Quando mi metto a letto per dormire sento una sorta di tonfo al petto che mi impedisce di prendere s

18 risposte
Quando mi metto a letto per dormire sento una sorta di tonfo al petto che mi impedisce di prendere sonno costringendomi a passare le notti in bianco. Avviene nella fase di addormentamento. Come se cascassi nel vuoto ma non sono ancora nel sonno. Durante il giorno non avverto nulla. Preciso che mesi fa (ad aprile) ho eseguito vari controlli al cuore che non hanno evidenziato alcun tipo di problema. Non fumo e non bevo. Zero. Può essere legato all’ansia come mi è stato ripetutamente detto o magari anche a dolori intercostali?
Buongiorno, quando stiamo per addormentarci, e anche durante il sonno, le nostre difese si abbassano e siamo quindi più a contatto con emozioni/sensazioni/pensieri che durante il giorno riusciamo più facilmente a eludere o reprimere. Quello che le succede (con conseguente notte insonne) sembra un modo di "tenere sotto controllo" qualcosa che probabilmente la spaventa. Un contenuto? Un'emozione? Questo potrà dirlo solo lei, diciamo che questo sintomo potrebbe essere il pretesto per riflettere su di sé e magari cominciare un percorso psicologico.

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Buongiorno, se è già stata scartata l'ipotesi che i suoi sintomi possano essere ricondotti a un possibile disturbo di tipo medico e organico, potrebbe esserle utile indagare ulteriormente in un percorso psicoterapeutico l'origine e le cause di questo suo disagio. Resto a disposizione, un caro saluto
Grazie per la condivisione, avrei piacere di darle supporto per superare questa condizione di disagio. Il trattamento dell'ansia è tanto più efficace quanto più precisa è la diagnosi del disturbo; è quindi di grande importanza pervenire ad una diagnosi accurata di tutte le condizioni emotive che possono contribuire al disturbo del sonno d’ansia lamentato da lei, per determinare quale ne sia la causa primaria: questa informazione ci aiuterà a stabilire il piano di trattamento più adeguato.
Per rendere questi pensieri più funzionali è necessario modificarli, e ciò sarà possibile mediante la psicoterapia, la quale annovera tra i suoi obiettivi primari proprio la trasformazione delle credenze disfunzionali per favorire il benessere della persona.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno,
dopo aver escluso cause organiche per i sintomi che lei descrive, restano due aspetti da considerare: l'ansia e l'insonnia. Lei infatti ci scrive delle sue notti in bianco. Da quanto tempo dura questa condizione? Perchè se è vero che l'ansia le procura insonnia è anche vero che la perdita di sonno non la pone nelle condizioni migliori per affrontare l'ansia. Appena si corica sente il tonfo al petto, e se il tonfo al petto le venisse proprio per l'ansia che l'assale al pensiero di dormire, o meglio di passare un altra notte in bianco?
E' solo un'ipotesi, ma se si riconoscesse in essa le consiglierei di valutare un percorso che si concentri sull'insonnia. Resto ovviamente a disposizione nel caso volesse approfondire.
Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, l'esclusione di cause organiche in questo caso è di grande importanza per la migliore indicazione di trattamento. Spesso, gli stati ansiosi si caratterizzano e vengono mantenuti attivi da processi rimuginativi che possono essere innescati anche da stimoli interni come la sensazione di "tonfo al petto" da lei descritta. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa valutare il quadro clinico ed impostare un trattamento efficace per la sua problematica.
Se lo desidera sono a sua disposizione sul territorio di Milano o online.
Saluti
Dott. Davide Gritti
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poiché comprendo quanto ciò possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono la sofferenza in atto impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno gentilissimo, grazie per la condivisione. L'esclusione di cause organiche in questi casi è fondamentale, proprio per riuscire a stare più tranquilli e concentrarsi su altro. Quella che descrive potrebbe essere una sintomatologia ansiosa, che meriterebbe di essere approfondita. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla in questo senso, in modo da esplorare insieme le possibili cause.
Resto a disposizione!
AV
Nell'addormentarsi c'è chi fa fatica a lasciarsi andare e il bisogno di tenere tutto sotto controllo compresi certi sintomi può creare la conseguenza del non addormentarsi.
Questa è il peggior problema, più che le emozioni dell'ansia, dato che ha già escluso qualsiasi anomalia organica. Un trattamento cognitivo comportamentale specializzato per l'insonnia e pratiche di Mindfulness sul favorire l'addormentamento possono risolverle questo spiacevole disagio.

A disposizione,
Dr. Gianpietro Rossi
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Gentile Amico o Amica,

direi che in quello che ci scrive ci sono due ottime notizie: è fisicamente in salute e sta scoprendo che per lei lasciarsi andare è un problema.
Prima di addormentarci, infatti, avvertiamo spesso sensazioni di perdita di controllo in stati misti tra il sonno e la veglia. Questo sembra preoccuparLa molto, anzi francamente troppo.
Ma può risolvere questo problema, legato al bisogno di controllo, con una psicoterapia, che le consiglio vivamente.

con i migliori auguri,
dr. Ventura

Buongiorno. Comprendo la difficoltà che vivi. Peso che sia stato molto utile cercare di escludere qualsiasi tipo di coinvolgimento fisico rispetto a questa sensazione che senti. Avendo escluso delle compromissioni fisiche credo che sia altrettanto giusto poter prenderci cura del nostro essere occupandoci di una realtà diversa da quella fisica. Un sintomo nasconde sempre una storia, è l'espressione di qualcosa che viviamo e che esiste dentro di noi, che cerca di esprimersi e di uscire attraverso la manifestazione fisica e corporea. Sicuramente poter comprendere e dare un senso a quello che vivi in questa sede è molto complesso considerando, come accennavo prima, che ogni sintomo racconta una storia personale, che permette di comprendere e dare un significato diverso a seconda della persona.
Credo che per poter recuperare la tua possibilità di vivere bene il sonno ci sia la necessità che tu possa affidarti a qualcuno che ti aiuti a dare un senso a questo sintomo.
Spero di esserti stata d'aiuto.
Ciao, Mi dispiace per ciò che stai affrontando e comprendo quanto per te possa essere difficile. Spesso ci troviamo di fronte a delle difficoltà contingenti e non disponiamo di tutte le risorse necessarie per affrontarle e superarle. Ci sentiamo bloccati e questo, nella maggior parte dei casi, ci impedisce di svolgere una vita completa ed appagante.
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità  sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Buongiorno, se non c'è la motivazione medica e può circoscrivere che si tratta di ansia, allora può essere utile capire che cosa l'angoscia e perché si manifesta con un tonfo al petto quando va a dormire.
Se hai verificato che non ci siano i cause di natura medica (anche per esempio un semplice reflusso gastroesofageo), le consiglio di fare caso, oltre che alle sensazioni fisiche, ai pensieri e allo stato d'animo che ha quando va a letto e sta per addormentarsi. Sarebbe anche utile capire cosa succede nella sua vita, forse avrebbe modo di avere una visione più ampia della situazione.
Buongiorno Gentile utente, se le cause organiche sono state scartate si può pensare a un sintomo riconducibile alla sfera psicologica. Potrebbe esserle d’aiuto iniziare un percorso di supporto psicologico. Resto a sua disposizione, un caro saluto!
Salve,

La sensazione di tonfo al petto che descrivi durante la fase di addormentamento potrebbe essere collegata a vari fattori, tra cui l'ansia o tensioni muscolari. È positivo che tu abbia già eseguito dei controlli cardiaci e che non abbiano rilevato problemi significativi dal punto di vista cardiaco.

L'ansia è una possibile spiegazione per questa sensazione. L'ansia può manifestarsi in vari modi, compresi sintomi fisici come tensioni muscolari, sensazioni di oppressione al petto e difficoltà a rilassarsi. È importante ricordare che il corpo e la mente sono strettamente collegati, e lo stress emotivo può influenzare il corpo in diversi modi.

Le tensioni muscolari o dolori intercostali potrebbero anche essere fattori da considerare. La postura, lo stress fisico o altri fattori possono contribuire a sintomi di questo tipo.

Ti consiglio di continuare a monitorare attentamente questa sensazione e di cercare di individuare eventuali schemi o trigger che potrebbero scatenarla. Se questa sensazione continua a preoccuparti o ad interferire con il tuo riposo, potrebbe essere utile consultare un medico o uno specialista in ansia per una valutazione più approfondita. La terapia cognitivo-comportamentale potrebbe essere utile per affrontare eventuali sintomi legati all'ansia e imparare tecniche di gestione dello stress.

Ricorda che cercare il supporto di un professionista qualificato può aiutarti a comprendere meglio la causa di questa sensazione e a sviluppare strategie per affrontarla in modo efficace.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente, in caso di sintomatologia somatica come quella che riporta, è buona prassi escludere cause organiche attraverso accertamenti medici. Escluse eventuali cause organiche può prendere in considerazione il supporto di uno specialiste della salute mentale per esplorare eventuali cause di origine psicologica. Le auguro di stare meglio presto, buona giornata
Sicuramente, potrebbe trattarsi di sintomi legati all'ansia o a una condizione come i dolori intercostali.
Sebbene i controlli al cuore non abbiano evidenziato problemi, è comunque importante considerare altre cause possibili.

Se questa sensazione si verifica solo quando va a letto e non durante il giorno, potrebbe essere legata allo stress o all'ansia che emergono quando ti prepari per il sonno.
L'ansia può manifestarsi in modi diversi per ognuno, incluso il senso di oppressione al petto o la sensazione di caduta imminente durante il tentativo di addormentarsi.

I dolori intercostali, invece, sono associati a fastidi o dolori nella regione toracica tra le costole e possono essere legati a varie condizioni, tra cui tensione muscolare, problemi di postura o altri disturbi.

È sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione più approfondita, specialmente se questi sintomi interferiscono significativamente con il sonno.
Potrebbe essere utile tenere un diario dei sintomi, annotando quando si verificano, per fornire al medico un quadro più completo della situazione.

Anche l'adozione di tecniche di rilassamento prima di coricarsi potrebbe essere di aiuto per ridurre l'ansia e migliorare la qualità del sonno. Respirazione profonda, meditazione o ascolto di musica rilassante potrebbero favorire un ambiente più sereno prima di dormire.

È sempre importante seguire le indicazioni del medico e valutare altre cause possibili, ma è probabile che questa sensazione sia legata a fattori di natura emotiva come l'ansia.

Spero di esserle stato di aiuto,

Dott. Alberto Binda
Gentile utente, grazie per aver condiviso questo suo disagio nella piattaforma. Ha fatto bene, a fare già approfondimenti organici per escludere delle patologie fisiche. Da quello che ha scritto, rimangono due fattori molto importanti e che secondo me l'hanno incastrata in un circolo vizioso: l'ansia e l'insonnia. Quando stiamo per addormentarci, le nostre "difese" diminuiscono, e veniamo a contatto con il nostro inconscio, quindi ci travolgono pensieri, emozioni e sentimenti, che spesso cerchiamo di tenere a bada perchè sono fonte di preoccupazioni e/o sofferenze. Questo stato di agitazione/ansia, la tiene sveglia di notte, ma la mancanza di sonno, poi, non l'aiuta nella quotidianità a gestire questi stati ansiosi che quindi, a lungo termine, non si presenteranno più solo di notte, ma anche di giorno.
Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista per indagare le cause dell'ansia che la sta accompagnando, in m odo tale da poter gestire al meglio la sua quotidianità.
Saluti,
Dott.ssa D'Alessandro Jessica

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