare qui sul forum. Parlare con un esperto della salute mentale può offrirti supporto e strumenti utili per far fronte a questo delicato momento di fragilità.
Non sei solo in questo percorso. Prenditi cura di te e dai tempo ai tuoi sentimenti di schiarirsi e placarsi.
I miei auguri, Dott.ssa Laura Buttacavoli.
Provo a darti qualche pratico consiglio che potrebbe aiutarti a gestire queste emozioni:
Continua a parlarne con qualcuno/a: anche solo raccontare a una persona fidata come ti senti può fare la differenza. A volte, condividere i propri pensieri e le proprie paure aiuta a ridurne il peso.
Prova a rilassarti con tecniche meditative e di respirazione, possono davvero aiutarti a placare la sintomatologia.
Escluse possibili patologie organiche alla base di tali sintomi, prova con dell’attività fisica (se ne hai la possibilità anche solo passeggiare in natura), che è un ottimo modo per scaricare la tensione e migliorare il tuo umore.
Prova a scrivere quali sono i tuoi pensieri e sentimenti quando stai così. A volte mettere tutto su carta aiuta a vedere le cose da una prospettiva diversa.
Infine, consiglio a parer mio più urgente: chiedi aiuto come hai provato a fare qui sul forum. Parlare con un esperto della salute mentale può offrirti supporto e strumenti utili per far fronte a questo delicato momento di fragilità.
Non sei solo in questo percorso. Prenditi cura di te e dai tempo ai tuoi sentimenti di schiarirsi e placarsi.
I miei auguri, Dott.ssa Laura Buttacavoli.
Buongiorno. È comune che stress e tristezza intensa si manifestino anche fisicamente, causando un senso di peso o di dolore al petto.
Il primo passo è sempre quello di consultare un medico per escludere eventuali cause fisiche, come problemi cardiaci. Se il medico le conferma che il problema è legato allo stress o all'emotività può chiedere un supporto psicologico con uno psicoterapeuta.
Spero le possa essere utile, cari saluti.
Il primo passo è sempre quello di consultare un medico per escludere eventuali cause fisiche, come problemi cardiaci. Se il medico le conferma che il problema è legato allo stress o all'emotività può chiedere un supporto psicologico con uno psicoterapeuta.
Spero le possa essere utile, cari saluti.
Buongiorno, mi dispiace per il momento di difficoltà che sta attraversando. Per prima cosa, se non lo ha già fatto, consiglio di sottoporsi a un controllo cardiologico in modo da escludere eventuali cause organiche alla base del suo malessere. Se dagli accertamenti medici non dovesse emergere nulla che possa giustificare i suoi sintomi si potrà approfondire il versante psicologico.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, comprendo il suo momento di difficoltà.
Le fitte che descrive potrebbero essere manifestazioni di ansia o di forte stress in quanto il corpo potrebbe reagire in questo modo.
Parlarne con un professionista potrebbe aiutarti a esplorare le tue emozioni e trovare strategie di coping efficaci.
Resto a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Maraio F.
Le fitte che descrive potrebbero essere manifestazioni di ansia o di forte stress in quanto il corpo potrebbe reagire in questo modo.
Parlarne con un professionista potrebbe aiutarti a esplorare le tue emozioni e trovare strategie di coping efficaci.
Resto a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Maraio F.
Buongiorno.
Eventuali dubbi sul piano corporeo vanno espressi ad un medico, ed è sempre la prima cosa da prendere in considerazione.
Se ritiene di voler approfondire le preoccupazioni che questi stati le procurano, può essere utile considerare un primo colloquio psicologico di approfondimento. Se vuole, si può fare anche online.
Eventuali dubbi sul piano corporeo vanno espressi ad un medico, ed è sempre la prima cosa da prendere in considerazione.
Se ritiene di voler approfondire le preoccupazioni che questi stati le procurano, può essere utile considerare un primo colloquio psicologico di approfondimento. Se vuole, si può fare anche online.
Carissimo, l'esperienza che sta vivendo la spinge ad interrogarsi per trovare risposte ai campanelli d'allarme che il suo organismo sta attivando per comunicarle un malessere. La sintomatologia da lei descritta riconduce a episodi di ansia o forti stati di agitazione improvvisi e imprevedibili. Non va esclusa, tuttavia, un'accurata indagine di natura organica. E' importante riconoscere questi segnali attraverso l'ascolto profondo del sé per riferirli dettagliatamente al suo medico di Medicina Generale prima di affidarsi ad un professionista della salute mentale. Ritengo questo sicuramente il primo step di un cammino che la condurrà a trovare la strada giusta da percorrere. La saluto con affetto e resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Dott.ssa Chiara Lagi
Dott.ssa Chiara Lagi
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua sofferenza. Dalle sue parole, sembrerebbe che le fitte di cui parla sia una risposta fisiologico ad una qualche sofferenza che vive a livello emotivo. Mi sembra possa essere indicato iniziare un percorso terapeutico per comprendere a fondo la ragione di queste fitte e i pensieri associati. Resto a disposizione, dr.ssa Melodia
Buona sera, quelle che chiama fitte al cuore, se si presentano solo in concomitanza con situazioni emotivamente difficili, farebbe pensare a una somatizzazione, a una forte ansia, altrimenti si presenterebbero in modo più uniforme. Comunque anch'io non escluderei un controllo cardiaco. Ci sono delle tecniche psicologiche per aiutare anche in queste somatizzazioni.
Se mi scriverà ne avrò piacere.
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Salve, senz'altro, andando per esclusione, è bene fare un controllo cardiologico completo. Una volta appurato che è tutto ok, può pensare di rivolersi ad uno/una psicoterapeuta per un lavoro sul fronte dell'ansia e delle emozioni.Un lavoro di ascolto del suo cuore e di quello che le sta comunicando. Corpo e mente sono un tutt'uno. Rimango a disposizione, cordialmente dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno e grazie per la sua condivisione.
Difficile dirle che cosa potrebbero essere e come fare a gestirle. Andrebbe approfondito il discorso.
Innanzitutto se non lo ha già fatto potrebbe iniziare a fare dei controlli medici per escludere cause fisiche. Dopo di che se vuole affrontare queste fitte che sembrano arrivare quando pensa a ciò che prova, potrebbe iniziare a riflettere se intraprendere un percorso psicologico per comprendere meglio a cosa sono legate e come poter stare meglio.
Intanto la invito a riflettere su cosa potrebbe essere successo:
Come mai a maggio e giugno erano aumentate?
E da quando sono diminuite e più intense?
Le auguro di trovare la strada per stare meglio.
Saluti
Elisabetta
Difficile dirle che cosa potrebbero essere e come fare a gestirle. Andrebbe approfondito il discorso.
Innanzitutto se non lo ha già fatto potrebbe iniziare a fare dei controlli medici per escludere cause fisiche. Dopo di che se vuole affrontare queste fitte che sembrano arrivare quando pensa a ciò che prova, potrebbe iniziare a riflettere se intraprendere un percorso psicologico per comprendere meglio a cosa sono legate e come poter stare meglio.
Intanto la invito a riflettere su cosa potrebbe essere successo:
Come mai a maggio e giugno erano aumentate?
E da quando sono diminuite e più intense?
Le auguro di trovare la strada per stare meglio.
Saluti
Elisabetta
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Salve, credo ci sia bisogno di approfondire la sua situazione personale per capire al meglio come poterla aiutare. Se scrive adesso, ricerca un consiglio, significa che probabilmente si sente pronta o maggiormente pronta rispetto ai mesi di maggio e giugno in cui era in uno stato particolarmente “giu”. La sua richiesta di aiuto la considero una risorsa da tenere di conto.
Se desidera approfondire questi temi, sono disponibile per un confronto. Le sedute si svolgono online, consentendoci di lavorare insieme indipendentemente da dove si trova.
Spero di esserle stata utile,
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Ginevra Pieri
Se desidera approfondire questi temi, sono disponibile per un confronto. Le sedute si svolgono online, consentendoci di lavorare insieme indipendentemente da dove si trova.
Spero di esserle stata utile,
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Ginevra Pieri
Buongiorno gentile Utente, da quello che descrive, sembra che stia attraversando un periodo complesso, in cui emozioni intense e forse non del tutto elaborate stanno influenzando il suo stato fisico ed emotivo. Le fitte al petto che sperimenta quando si trova a riflettere su aspetti emotivamente significativi come l'amore, le relazioni o la percezione di sé potrebbero essere una manifestazione psicosomatica, cioè un'espressione fisica di uno stato di ansia o stress emotivo.
Escludendo con gli appositi esami e verifiche cause fisiologiche, ha senso osservare come non sia raro che emozioni non espresse o non pienamente affrontate si manifestino attraverso il corpo, causando sintomi come quelli che descrive. La sua esperienza di un periodo particolarmente difficile tra maggio e giugno potrebbe aver lasciato un "segno" emotivo che sta ancora elaborando. Anche se le fitte si sono ridotte in frequenza, la loro intensità potrebbe indicare che vi sono ancora delle questioni non risolte o che la sua mente e il suo corpo stanno cercando di attirare la sua attenzione su qualcosa di importante.
Le consiglierei di considerare la possibilità che queste sensazioni siano legate a uno stato di ansia o stress emotivo. Spesso, in questi casi, un percorso di supporto psicologico può aiutare a esplorare e comprendere meglio le emozioni sottostanti e a trovare strategie efficaci per gestirle.
La gestione di queste sensazioni potrebbe includere tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la mindfulness, che aiutano a ristabilire un equilibrio nel momento presente. Tuttavia, sarebbe utile anche indagare più a fondo cosa c'è dietro queste fitte emotive e fisiche, magari esplorando i pensieri e le emozioni che le innescano, con l'aiuto di uno psicoterapeuta.
Le suggerisco di non sottovalutare questi segnali e di prendersi del tempo per riflettere sulle sue emozioni, magari cercando uno spazio sicuro dove poter esprimere e condividere ciò che sta vivendo. Un supporto professionale potrebbe aiutarla a comprendere meglio le dinamiche che stanno alla base di questo malessere e a trovare modi per affrontarlo in modo più sereno.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Escludendo con gli appositi esami e verifiche cause fisiologiche, ha senso osservare come non sia raro che emozioni non espresse o non pienamente affrontate si manifestino attraverso il corpo, causando sintomi come quelli che descrive. La sua esperienza di un periodo particolarmente difficile tra maggio e giugno potrebbe aver lasciato un "segno" emotivo che sta ancora elaborando. Anche se le fitte si sono ridotte in frequenza, la loro intensità potrebbe indicare che vi sono ancora delle questioni non risolte o che la sua mente e il suo corpo stanno cercando di attirare la sua attenzione su qualcosa di importante.
Le consiglierei di considerare la possibilità che queste sensazioni siano legate a uno stato di ansia o stress emotivo. Spesso, in questi casi, un percorso di supporto psicologico può aiutare a esplorare e comprendere meglio le emozioni sottostanti e a trovare strategie efficaci per gestirle.
La gestione di queste sensazioni potrebbe includere tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la mindfulness, che aiutano a ristabilire un equilibrio nel momento presente. Tuttavia, sarebbe utile anche indagare più a fondo cosa c'è dietro queste fitte emotive e fisiche, magari esplorando i pensieri e le emozioni che le innescano, con l'aiuto di uno psicoterapeuta.
Le suggerisco di non sottovalutare questi segnali e di prendersi del tempo per riflettere sulle sue emozioni, magari cercando uno spazio sicuro dove poter esprimere e condividere ciò che sta vivendo. Un supporto professionale potrebbe aiutarla a comprendere meglio le dinamiche che stanno alla base di questo malessere e a trovare modi per affrontarlo in modo più sereno.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Buongiorno, mi dispiace molto per il disagio che sta provando. Dalle sue parole sembrerebbe trattarsi di manifestazioni acute di ansia dovute a un forte stress o, forse, a situazioni emotive non elaborate. Tuttavia, nonostante sembrino risposte fisiologiche scaturite da una sofferenza emotiva, consiglierei, in primis, di escludere una qualche patologia organica e quindi di rivolgersi a un medico per fare degli esami di accertamento a livello cardiaco. Detto ciò, se fosse esclusa la presenza di una patologia organica, le suggerirei un percorso psicologico che la possa aiutare a capire le origini di queste emozioni intense così da poterle accogliere e di conseguenza gestire al meglio. Credo che un percorso, che la aiuti a riscoprirsi e a entrare più in contatto con se stesso, potrebbe avere un impatto molto positivo sulla sua qualità di vita. Un caro saluto. Dott.ssa Giulia Mauri
Gentile utente, mi dispiace che lei stia vivendo un momento in cui si sente così giù. In momenti troppo carichi di stress emotivi o relazionali che siano, può capitare di sentirsi così giù, e che il corpo ci mandi dei segnali di sofferenza, pesantezza o fitte al cuore. Sarebbe importante andare a fondo su ciò che le crea questo malessere, così piano piano da poter risolvere anche quelli che sono i sintomi fisici che lei sente.
Credo che per arrivare a risolvere ciò che sente, dovrebbe farsi aiutare da un professionista! Se conosce o ha contatti con uno psicologo o psicoterapeuta nella sua zona cerchi di affrontare questa sua tematica. Se così non fosse mi tengo a disposizione.
Credo che per arrivare a risolvere ciò che sente, dovrebbe farsi aiutare da un professionista! Se conosce o ha contatti con uno psicologo o psicoterapeuta nella sua zona cerchi di affrontare questa sua tematica. Se così non fosse mi tengo a disposizione.
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Gentile utente di mio dottore, si apra alla possibilità di contattare uno specialista per iniziare un percorso di psicoterapia. Le darebbe la possibilità di esplorare meglio il malessere qui descritto. Cordialmente Dott. Diego Ferrara
Salve,
Credo sia necessario intanto escludere possibili cause fisiche. Una volta costatato che non c'è nessuna causa organica, bisognerà indagare possibili cause psicologiche.
Il fatto che queste fitte arrivino in momenti legati ai suoi vissuti emotivi, ci indica una difficoltà a entrare in contattato con quella che è la sua sfera emozionale, che forse per tanto tempo è stata tenuta in ombra, magari a scopo protettivo.
Quello che le suggerisco è di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla ad acquisire maggiore consapevolezza si sé stesso,a conoscersi, di conseguenza poi anche la sintomatologia fisica potrà rientrare.
Saluti.
Dott.ssa Alice Mazzara
Credo sia necessario intanto escludere possibili cause fisiche. Una volta costatato che non c'è nessuna causa organica, bisognerà indagare possibili cause psicologiche.
Il fatto che queste fitte arrivino in momenti legati ai suoi vissuti emotivi, ci indica una difficoltà a entrare in contattato con quella che è la sua sfera emozionale, che forse per tanto tempo è stata tenuta in ombra, magari a scopo protettivo.
Quello che le suggerisco è di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla ad acquisire maggiore consapevolezza si sé stesso,a conoscersi, di conseguenza poi anche la sintomatologia fisica potrà rientrare.
Saluti.
Dott.ssa Alice Mazzara
Gentile Utente, mi dispiace molto per il suo dolore. Quello che ha descritto mi sembra un sintomo di uno stato ansioso e legato ad una sopraffazione emotiva che forse non riesce ad elaborare adeguatamente. Il consiglio che le do è di iniziare un percorso, se può farlo, per riuscire ad affrontare la radice del problema. Nel frattempo, a livello pratico, ci sono alcuni piccoli suggerimenti che posso aiutare, andando ad aiutare a livello più fisico-somatico che psicologico. Per quanto glielo avranno ripetuto in tanti, gli esercizi di respirazione sono realmente un toccasana. L'esercizio fisico, come una semplice passeggiata, può aiutarci a "smaltire" almeno in parte questo stato di ansia e malessere che accumuliamo a livello fisico. Tuttavia, questi come altri esercizi, sono palliativi fino a che non viene affrontata realmente la causa di questa angoscia che lei descrive.
Le auguro il meglio. Saluti. Dott.ssa Sveva Nonni
Le auguro il meglio. Saluti. Dott.ssa Sveva Nonni
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Buongiorno,
comprendo la sua sofferenza. Non la aggravi con ricerche improprie che possono allarmarla su disfunzioni varie quando può essere la naturale chiusura del cuore e degli affetti dei quali prendersi cura.
C’è innanzitutto da valutare la depressione considerata nell’approccio neuropsicosomatico uno stato di dolorosa “chiusura del cuore” caratterizzato da mancanza di amore e di capacità di costruire o gestire relazioni amorevoli.
“il cuore è chiuso”, o diventa “piccolo, piccolo” o “è trafitto” o “ferito” o, addirittura, nei casi di coinvolgimento del Sé, che il cuore “si spegne” o si “annulla”. La “chiusura del cuore” viene descritta fisicamente come “peso sul cuore e sul petto” come la descrive anche lei. Ma anche “chiusura delle spalle per proteggere il cuore” e “blocco del respiro”,.
La chiusura del cuore si riflette sia sul collo come “senso di nodo in gola”, un “groppo” associato ad una sensazione “di non poter esprimere se stessi” che in basso con un senso di “blocco nello stomaco” (diaframma), di “non riuscire a digerire quell’evento”.
Nelle depressioni più comuni il sistema simpatico e il sistema del PIACERE corporeo sono inibiti dalla tristezza e del dolore del cuore, ed è quindi necessario a riattivare il corpo con ogni metodo possibile.
Si inizia con gli esercizi di energetica dolce e poi forte, in quanto già la semplice espressione della forza aiuta ad uscire dal circolo vizioso della depressione a basso livello energetico.
Il Body Scan psicosomatico permette una accurata consapevolezza non giudicante, cioè non allarmante dei segnali che emergono.
Inoltre le attività di espressione e condivisione delle emozioni, portano ad alleggerire l’alessitimia di fondo, cioè la difficoltà a riconoscere ed esprimere le emozioni e permettono di riaprire progressivamente il cuore e aumentano l’energia vitale della persona, liberare il pianto e le emozioni trattenute. La persona inizia così a riaprirsi anche al piacere corporeo e godersi le pratiche di attivazione energetica e respiratorie, che aumentano la serotonina base.
In molti casi possono essere necessari Tecniche di riparazione affettiva, nonché di
Ristrutturazione psicologica dove si cerca di prendere consapevolezza dei condizionamenti affettivi
A disposizione,
Dottor Gianpietro Rossi
comprendo la sua sofferenza. Non la aggravi con ricerche improprie che possono allarmarla su disfunzioni varie quando può essere la naturale chiusura del cuore e degli affetti dei quali prendersi cura.
C’è innanzitutto da valutare la depressione considerata nell’approccio neuropsicosomatico uno stato di dolorosa “chiusura del cuore” caratterizzato da mancanza di amore e di capacità di costruire o gestire relazioni amorevoli.
“il cuore è chiuso”, o diventa “piccolo, piccolo” o “è trafitto” o “ferito” o, addirittura, nei casi di coinvolgimento del Sé, che il cuore “si spegne” o si “annulla”. La “chiusura del cuore” viene descritta fisicamente come “peso sul cuore e sul petto” come la descrive anche lei. Ma anche “chiusura delle spalle per proteggere il cuore” e “blocco del respiro”,.
La chiusura del cuore si riflette sia sul collo come “senso di nodo in gola”, un “groppo” associato ad una sensazione “di non poter esprimere se stessi” che in basso con un senso di “blocco nello stomaco” (diaframma), di “non riuscire a digerire quell’evento”.
Nelle depressioni più comuni il sistema simpatico e il sistema del PIACERE corporeo sono inibiti dalla tristezza e del dolore del cuore, ed è quindi necessario a riattivare il corpo con ogni metodo possibile.
Si inizia con gli esercizi di energetica dolce e poi forte, in quanto già la semplice espressione della forza aiuta ad uscire dal circolo vizioso della depressione a basso livello energetico.
Il Body Scan psicosomatico permette una accurata consapevolezza non giudicante, cioè non allarmante dei segnali che emergono.
Inoltre le attività di espressione e condivisione delle emozioni, portano ad alleggerire l’alessitimia di fondo, cioè la difficoltà a riconoscere ed esprimere le emozioni e permettono di riaprire progressivamente il cuore e aumentano l’energia vitale della persona, liberare il pianto e le emozioni trattenute. La persona inizia così a riaprirsi anche al piacere corporeo e godersi le pratiche di attivazione energetica e respiratorie, che aumentano la serotonina base.
In molti casi possono essere necessari Tecniche di riparazione affettiva, nonché di
Ristrutturazione psicologica dove si cerca di prendere consapevolezza dei condizionamenti affettivi
A disposizione,
Dottor Gianpietro Rossi
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