Purtroppo da mesi sono soggetta a frequenti attacchi di panico, che non riesco a gestire pur assumen

18 risposte
Purtroppo da mesi sono soggetta a frequenti attacchi di panico, che non riesco a gestire pur assumendo regolarmente ansiolitici.
La causa scatenante questa volta è stato un serio problema di salute, non ancora risolto e che comunque nella migliore delle ipotesi mi porterà a dover fare regolari controlli ravvicinati.
Anche solo il pensiero di questo (appuntamenti, esami, attesa dei risultati) mi manda nel panico.
È una cosa del tutto irrazionale, a volte mi succede anche mentre sto dormendo; mi sveglio di soprassalto tutta agitata, tremando, sudando, con difficoltà a respirare. Questa tensione poi, a cascata, mi lascia debolezza, frustrazione, voglia di niente, di non uscire e di non vedere gente; oltre a tanti problemi intestinali (tensione addominale, forti mal di pancia, meteorismo, a volte diarrea e a volte stitichezza).
Ho contattato una psicoterapeuta, ma ci vorrà del tempo e intanto sto male tutti i giorni.
Sono stata operata da tre settimane e non riesco a riprendere forza, né una vita un po' più normale.
Ho contattato una psicoterapeuta, ma ovviamente ci vorrà del tempo, e intanto continuo a stare male tutti i giorni.
Qualche consiglio per riuscire a controllare queste situazioni nell'immediato?
Grazie
Gentilissima Utente,
mi dispiace profondamente per la sofferenza e lo sconfroto che stra vivendo, e vorrei condividere qualche riflessione per cercare di capire meglio la situazione in cui si trova.
Dice che assume regolarmente ansiolitici, e vorrei chiederle quale Specialista le ha prescritto tali medicinali e con quale indicazione terapeutica? La prescrizione degli ansiolitici è collegata alle problematiche che sta affrontando in questo periodo o è riconducibile a situazioni precedenti? Lo domando perchè forse potrebbe richiedere un consulto a quest* stess* Professionista dato che la conosce già. Lei dice anche di avere già contattato una Psicoterapeuta ma che „ci vorrà del tempo“, e vorrei chiederle in che senso lo intende. La Collega la ha messa al momento in lista d'attesa e non vi siete ancora viste oppure che servirà del tempo per avere i primi cambiamenti? Se si tratta di quest'ultimo caso sia onesta e aperta con la Collega ed esponga la sua angoscia e la sua frustrazione e cercate insieme di trovare la strategia più idonea per fornirle un sollievo quanto più rapido possibile. Se invece non ha ancora di fatto iniziato il percorso con la Collega, ma il suo bisogno di sostegno è urgente e pressante continui la ricerca contattando altr* Specialisti, privati e non, si rivolga eventualmente anche a consultori e centri di salute mentale, facendo presente che è già in attesa di poter iniziare una psicoterapia, ma che ha bisogno di supporto immediato.
Le faccio i miei migliori auguri
Un caro saluto
Mauro Fadda

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Gentile utente, posso solo immaginare la grande fatica e malessere che questa situazione le sta recando. Ahimè non esiste una soluzione rapida ed immediata a far rientrare i suoi sintomi. Comprendere che avere pazienza non sia semplice quando il malessere è intenso, tuttavia lei si sta prendendo cura di sè nel modo migliore possibile. Si affidi al suo terapeuta. Si dia del tempo.
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Carissima, mi dispiace sentire questa sofferenza, e la comprendo. Alcuni punti della sua lettera mi rimangono oscuri. Partendo dall'inizio. Chi le ha prescritto l'ansiolitico e da quanto lo prende? Si è operata 3 settimane fa: la sua ansia è a seguito della diagnosi ricevuta e dell'operazione? La psicoterapeuta l'ha messa in lista d'attesa o ha iniziato da poco un percorso? Con questi elementi in più si potrebbe comprendere meglio la situazione. Comunque, stando sui fatti, lei sta soffrendo molto e questo certo non l'aiuta a riprendersi dall'intervento. Potrebbe parlare con il medico e farsi dare una terapia più mirata? Per quanto riguarda la psicoterapia, se è all'inizio dovrà avere un po' di pazienza, può comunque parlare con la terapeuta, ravvicinare le sedute. Se invece sta aspettando le suggerisco di cercare un'altra persona che sia disponibile da subito, anche on line. In questo momento lei ha bisogno di contenimento, di ascolto, di rilettura condivisa della sua situazione e di non stare troppo sola, altrimenti l'ansia cresce e la confusione la fa dà padrona, alimentando ancora più ansia.Vedrà che con il tempo e le strategie messe in atto, andrà meglio. Rimango a disposizione, la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo, gli attacchi di panico e l'ansia possono essere davvero invalidanti. Purtroppo non esiste una tecnica che possa farla stare bene nell'immediato ma la psicoterapia, essendo un percorso richiede del tempo. Sicuramente iniziarla il prima possibile può già fornirle una spazio in cui aprirsi e darle un pò di sollievo. Qualora la collega che ha contattato non abbia spazio subito, le consiglio di provare a cercare qualcun'altro che possa accoglierla , altrimenti si affidi alla sua terapeuta ed esprime le sue preoccupazioni. Purtroppo ci vuole pazienza. In bocca al lupo!
Cordialmente
Mi dispiace molto per la sua situazione, e comprendo quanto possa essere difficile affrontare questi momenti. Vi sono vari esercizi e tecniche che potrebbero aiutarla nell'immediato a gestire e contenere i momenti di ansia. Le consiglio, se avesse già iniziato il percorso con la psicoterapeuta, di parlarne con lei, in modo da identificare insieme delle tecniche e delle strategie che possano aiutarla nell'immediato a gestire l'ansia, mentre lavorate su cambiamenti più profondi che potrebbero richiedere un tempo più lungo.
Anche se queste tecniche possono offrire un sollievo temporaneo, è importante continuare il percorso con la psicoterapeuta per trovare strategie a lungo termine che funzionino per lei. Non esiti a informarla dei sintomi specifici che sta vivendo, in modo che possa adattare il trattamento alle sue necessità.
Le auguro il meglio
Gentilissima, accade che l'ansia e le preoccupazioni occupano la mente diventando spesso ossessive, ma la mente umana fa fatica a concentrarsi su due cose contemporaneamente. Se ha forte ansia per la sua salute, tende a concentrarsi su come andranno i controlli medici e questo può diventare una vera e propria ossessione, che finirà per rovinare le sue giornate. Può utilizzare svariati tipi di distrazioni per arrestare temporaneamente ciò che la preoccupa, purchè la costringano a concentrarsi davvero su qualcosa anzichè preoccuparsi. Eccone uno....la "risposta rilassante" di Herbert Benson" che funziona così: scelga una parola, ad esempio "pace" o "uno", o un'espressione che ha un significato particolare per lei. Si metta seduta in posizione comoda, chiuda gli occhi e rilassi i muscoli. Respiri lentamente e con naturalezza. Mentre espira, ripeta più volte la parola o l'espressione che ha scelto. Si concentri sul respiro, sul rilassamento e sulla parola calmante che ha scelto. Cerchi di ignorare i pensieri che si insinuano, in particolare i pensieri preoccupanti. Se si presentano, resti rilassata e passiva. Provi questa tecnica per una durata da dieci a venti minuti, una o due volte al giorno. Buon esercizio e mi faccia sapere se le è stato utile!
Buongiorno,
intanto le consiglio alcuni esercizi di respirazione che, a più livelli temporali e a diversi gradi di profondità, le porteranno sicuri anche se non subitanei, effetti positivi sulla sua capacità di COPING (cioè capacità di affrontare situazioni stressanti).
Su youtube ci sono tanti e diversi tipologie di esercizi, e se non riuscisse a trovare quello adatto a lei, mi contatti pure senza impegno, ma inzi subito, mi raccomando.
A. M.
Gentilissima,
comprendo bene l'urgenza di gestire l'angoscia derivante da una situazione in cui ha sentito pienamente il pericolo per la sua vita.
E' a tutti gli effetti un trauma da affrontare e che sicuramente, con il giusto terapeuta e il giusto tempo, potrà elaborare.
Non sono solita raccomandare strategie lampo senza conoscere il caso, qualora la problematica sia di natura oncologica, le consiglio di rivolgersi ad un collega esperto in psico oncologia.
Qualora sia invece di altra natura, chieda al suo medico di riferimento se presente un servizio di supporto psicologico nel reparto dove si sta curando. E' importante affidarsi a persone competenti.
Salve, non esiste purtroppo uno strumento di risoluzione immediata, ma esistono tecniche utili alla gestione dell' attacco di panico.
Probabilmente il problema di salute ha slatentizzato i suoi timori più profondi, ed è necessario del tempo perché si possa arrivare a dirimere il disagio.
Ci sono tecniche come il rilassamento guidato, il training autogeno, la mindfulness che potrebbero aiutare a stare meglio. Lei comunque continui la sua terapia in modo da ridurre lo stress indotto.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. La sua sofferenza ha raggiunto picchi molto alti e non escluderei che, alle problematiche di ansia (da somatizzazione e attacchi di panico), si sia aggiunta una deflessione del tono dell'umore. Innanzitutto comincerei a parlarne con il/la professionista che le ha prescritto gli ansiolitici in modo da capire bene il quadro clinico. Purtroppo il lavoro introspettivo richiede del tempo e al momento può tamponare provando a fare un pò di mindfulness. Tuttavia non mi sento di dirle che funzionerà di sicuro (l'utilizzo di tecniche è molto personale), almeno ci provi. Le auguro in bocca al lupo.
Buongiorno, lei descrive una situazione di grande disagio, ansia e stress, sicuramente una cura farmacologica, prescritta da uno psichiatra, in sinergia con un intervento psicoterapeutico, le potrebbero dare un beneficio nel giro di qualche settimana. Infatti è vero che un lavoro terapeutico richiede tempo e costanza, tuttavia lei dovrebbe poter avere dalle primissime sedute la sensazione di sentirsi accolta e compresa, inoltre da subito possono essere apprese delle tecniche per gestire l'ansia. Potrebbe essere inoltre molto utile una terapia cognitivo comportamentale e la terapia EMDR per elaborare le esperienze per lei traumatiche. Un caro saluto. Dott.ssa Silvia Giolitto
Gentilissima, mi dispiace leggere le sue riflessioni perchè si sente davvero tanta sofferenza e impotenza, sensazioni che spesso seguono lunghi periodi di attacchi di panico. Si, come ho letto nelle risposte che le hanno dato alcuni colleghi, è determinante ricontattare il medico che le ha prescritto gli ansiolitici per fare il punto della situazione e iniziare subito un percorso anche di psicoterapia. Nella sua condizione le suggerisco un approccio con ipnoterapia e integrato mente-corpo, considerando le difficoltà anche a livello fisico, pure per approfondire tutti i suoi vissuti e pensieri che si celano dietro la problematica fisica.
Riemergerà da questa situazione, ma è importante che si approcci al problema in una modalità diversa rispetto a quanto fatto fino ad ora, dato che non è servito a risolvere la difficoltà.
Grazie
Salve, avere attacchi di Panico è fortemente invalidante e non le permette di affrontare il quotidiano e la sua convalescenza come dovrebbe.
il mio consiglio è iniziare un percorso di psicoterapia anche online.
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Gentile utente, capisco profondamente la sua difficoltà e la sua sofferenza, e comprendo bene che quando si soffre si attacchi di panico o comunque di sintomi d'ansia molto forti si desideri trovare una soluzione nel minor tempo possibile, ma bisogna darsi del tempo per conoscersi e per conoscere le cause scatenanti degli attacchi di panico che lei sta affrontando. E' importante essere pazienti con sé stessi e darsi il tempo di fare un lavoro introspettivo; il lavoro su di sè purtroppo necessita di tempi fisiologici che non si possono accelerare.
Detto ciò, come altri colleghi le hanno correttamente suggerito, parli apertamente delle sue difficoltà sia con il/la specialista che sta gestendo la sua cura farmacologica sia con la collega psicoterapeuta che la sta aiutando nel suo percorso. Certamente potrete trovare insieme le soluzioni più adatte a lei.
Potrebbe esserle di aiuto pensare che ogni momento di crisi e di difficoltà arriva per comunicare a noi stessi qualcosa di importante, ed ogni sintomo arriva per portarci un messaggio. Ogni difficoltà porta con sé sofferenza ma porta anche il seme del cambiamento e di una nuova prospettiva sulla vita. Se lo desidera provi a porsi queste domande: questo attacco di panico cosa mi vuole comunicare? Di cosa ho paura in questo momento della mia vita? Ci sono dei cambiamenti di cui sento la necessità di fare e che non ho ancora fatto?
Pian piano, dandosi tempo e lavorando su di sé, troverà la strada per uscire dalle difficoltà. Mantenga la fiducia e la speranza.
Rimango a disposizione per domande o chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Tumminello.
Buongiorno, quando ci si sente sopraffatti dalla sofferenza è più che legittimo il desiderio di volersene liberare immediatamente.
Purtroppo non esiste una soluzione che possa farla stare bene nell'immediato. La psicoterapia, che è la scelta più appropriata, è un processo che richiede tempo. Tuttavia esistono tecniche ed esercizi di respirazione utili per gestire l'ansia e gli attacchi di panico e che favoriscono la capacità di vivere nel qui e ora. Anche la pratica della Mindfulness, in tal senso, può risultare molto preziosa. Queste tecniche apportano un sollievo momentaneo quindi non demorda e prosegua la sua psicoterapia, condividendo con il suo psicoterapeuta il suo vissuto e i suoi timori. Credo possa esserle di aiuto anche un confronto con lo specialista che le ha impostato il trattamento farmacologico, a volte una revisione della terapia può apportare beneficio. Un saluto.
Buongiorno, mi dispiace molto per quello che sta attraversando, e posso immaginare quanto sia difficile affrontare sia un problema di salute che gli attacchi di panico. Ha fatto bene a cercare supporto psicologico, perché spesso il solo percorso di comprensione e consapevolezza può offrire sollievo anche nelle situazioni più complesse.

Nel frattempo, può essere utile prestare attenzione a ciò che il suo corpo le comunica e accogliere quei momenti di difficoltà senza giudicarli. A volte, semplicemente riconoscere l’ansia senza cercare immediatamente di combatterla può già fare una differenza. Il suo corpo e la sua mente stanno cercando di affrontare un momento di grande stress, ed è normale che ci siano alti e bassi.

Lavorare con la sua terapeuta, anche se richiederà tempo, sarà una guida preziosa per trovare insieme un modo di navigare questi momenti.

Cari saluti,

D.ssa Violeta Raileanu
Carissima, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva con evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Daniela Voza

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