Questa è la domanda che mi pongo da un po’ di tempo: ho bisogno di uno psicologo? .. è da circa un a
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Questa è la domanda che mi pongo da un po’ di tempo: ho bisogno di uno psicologo? .. è da circa un anno che soffro di problemi di ansia, almeno credo. Ho avuto diversi attacchi di panico e molte volte sono uscita da scuola, chiesa, e altri posti perché mi mancava l’aria, mi girava la testa e mi sentivo svenire e avevo la fissazione che stavo per morire. Mi avevano consigliato uno psicologo ma non ho accettato di andarci pensando che potessi risolvere da sola queste cose visto che comunque è una fissazione mentale. Questo problema diciamo che un po’ riesco a controllarlo, cioè ho imparato a controllare l’ansia, ovviamente da sola senza l’aiuto di nessun esperto. Cioè mi calmo, mi siedo, respiro, penso “Mary stai bene, è solo una fissazione del tuo cervello” e conto fino a 10 un paio di volte e mi calmo. Ma da un mese circa ho unaltro problema.. mi sento strana, mi sento come se sono fuori dal mondo, come se il mio corpo è distaccato dalla mia mente dalla mia persona, ho iniziato a pormi nuove domande del tipo perché esisto? Mi sento inutile, mi sento fuori dal mondo, mentre faccio una cosa mi chiedo perché la sto facendo? Mi sento confusa, strana... forse queste è una conseguenza del fatto che non ho risolto con nessun specialista il problema precedente? Dovrei iniziare a parlarne con uno psicologo? Per favore aiutatemi.
Salve gentile utente, leggendo la sua richiesta di aiuto è comprensibile la fatica, fa uno sforzo quotidiano per cercare di razionalizzare una sintomatologia importante. In questa situazione, il tempo che passa da l’illusione che quello che sta vivendo possa essere gestito in autonomia ma il rischio è ci si possa congelare in un tempo circolare che ruota attorno a qualcosa di irrisolto. Forse l’aiuto migliore che possa darle è quello di non far passare altro tempo ma considerare un percorso di psicoterapia come soluzione ideale per l’elaborazione emotiva di ciò che è accaduto e cui magari ha difficoltà a dare un significato.
Cordialmente.
Dott.ssa Elisa Taverniti
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Dott.ssa Elisa Taverniti
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Buongiorno Mary,
da quello che descrive mi sembra di capire che sia riuscita un po' a contenere e controllare le manifestazioni dell'ansia attraverso la respirazione, ma per poter risolvere la problematica è necessario capire le cause dell'ansia e trovare delle strategie funzionali per affrontarla; per fare questo secondo passaggio è necessario il supporto di un esperto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e/o per fissare un appuntamento. Buona giornata. Dott.ssa Clara Luraschi
da quello che descrive mi sembra di capire che sia riuscita un po' a contenere e controllare le manifestazioni dell'ansia attraverso la respirazione, ma per poter risolvere la problematica è necessario capire le cause dell'ansia e trovare delle strategie funzionali per affrontarla; per fare questo secondo passaggio è necessario il supporto di un esperto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e/o per fissare un appuntamento. Buona giornata. Dott.ssa Clara Luraschi
Ritengo che solo un percorso di psicoterapia possa aiutarla a capire dove origina l'ansia e gli altri disturbi. Lei sarà senza dubbio una paziente attenta e scrupolosa perché intuisco una buona motivazione alla base di conoscersi ed approfondire. Un caro saluto. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, come scrivevano le colleghe, sebbene lei sia riuscita a tenere sotto controlla l'ansia, è importante capirne la causa e le radici. Inoltre mi permetto di aggiungere che è anche importante non chiedere a noi stessi di risolvere tutto da soli ma accettare l'aiuto e non viverlo come una debolezza ma anzi come una risorsa di conoscenza di noi stessi e dei nostri bisogni.
Cordialmente
Dott.ssa Paola Muscato
Cordialmente
Dott.ssa Paola Muscato
Buonasera,
Quanto da lei esposto mi porta a dirle che, nonostante abbia una forza di volontà e una determinazione incredibili, credo che il supporto di uno psicoterapeuta la possa aiutare a fare fronte ai suoi malesseri. Come scrive lei, quest’ultimi, senza un intervento terapeutico adeguato, sembra che si stiano manifestando ora anche in modalità diverse, proprio perché protratti nel tempo. Le consiglio pertanto di dare ascolto alle sue intuizioni e contattare un terapeuta.
Ultima nota: ho letto che frequenta la scuola se non sbaglio, e questo mi porta a supporre che sia minorenne. Se così fosse, per intraprendere una psicoterapia anche solo per lei, occorre l’autorizzazione dei suoi genitori.
Spero di esserle stata di aiuto.
Saluti. MF
Quanto da lei esposto mi porta a dirle che, nonostante abbia una forza di volontà e una determinazione incredibili, credo che il supporto di uno psicoterapeuta la possa aiutare a fare fronte ai suoi malesseri. Come scrive lei, quest’ultimi, senza un intervento terapeutico adeguato, sembra che si stiano manifestando ora anche in modalità diverse, proprio perché protratti nel tempo. Le consiglio pertanto di dare ascolto alle sue intuizioni e contattare un terapeuta.
Ultima nota: ho letto che frequenta la scuola se non sbaglio, e questo mi porta a supporre che sia minorenne. Se così fosse, per intraprendere una psicoterapia anche solo per lei, occorre l’autorizzazione dei suoi genitori.
Spero di esserle stata di aiuto.
Saluti. MF
Ognuno di noi ama pensare di bastare a se stesso.
Fà sentire forti potersi dire di non avere bisogno di aiuto o di sostegno esterno, ma è una illusione.
In realtà la nostra mente è sociale, possiamo diventare adulti solo in un complesso ed articolato sistema relazionale.
Potersi concedere di riconoscere il proprio bisogno è una grade opportunità di sviluppo e di crescita e ,paradossalmente, anche di autonomia e di libertà.
Gli attacchi di panico, l'estraniazione dal proprio corpo avvertito come esterno al Sè, sono sintomi di un disagio psichico.
Quando si avverte un dolore, poniamo ad un arto, ci si rivolge al medico curante, con la stessa naturalezza ci si dovrebbe rivolgere ad uno psicoterapeuta.
Dott. Maria Grazia Antinori, Roma
Fà sentire forti potersi dire di non avere bisogno di aiuto o di sostegno esterno, ma è una illusione.
In realtà la nostra mente è sociale, possiamo diventare adulti solo in un complesso ed articolato sistema relazionale.
Potersi concedere di riconoscere il proprio bisogno è una grade opportunità di sviluppo e di crescita e ,paradossalmente, anche di autonomia e di libertà.
Gli attacchi di panico, l'estraniazione dal proprio corpo avvertito come esterno al Sè, sono sintomi di un disagio psichico.
Quando si avverte un dolore, poniamo ad un arto, ci si rivolge al medico curante, con la stessa naturalezza ci si dovrebbe rivolgere ad uno psicoterapeuta.
Dott. Maria Grazia Antinori, Roma
Cara Mary, Secondo me è molto importante che Lei si rivolga ad uno specialista per capire l‘origine del suo malessere. Lei è stata molto brava ad auto-curarsi dall‘ansia; purtroppo l’ansia è soltanto un sintomo... una manifestazione „esterna“ di un disagio profondo. Quindi ora che cosa sta succedendo? Il disagio è rimasto e il sintomo si è spostato da manifestazioni d’ansia a stati parzialmente dissociativi. Leggendo come ha posto la sua domanda, credo che Lei abbia già capito che una psicoterapia le sarebbe veramente utile. Le faccia tanti auguri, per qualsiasi chiarimento sono a sua disposizione. Cordiali saluti, Anna Maria Schallig
Con le colleghe concordo!
L’ansia e gli attacchi di panico sono solo dei sintomi, dei messaggi che il nostro corpo ci invia e che portano con loro una comunicazione importante! Quale? Ognuno di noi deve scoprirla... combattere ogni sintomo è possibile, ma se non diamo voce a quel messaggio e non cambiamo quel qualcosa che non va, allora un sintomo verrà semplicemente sostituito da un altro... una gastrite al posto di un attacco di panico... una dermatite al posto dell’ansia... lei puó e deve imparare a capire cosa c’è che non va nella sua vita grazie al sostegno di un collega, in modo da non permettere ai sintomi di riaffiorare! Le faccio un gran in bocca al lupo!
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
L’ansia e gli attacchi di panico sono solo dei sintomi, dei messaggi che il nostro corpo ci invia e che portano con loro una comunicazione importante! Quale? Ognuno di noi deve scoprirla... combattere ogni sintomo è possibile, ma se non diamo voce a quel messaggio e non cambiamo quel qualcosa che non va, allora un sintomo verrà semplicemente sostituito da un altro... una gastrite al posto di un attacco di panico... una dermatite al posto dell’ansia... lei puó e deve imparare a capire cosa c’è che non va nella sua vita grazie al sostegno di un collega, in modo da non permettere ai sintomi di riaffiorare! Le faccio un gran in bocca al lupo!
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Buongiorno, è normale inizialmente pensare di riuscire a cavarsela da soli, ma come con le cure mediche così per le cure psicologiche, alla fine ci si rende conto che da soli non si può. L'ansia è un sintomo importante e va ascoltato e accolto in terapia, per evitare che investa tutta la sua vita. Da quel che descrive quindi si le consiglio di iniziare un percorso psicologico.
Buongiorno Mary, leggendo la sua condivisione percepisco il suo malessere. Parlarne con uno psicologo può rivelarsi molto utile per lei, sia per non sentirsi sola sia perché troverà qualcuno che la può capire e supportare. L'ansia è un campanello d'allarme che sottende qualcosa di più profondo. Avere un suo spazio in terapia per poterlo elaborare la aiuterà a prendersi per mano e ad avere gli strumenti di cui ha bisogno per combatterla! In bocca al lupo! Un caro saluto
Dott.ssa Maria Zulian
Dott.ssa Maria Zulian
Buongiorno Mary, dalla sua richiesta emerge che lei ha provato a mettere in atto delle strategie per gestire le sue ansie , ora come lei stessa scrive è arrivato il momento di chiedere un sostegno da parte di un psicologo che la possa aiutare ad analizzare e comprendere l'origine della sua ansia. Cordiali saluti Dott.ssa Annarita Troisi
Buongiorno cara Mary, dal tuo scritto emerge un forte disagio che molto probabilmente stai avendo difficolta' a gestire da sola, quindi ti ringrazio per esserti aperta ponendo la tua domanda. Chiedere aiuto e' un'azione coraggiosa a volte davvero necessaria perche' spesso le emozioni prendono il sopravvento e non ci permettono di avere una visione chiara di quanto accade dentro di noi. Un professionista puo' facilitarti Mary nel prendere piu' consapevolezza di te, del tuo mondo interiore e del tuo disagio. Prendere coscienza di Se' aumenta davvero la qualita' della vita.
A diposizione per altri chiarimenti.
Dott.ssa Monica Pesenti.
A diposizione per altri chiarimenti.
Dott.ssa Monica Pesenti.
Gentilissima, da quello che espone si evince che abbia tutte le risposte in lei, si tratta solo di fare un salto di qualità, affidandosi a uno psicologo, perché la parola ha un valore taumaturgico importante.
Le faccio i miei auguri‼️
Le faccio i miei auguri‼️
Buongiorno. Lei ha imparato a gestire i sintomi ansiosi, ma non ha potuto comprenderne le cause e i fattori scatenanti, dunque il suo corpo le manda ancora dei messaggi di cui deve tenere conto. Penso che potrebbe dedicarsi uno spazio in cui comprendersi e in cui stare meglio.
Saluti
Mara Gallo
Saluti
Mara Gallo
Buongiorno, a volte è difficile ammettere a se stessi di non farcela da soli. Nella vita può accadere e per questo non ci si può sentire in colpa o incapaci.
Avere il coraggio di chiedere aiuto è già un passo verso la guarigione perché vuol dire essere consapevoli di un problema che necessita di essere verbalizzato e in seguito elaborato insieme adi uno psicoterapeuta.
Ci pensi. Un saluto E.Marangella
Avere il coraggio di chiedere aiuto è già un passo verso la guarigione perché vuol dire essere consapevoli di un problema che necessita di essere verbalizzato e in seguito elaborato insieme adi uno psicoterapeuta.
Ci pensi. Un saluto E.Marangella
La sua richiesta di aiuto al termine della sua lettera è molto esplicita e dunque la risposta che più autenticamente mi sento di darle è ponga questa domanda di aiuto direttamente ad un professionista che possa alleviarla dalla fatica enorme che fa per contenere l’ansia e i disagi che prova e che, soprattutto, possa aiutarla a fare chiarezza sulle origini del suo disagio e sui suoi bisogni più profondi. Il disagio intervenuto più di recente sembra dire: ‘non mi ascolti, allora alzo la voce’. È dunque il momento di dare voce a ciò che la fa soffrire più profondamente e che ancora non è riuscita a trovare l’ascolto di cui ha bisogno. Resto a disposizione per approfondire il tema. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Cara signora, le devo fare i miei complimenti perchè ha agito con impegno e con una buona capacità di leggere le sue reazioni fisiche e di gestirle attraverso il controllo. Purtroppo, quando si traducono i messaggi che il nostro corpo ci invia come "semplici" espressioni fisiologiche e ci si accontenta di risolvere questi sintomi, senza andare ad indagare le cause psichiche che sottostanno alle manifestazioni fisiche, il nostro corpo ci ripresenta i messaggi sotto una nuova forma, magari un po' più complessa e difficile da controllare. Perciò, se vuole liberarsi dai sintomi, credo che sia la volta buona per affidarsi ad uno psicologo che l'aiuti ad individuare ed elaborare le cause sottostanti a questi suoi malesseri. Un caro saluto. Dott,ssaAda Dondè
Buona sera Mary, da come descrive la sua sofferenza nella gestione di quelli che sembrano stati ansiosi rilevanti per il benessere della sua vita lascia ipotizzare che un percorso psicologico psicoterapico possa offrirle maggiori possibilità di gestione della sua problematica, dandole la possibilità di comprendere meglio le cause di tali attivazioni del suo corpo e far luce su come possa affrontare in maniera più funzionale il suo problema, ottimizzando le strategie che già sta usando da sola ma che a volte sembra non le siano sufficienti.
Cordiali saluti
Dott. Matteo Masi
Cordiali saluti
Dott. Matteo Masi
Buongiorno. Può consultare un professionista, però è fondamentale la sua motivazione. È possibile che sia diventata molto abile a convivere con l'ansia e i sintomi di distacco ne sono un esempio. Spesso si manifestano dopo una certa assuefazione all'ansia
Buongiorno Mary, ha descritto due sintomatologie che potrebbero come no essere correlate tra di loro.
Per quanto concerne la sintomatologia relativa agli attacchi di panico sicuramente è riuscita a contenerla ma a questo punto andrebbe compreso il motivo che li scatena che, ripeto, potrebbe essere come non associabile alla sensazione di irrealtà ed estraneamento rispetto al corpo che descrive in quanto non mi è chiaro se sia in concomitanza della sintomatologia panicosa oppure insorga in modo diverso.
Quello che le consiglio è riflettere comcretamente sulla possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia.
Saluti Dottoressa Ciacci
Per quanto concerne la sintomatologia relativa agli attacchi di panico sicuramente è riuscita a contenerla ma a questo punto andrebbe compreso il motivo che li scatena che, ripeto, potrebbe essere come non associabile alla sensazione di irrealtà ed estraneamento rispetto al corpo che descrive in quanto non mi è chiaro se sia in concomitanza della sintomatologia panicosa oppure insorga in modo diverso.
Quello che le consiglio è riflettere comcretamente sulla possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia.
Saluti Dottoressa Ciacci
Cara Mary, vede, i luoghi di cui lei ha parlato, la scuola, la chiesa..sono tutti luoghi in cui si intrattengono relazioni. Relazioni con i compagni, con delle persone sedute a canto, di fronte a lei, con un professore, un prete, persino con Dio. Tutte relazioni da cui probabilmente a un certo punto sente di voler assolutamente scappare perchè le manca l'aria. Il punto è che, se il problema si genera all'interno della relazione, non può essere gestito individualmente! Ciò che le occorre è "sanare le relazioni attraverso una relazione sana". La terapia psicologica le offre proprio questo: un'opportunità di sanare la relazione prima di tutto "con se stessa", da cui si sente in questo momento estranea, e solo poi, con l'altro. Continuare ad ostinarsi a risolverlo da sola le potrà servire solo a nascondere la polvere sotto il tappeto: il problema non farà altro che crescere. Coraggio! Le faccio i miei auguri
Salve, sicuramente andare da uno psicologo può esserti di grande giovamento: molto preferiscono farcela da soli, senza sapere che lo psicologo non lo fa al posto tuo o non ti rende più debole andarci, lui ti aiuta a capire meglio te stesso, a stare più in contatto con le tue emozioni e con quello che provi ed é un occhio esperto e professionale che ti aiuta a diramare la nebbia in cui spesso ci troviamo e da cui, da soli, non troviamo via d'uscita.
Il mio consiglio é di rivolgerti ad uno psicologo che possa aiutarti e supportarti, perché alla fine farai da sola comunque ma sarà più semplice e sarai sicura che i tuoi sforzi non saranno vani perché avrai ben presente l'obbiettivo reale da raggiungere e il modo migliore per farlo.
Il mio consiglio é di rivolgerti ad uno psicologo che possa aiutarti e supportarti, perché alla fine farai da sola comunque ma sarà più semplice e sarai sicura che i tuoi sforzi non saranno vani perché avrai ben presente l'obbiettivo reale da raggiungere e il modo migliore per farlo.
Buongiorno, forse ha bisogno di un aiuto, rivolgendosi ad uno psicoterapeuta vedrá che riuscirà a superare tranquillamente questa sua situazione.
Buona fortuna per tutto, Dott. Andrea De Simone
Buona fortuna per tutto, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno cara utente. Credo che si debba fare una premessa: lo psicologo è un professionista qualificato e specializzato per portare al centro la persona ed il suo mondo. Nel mio caso è fondamentale il concetto di ok-ness: termine che indica che ognuno è ok, è dotato di valore e dignità in quanto perdona; io credo che ognuno ha la capacità di pensare, di decidere di rendersi responsabile delle proprie decisioni. ognuno decide il proprio destino, a partire dalle esperienze vissute e tuttavia queste decisioni possono essere modificate, soprattutto se generano, col senno di poi sofferenza ed esiti negativi. Credo che il primo psicologo di noi stessi siamo noi ma se non riusciamo forse abbiamo bisogno di uno specialista, uno psicoterapeuta appunto che conosce le tecniche adatte per pianificare un piano terapeutico, sulla base delle domande della persona. Mi perdoni, l'ansia va ascoltata e capita, il controllo dei sintomi non cura.... il fatto che si senta come se il suo corpo fosse distaccato dalla mente è un chiaro sintomo di un malessere mentale che le sta comunicando qualcosa. I suoli pensieri, emozioni e comporta menti vanno ascoltati da uno specialista che sia in grado di porre un ascolto attivo, capace di contrattualizzare, terapeuticamente parlando, un intervento che sia su misura, cioè che rispetti la sua storia di vita e la persona che è , unica ed irripetibile.
Coraggio, si rivolga ad uno specialista.
troverà la sua strada.
Rimango a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Rosserlla
Coraggio, si rivolga ad uno specialista.
troverà la sua strada.
Rimango a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Rosserlla
Cara Mary,
i sintomi sono così fastidiosi che sembrano davvero dei mostri da dover scacciare il prima possibile per poter ritrovare il proprio benessere. Hanno però una funzione molto importante: ci obbligano a fermarci con la loro insistenza. Trovo sia stupendo come, anche se in modo davvero terribile, riescano a stimolare le nostre risorse: si è trovata in un primo momento a trovare strategie per uscirne da sola e adesso è qui a chiedere aiuto. Qual è una delle risorse più importanti quando abbiamo qualcosa che non va? Saper chiedere aiuto! Ma se i suoi sintomi non fossero stati così incisivi, non si sarebbe data questa possibilità. Credo sia necessario fare ancora un passo, farsi aiutare in modo concreto da un professionista. Quando ascoltiamo i nostri sintomi e diamo loro spazio, senza volerli zittire, spesso smettono di essere così fastidiosi.
Un abbraccio grande,
Marcella
i sintomi sono così fastidiosi che sembrano davvero dei mostri da dover scacciare il prima possibile per poter ritrovare il proprio benessere. Hanno però una funzione molto importante: ci obbligano a fermarci con la loro insistenza. Trovo sia stupendo come, anche se in modo davvero terribile, riescano a stimolare le nostre risorse: si è trovata in un primo momento a trovare strategie per uscirne da sola e adesso è qui a chiedere aiuto. Qual è una delle risorse più importanti quando abbiamo qualcosa che non va? Saper chiedere aiuto! Ma se i suoi sintomi non fossero stati così incisivi, non si sarebbe data questa possibilità. Credo sia necessario fare ancora un passo, farsi aiutare in modo concreto da un professionista. Quando ascoltiamo i nostri sintomi e diamo loro spazio, senza volerli zittire, spesso smettono di essere così fastidiosi.
Un abbraccio grande,
Marcella
Salve, alcune volte l'auto sostegno da solo non basta, in questo caso sarebbe doveroso rivolgersi ad uno psicoterapeuta per poter approfondire la fonte di queste sensazioni.
MMM
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente,
mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.
Cordiali saluti
mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.
Cordiali saluti
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