Problemi coniugali

16 risposte
Buonasera, scrivo perché da diversi mesi a questa parte ho dei seri problemi coniugali: io e mio marito litighiamo continuamente, anche di fronte ai nostri figli (8 e 10 anni), vita sessuale praticamente nulla e, nel tempo libero, ci evitiamo come mai avevamo fatto prima. Premetto che non sono una persona ansiosa e che so che siamo entrambi molto stressati dal punto di vista lavorativo; vi scrivo perché sono convinta che ci farebbe bene una terapia di coppia ma non so come convincere mio marito... sapreste darmi qualche suggerimento?
Nell'immaginario comune una terapia di coppia è vista come un capolinea della relazione, mentre invece è un momento di maturità della coppia che comprende la necessità di apprendere nuovi strumenti per "lavorare meglio".
Nel caso che mi descrive - ossia la Sua situazione - l'idea di rivolgersi ad un professionista è venuta a Lei (è in effetti più frequente che il suggerimento provenga dalla parte femminile) ed in ciò che mi scrive leggo il fermo desiderio di imparare a stare meglio non solo come donna e come moglie, ma anche come coppia. Può iniziare a parlargliene, a sottoporgli alcuni articoli che può trovare sui vari siti specializzati e confrontarsi con lui, per capire meglio come vede lui la situazione fra di voi e se anche lui ritiene che un percorso di coppia possa essere un passo da compiere insieme.
Cordialmente,

Dott. G. Franciosi - Psicologo, Psicoterapeuta

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Buonasera.
Se suo marito è d'accordo posso proporvi una consulenza con un numero limitato di incontri per aiutarvi a comprendere il problema. Se invece suo marito non volesse, può venire a parlarmene lei. Buona serata!
Buongiorno. Scusandomi intanto per il ritardo nella risposta, sono dispiaciuta della situazione che sta vivendo. Sarebbe sicuramente utile capire l'origine di questo disagio coniugale. Per provare a proporre un percorso di coppia potrebbe essere utile sottolineare a suo marito (in un momento trnquillo) il fatto che entrambi non state bene così, e soprattutto che ne risentono i vostri figli. Gli proponga di provare a fare una chiacchierata senza impegno giusto x provare a vedere se si convince a intraprendere un percorso che faccia stare bene voi come singoli oltre che come coppia.
Buonasera,
una delle grosse e tipiche difficoltà di chi si trova in una situazione come la sua è quella di riuscire a persuadere il coniuge a condividere un percorso di terapia senza che questa proposta venga vissuta come un ricatto o un invasione. Lei ne ha provato a condividere questa proposta con suo marito?
Buongiorno Sig.ra,
dalla breve descrizione che mi ha inviato posso solo intuire che mi sta parlando di una situazione molto delicata, dove forse nel tempo è stato un po' smarrito il senso di essere insieme.
Senza conoscere niente della sua storia, posso solo solo chiederle se ha già parlato con suo marito di quello che lei sta vivendo e di quello che sta osservando accadere tra di voi.
Al momento posso solo suggerirle di cominciare da questo.
Nel caso avesse già tentato di aprire un dialogo tra voi e su di voi, e se volesse andare più a fondo nel problema, potrebbe cominciare lei a rivolgersi a un professionista con cui possa approfondire quello che sta accadendo e a cui possa raccontare la sua storia e i suoi problemi attuali.
Se lo desidera può scrivermi per un appuntameto o eventuali altre specifiche.
Saluti
Camilla Fattori
Buonasera a lei, se ho compreso bene suo marito non è molto convinto al momento, obbligarlo ad iniziare una terapia di coppia senza motivazione sarebbe probabilmente improduttivo secondo il mio punto di vista. L'unica cosa che potrebbe fare è iniziare ad intraprendere un percorso individuale.
Buongiorno
grazie per avermi scritto
da quanto mi sta scrivendo posso solo intuire il grande affetto per suo marito e la grande preoccupazione in questo frangente
la possibilità di intraprendere un percorso di coppia è una scelta coraggiosa oltre che essere molto adulta.
io penso che mettere sul tavolo con il proprio compagno, in maniera molto calma, quali sono le difficoltà e la preoccupazione che state vivendo in questo periodo sono una chiave.
spesso nel discutere e nel litigare ci si getta addosso reciprocamente solo frustrazione e rabbia. cogliere un momento di calma in cui potersi sedere al tavolo e esplicitare all'altro la propria paura e la preoccupazione, oltre che ribadire l'amore provato dia la possibilità di aprire anche la proposta di un percorso assieme. L'importante, mi viene da sottolineare, è eveitare di cadere nel circuito delle accuse e della ricerca della motivazione primaria o arrovellarsi sul come sia partito il tutto.
Nel parlarsi per proporre all'altro un percorso insieme è meglio tenere toni bassi e esprimere, come già detto, le proprie preoccupazioni e la propria sofferenza, chiedendo all'altro un supporto e un aiuto che in questo caso si trasformerebbe in un percorso insieme.
non esiti a contattarmi se avesse ancora bisogno
i miei riferimenti li ha
a presto e in bocca al lupo
Cara signora,
purtroppo per accedere alla psicoterapia servono motivazione e consapevolezza, se suo marito non ritiene opportuno -magari in questo momento- fare un percorso di terapia non lo si può forzare e/o convincere. Quello che può fare lei intanto, vista il suo bisogno di un aiuto esterno, è rivolgersi a uno specialista illustrandogli il problema e pensare a un possibile intervento adatto alle sue richieste e ai suoi bisogni..
resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
cordiali saluti
dott. Dima E.
La terapia di coppia nel vostro caso sembra l'ideale. E' però importante che entrambi siate motivati a capire e risolvere la situazione. Se anche suo marito percepisce le stesse difficoltà non sarà difficile convincerlo proprio facendo leva sulla possiibilità di un miglioramento e sul fatto che è quello che lei desidera. Già questo potrebbe aiutarvi a capire che direzione il vostro matrimonio potrebbe prendere.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Daniela Vinci
Psicologa e Consulente Sessuale
Arluno (MI)
Un consiglio che può sembrare banale è fargli presente l'importanza che ha per lei, può dire per esempio " Io ho bisogno di andare in terapia, mi piacerebbe che tu venissi con me, perchè in fin dei conti ho bisogno che tu sia con me". Farla passare come una sua necessità, a volte funziona in quanto lui non si sentirebbe messo troppo in gioco, e scavallerebbe la sensazione di paura.
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Salve,
il mio consiglio è di parlare a suo marito nel modo più sincero e diretto possibile, facendogli capire che la sua proposta è dettata dal desiderio di volere trovare una risoluzione alle vostre difficoltà. Gli faccia capire che il suo obiettivo non è quello di trovare un responsabile della situazione, ma, al contrario, che è pronta a mettersi in discussione in modo sincero sia per il bene della coppia che per quello dei figli
Parlare con suo marito cercando di fargli capire che la terapia di coppia non significa "parlare davanti a uno sconosciuto dei nostri problemi", ma farsi aiutare da un esperto a comunicare meglio per poi decidere cosa fare di ciò che si è comunicato. Una terza persona, meglio se sconosciuto ed esperto, può aiutare a far vedere contenuti che altrimenti non vengono alla luce, anche perché una famiglia (di cui spesso la coppia come sottosistema fa parte) è un sistema che nel tempo si è adattato. Se ha sempre funzionato e a un certo punto comincia a non funzionare più, vuol dire che quell'adattamento deve essere cambiato ma spesso la coppia non ce la fa a farlo da sola, ad esempio perché può essere portata a pensare che il cambiamento significhi necessariamente una rottura
venga a parlarmene lei signora e poi vediamo
Gentile signora, posso solo immaginare la difficile situazione che sta vivendo e la ripercussione che ha su di lei e sulla vostra famiglia. Sento infatti la preoccupazione che vive per sè, per la coppia e per i figli e il bisogno di ritrovare la serenità. Cosa ne pensa suo marito dei vostri problemi? Come li vive? Se c'è anche da parte di suo marito una sofferenza, si potrebbe partire da lì per motivarlo ad un percorso di coppia. Altrimenti, potrebbe pensare se intraprendere lei un percorso per lavorare su di sè, per avere uno spazio suo in cui sfogarsi, riflettere su quanto sta capitando, sugli effetti che potrebbe o sta avendo e così via. Mi faccia sapere come andrà il tentativo di motivare suo marito. Dott.ssa Colucci
Buongiorno, sono d'accordo con lei che queste sono problematiche che meritano attenzione e che un percorso di coppia potrebbe essere sicuramente uno strumento utile in questa fase.
Sarebbe importante cercare di rendere consapevole suo marito che le liti davanti ai figli sono dannose per tutti, soprattutto per loro e che fermarvi un attimo e cercare una nuova strategia comunicativa con l'aiuto di un esperto potrebbe prevenire altre difficoltà e ulteriori disagi.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi o necessità.
Un gentile saluto, Beatrice Lazzeri
Buongiorno, se anche suo marito rileva le stesse difficoltà nel rapporto direi che parlare apertamente della terapia di coppia possa essere la strada migliore. Faccia capire a suo marito che lei in questa situazione relazionale sta soffrendo e che vuole dare una chance alla vostra relazione intervenendo quando ancora possibile. Utilizzi una metafora che io stesso faccio ai miei clienti: chiamiamo i muratori quando ci rendiamo conto che la casa ha alcune crepe, non quando la casa è crollata.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Arrivederci

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