Quest'anno dopo moltissimi anni insieme ed alcuni di convivenza, ho messo fine (perchè ho dovuto far

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Quest'anno dopo moltissimi anni insieme ed alcuni di convivenza, ho messo fine (perchè ho dovuto farlo da sola andandomene) con molta molta fatica alla relazione con il mio ex compagno.
Riponevo in lui molta fiducia, e lo amavo e rispettavo in ogni sua sfaccettatura.
Tutto è iniziato quando ho cominciato ad avere dubbi sulla sua fedeltà.
Ho posto a lui i miei dubbi e lui ha solo saputo dirmi che ero pazza e avrei dovuto farmi vedere da qualcuno. Avevamo qualche problema di coppia non lo nego, lui era "immerso" nel suo lavoro e io passavo, negli ultimi mesi, molta parte del mio tempo libero a studiare per un'importante promozione lavorativa.
lui ha attribuito tutte le cause della nostra crisi a me, definendomi una persona orribile ed irrispettosa perché non presente (diceva che non passavo a trovarlo al lavoro, ma era una cosa temporanea dovuta allo studio che richiedeva in quel momento la mia prospettiva lavorativa. Di questo ne avevamo parlato, gli avevo detto che non per egoismo mi sarei dedicata molto allo studio, e sinceramente non mi sembrava una cosa egoista, dal momento che il suo lavoro lo tiene impegnato fino a tarda notte, preferivo ritagliarmi il tempo libero durante il suo giorno libero) e per l'intimità sessuale assopita (i rapporti erano diventati rari e io pensavo che fosse solo perché lui era stanco, lo ripeteva continuamente e io non insistevo sinceramente anche perché non mi sentivo minimamente desiderata).
Le giustificazioni che lui ha trovati erano tutte a mio carico: secondo lui io stavo attraversando un periodo troppo improntato sul mio futuro lavorativo (e qui tengo a fare una precisazione: il suo lavoro è un lavoro che lo "impegna" tutto il giorno, se non scoprire successivamente che non passava tutto il giorno al lavoro....... quindi sono io che gli sono sempre andata incontro andando a trovarlo al lavoro, tranne per un periodo in cui il mio lavoro richiedeva più tempo) ed ero poco soddisfacente dal punto di vista sessuale.
A seguito di queste sue giustificazioni mi sono sentita una persona orrenda, perchè non pensavo assolutamente di far qualcosa di male nei suoi confronti o almeno non era assolutamente e non è assolutamente il mio pensiero e il mio intento. Quando mi ha sputato in faccia queste cose sono corsa ai ripari, ho cercato di dimostrare i miei sentimenti e per qualche settimana l'intesa sembrava essere tornata; fin quando non ho scoperto che da tempo mi tradiva con una sua dipendente, sposata con un suo amico. Mi è crollato il mondo addosso, non pensavo che fosse davvero capace di mancare di onestà nel nostro rapporto a maggior ragione in seguito alla discussione in cui mi incolpava in tutto e per tutto della nostra crisi.
Appena ho provato ad affrontare l’argomento di quanto scoperto lui mi ha detto che non avrei dovuto sapere nulla e saremo andati avanti insieme “felicemente” e che non erano fatti miei ed è scappato per qualche giorno.
A parole diceva che ero tutta la sua vita e che non voleva altro se non ripartire con la nostra storia. Lo diceva ma non lo faceva. A parole manifestava interesse, amore, parlava di progetti (casa nuova, famiglia) a cui io credo con tutta me stessa. Ma più passavano i giorni e più mi rendevo conto che lui non faceva nulla, anzi quando chiedevo spiegazioni ma non per tormentarmi, ma semplicemente per capire lui scappava e non tornava a casa. Ho provato nonostante il dolore del tradimento a migliorare la situazione a rimediare, cercando di compiere azioni, ritagliare tempo insieme ma lui non ha fatto nulla proprio come se non mi vedesse. E quando succedeva così io mi incavolavo a morte, come si può professare amore e poi non fare nulla per far vedere che così è? Io mi incavolavo e lui scappava. Per lui dovevo farmela andare bene così. Avevo attacchi di ansia, ho perso molto peso e lui non ha avuto un briciolo di altruismo. Ha sempre e solo ripetuto che non avrei dovuto sapere nulla.
Avverto che la mia presenza nella sua vita è di troppo e che così (sempre invisibile) io non riesco ad andare avanti. Un rapporto è fatto da due persone, non da una. Provo a parlargliene e lui continua a ripetermi che sono pazza e che sto cominciando a diventare noiosa, che lo faccio vivere di m.... che è tutta colpa mia.
Decido di lasciare la casa dove abitavamo, di sua proprietà, perché trovavo ingiusto che lui non tornasse a casa perché c’ero io. Quando gli ho detto che gli lasciavo la casa libera non ha fatto una piega. Ogni cosa che provavo a fare o dire era sbagliata.
Lui nel frattempo non si fa sentire e continua a frequentare l'amante (anche se lo ha negato persino davanti all'evidenza) così torno e porto via alcune delle mie cose.
Lui cambia tono e diventa accusatorio e cattivo sottolineando che io avevo creato tutto questo malessere, che sono stata io ad andarmene, che ero io la causa di tutto.
Credo che da cinque minuti dopo queste parole fosse già a festeggiare brindando con la sua nuova compagna.
Mi richiede di ritornare a casa e dice di amarmi, che si odia per aver creato tutto questo, che non voleva. Voleva solo che tornassimo insieme. Poco dopo scopro che nello stesso giorno la sua dipendente lascia il marito e va a vivere dal mio ex compagno.
Vado su tutte le furie, lo chiamo anche perché in quella casa ci sono ancora alcune cose mie, e lui ritorna ad essere verbalmente aggressivo e a tratti straffottente.
Io posso capire che uno si possa innamorare di un'altra persona, ma non riesco a capire come non abbia mai potuto vedermi... Mi ha accusata di qualunque cosa, proprio lui, la persona in cui riponevo più fiducia ha usato tutte le mie parti belle, ci ha giocato e le ha sfruttate come voleva.
Non sarei mai rimasta a mangiare tutto quel male se lui non mi avesse detto che voleva me, voleva il nostro noi, che aveva sbagliato e voleva recuperare e avrebbe fatto qualunque cosa.
Io credo che ogni essere umano in quanto tale, dal conoscerlo o meno, meriti rispetto.
era il mio compagno e avrebbe dovuto essere onesto e non perseverare così... ci vedo molta cattiveria, disonestà ed egoismo... Ma per cosa poi? schiacciarmi a cosa lo ha portato?
Ha minato la stima che avevo di me stessa, distrutto e giocato con tutte le mie parti belle. Da un giorno all'altro ha cominciato una nuova relazione (o meglio uscito allo scoperto con l'amante), proprio come se io non fossi mai esistita.
Sono allibita dall'essere di questa persona, ho sempre conosciuto le sue sfaccettature, ma mai e poi mai avrei immaginato che si potesse mancare totalmente di rispetto ad un'altra persona, annientando ogni parte del mio essere, puntando sui miei valori, raccontandomi e promettendomi proprio quelle cose.
Quando a carte scoperte a seguito del suo tradimento sarebbe stato più semplice ed onesto dire e fare realmente quello che voleva, senza promettere e comportarsi in maniera contraria, quasi come a volermi portare a lasciarlo così che alla fine ero io ad essermene andata, ad averlo lasciato.
Come si superano queste cose? Come si fà a tornare ad avere una mente ed una visione di "lucida" non come una persona che non vale, una persona invisibile?
Grazie
gentile utente, la sua esperienza è stata innegabilmente dolorosa. Il suo ex compagno l'ha ferita in diverse parti del suo sè, della sua persona, ricoprendola di responsabilità e colpe che non erano assolutamente necessarie. Purtroppo esistono "meccanismi" nelle persone che li portano a proiettare sugli altri i problemi, le responsabilità, le difficoltà pure di non ammettere di aver sbagliato o essere nel torno. E' più facile attribuire la colpa agli altri piuttosto che a sè stessi.
Lei ha messo tantissimo impegno nel rapporto e si è vista ricambiare solo con sofferenza e accuse. Tutto questo l'ha ovviamente ferita e ha messo in dubbio la sua capacità di potersi fidare di nuovo.
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per affrontare questo momento di difficoltà, per riconoscere le risorse che lei ha e ripartire da quelle, con più forza e consapevolezza di sè stessa, senza lasciare che qualcun altro leda la sua persona.

Martina

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Gentile Signora può essere per lei una soluzione contattare uno psicoterapeuta per rivolgergli direttamente queste domande? Forse può essere una buona possibilità riflettere insieme sulla sua risposta emotiva ovvero sugli elementi interni della sua personalità, sulle sue emozioni, sui suoi pensieri o sui suoi vissuti che sono stati toccati in modo profondo dai fatti emotivi che narra.. Forse questa può essere una strada ma la decisione se seguirla o meno è solo sua. Non pensi che dentro di se c'è qualcosa di sbagliato ma veda la possibilità di far luce su qualcosa di suo che oggi vive ma a cui non da parole. Di solito ritornare a riflettere su se stessi apre la possibilità a nuove soluzione e forse anche ai cambiamenti che lei desidera, ma questo lo deciderà lei. Un cordiale saluto
Salve, mi spiace molto per il disagio espresso. Mi spiace anche per come sia andata a finire la vostra storia. Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a trovare le risposte che cerca. La situazione da lei raccontata è stata sicuramente molto complessa, sarebbe utile indagare i significati connessi, i vissuti emotivi e le conseguenze che ciò continua ad avere oggi.
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera, il suo racconto descrive una storia lunga, difficile e che le ha creato davvero molta sofferenza. Concordo con la collega che a volte le persone proiettano sugli altri i propri problemi e le proprie difficoltà ad affrontare le situazioni.
Non credo che lei debba recriminarsi troppo perché ha cercato fino in fondo di dare un senso alla vostra storia, forse anche quando il suo compagno le ha mancato di rispetto verbalmente e con il tradimento. Quando le storie finiscono è importante analizzarne alcuni aspetti per comprendere anche eventuali modalità sbagliate di comunicazione e di rapporto, che a lungo andare possono avere un effetto negativo sulla coppia. Lei ha certamente bisogno di elaborare la fine della sua storia per riprendere in mano se stessa e ritrovare sicurezza e serenità. Le consiglio d'iniziare un percorso psicologico, vedrà che con un po' di tempo riuscirà a vedere di nuovo le cose in modo diverso.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Buona sera, la relazione che ha descritto é evidentemente tossica e dannosa. Perciò, per quanto immagino possa essere stato difficile e doloroso, la decisione di interromperla é stata davvero molto coraggiosa e salutare per se stessa. E ora é giusto riprendere in mano la sua vita, pensare a sé e ristabilire l'autostima minata. Sarebbe utile e interessante per lei rivedere la sua esperienza con un professionista che possa aiutarla ad elaborare il suo vissuto con lucidità, senza filtrarlo con auto-svalutazioni e auto-colpevolizzazioni errate ma a cui é stata indotta a pensare. Un caro saluto
Salve, mi dispiace per la situazione che al momento sta vivendo, mi rendo conto che non è semplice.
Lei si descrive come una persona invisibile, credo che sia importante lavorare soprattutto su questo aspetto.
Inoltre, avrebbe un gran bisogno di sfogarsi con qualcuno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, grazie per aver condiviso il suo vissuto immaginando che non sia stato semplice ripercorrerne i passaggi. Capisco profondamente la rabbia e la sensazione di essere invisibile nonostante gli sforzi, riesco inoltre a cogliere perfettamente la cattiveria di cui parla leggendo il suo racconto. Ciò che desidero condividere con lei ora è la possibilità di ri-attivare le parti belle che, momentaneamente oscurate, sono ancora parte di lei. Può permettersi di essere nuovamente visibile. Un caro saluto
Gentile donna,

la vostra storia per il suo compagno ritengo fosse già finita da un pezzo.Credo che quest'ultimo non abbia avuto il coraggio di assumersi al responsabilità di una scelta e di consegnuenza di comunicarle quanto già deciso. Questo ha determinato la sua grande delusione ed il suo malessere di questo momento. Lei non ha avuto la possibilità di poter elaborare tale decisione e di farci i conti in maniera diversa. Ha dovuto per forza di cosa accettare la fine di un rapporto senza poter esser completamente preparata solo dopo aver scoperto l'esistenza di un altra relazione da parte del suo compagno. E' molto dura accettare la fine di una storia ancora più complicato fare i conti con delle esperienze e vissuti tenuti nascosti. Una delle cosa più complicate dopo la fine di una sotria e quella di dover riprender in mano se stessi e la propria vita e cominciaire nuovamente a fare i conti solo ed esclusivamente con il proprio io e non più con un un se appartenente ad un noi. In questo momento qualora non riesca da sola ad elaborare il momento potrebbero esser di aiuto dei colloqui di supporto volti ad aiutarla a recupare parti di se fondamentali ai fini della autostima e della propria integrità emotiva. Dovesse aver bisgono di un consulto non esiti a contattarmi in proivato.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Gentile Utente, mi spiace per la situazione complicata. Purtroppo non esiste una ricetta standard per cui si possa superare un momento di sofferenza. Questo vale per l'interruzione di un rapporto di coppia come per altre tematiche. Lei ha subito una sorta di "lutto" e come tale richiede del tempo per essere elaborato. Forse ci riuscirà da sola, forse grazie ad una amica o ad un nuovo amore, forse grazie ad una terapia. Nessuno può dirlo con certezza! Se sente il bisogno di affidarsi ad un professionista, lo faccia. Altrimenti va bene lo stesso. L' importante è che sia un bisogno che venga da lei.

Saluti,

Dott. Simeoni
Gentile utente quanto dolore nelle sue parole e quanti sforzi ha fatto per cercare di salvare il suo rapporto!
Credo che a questo punto lei debba occuparsi di sé, della sua vita. È necessario farlo! Recuperi le sue risorse, se lo ritiene utile anche con l'aiuto di un terapeuta, e si concentri su di sé per superare questa ferita elaborando tutti i vissuti di delusione, sconforto, rabbia che giustamente sente.
Le mando un caro abbraccio.
Dr.ssa Patrizia De Sanctis


Cara utente, la situazione che ha vissuto è comprensibilmente dolorosa e emotivamente intensa. Una separazione è sempre difficile, soprattutto se aggiunta di elementi come questi ma SI SUPERA, come ogni momento complesso. È fondamentale che lei cominci a questo punto a prendersi cura di sé, lei vale ed è importante al di là di quell'uomo e del fallimento della relazione. Cerchi di convogliare le sue energie sui suoi obiettivi personali e lavorativi e se non dovesse riuscirci da sola, si conceda di chiedere iuto ad un professionista. Le auguro il meglio. Se dovesse avere bisogno mi contatti pure.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente, descrive una storia complessa e rispondere in poche righe è riduttivo. Mi sento però di concentrarmi sul fatto che la fine di una relazione significativa porta spesso con sé un carico emotivo non indifferente; mi sembra che nel suo caso lei lo connetta con alcuni aspetti dell’immagine che ha di sé, con tutta una serie di corollari. Credo che in questo momento sia importante per lei ridefinirsi come persona, stabilendo un nuovo equilibrio, e prendere maggiore consapevolezza sia delle dinamiche che nella relazione che ha chiuso non hanno funzionato, sia del contributo di ciascuno di voi nel metterle in atto, per evitare di ripeterle in nuove relazioni. Le suggerisco un percorso di psicoterapia, per farsi supportare nel recupero del suo benessere. Un caro saluto, dott.ssa Azzolina
Buonasera, nonostante la sofferenza, la delusione, ed il progetto mancato, la fine della relazione è stato l’epilogo di un percorso doloroso, ma di crescita. Un percorso che le ha permesso di essere meno invisibile, anche agli occhi del suo partner.
Penso che prendere coscienza dei suoi bisogni più autentici, per quanto oggi possa procurarle un senso di smarrimento e di solitudine, le permetterà in futuro di individuare percorsi esperienziali ed emotivi più in sintonia con se stessa e con le proprie possibilità.
Un caro abbraccio
Paola Uriati
Carissima,
nelle parole che ha scritto racconta di una grande sofferenza per la fine di questa relazione. Si chiede se e come si possa riuscire a superare quello che le e’ accaduto.
Desidero rincuorarla sul fatto che questo è possibile. Le cose che ci accadono, per quanto dolorose, possono essere elaborate e superate e c’è la possibilità di ritrovare il benessere e ricostruire una nuova progettualità di vita. Quando necessario, anche chiedendo un aiuto esterno.
Le mando un caro in bocca al lupo!
Salve le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per elaborare questa fase di lutto. Ebbene sì ogni separazione è un lutto, è una fine. Mi sembra di capire che Il sentirsi invisibile è la cosa che al momento la fare stare peggio. Si faccia aiutare a superare ciò perché probabilmente ciò è una sensazione che ha già provato in passato nella sua vita. Se vuole sono disponibile anche on line.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Gentilissima, il suo racconto è carico di dolore e sofferenza. Essere traditi dalla persona che si ama, vedere che la persona con la quale stiamo costruendo sogni e una vita insieme e in realtà riversa da ciò che credevamo, produce di certo rabbia, dolore ma anche un forte disorientamento. L' idea di aver amato qualcuno che si è rivelato completamente differente mette in crisi la nostra idea di realtà, di noi stessi e di ciò che fin ora abbiamo vissuto e fatto. dalle sue parole emerge questo sentire di straniamento e confusione, del tutto legittimo. Cosa si può fare? Innanzitutto ci vuole del tempo, poi le emozioni associate al tradimento e a questa separazione vanno elaborate, integrate. In seguito vanno compresi i ruoli e le responsabilità di entrambi in questa relazione, così da separare ancora ciò che è una responsabilità sua e ciò che invece è definitivamente dell'altro. Oggi credo che può valutare se intraprendere o meno un percorso psicologico in tal senso. Ci rifletta. Saluti.
Buon pomeriggio, quello che lei racconta è doloroso e sicuramente traumatico, nel senso di un evento capitato a ciel sereno. Ha avuto una grande forza e lucidità a chiudere questa relazione. Questa esperienza l'ha portata a pensare che lei è una persona che non vale e una persona invisibile e chiede cosa fare per uscire da questa prospettiva....Io le consiglio di iniziare a prendersi cura di sè, crearsi un angolo e uno spazio per una terapia personale. Un percorso psicologico significa cambiamento e nuovo modo di approcciarsi a se stessi. In questo momento la sua mente è "intrappolata" su questo evento con ciò che ne consegue, anche in termini di immagine negativa. Sono utili anche dei comportamenti di cura verso se stessi e se vuole le posso consigliare qualche lettura con libri di auto-aiuto. Rimango disponibile e se lo desidera può contattarmi privatamente. Una buona giornata, Dott.ssa Chiara Pavia
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Gentile utente, mi rendo conto del suo investimento emotivo che è stato calpestato con atti verbali che non hanno tenuto conto del sentimento e del rispetto verso la sua persona. Da storie del genere si esce con delle ferite che devono essere oggetto di cure in vista di relazioni future e del rapporto con se stessi. Per ciò che scrive e per le scelte che ha fatto, le suggerirei di intraprendere un percorso di sostegno psicologico o di vera e propria psicoterapia che la possano aiutare a ritrovare emozioni positive nei confronti di ciò che è e di ciò che le riserva il futuro.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, purtroppo questo tipo di esperienze innegabilmente lasciano un segno, consiglio di intraprendere un percorso con uno specialista, atto a rinnovare la fiducia in se stessi, nelle proprie capacità emotive e nel futuro. Le auguro buone cose.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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