Quando è il caso di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta? Ho un problema che posso definire "
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Quando è il caso di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta?
Ho un problema che posso definire "banale" se lo guardo dal punto di vista degli altri, ovvero ho un'ossessione riguardo malattie e patologie gravi che posso avere, anche se per adesso non ce le ho. Questa mia paura mi fa vivere perennemente in angoscia e non riesco a dormire ad orari decenti la notte. Volevo chiedere se è un valido motivo per chiedere "aiuto", in quanto mi rendo conto che può essere una cosa poco comune o comunque poco presa in considerazione e quanto possa essere utile seguire un percorso online invece che dal vivo e quali sono le differenze nel come viene seguita la singola persona. Mi scuso per eventuali errori
Ho un problema che posso definire "banale" se lo guardo dal punto di vista degli altri, ovvero ho un'ossessione riguardo malattie e patologie gravi che posso avere, anche se per adesso non ce le ho. Questa mia paura mi fa vivere perennemente in angoscia e non riesco a dormire ad orari decenti la notte. Volevo chiedere se è un valido motivo per chiedere "aiuto", in quanto mi rendo conto che può essere una cosa poco comune o comunque poco presa in considerazione e quanto possa essere utile seguire un percorso online invece che dal vivo e quali sono le differenze nel come viene seguita la singola persona. Mi scuso per eventuali errori
Buongiorno, le confermo che il suo problema può assolutamente essere affrontato in un percorso psicoterapico.
Le paure e le ansie sono importanti da affrontare per migliorare lo stile di vita.
Per quanto mi riguarda non ci sono molte differenze tra una terapia dal vivo e una on line; solitamente la frequenza, almeno inizialmente è di 1 volta a settimana per una durata di 50 minuti.
Dalla mia esperienza ritengo che si riesca ad instaurare comunque molto bene l'alleanza terapeutica anche on line.
Spero di esserle stata utile e rimango a disposizione per ulteriori confronti.
Buona giornata
Le paure e le ansie sono importanti da affrontare per migliorare lo stile di vita.
Per quanto mi riguarda non ci sono molte differenze tra una terapia dal vivo e una on line; solitamente la frequenza, almeno inizialmente è di 1 volta a settimana per una durata di 50 minuti.
Dalla mia esperienza ritengo che si riesca ad instaurare comunque molto bene l'alleanza terapeutica anche on line.
Spero di esserle stata utile e rimango a disposizione per ulteriori confronti.
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Gentile utente, ogni problema personale non è banale ma è significativo per la persona che lo avverte. Da quello che scrive ha dei pensieri ruminativi sulla possibilità di avere o contrarre malattie. Bisogna effettuare una valutazione per comprendere di che tipo di disagio si tratta e intervenire con un trattamento terapeutico specifico. Un percorso psicologico può essere iniziato quando la persona si rende conto di avvertire un disagio e un malessere generale e che abitudini della propria vita sono state modificate in senso negativo. Per quanto riguarda la terapia online ormai è stato dimostrato che è una modalità valida, con risultati analoghi a colloqui svolti in presenza. Poi sta alle preferenze personali scegliere l'una o l'altra.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione, per ulteriori dubbi mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Spero di averle dato degli spunti di riflessione, per ulteriori dubbi mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buongiorno leggendo la sua richiesta non è banale. Il suo problema è sicuramente gestibile con un intervento terapeutico possibilmente cognitivo comportamentale. Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento anche online
Diego Polani
Diego Polani
Salve, Mi spiace molto per la situazione perché immagino ciò che sta provando. Ritengo Tuttavia fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, non esistono motivazioni giuste o sbagliate per rivolgersi ad uno psicologo. Se la situazione che descrive le crea difficoltà, come sembra, si conceda l'opportunità di provare a lavorare insieme a un professionista. Ciò che è fonte di disagio per lei non è detto che lo sia per altri, ma in psicoterapia si lavora sul singolo e sugli specifici significati che egli attribuisce alle cose e ai propri pensieri ed emozioni. Un caro saluto, dott.ssa Andreoli
Buonasera, nulla è banale se lei lo vive con particolare disagio.
Mi sembra di capire che si tratti di un'ansia per la salute che la fa vivere in angoscia.
L'approccio cognitivo comportamentale le permetterà di gestire meglio la sua ansia, individuare i meccanismi di mantenimento del problema e la costruzione di nuove alternative.
Resto a disposizione anche per un consulto online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Mi sembra di capire che si tratti di un'ansia per la salute che la fa vivere in angoscia.
L'approccio cognitivo comportamentale le permetterà di gestire meglio la sua ansia, individuare i meccanismi di mantenimento del problema e la costruzione di nuove alternative.
Resto a disposizione anche per un consulto online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentile utente, nessun problema è troppo banale se per noi è faticoso. Nessuna fatica è più importante di un'altra. Se questa cosa per lei è dolorosa e faticosa esse e degna di attenzione come qualunque altra.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno.
Una normale preoccupazione che ci fa restare attenti e scrupolosi é abbastanza comune, diventa invece da monitorare con attenzione quando diventa come lei riferisce "Un' ossessione" quindi un pensiero e una preoccupazione fissa che compromette un sonno sereno e (lei non lo specifica nel messaggio) potrebbe compromettere le sue relazioni, la sua vita lavorativa ecc.
A mio parere é necessario rivolgersi ad un terapeuta della sua città, sarebbe consigliabile un professionista di indirizzo Cognitivo-Comportamentale. Abbia fiducia e cerchi un terapeuta al più presto.
Una normale preoccupazione che ci fa restare attenti e scrupolosi é abbastanza comune, diventa invece da monitorare con attenzione quando diventa come lei riferisce "Un' ossessione" quindi un pensiero e una preoccupazione fissa che compromette un sonno sereno e (lei non lo specifica nel messaggio) potrebbe compromettere le sue relazioni, la sua vita lavorativa ecc.
A mio parere é necessario rivolgersi ad un terapeuta della sua città, sarebbe consigliabile un professionista di indirizzo Cognitivo-Comportamentale. Abbia fiducia e cerchi un terapeuta al più presto.
Gentile utente, grazie per aver condiviso...
Un punto di vista amicale/confidenziale, resta appunto tale: un punto di vista...
Uno specialista non dà consigli, al massimo può fare delle valutazioni: data la sua situazione, potrà essere utile approfondire la questione con uno psicoterapeuta, meglio ancora se psicosomatista
La telemedicina (terapia online) è equipollente a quella presenziale, non vi sono dubbi
Resto a disposizione anche online,
Cordialmente
Dr Eliana Nola
Un punto di vista amicale/confidenziale, resta appunto tale: un punto di vista...
Uno specialista non dà consigli, al massimo può fare delle valutazioni: data la sua situazione, potrà essere utile approfondire la questione con uno psicoterapeuta, meglio ancora se psicosomatista
La telemedicina (terapia online) è equipollente a quella presenziale, non vi sono dubbi
Resto a disposizione anche online,
Cordialmente
Dr Eliana Nola
Buonasera, la ringrazio innanzitutto di aver condiviso questo pensiero con noi. Partirei dal presupposto che se ci pone questo quesito per lei non è di certo "banale". Un normale pensiero che ci tiene molto impegnanti é abbastanza comune, diventa invece da tenere in considerazione quando diventa come lei riferisce "un' ossessione" quindi un concetto intrusivo che crea una preoccupazione fissa che compromettere la sua vita a 360°. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera chiara questa relazione. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Gentile utente non esiste un problema banale, se lei sta riscontrando difficoltà è giusto chiedere aiuto . La sua problematica può essere affrontata con un percorso di psicoterapia, consiglio una psicoterapia cognitivo-comportamentale . La psicoterapia online ha la stessa validità di una psicoterapia eseguita in studio , è a scelta della persona . Per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione .Cordiali saluti
Salve, non esistono problemi banali se la loro insorgenza ci fa star male. Probabilmente il problema di cui ci parla può essere il sintomo di altre forme ansiose che le suggerisco di affrontare e risolvere per avere una qualità della vita decisamente migliore. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
gentile utente, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo le fatiche che sta vivendo per queste sue paure che vive. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e dare voce soprattutto a questi pensieri che lei ritiene come "banali" ma che in realtà potrebbero affaticarla molto nella sua quotidianità!
resto a disposizione!
AV
resto a disposizione!
AV
Buonasera! Quando qualcosa che viviamo ci fa sentire a disagio, ci fa percepire malessere, vale sempre la pena farsi aiutare. Quantificare il dolore e paragonarlo al dolore altrui, non ci aiuta ad ascoltare i nostri bisogni e ad uscire da quella condizione di malessere. Provi a confrontarsi con un professionista!
Buongiorno, la paura delle malattie in assenza di malattie comprovate, nel linguaggio clinico psicologico, viene deffinita come un vero e proprio disturbo che corrisponde all’” ipocondria”. A maggior ragione se non si limita ad una semplice paura come potrebbe capitare a chiunque ma diventa un pensiero fisso, una vera e propria “ossessione”. Il problema, pur sembrando banale, dal mio punto di vista merita una attenzione specialistica non tardiva, preferibilmente strategica, affinche’ non si traduca in un disturbo vero e proprio. A disposizione per una consulenza anche online, Le invio un caro saluto! Dott.ssa Angela Fortini
Salve utente di miodottore, è buono che lei si stia iniziando a porre queste domande.
Il problema che lei riporta è certamente un buon motivo per iniziare un percorso di psicoterapia e per comprendere cosa si nasconda dietro queste paure .
Poiché ogni persona è diversa dalle altre anche i suoi malesseri e i suoi sintomi lo saranno per cui lo psicoterapeuta adatterà il suo metodo alle singole persone in base a determinati criteri.
Per fare questo è necessario un periodo di conoscenza tra paziente e psicoterapeuta.
Due criteri che non devono mancare sono per il paziente la motivazione a guardare i propri problemi e la curiosità dello psicoterapeuta nel comprenderli.
Lasci come ultima opzione la terapia online , si impegni nel seguire una terapia in presenza, le relazioni vere ed efficaci sono quelle che si stabiliscono dal vivo e ciò consentirà anche al terapeuta di comprendere meglio anche il modo in il suo corpo reagisce spontaneamente al trattamento.
Il problema che lei riporta è certamente un buon motivo per iniziare un percorso di psicoterapia e per comprendere cosa si nasconda dietro queste paure .
Poiché ogni persona è diversa dalle altre anche i suoi malesseri e i suoi sintomi lo saranno per cui lo psicoterapeuta adatterà il suo metodo alle singole persone in base a determinati criteri.
Per fare questo è necessario un periodo di conoscenza tra paziente e psicoterapeuta.
Due criteri che non devono mancare sono per il paziente la motivazione a guardare i propri problemi e la curiosità dello psicoterapeuta nel comprenderli.
Lasci come ultima opzione la terapia online , si impegni nel seguire una terapia in presenza, le relazioni vere ed efficaci sono quelle che si stabiliscono dal vivo e ciò consentirà anche al terapeuta di comprendere meglio anche il modo in il suo corpo reagisce spontaneamente al trattamento.
Gentile utente, non so quale possa essere un motivo più valido del suo per iniziare un percorso di terapia. Sono sicuro che un eventuale percorso non le sarà utile solo per gestire le sue paure, ma anche per acquisire una maggiore sicurezza in se stesso.
Non esiti a contattarmi per qualsiasi domanda.
Dott. Paolo Di San Diego
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Dott. Paolo Di San Diego
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