Qualche anno fa a seguito di un controllo mi è stata riscontrata una ciste anacnoidea frontale ant s
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Qualche anno fa a seguito di un controllo mi è stata riscontrata una ciste anacnoidea frontale ant sx, resentmente dall'ultimo controllo RM le dimensioni della ciste non sono variate, ma il referto encefalico ha evidenziato numerose puntiformi areole iperintense nelle sequenze a TR a livello della sostanza bianca rieribili a leucoencefalopatia multifocale, sono preoccupato cosa significa questo e quali le conseguenze ? Grazie, Faedi Paolo
Gentile Utente,
Il medico refertante dettaglia i reperti RM come leucoencefalopatia multifocale, una diagnosi descrittiva che sostanzialmente significa "lesioni multiple della sostanza bianca encefalica". Per esprimersi sulla possibile natura di questi aspetti occorrerebbe sottoporre le immagini ad uno specialista neurologo e conoscere a fondo la sua situazione clinica. Queste alterazioni neuroradiologiche possono riconoscere varie cause, prevalentemente legate a fattori di rischio vascolare o a processi infiammatori/disimmuni. Non è infrequente che siano paucisintomatiche o del tutto asintomatiche.
Credo che caratterizzarle in termini qualitativi (localizzazione, forma, tendenza o meno alla confluenza), quantitativi (dimensioni della singola lesione, carico lesionale) ed evolutivi (andamento nel tempo), magari con il supporto di eventuali altre indagini di laboratorio e strumentali e secondo le indicazioni dello specialista di riferimento, le permetterà di disporre di più elementi conoscitivi e di tranquillizzarsi.
Cordialità.
Il medico refertante dettaglia i reperti RM come leucoencefalopatia multifocale, una diagnosi descrittiva che sostanzialmente significa "lesioni multiple della sostanza bianca encefalica". Per esprimersi sulla possibile natura di questi aspetti occorrerebbe sottoporre le immagini ad uno specialista neurologo e conoscere a fondo la sua situazione clinica. Queste alterazioni neuroradiologiche possono riconoscere varie cause, prevalentemente legate a fattori di rischio vascolare o a processi infiammatori/disimmuni. Non è infrequente che siano paucisintomatiche o del tutto asintomatiche.
Credo che caratterizzarle in termini qualitativi (localizzazione, forma, tendenza o meno alla confluenza), quantitativi (dimensioni della singola lesione, carico lesionale) ed evolutivi (andamento nel tempo), magari con il supporto di eventuali altre indagini di laboratorio e strumentali e secondo le indicazioni dello specialista di riferimento, le permetterà di disporre di più elementi conoscitivi e di tranquillizzarsi.
Cordialità.
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