Quanto influisce lo stress sul "non dimagrimento" nonostante la dieta?
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Quanto influisce lo stress sul "non dimagrimento" nonostante la dieta?
Buongiorno, per poter rispondere al meglio alla sua domanda bisognerebbe capire se il tentativo di dimagrimento stia avvenendo all’interno di un percorso nutrizionale serio e non “fai da te”. Sarebbe importante anche capire se l’aumento di peso sia correlato ad un rapporto difficile col cibo, ad esempio a seguito di abbuffate. Soprattutto nel secondo caso, l’assetto emotivo interno influisce in misura massiccia sul mancato dimagrimento. Io immagino che lei abbia posto questa domanda a fronte di una serie di sconfitte già incontrate e quindi forse vale davvero la pena approfondire i significati alla base di un comportamento alimentare disfunzionale. La psicoterapia potrebbe davvero aiutarla in questo percorso di ricerca, per permetterle di raggiungere l’obiettivo di dimagrimento che tanto desidera. La saluto caramente
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Buongiorno, purtroppo i dati che ha fornito in merito alla sua dieta sono pochi e condivido il pensiero della collega nel comprendere innanzitutto se sta facendo un percorso nutrizionale con un professionista del settore. In merito allo stress le posso dire che sono molte e diversificate le risposte che il corpo può avere. È importante ascoltare il suo corpo, i segnali che le manda e codificarli, in modo da poter prendere maggiore consapevolezza di ciò che sta accadendo in questo particolare momento di vita, e adottare strategie efficaci di risoluzione.
Una consulenza psicologica può aiutarla a fare questo, oltre a porre obiettivi a breve e lungo termine, condivisi tra la persona e lo psicologo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Russo
Una consulenza psicologica può aiutarla a fare questo, oltre a porre obiettivi a breve e lungo termine, condivisi tra la persona e lo psicologo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Russo
C'è sicuramente un'influenza importante sulla modalità di gestione e sulla capacità di mantenimento della dieta. Poi ci sono molti altri aspetti più legati alla specificità della persona che possono influenzare l'aumento ponderale. Per dirla in modo più semplice alcune persone sotto stress, anche se non stanno seguendo una dieta, tendono a dimagrire. Altre invece ingrassano. Certo è che lo stress, magari prolungato e ai nostri occhi senza via d'uscita, di per sé non è una condizione positiva.. Accompagnare una dieta a un percorso di sostegno psicologico è sicuramente una buona idea.
Salve, lo stress causa rilascio di sostanze sicuramente dannose per l'organismo. Sarebbe opportuno, a mio avviso, indagare i fattori scatenanti lo stress e strategie utili per fronteggiarlo.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Salve, potrebbero esserci numerose ragioni per cui il suo corpo non sta reagendo nella maniera sperata ad una dieta. Le elenco di seguito alcune di esse:
- Il problema potrebbe essere relativo alla dieta stessa, che magari non è adatta a lei. Le consiglio, quindi, in primis, di rivolgersi ad uno specialista (dietologo, nutrizionista) per accertarsi che il problema non sia relativo all'alimentazione.
- L'aumento o la perdita di peso sono strettamente legati al suo metabolismo ed allo stile di vita che conduce. Anche in questo caso le consiglio di rivolgersi ad un medico per una valutazione approfondita del suo funzionamento metabolico.
- Tornando infine alla questione dello stress, che mi compete di più, in quanto psicologo, la risposta è: sì, lo stress può influenzare in diversi modi il nostro benessere fisico secondo due modalità principali:
1) Può avere un effetto sul nostro comportamento. Potremmo, ad esempio, mettere in pratica delle strategie poco sane per cercare di gestirlo e, tra esse, potrebbero comparire condotte alimentari problematiche. (Abbuffate, condotte di evacuazione, alimentazione sregolata o cattiva alimentazione)
2) Ha un effetto diretto sul nostro corpo. Gli studi relativi agli effetti dello stress sul corpo evidenziano una lunga serie di sintomi fisici ad esso correlati (Dolori articolari e muscolari, tensione muscolare, cefalee, emicrania, mal di stomaco, vertigini, nausea, inappetenza, ecc.)
Vediamo quindi come lo stress può influenzarci in molti modi e può, in maniera più o meno diretta, alterare o addirittura compromettere l'esito di diversi nostre funzionalità o comportamenti, anche una dieta.
Faccia ATTENZIONE però: non le sto dicendo che è così nel suo caso. Purtroppo, come precedentemente detto, non abbiamo informazioni sufficienti per dirle, quale potrebbe essere la causa dei mancati effetti della sua dieta.
Le ribadisco, quindi, il mio invito a rivolgersi ad uno specialista per verificare se la dieta che sta seguendo è adatta a lei. Laddove invece, ritenesse di avere un rapporto complicato con il cibo associato a condotte alimentari malsane, a sensazione di perdita di controllo, ad ansia, problematiche relative all'umore o all'autostima, allora potrebbe pensare di affrontare queste difficoltà insieme ad uno psicologo, per cercare di trovare insieme il modo migliore per stare bene.
La saluto e spero di esserle stato utile.
- Il problema potrebbe essere relativo alla dieta stessa, che magari non è adatta a lei. Le consiglio, quindi, in primis, di rivolgersi ad uno specialista (dietologo, nutrizionista) per accertarsi che il problema non sia relativo all'alimentazione.
- L'aumento o la perdita di peso sono strettamente legati al suo metabolismo ed allo stile di vita che conduce. Anche in questo caso le consiglio di rivolgersi ad un medico per una valutazione approfondita del suo funzionamento metabolico.
- Tornando infine alla questione dello stress, che mi compete di più, in quanto psicologo, la risposta è: sì, lo stress può influenzare in diversi modi il nostro benessere fisico secondo due modalità principali:
1) Può avere un effetto sul nostro comportamento. Potremmo, ad esempio, mettere in pratica delle strategie poco sane per cercare di gestirlo e, tra esse, potrebbero comparire condotte alimentari problematiche. (Abbuffate, condotte di evacuazione, alimentazione sregolata o cattiva alimentazione)
2) Ha un effetto diretto sul nostro corpo. Gli studi relativi agli effetti dello stress sul corpo evidenziano una lunga serie di sintomi fisici ad esso correlati (Dolori articolari e muscolari, tensione muscolare, cefalee, emicrania, mal di stomaco, vertigini, nausea, inappetenza, ecc.)
Vediamo quindi come lo stress può influenzarci in molti modi e può, in maniera più o meno diretta, alterare o addirittura compromettere l'esito di diversi nostre funzionalità o comportamenti, anche una dieta.
Faccia ATTENZIONE però: non le sto dicendo che è così nel suo caso. Purtroppo, come precedentemente detto, non abbiamo informazioni sufficienti per dirle, quale potrebbe essere la causa dei mancati effetti della sua dieta.
Le ribadisco, quindi, il mio invito a rivolgersi ad uno specialista per verificare se la dieta che sta seguendo è adatta a lei. Laddove invece, ritenesse di avere un rapporto complicato con il cibo associato a condotte alimentari malsane, a sensazione di perdita di controllo, ad ansia, problematiche relative all'umore o all'autostima, allora potrebbe pensare di affrontare queste difficoltà insieme ad uno psicologo, per cercare di trovare insieme il modo migliore per stare bene.
La saluto e spero di esserle stato utile.
Buon pomeriggio gentile utente, se non lo ha già fatto provi a consultare una nutrizionista così da poter ricevere una dieta idonea alla sua persona. Potrebbe inoltre effettuare una consulenza psicologica così da risolvere ciò che le crea stress . Lo stress comunque incide negativamente sull'organismo. saluti
Salve. Si lo stress può essere alla base di una difficoltà di dimagrimento. A volte quando non si riesce a dimagrire potrebbe esserci un problema di gonfiore che può essere dovuto a stress.
Il gonfiore è un meccanismo per "diluire la tossicità" accumulata nell'organismo. Quando parlo di tossicità mi riferisco al "troppo", all'eccesso.
Anche i vissuti emotivi possono essere tossici, se accumulati.
Emozioni non espresse ma trattenute possono creare una situazione di stress che aggiunto ad altro stress, non favoriscono un processo di smaltimento per cui non diventa semplice il dimagrimento.
Può farsi aiutare da un nutrizionista che può aiutarla a nutrirsi in modo adeguato pensando più a una sana alimentazione che a una dieta. Poi, se volesse affrontare anche un percorso psicoterapeutico per individuare cosa le provoca stress eccessivo, le sarebbe di aiuto. Distinti saluti
Il gonfiore è un meccanismo per "diluire la tossicità" accumulata nell'organismo. Quando parlo di tossicità mi riferisco al "troppo", all'eccesso.
Anche i vissuti emotivi possono essere tossici, se accumulati.
Emozioni non espresse ma trattenute possono creare una situazione di stress che aggiunto ad altro stress, non favoriscono un processo di smaltimento per cui non diventa semplice il dimagrimento.
Può farsi aiutare da un nutrizionista che può aiutarla a nutrirsi in modo adeguato pensando più a una sana alimentazione che a una dieta. Poi, se volesse affrontare anche un percorso psicoterapeutico per individuare cosa le provoca stress eccessivo, le sarebbe di aiuto. Distinti saluti
Buonasera, ha già effettuato indagini mediche per verificare il funzionamento del suo metabolismo? L’efficacia di una dieta può variare ampiamente da persona a persona e si consiglia di solito di affiancarla ad un cambiamento di stile di vita che, se troppo sedentario, può rallentare il metabolismo e rendere difficoltoso il dimagrimento con la sola dieta. Il supporto di uno psicologo cognitivo-comportamentale può sicuramente aiutarla in questo percorso. Rimango a disposizione, un caro saluto.
Buonasera gentile utente ,
Talvolta lo stato di tensione generato dagli eventi della quotidianità possono esitare in reazioni di tipo somatico. Dunque, anche se la sua domanda non ci fornisce molte informazioni, in linea di massima è possibile affermare che esiste una correlazione tra stress e difficoltà a controllare il peso. Potrebbe essere utile una consultazione se si sente in difficoltà.
Rimango a sua disposizione
Dottoressa Elisa Taverniti
Talvolta lo stato di tensione generato dagli eventi della quotidianità possono esitare in reazioni di tipo somatico. Dunque, anche se la sua domanda non ci fornisce molte informazioni, in linea di massima è possibile affermare che esiste una correlazione tra stress e difficoltà a controllare il peso. Potrebbe essere utile una consultazione se si sente in difficoltà.
Rimango a sua disposizione
Dottoressa Elisa Taverniti
Salve, lo stress è una risposta fisiologica a degli stimoli, quindi è sempre presente nella nostra vita. Una cattiva gestione dello stress provoca vari effetti. Collegarlo alla dieta non è lineare, andrebbe indagato un po' tutto il contesto, dall'organico al sociale. Le consiglio un consulto specifico per poter indagare più a fondo le varie implicazioni
Saluti
Massimiliano
Saluti
Massimiliano
Buongiorno. Lo stress decisamente è un fattore predisponente. Valuti la possibilità di sentire prima il parere di un dietologo, poi eventualmente di uno psicologo.
Cordialità
MT
Cordialità
MT
Salve, lo stesso provoca sicuramene effetti spiacevoli.
Come mai questa domanda?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Come mai questa domanda?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, immagino sia frustrante, pertanto anche fonte di stress. Come mai lo chiede? Le sta succedendo questo?
Un saluto,
Rosella Pettinari
Un saluto,
Rosella Pettinari
Buongiorno, penso che andrebbe ulteriormente approfondito che stress sta passando prima di poterle dire qualcosa in più. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, lo stress ha sicuramente un ruolo importante sul nostro comportamento e viceversa, per cui anche sul comportamento alimentare. Le consiglio di documentarsi su percorsi di mindful eating, sono molto utili per trovare un equilibrio su come viviamo il cibo. Spesso alcuni cibi diventano un pensiero fisso e una tentazione forte perché trattati come nemici. La mindful eating non è una dieta, ma un nuovo approccio al cibo, consapevole ed equilibrato. Essere consapevoli dello stress che ci attraversa ci può aiutare a non reagire, ma rispondervi con maggiore presenza.
Le auguro il meglio e resto disponibile per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Elisa Brembilla
Le auguro il meglio e resto disponibile per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Elisa Brembilla
Buonasera, per stress generalmente si indica una reazione psicofisica che può manifestarsi in risposta a un disequilibrio tra gli stimoli ricevuti e la possibilità di rispondere ad essi in modo adeguato. All'interno di un percorso di dimagrimento è importante che il corpo si trovi in uno stato di fisiologia ottimale. Per realizzare tale stato, oltre a un'alimentazione costruita su misura in relazione alla personalità e lo stile di vita del singolo individuo, è necessario predisporre la propria mente ad accogliere i cambiamenti a cui il dimagrimento è connesso. E' possibile quindi "addestrare" la mente affinché il corpo possa rispondere adeguatamente. Sono a disposizione per dubbi e chiarimenti in merito. Saluti, dott.ssa Marcattilj
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Gentile utente, lo stress può influenzare la nostra dieta; quando lo stress diventa cronico, infatti, si alzano i livelli del cortisolo che “guida” verso scelte di cibi molto calorici perché la presenza elevata di questa sostanza comunica al nostro cervello che ci stiamo preparando un super lavoro. Lo stress comunque non è l’unico fattore che influenza il nostro peso; occuparsi di quelle situazioni in cui non ci si rende conto di mangiare in eccesso e delle ragioni per le quali mangiamo può aiutare ad avere un rapporto più equilibrato con il cibo. Se per lei lo stress è un fattore che sta incidendo negativamente sulla sua alimentazione, uno degli obiettivi del lavoro psicologico, in ambito alimentare, è quello di aumentare la capacità di trovare una risposta adattativa nelle gestioni delle emozioni che non sia ricorrere al cibo. Resto a disposizione. Un cordiale saluto, Dottoressa Mariagrazia De Lisio
Gentile utente di mio Dottore,
sarebbe alquanto riduttivo trovare una correlazione stress=dimagrimento/non dimagrimento.
Che cosa vuol dire stress per Lei?
Quali eventi, quali fattori, che cosa è stressante per Lei?
Provi a contestualizzare il significato che attribuisce a ciò che sperimenta e vive in questo momento; provi ad allargare il suo campo osservativo ad altro; provi a guardare alla complessità degli eventi piuttosto che provare a ricercare una causa/effetto.
Questo può farlo anche con il supporto con un terapeuta.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
sarebbe alquanto riduttivo trovare una correlazione stress=dimagrimento/non dimagrimento.
Che cosa vuol dire stress per Lei?
Quali eventi, quali fattori, che cosa è stressante per Lei?
Provi a contestualizzare il significato che attribuisce a ciò che sperimenta e vive in questo momento; provi ad allargare il suo campo osservativo ad altro; provi a guardare alla complessità degli eventi piuttosto che provare a ricercare una causa/effetto.
Questo può farlo anche con il supporto con un terapeuta.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Gentile Utente, la sua breve domanda meriterebbe un lungo e attento approfondimento. In termini generici, il nostro organismo funziona secondo complesse interconnessioni, non è possibile scindere la mente dal corpo e viceversa. A tal proposito, è importante essere seguiti e supportati da professionisti competenti che possano cooperare e promuovere il benessere del paziente. Così come per la dieta è opportuno rivolgersi ad un dietologo o nutrizionista, per lo stress che ha menzionato o per altri disagi psicologici è indicato il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Saluti, dott.ssa Valentina Cecchi
Lo stress può certamente influenzare la modalità con cui il corpo immagazzina l’energia, favorendo l’accumulo di grasso. Lo stress va ad impattare negativamente sul metabolismo: il sistema nervoso si attiva di fronte a ciò che percepisce come una minaccia attraverso gli ormoni dello stress e inizia a immagazzinare calorie come riserva di energia. Provi a rallentare un pochino e a concedersi delle pause ristoratrici!
Cordialmente
Dott.ssa Lastella
Cordialmente
Dott.ssa Lastella
Buongiorno gentile utente, per rispondere alla sua domanda devo dirle che esistono diversi fattori che contribuiscono alla perdita di peso, anche in una situazione in cui non entrano in gioco fattori ormonali (tiroide o menopausa per intenderci) o d’età. Innanzitutto è essenziale un piano alimentare adeguato, che tenga conto di tutti i nutrienti e non sia quindi solo basato sulla restrizione alimentare, e che sia flessibile nel tempo, poiché il nostro organismo, se riceve meno cibo, si adatta, riducendo il consumo energetico. È quindi importante rivolgersi a un professionista, che possa seguire l’intero percorso. Da qui il secondo fattore importante: un’attività fisica adeguata e costante, basata su esercizi cardio, che permettono di aumentare il proprio fabbisogno energetico; unita a una vita non sedentaria, misurabile con un numero di passi giornalieri maggiori di 10.000.
Esclusi tutti questi fattori a cui porre attenzione, rimane lo stress, che, se elevato, può influire negativamente sulla perdita di peso, perché aumenta i livelli di cortisolo, ma che di fatto rappresenta la punta dell’ iceberg.
Buona giornata
Esclusi tutti questi fattori a cui porre attenzione, rimane lo stress, che, se elevato, può influire negativamente sulla perdita di peso, perché aumenta i livelli di cortisolo, ma che di fatto rappresenta la punta dell’ iceberg.
Buona giornata
Gentile utente,
lo stress può avere un ruolo molto significativo nel rendere difficile la perdita di peso, anche quando la dieta è corretta. Questo avviene per una combinazione di fattori ormonali, metabolici e comportamentali.
Ecco i principali meccanismi:
Cortisolo alto – In condizioni di stress cronico, l’organismo produce più cortisolo, l’ormone che aiuta a “resistere” alla tensione. Il problema è che livelli elevati e prolungati di cortisolo favoriscono la ritenzione di liquidi, aumentano l’appetito (soprattutto per zuccheri e carboidrati semplici) e stimolano l’accumulo di grasso addominale.
Metabolismo rallentato – In presenza di stress costante, il corpo può “percepire” una minaccia e quindi tendere a conservare energia, riducendo il metabolismo basale. È come se entrasse in modalità risparmio.
Sonno e recupero – Lo stress altera la qualità del sonno e i ritmi circadiani. Dormire poco o male influisce sugli ormoni della fame (leptina e grelina), aumentando il senso di appetito e riducendo la capacità di sentirsi sazi.
Comportamento alimentare – Quando si è stressati, è più facile cedere a “fame nervosa”, saltare pasti o scegliere cibi consolatori, creando uno squilibrio che ostacola il dimagrimento anche se l’introito calorico totale non è elevato.
Per questo motivo, in un percorso di dimagrimento efficace e sano, è importante lavorare anche sulla gestione dello stress: pratiche come respirazione consapevole, attività fisica moderata, training autogeno, mindfulness o ipnosi possono aiutare a riequilibrare la risposta psicofisiologica e favorire la perdita di peso.
In sintesi: non è solo questione di dieta, ma di equilibrio ormonale ed emotivo. Ridurre lo stress significa anche permettere al corpo di tornare a funzionare in modo naturale.
Dott.ssa Sara Petroni
lo stress può avere un ruolo molto significativo nel rendere difficile la perdita di peso, anche quando la dieta è corretta. Questo avviene per una combinazione di fattori ormonali, metabolici e comportamentali.
Ecco i principali meccanismi:
Cortisolo alto – In condizioni di stress cronico, l’organismo produce più cortisolo, l’ormone che aiuta a “resistere” alla tensione. Il problema è che livelli elevati e prolungati di cortisolo favoriscono la ritenzione di liquidi, aumentano l’appetito (soprattutto per zuccheri e carboidrati semplici) e stimolano l’accumulo di grasso addominale.
Metabolismo rallentato – In presenza di stress costante, il corpo può “percepire” una minaccia e quindi tendere a conservare energia, riducendo il metabolismo basale. È come se entrasse in modalità risparmio.
Sonno e recupero – Lo stress altera la qualità del sonno e i ritmi circadiani. Dormire poco o male influisce sugli ormoni della fame (leptina e grelina), aumentando il senso di appetito e riducendo la capacità di sentirsi sazi.
Comportamento alimentare – Quando si è stressati, è più facile cedere a “fame nervosa”, saltare pasti o scegliere cibi consolatori, creando uno squilibrio che ostacola il dimagrimento anche se l’introito calorico totale non è elevato.
Per questo motivo, in un percorso di dimagrimento efficace e sano, è importante lavorare anche sulla gestione dello stress: pratiche come respirazione consapevole, attività fisica moderata, training autogeno, mindfulness o ipnosi possono aiutare a riequilibrare la risposta psicofisiologica e favorire la perdita di peso.
In sintesi: non è solo questione di dieta, ma di equilibrio ormonale ed emotivo. Ridurre lo stress significa anche permettere al corpo di tornare a funzionare in modo naturale.
Dott.ssa Sara Petroni
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