PTA o tecnica chirurgica tradizionale?

4 risposte
Donna, età 83anni, in sovrappeso circa 10kg,ipertesa.Diagnosi:stenosi carotide interna sx 80%.Qual è l'intervento più idoneo PTA o tecnica chirurgica tradizionale?È necessaria un'angiografia operativa?Grazie
Cordiali saluti
Per determinare la tecnica più appropriata risulta necessario valutare il tipo di placca che determina la stenosi della carotide interna. La sua composizione e la sua posizione faranno si che lo specialista che si occuperà del trattamento possa scegliere la tecnica più sicura e idonea.
Questa valutazione si può ottenere semplicemente dall'esame ecocolordoppler contestuale alla visita.

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In generale ad oggi la TEA carotidea (chirurgia tradizionale) è la tecnica che da le maggiori garanzie sia nel breve che nel leugo periodo. Personalente riservo lo stent carotideo a quei pazienti che presentano rischi operatori molto elevati, o quei pazienti che presentano una anatomia molto sfavorevole. Va anche valutato se il riscontro della stenosi carotidea sia un riscontro occasionale o sia una placca che ha provocato un evento cerebrale, nel secondo caso la TEA carotidea è di nuovo da preferire. LA TEA comunque presenta un rischi operatorio del 2%, e rischiede mediamente un ricovero di 3 giorni. Solitamente se un paziente è candidato ad un intervento gli viene richiesta una TAC con contrasto dei tronchi sovraaortici ed encefalo per valutare anche la circolazione cerebrale
bisogna prima vedere l'angiografia prima di decidere l'intervento
Alla luce della produzione scientifica internazionale la tecnica chirurgica tradizionale presenta minori richi neurologici e maggiori rischi cardiologici, lo stenting carotideo presenta minori rischi cardiaci ma maggiori neurologici. Nella persone anziane la chirurgia tradizionale presenta migliori risultati sia per cià che concerne sia i possibili rischi neurologici che quelli cardiaci.
Il consiglio è di fare riferimento ad un centro che le possa offrire entrambe le possibilità con ampia esperienza e dicutere con i medici opzione più indicata alla luce delle condizioni generali della paziente, le caratteristiche della placca carotidea e le necessità della paziente stessa e dei famigliari.
Cordiali saluti,
massimiliano zaramella

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