"Profonda astenia (da 14 mesi), completamente invalidante - a seguito di intervento chirurgico" G
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"Profonda astenia (da 14 mesi), completamente invalidante - a seguito di intervento chirurgico"
Gent.mi,
sono una ragazza di 31 anni. Tenterò, al fine di risultare chiara, di essere il più possibile schematica.
Nel 2015 ho subìto un reimpianto ureterale con "psoas-Itch". Nel dicembre 2019, in seguito ad una stenosi ureterale recidiva con secondo intervento e successiva rimozione dello stent (e conseguenti infezioni urinarie), ho iniziato a manifestare sintomi completamente invalidanti quali tachicardia continua, dolori articolari/ossei ricorrenti ed un'astenia severa a tal punto da rendere impossibile anche la più semplice azione quotidiana in posizione eretta.
Da 14 mesi, di fatto, non lavoro né riesco a fare alcunchè che preveda il benché minimo sforzo (es. rifare il letto). In questo lasso di tempo mi sono sottoposta ad un vero e proprio calvario di visite, generiche e specialistiche, che hanno escluso ogni patologia "grave": a livello cardiologico, neurologico, reumatologico, urologico, ginecologico, otorinolaringoiatrico.
Contestualmente, ognuno degli specialisti cui mi sono rivolta mi ha consigliato una serie di esami che ho regolarmente effettuato: vari ECG, analisi del sangue e delle urine, ecografie, Uro-TAC, RM Encefalo etc.
Tutte le visite, tutti gli esami, hanno dato esito negativo. Ma io continuo a stare male e a non riuscire a fare niente.
Nonostante la totale inefficacia delle terapie prescritte a base di antibiotici e cortisone; e potendo anche escludere ogni forma di stress, depressione etc. nessuno, al di là delle rassicurazioni limitate ai propri ambiti di competenza specifici, è riuscito ad indirizzarmi altrove per la comprensione del problema.
Ad oggi, mi trovo quindi nelle condizioni di non sapere, letteralmente, cosa fare.
Resto fiduciosa in un Vostro riscontro e, ringraziandoVi anticipatamente per il tempo, la pazienza e l'attenzione, Vi porgo i miei più cordiali saluti.
Gent.mi,
sono una ragazza di 31 anni. Tenterò, al fine di risultare chiara, di essere il più possibile schematica.
Nel 2015 ho subìto un reimpianto ureterale con "psoas-Itch". Nel dicembre 2019, in seguito ad una stenosi ureterale recidiva con secondo intervento e successiva rimozione dello stent (e conseguenti infezioni urinarie), ho iniziato a manifestare sintomi completamente invalidanti quali tachicardia continua, dolori articolari/ossei ricorrenti ed un'astenia severa a tal punto da rendere impossibile anche la più semplice azione quotidiana in posizione eretta.
Da 14 mesi, di fatto, non lavoro né riesco a fare alcunchè che preveda il benché minimo sforzo (es. rifare il letto). In questo lasso di tempo mi sono sottoposta ad un vero e proprio calvario di visite, generiche e specialistiche, che hanno escluso ogni patologia "grave": a livello cardiologico, neurologico, reumatologico, urologico, ginecologico, otorinolaringoiatrico.
Contestualmente, ognuno degli specialisti cui mi sono rivolta mi ha consigliato una serie di esami che ho regolarmente effettuato: vari ECG, analisi del sangue e delle urine, ecografie, Uro-TAC, RM Encefalo etc.
Tutte le visite, tutti gli esami, hanno dato esito negativo. Ma io continuo a stare male e a non riuscire a fare niente.
Nonostante la totale inefficacia delle terapie prescritte a base di antibiotici e cortisone; e potendo anche escludere ogni forma di stress, depressione etc. nessuno, al di là delle rassicurazioni limitate ai propri ambiti di competenza specifici, è riuscito ad indirizzarmi altrove per la comprensione del problema.
Ad oggi, mi trovo quindi nelle condizioni di non sapere, letteralmente, cosa fare.
Resto fiduciosa in un Vostro riscontro e, ringraziandoVi anticipatamente per il tempo, la pazienza e l'attenzione, Vi porgo i miei più cordiali saluti.
dandole credito sulla normalità di tutti gli esami eseguiti;ematici e strumentali, si potrebbe ipotizzare la Sindrome da stanchezza cronica,ad eziologia non precisata e per la quale esistono dei centri specializzati.
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