Psicologo, psichiatra, neurologo o altro? Buongiorno a tutti! Spero di ricevere indicazioni non
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Psicologo, psichiatra, neurologo o altro?
Buongiorno a tutti!
Spero di ricevere indicazioni non soltanto sulla patologia di cui potrei essere affetta (e come eventualmente curarla) ma soprattutto indicazioni sul professionista al quale rivolgermi.
Sono anni che ho problemi di concentrazione e soprattutto di memoria. Dapprima non vi davo troppo peso, credevo fossi io ad essere troppo distratta, e trovavo vari escamotage per sopperire a queste lacune. L'ambiente più ostile naturalmente era quello accademico, ma riuscii a laurearmi in corso e con il massimo dei voti (in giurisprudenza, ergo ogni giorno studiavo almeno 14h al giorno, soprattutto di notte).
Negli ultimi mesi, tuttavia, la situazione è andata drasticamente peggiorando. Non soltanto la memoria mi sta sempre più abbandonando, facendo pessime figure in termini di impegni e scadenze sul lavoro, ma dimentico persino le cose che mi vengono dette solo 20 minuti prima. Non posso vivere senza prendere appunti altrimenti alle volte non ricordo nemmeno l'incarico che mi è stato dato. Associato a questo vi è un ulteriore circostanza, ovvero che talvolta, anche dinanzi a conversazioni che mi interessano molto e sono per me importanti, non riesco a seguirli e ho fasi in cui "mi assento". È come se per qualche istante mi perdessi, non so bene in quali pensieri (anche se ex post non li ricordo), nonostante io mi imponga costantemente di concentrarmi, ma il mio cervello proprio non mi segue, e la cosa mi spaventa sempre di più. Ancor più imbarazzante è che io, che mi sono mangiata centinaia di libri durante gli anni accademici, negli ultimi tempi (non sempre per fortuna ma spesso) devo leggere un paragrafo anche 2/3 volte prima di comprenderlo, perché per assurdo è come se mi perdessi o non fossi concentrata su ciò che leggo. Potete ben immaginare il disagio che tutto questo possa comportarmi nell'ambiente lavorativo e quanto la mia autostima ne risenta.
Gli amici mi conoscono come una persona sempre attiva ma anche come "la smemorata", e per ridimensionare il disagio che provo mi prendo in giro da sola, ci rido sopra, ma questo sta diventando sempre più inabilitante per me e ho sempre più difficoltà a gestire questa situazione.
Leggendo alcuni articoli ho appurato che anche gli adulti potrebbero soffrire di ADHD, ed in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi? Psicologo, psichiatra o neurologo? Se psicologo, quale specializzazione in particolare?
Naturalmente la mia è una mera "ipotesi" e non ho competenze per effettuare diagnosi, pertanto, se avete suggerimenti diversi li ascolto volentieri.
Preciso che ho soltanto 28 anni, quindi non credo possa essere una qualche forma di demenza precoce, anche se qualche volta l'ho temuto.
Vi ringrazio per il vostro tempo!
Buongiorno a tutti!
Spero di ricevere indicazioni non soltanto sulla patologia di cui potrei essere affetta (e come eventualmente curarla) ma soprattutto indicazioni sul professionista al quale rivolgermi.
Sono anni che ho problemi di concentrazione e soprattutto di memoria. Dapprima non vi davo troppo peso, credevo fossi io ad essere troppo distratta, e trovavo vari escamotage per sopperire a queste lacune. L'ambiente più ostile naturalmente era quello accademico, ma riuscii a laurearmi in corso e con il massimo dei voti (in giurisprudenza, ergo ogni giorno studiavo almeno 14h al giorno, soprattutto di notte).
Negli ultimi mesi, tuttavia, la situazione è andata drasticamente peggiorando. Non soltanto la memoria mi sta sempre più abbandonando, facendo pessime figure in termini di impegni e scadenze sul lavoro, ma dimentico persino le cose che mi vengono dette solo 20 minuti prima. Non posso vivere senza prendere appunti altrimenti alle volte non ricordo nemmeno l'incarico che mi è stato dato. Associato a questo vi è un ulteriore circostanza, ovvero che talvolta, anche dinanzi a conversazioni che mi interessano molto e sono per me importanti, non riesco a seguirli e ho fasi in cui "mi assento". È come se per qualche istante mi perdessi, non so bene in quali pensieri (anche se ex post non li ricordo), nonostante io mi imponga costantemente di concentrarmi, ma il mio cervello proprio non mi segue, e la cosa mi spaventa sempre di più. Ancor più imbarazzante è che io, che mi sono mangiata centinaia di libri durante gli anni accademici, negli ultimi tempi (non sempre per fortuna ma spesso) devo leggere un paragrafo anche 2/3 volte prima di comprenderlo, perché per assurdo è come se mi perdessi o non fossi concentrata su ciò che leggo. Potete ben immaginare il disagio che tutto questo possa comportarmi nell'ambiente lavorativo e quanto la mia autostima ne risenta.
Gli amici mi conoscono come una persona sempre attiva ma anche come "la smemorata", e per ridimensionare il disagio che provo mi prendo in giro da sola, ci rido sopra, ma questo sta diventando sempre più inabilitante per me e ho sempre più difficoltà a gestire questa situazione.
Leggendo alcuni articoli ho appurato che anche gli adulti potrebbero soffrire di ADHD, ed in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi? Psicologo, psichiatra o neurologo? Se psicologo, quale specializzazione in particolare?
Naturalmente la mia è una mera "ipotesi" e non ho competenze per effettuare diagnosi, pertanto, se avete suggerimenti diversi li ascolto volentieri.
Preciso che ho soltanto 28 anni, quindi non credo possa essere una qualche forma di demenza precoce, anche se qualche volta l'ho temuto.
Vi ringrazio per il vostro tempo!
Chieda innanzittutto una visita nel migliore centro epilessie della sua zona. Se lì non trovassero nulla, si rivolga in seconda battuta ad uno psichiatra con una buona formazione medica (uno che conosca anche bene la medicina, purtroppo non sono molti) o un neurologo esperto (non un neospecializzato). Lasci perdere gli psicologi perché deve prima di tutto capire cos'è questa storia.
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Buonasera, considerando la giovane età è molto probabile che il deficit di attenzione/concentrazione, che risulta poi nelle difficoltà mnesiche che ha descritto, non sia su base organica (demenza) ma piuttosto legato ad alterazioni “funzionali”. Consigliate 1) visita psichiatrica con eventuale terapia farmacologica e 2) secondariamente visita neurologica per escludere con certezza cause organiche. Buonasera
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