Quando mia zia litiga con qualcuno (anche per cose stupide oppure solo perché è nervosa per eventi d

19 risposte
Quando mia zia litiga con qualcuno (anche per cose stupide oppure solo perché è nervosa per eventi della sua vita esterni alla persona con cui litiga) tira fuori tutti i punti deboli della persona e la insulta per questi, cosa che ferisce tanto, lo fa ovviamente anche con me, spesso mi rinfaccia le mie crisi di rabbia pur sapendo che questa è una cosa che non faccio perché voglio e che mi fa soffrire molto, tuttavia per il resto del tempo è davvero gentile, infatti spesso da consigli aiuta fa regali, ma non appena si arrabbia usa tutto questo come rinfaccio. Sapete dirmi (so chiaramente che non si possono dire cose solo in base a poche righe e prenderò tutto con le pinze) qualche ipotesi che la porta a tale comportamento e come comportarmi quando fa così?
Salve, da ciò che scrive sembrerebbe le stia molto a cuore sua zia! Potrebbe essere importante condividere con sua zia come lei si sente quando le rinfaccia le sue crisi di rabbia e cosa la ferisce di piú. Questo potrebbe essere un buon modo per attivare un dialogo tra voi su questi comportamenti di sua zia che la fanno stare male, e poi chissà...magari anche sua zia inizia a riflettere sul fatto che alcune sue frasi possono ferire chi le sta a cuore!
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti,
Un saluto
Dott.ssa Baiardo Bruni

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Buongiorno,innanzitutto la ringrazio per aver condiviso una situazione così difficile. Come dice lei non si può fare una diagnosi senza vedere la persona e da così pochi dettagli,ma sicuramente è presente un disturbo comportamentale. Spesso le persone affette da disturbo borderline di personalità dimostrano comportamenti simili a quelli da lei descritti,ma non si rendono conto di mettere in pratica tali comportamenti quindi difficilmente lo ammetterebbero.
Non si focalizza,però, sul disturbo di sua zia,laddove fosse presente,lei non può far nulla per modificarlo,quello che può fare è un lavoro su se stessa per riuscire ad accettare la situazione ed a fare in modo che le faccia il meno male possibile.
A disposizione per qualunque dubbio. Cordialmente, d.sa Simona Silva
Buonasera, sarebbe opportuno che a mente fredda spiegasse a sua zia che il suo comportamento la ferisce molto, e che non si spiega perché quando è preda della rabbia si comporti in maniera tanto aggressiva. Credo sia utile esplicitare con chiarezza, in maniera asseriva, cioè esprimendo ciò che si pensa in una modalità che rispetti l'altra persona. In questa e in altre situazioni, del resto. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Questo comportamento potrebbe essere legato a una difficoltà a gestire le emozioni e a risolvere i conflitti in modo costruttivo. La vorrei aiutare a gestire il conflitto in diversi modi, a seconda della sua situazione specifica. Le vorrei insegnare tecniche di risoluzione dei conflitti, come la comunicazione assertiva, ovvero imparerà a comunicare i propri bisogni e limiti in modo chiaro ed efficace, senza attaccare l'altra persona. L’ascolto attivo lei sarà in grado di prestare attenzione alle preoccupazioni e alle esigenze dell'altra persona, per comprendere meglio la sua prospettiva. Imparerà a negoziare soluzioni accettabili per entrambe le parti, considerando i bisogni e le esigenze di tutti. Riuscirà così a trovare soluzioni che soddisfino entrambe le parti, anche se non completamente. Personalizzeremo l'approccio in base alle sue esigenze e alle sue dinamiche specifiche del conflitto. Inoltre vorrei aiutarla a comprendere le sue emozioni e a gestirle in modo più costruttivo, in modo da non reagire impulsivamente in situazioni di conflitto. Sviluppando una prospettiva più obiettiva potrà vedere la situazione da una prospettiva che le permetterà di trovare soluzioni più efficaci. Questi sono solo alcuni esempi di come potrei aiutarla a gestire i conflitti. Resto a sua disposizione qualora volesse elaborare in un contesto protetto delle strategie efficaci. Cordialmente Dott.ssa Bachiorri Sara

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Si dice che ciò che non ti uccide ti fortifica. Dato che non riusciamo a cambiare sua zia, approfitti della situazione per trarne qualche vantaggio.
Ovvero, visto che sua zia le rinfaccia e sottolinea tutti i suoi punti deboli, ogni volta che d'ora in poi lo rifarà, le risponda in questo modo :"Grazie zia per ricordarmi i miei punti deboli, così potrò migliorarli. Continua così, più me li ricordi più potrò diventare una persona migliore"
Un caro saluto
Gentile utente, capisco che le risposte della zia le provocano dispiace. Il punto è che lei è esposta a questo esempio comportamentale disfunzionale. Aiutare la zia è un gesto nobile, ma non possiamo inviare in terapia le persone che nn n si comportano come vorremmo. Possiamo però proteggere la nostra persona e diventare più resistenti così da aiutare anche gli altri. Darle dei suggerimenti significa suggerire dei comportamenti che lei metterebbe in atto senza porter gestire l'evolversi delle più varie situazioni (come del resto riporta). Magari un percorso di psicoterapia inteso come crescita personale fortificare la sua resilienza. Resto disponibile
Saluti Dott.ssa Silvana Zito
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Evidentemente, se lei riporta che è una situazione che accade solo negli ultimi tempi, sua zia sta attraversando un momento difficile che la porta a non contenere più ciò che le esce dalla bocca; tuttavia le causa potrebbero essere molteplici e risulta difficile costruire qualche valida ipotesi. Se questa situazione, però, a lei come nipote comporta disagio significativo, ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, è praticamente impossibile dare la risposta che cerca. Vari quadri patologici e/o tratti di personalità potrebbero essere usati come spiegazione. Mi permetto di farle notare la contraddizione di una persona che in una crisi di rabbia accusa lei di essere soggetta a crisi di rabbia. Un buono strumento di difesa per lei sarebbe sviluppare una comunicazione più assertiva.
Gentilissimo utente, da quel che descrive posso suggerirle di comprendere che il comportamento descritto potrebbe essere legato a difficoltà interne che la zia sta affrontando e che fa sì che reagisca in modo esplosivo nei confronti delle persone vicine. Potrebbe essere utile per lei esplorare opzioni per prendersi cura di se stessa durante queste situazioni, come ad esempio stabilire dei confini sani o cercare supporto da parte di amici o familiari fidati. Inoltre, potrebbe essere utile considerare l'idea di parlare con uno psicologo per aiutarla a gestire i suoi sentimenti e a trovare modi efficaci per affrontare la situazione. Sono a disposizione e le auguro di risolvere presto questa temporanea difficoltà. Dr.ssa Marina Lumento.
Gentile utente di mio dottore,

Effettuare una valutazione di questo tipo senza conoscere la storia di sua zia risulta cosa assai complessa. Sarebbe interessante conoscere le ragioni per cui è così preoccupato per i comportamenti di questa persona e che genere di risonanza emotiva le smuove. Resto disponibile anche on-line nel caso avesse il desiderio di approfondire il discorso.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, purtroppo non è possibile fare ipotesi, mi baserei sul fatto che è una sua modalità comunicativa nei momenti di conflitto. Mi concentrerei piuttosto su due elementi: parlarle spiegando con calma come la fa sentire quando accade (forse ha poca consapevolezza di quanto possa ferire questo atteggiamento), lavorare su di sé con una psicoterapia per difendersi internamente da questi eventi.
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Salve, si comprende chiaramente come sia importante il suo rapporto con la zia, come ha già ipotizzato non è possibile porre qui una sede ma presumendo una difficoltà di gestire le forti emozioni potrebbe essere utile condividere con la zia come si sente in queste situazioni. In secondo luogo potrebbe essere importante, una buona occasione, per riflettere sul motivo per il quale determinate offese o frasi ci colpiscono più di altre, lavorare quindi sulla comprensione di se stessi e individuare strategie utili a proteggersi in situazioni emotivamente destabilizzanti come quelle che vive con sua zia.
Buonasera, come lei stessa ha scritto non si può dire molto sulla zia se non che, probabilmente, ha disturbi del comportamento che non dipendono realmente da ciò che fanno gli altri. Evidentemente pur sapendo ciò, lei ne rimane ferita. Occorre sicuramente parlargliene quando la zia è serena ma se, come sembra, soffrisse di un disturbo, i comportamenti si riperebbero. Potrebbe essere più utile disinnescarli cercando di individuare ciò che li scatena ma è un lavoro che difficilmente può fare da sola. Piuttosto sarebbe utile farsi scivolare addosso quanto dice lavorando su di sé.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
sicuramente il dialogo può essere efficace per esprimere a sua zia la sofferenza che il suo comportamento le causa.
Se sua zia possa o meno avere un disturbo è impossibile da diagnosticare con qualche riga di descrizione, ma sicuramente se nonostante un aperto dialogo in cui le descrive la nocività dei suoi comportamenti la zia non cambia modalità di comunicazione, sarà lei a doversi difendere dal suo rinfacciare e cercare di indurre sensi di colpa.
Resto a disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Buongiorno, probabilmente quando sua zia si sente attaccata può sperimentare emozioni di vergogna o rabbia che manifesta attraverso un comportamento aggressivo e “punitivo”. Si può ipotizzare si tratti di una reazione difensiva a una sua percezione del conflitto come attacco al suo sè. Questo rimanda ad un’importante difficoltà nel regolare le emozioni in queste occasioni.
Sopratutto quando la rabbia è molto intensa, la persona può essere motivata a mantenere uno status di dominanza nello scambio comunicativo e di conseguenza essere molto svalutante per indurre una resa nell’altro (piuttosto che la propria “sconfitta”).
Nei litigi molto forti inoltre la disregolazione emotiva non permette di accedere a funzioni cognitive quali la capacità di comprendere gli stati mentali ed emotivi dell’altra persona.
Quello che può fare è parlare con sua zia di come lei si sente quando litigate e promuovere così un dialogo basato su motivazioni cooperative, ossia “ capiamo insieme come fare per gestire questi momenti, perché le tue parole mi feriscono”.
Oltre a questo, siccome non si ha il controllo sul comportamento degli altri, lei stessa è importante che possa trovare delle strategie per gestire questi momenti di tensione con sua zia. Cosa può fare per regolare meglio anche lei le sue emozioni in questi episodi di conflitto?
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buongiorno, si percepisce l'affetto che lei prova nei confronti di sua zia e la sofferenza che c'è nel sentire determinate cose da parte di una persona che le sta tanto a cuore. Sarebbe opportuno riuscire ad instaurare un dialogo costruttivo con sua zia per poterla consapevolizzare su ciò che sente a riguardo. Consigliarle di rivolgersi ad un professionista che la possa aiutare nella regolazione delle emozioni, in particolar modo della rabbia, ed indagare questo aspetto.
Salve, è possibile che anche sua zia, come lei con la rabbia, non riesca a controllarsi in questi momenti, ma sia invasa dall'emotivo.
Si occupi di sè, della sua gestione della rabbia, per imparare a stare meglio. Non può farlo con le emozioni di sua zia, quanto invece con le sue
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Buonasera gentile utente, leggo la sua testimonianza e mi viene una domanda che mi sarebbe piaciuto farle: trova simili le reazioni conflittuali di sua zia con le sue crisi di rabbia? Sarebbe molto interessante indagare, se c'è un qualcosa che vi accomuna perché potreste aiutarvi a vicenda a disinnescare il meccanismo. Potenziereste la vostra resilienza alleandovi. Inoltre sarebbe utile per entrambi confrontarsi con un terapeuta per esplorare questo comportamento disregolato. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni

Il comportamento di tua zia può essere difficile da affrontare e sembra essere influenzato da diverse dinamiche personali. Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarti a capire il suo comportamento e come gestirlo:

Possibili motivazioni del comportamento di tua zia
Problemi di gestione della rabbia:

Potrebbe avere difficoltà a gestire le proprie emozioni, specialmente quando si sente sopraffatta o stressata. La sua tendenza a sfogarsi sugli altri potrebbe essere un modo per esprimere la frustrazione accumulata.
Meccanismi di difesa:

In situazioni di conflitto, alcune persone possono ricorrere a insulti o critiche per difendersi. Questo comportamento può essere un modo per mantenere il controllo o proteggere se stesse da sentimenti di vulnerabilità.
Modelli relazionali appresi:

È possibile che tua zia abbia appreso questo modo di affrontare le conflittualità in famiglia o nelle sue relazioni. Se ha vissuto situazioni in cui il conflitto si risolveva attraverso insulti o attacchi personali, potrebbe riprodurre inconsciamente questo modello.
Bassa autostima:

Talvolta, chi insulta o critica gli altri può farlo per mascherare la propria insicurezza. Colpire gli altri nei loro punti deboli può farla sentire più potente o in controllo, almeno temporaneamente.
Ambivalenza nelle relazioni:

Il fatto che sia gentile e generosa in altri momenti indica una certa ambivalenza. Potrebbe esserci una lotta interna tra il desiderio di essere affettuosa e il bisogno di esprimere la propria frustrazione o rabbia.
Come comportarti quando si verifica questo comportamento
Mantenere la calma:

Cerca di rimanere calmo e non reagire in modo impulsivo. Questo può aiutarti a non alimentare il conflitto e a mantenere il controllo della situazione.
Imposta dei limiti:

Se i suoi insulti ti feriscono, fai sapere a tua zia che questo comportamento non è accettabile. Puoi farlo in modo assertivo, dicendo qualcosa come: "Quando usi i miei punti deboli contro di me, mi fa molto male. Preferirei che parlassimo delle cose in modo più rispettoso."
Non prenderla sul personale:

Ricorda che il comportamento di tua zia riflette le sue lotte interne e non definisce il tuo valore. Cerca di non lasciarti influenzare troppo dai suoi commenti negativi.
Cerca di capire le sue emozioni:

Quando si calma, potresti provare a chiedere se c'è qualcosa che la preoccupa. A volte, esprimere empatia può aiutarla a sentirsi compresa e meno incline a sfogarsi sugli altri.
Parla delle tue emozioni:

Se ti senti a tuo agio, condividi come ti senti quando lei si comporta in quel modo. Usa frasi che iniziano con "Io" per esprimere i tuoi sentimenti senza accusarla, ad esempio: "Mi sento triste quando mi fai sentire in questo modo".
Allontanati se necessario:

Se la situazione diventa troppo tossica o dolorosa, prenditi del tempo per allontanarti. È importante proteggere il tuo benessere emotivo.

Gestire una persona con comportamenti conflittuali può essere complicato e faticoso. È importante trovare un equilibrio tra la comprensione delle sue difficoltà e la protezione di te stessa. Se la situazione diventa troppo difficile da gestire, potrebbe anche essere utile considerare il supporto di un professionista per discutere le tue esperienze e strategie.

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