Prima relazione della mia vita. Tutto rose e fiori. Fin quando non mi subentra un’ansia generata dal
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risposte
Prima relazione della mia vita. Tutto rose e fiori. Fin quando non mi subentra un’ansia generata dall’uso di cannabis da parte del mio ragazzo. Eppure quando l’ho conosciuto fumava già. Nei primi mesi non mi turbava questo aspetto (fumava molto di più rispetto ad oggi). Ad oggi solo il pensiero che lui fumi mi provoca ansia e preoccupazione, divento davvero una belva, chiedo con insistenza quanto ha fumato se ha fumato, a volte pensavo che lui avesse fumato solo perché sapevo che stava con i suoi amici che sono fumatori. Potrei definirlo un atteggiamento “tossico”, anche una mancanza di fiducia.Lui lo considera uno sfizio, una cosa che a lui piace. Non accetterò mai che a lui possa piacere una roba del genere però non siamo tutti uguali. Ho parlato con lui di questo mio problema anche se ovviamente aveva già capito tutto dai miei comportamenti, ed ha smesso per un mese circa, io ero felice ma lui no. Tant’è vero che in uno sfogo lui mi confessa di sentirsi limitato e riprende. Questa cosa in me ha suscitato un malessere, l’ho vista come da parte sua un contentino e che lo faceva solo per me (ed infatti fu così). Io non riesco ad accettare questo mio comportamento, perché sono consapevole che non posso obbligarlo però non voglio nemmeno più stare male
Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che descrive e che le reca evidente sofferenza.
In effetti, come dice verso la fine, non possiamo obbligare gli altri a fare ciò che desideriamo, per quanto mossi da genuino affetto. Inoltre stiamo parlando di una dipendenza e, in quanto tale, difficile da interrompere anche quando si desidera farlo.
Ciò però non toglie che il suo vissuto sia valido e non trascurabile. Potrebbe giovarle parlare con un professionista per comprendere tutta la questione nel dettaglio al fine di aiutarla a capire cosa sia meglio per lei e perseguire quella via.
Qualora lo desiderasse, rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Irene Gorrino
In effetti, come dice verso la fine, non possiamo obbligare gli altri a fare ciò che desideriamo, per quanto mossi da genuino affetto. Inoltre stiamo parlando di una dipendenza e, in quanto tale, difficile da interrompere anche quando si desidera farlo.
Ciò però non toglie che il suo vissuto sia valido e non trascurabile. Potrebbe giovarle parlare con un professionista per comprendere tutta la questione nel dettaglio al fine di aiutarla a capire cosa sia meglio per lei e perseguire quella via.
Qualora lo desiderasse, rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Irene Gorrino
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Buonasera, al di là del fatto di fumare cannabis penso sia importante indagare i significati che le si attivano a riguardo. In tal modo può elaborare i suoi vissuti interni, dargli un senso e trovare la soluzione al suo malessere.
Inoltre come lei stessa ha detto non è possibile obbligare il suo compagno a fare qualcosa che non gli appartiene, anche perché il benessere della coppia dipende dalla possibilità di poter accettare i limiti dell'altro e non dal desiderio di cambiarli. Questo ovviamente nei confini del possibile, della salute e del rispetto di sé stessi e dell'altro. Finché il suo partner non deciderà lui stesso di smettere, sarà molto difficile convincerlo. Ad ogni modo ritengo sia importante che lei possa affrontare la situazione con l'aiuto di un professionista.
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Ferrari.
Inoltre come lei stessa ha detto non è possibile obbligare il suo compagno a fare qualcosa che non gli appartiene, anche perché il benessere della coppia dipende dalla possibilità di poter accettare i limiti dell'altro e non dal desiderio di cambiarli. Questo ovviamente nei confini del possibile, della salute e del rispetto di sé stessi e dell'altro. Finché il suo partner non deciderà lui stesso di smettere, sarà molto difficile convincerlo. Ad ogni modo ritengo sia importante che lei possa affrontare la situazione con l'aiuto di un professionista.
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Ferrari.
Gentile utente, sicuramente quella che descrive è una situazione che la turba e di questo mi dispiace molto, soprattutto perché descrive la sua relazione come una relazione che funzionava bene.
Seppur è assolutamente vero che non possiamo obbligare gli altri a fare quel che noi riteniamo più giusto, è anche vero che in una relazione una divergenza di opinioni così marcata crei malessere, disagio e possa portare a comportamenti che minano la fiducia reciproca e ad incrinare la visione di un futuro insieme (se qualcosa non cambia).
Io le suggerisco di approfondire le sue preoccupazioni e il suo sentire (sicuramente valido e degno di attenzione), con un professionista che possa aiutarla nella gestione di questa forte ansia e dei comportamenti che ne conseguono ma che allo stesso tempo la aiuti a capire quali sono le sue esigenze e quale strada per lei possa essere più giusta per lei.
Rimango a disposizione
Un saluto sincero
Dott.ssa Squadrani
Seppur è assolutamente vero che non possiamo obbligare gli altri a fare quel che noi riteniamo più giusto, è anche vero che in una relazione una divergenza di opinioni così marcata crei malessere, disagio e possa portare a comportamenti che minano la fiducia reciproca e ad incrinare la visione di un futuro insieme (se qualcosa non cambia).
Io le suggerisco di approfondire le sue preoccupazioni e il suo sentire (sicuramente valido e degno di attenzione), con un professionista che possa aiutarla nella gestione di questa forte ansia e dei comportamenti che ne conseguono ma che allo stesso tempo la aiuti a capire quali sono le sue esigenze e quale strada per lei possa essere più giusta per lei.
Rimango a disposizione
Un saluto sincero
Dott.ssa Squadrani
Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che descrive.
In effetti, come dice verso la fine, non possiamo obbligare gli altri a fare ciò che desideriamo. Inoltre stiamo parlando di una dipendenza e per tale motivo, credo che le possa servire confrontarsi con un professionista per ricostruire insieme la dinamica, al fine di aiutarla a capire cosa sia meglio per lei e perseguire quella via. Qualora lo desiderasse, rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Torrisi
In effetti, come dice verso la fine, non possiamo obbligare gli altri a fare ciò che desideriamo. Inoltre stiamo parlando di una dipendenza e per tale motivo, credo che le possa servire confrontarsi con un professionista per ricostruire insieme la dinamica, al fine di aiutarla a capire cosa sia meglio per lei e perseguire quella via. Qualora lo desiderasse, rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Torrisi
Gentile utente, mi dispiace per lo stress che sta vivendo in questo periodo. Per poterla aiutare occorre comprendere meglio la situazione, indagare per quale motivo prova ansia e quali sono i suoi progetti futuri. Per fare ciò occorre rivolgersi ad un professionista che potrà aiutarla a comprendere la sofferenza fornendole il supporto necessario per trovare maggior benessere. Resto a disposizioni per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto
cara utente, capisco perfettamente il suo disagio. Mi dispiace per quello che sta vivendo ma in questo caso le strade da percorrere, a mio avviso, sono due: percorso individuale di accettazione sulle diversità altrui e le scelte che gli altri possono fare anche se in una coppia; percorso di coppia in cui cerchiamo di capire i bisogno di entrambi e come giungere ad un compromesso. se vuole può contattarmi per entrambe le soluzioni, sono qui a disposizione.
dott. Eugenio Di Giovanni
dott. Eugenio Di Giovanni
Caro utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto e la tua storia, dalle tue parole si percepisce che stai attraversando un momento difficile.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che stai vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza psicologica attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che stai vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza psicologica attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Mi dispiace sentire che sta vivendo una situazione difficile nella sua prima relazione. È importante affrontare le sue preoccupazioni e ansie in modo sano e costruttivo. Per affrontare la situazione, ecco alcuni punti da considerare.
Primo, continui a comunicare apertamente con il suo ragazzo riguardo ai suoi sentimenti e alle sue preoccupazioni riguardo al consumo di cannabis. Spieghi i motivi per cui le provoca ansia e come influisce sulla sua relazione. È fondamentale che entrambi abbiano una comprensione reciproca delle rispettive prospettive.
In secondo luogo, è importante rispettare le scelte personali dell'altro. Sebbene lei non accetti il consumo di cannabis, è fondamentale riconoscere che è una preferenza individuale. Tuttavia, è altrettanto importante che il suo ragazzo rispetti le sue preoccupazioni e cerchi di trovare un equilibrio che sia confortevole per entrambi.
Un terzo punto da considerare è la possibilità di cercare un compromesso che soddisfi entrambi. Potreste discutere e stabilire dei limiti sul consumo di cannabis, come ridurne la frequenza o il modo in cui viene utilizzata. È importante che entrambi siate disposti a fare dei compromessi per preservare il benessere della relazione.
Se le sue ansie e preoccupazioni riguardo al consumo di cannabis del suo ragazzo persistono e iniziano a influenzare negativamente la sua salute emotiva, potrebbe essere utile cercare supporto da parte di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarla a esplorare le sue emozioni, sviluppare strategie di gestione dell'ansia e fornirle uno spazio sicuro per discutere dei suoi sentimenti.
Infine, le consiglio di riflettere su se stessa e sulle sue aspettative riguardo a una relazione. È importante capire se le differenze riguardo al consumo di cannabis sono una questione centrale per lei e se sono compatibili con la relazione che desidera. Questa riflessione potrebbe aiutarla a prendere decisioni future riguardo alla sua relazione.
Ricordi che ogni persona e ogni relazione è unica. È importante ascoltare se stessa e cercare ciò che la rende felice e soddisfatta.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
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Ciao, comprendo la tua preoccupazione e l'ansia che provi riguardo all'uso di cannabis del tuo ragazzo. Tuttavia, è importante che tu capisca che la tua reazione potrebbe essere considerata eccessiva e potrebbe trasformarsi in un atteggiamento tossico nei confronti della tua relazione. Inoltre, il fatto che il tuo ragazzo abbia smesso di fumare per un mese per accontentarti, ma poi abbia ripreso, non è necessariamente un segno di mancanza di rispetto nei tuoi confronti, ma potrebbe semplicemente significare che per lui il fumo è un aspetto importante della sua vita.
Ti suggerisco di parlare con il tuo ragazzo in modo aperto e onesto riguardo alle tue preoccupazioni e di cercare di trovare un compromesso che soddisfi entrambi. Ad esempio, potreste concordare su un uso moderato di cannabis o su un limite di tempo per il fumo, in modo da ridurre la tua ansia e aumentare la sua comprensione nei tuoi confronti.
In ogni caso, è importante che tu capisca che non puoi controllare l'altro e che la relazione deve essere basata sulla fiducia e sulla reciproca comprensione. Se non riesci ad accettarel'uso di cannabis del tuo ragazzo, potresti considerare di esplorare le ragioni alla base di questa tua preoccupazione e lavorare su di esse in modo da ridurre la tua ansia e migliorare la tua relazione. Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare queste preoccupazioni e trovare strategie per gestirle in modo efficace. Ricorda che la tua salute mentale e il benessere della tua relazione sono importanti e meritano attenzione e cura.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Ti suggerisco di parlare con il tuo ragazzo in modo aperto e onesto riguardo alle tue preoccupazioni e di cercare di trovare un compromesso che soddisfi entrambi. Ad esempio, potreste concordare su un uso moderato di cannabis o su un limite di tempo per il fumo, in modo da ridurre la tua ansia e aumentare la sua comprensione nei tuoi confronti.
In ogni caso, è importante che tu capisca che non puoi controllare l'altro e che la relazione deve essere basata sulla fiducia e sulla reciproca comprensione. Se non riesci ad accettarel'uso di cannabis del tuo ragazzo, potresti considerare di esplorare le ragioni alla base di questa tua preoccupazione e lavorare su di esse in modo da ridurre la tua ansia e migliorare la tua relazione. Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare queste preoccupazioni e trovare strategie per gestirle in modo efficace. Ricorda che la tua salute mentale e il benessere della tua relazione sono importanti e meritano attenzione e cura.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Salve, dal racconto si percepisce una certa sofferenza, d'altronde le relazioni affettive sono un forte mezzo di attivazione dal punto di vista emotivo, specialmente le prime. Le consiglierei di capire da cosa origina questo suo vissuto di ansia e preoccupazione, in modo da potergli dare una forma ed essere in grado di contenerlo maggiormente. Questo in termini di relazione con il partner porterebbe già notevoli benefici.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno, la ringrazio per aver esposto questa domanda. E' un discorso circolare il suo, che espone malesseri che si autoalimentano e che si placano allo stesso tempo. Potrebbe sembrare una strada senza uscita: se io sto bene lui sta male, sei lui sta bene io sto male.
Sarebbe importante dare più spazio alla narrazione e osservare altre connessioni di pensiero.
Resto a dispozione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto. Dott.ssa Grazia Paradiso
Sarebbe importante dare più spazio alla narrazione e osservare altre connessioni di pensiero.
Resto a dispozione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto. Dott.ssa Grazia Paradiso
Buongiorno,
mi dispiace per la situazione difficile in cui si trova.
Come hanno ampiamente già detto i miei colleghi, non si può cambiare un atteggiamento di un'altra persona a nostro piacimento, per questo bisogna saper scendere a compromessi in una coppia, accettando l'altra persona per quella che è e non cercando di cambiarla, altrimenti semplicemente si tratta della persona sbagliata per noi.
Detto questo, io mi soffermerei a riflettere su come mai all'inizio questo suo "vizio" non le dava fastidio, anche se veniva praticato in misura maggiore, e invece ora le dà fastidio? Questo improvviso cambiamento a mio avviso può celare altro.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
mi dispiace per la situazione difficile in cui si trova.
Come hanno ampiamente già detto i miei colleghi, non si può cambiare un atteggiamento di un'altra persona a nostro piacimento, per questo bisogna saper scendere a compromessi in una coppia, accettando l'altra persona per quella che è e non cercando di cambiarla, altrimenti semplicemente si tratta della persona sbagliata per noi.
Detto questo, io mi soffermerei a riflettere su come mai all'inizio questo suo "vizio" non le dava fastidio, anche se veniva praticato in misura maggiore, e invece ora le dà fastidio? Questo improvviso cambiamento a mio avviso può celare altro.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Buongiorno, capisco che il comportamento del tuo ragazzo legato all'uso di cannabis stia causando ansia e preoccupazione nella tua relazione. Come psicologa, posso offrirti qualche prospettiva su questa situazione.
È importante riconoscere che ogni persona ha le proprie preferenze e scelte di vita, compreso l'uso di sostanze come la cannabis. È comprensibile che tu abbia dei limiti personali riguardo all'uso di questa sostanza, tuttavia è importante anche rispettare le scelte individuali del tuo partner.
È positivo che tu abbia avuto una conversazione aperta con il tuo ragazzo riguardo alle tue preoccupazioni e che lui abbia tentato di smettere per un periodo di tempo. Tuttavia, è importante ricordare che il cambiamento dovrebbe venire da dentro di lui e che è necessario che lui sia motivato ad apportare modifiche nel proprio comportamento. Obbligarlo a smettere o costringerlo potrebbe causare risentimento e tensione nella relazione.
Il primo passo per affrontare questa situazione potrebbe essere esplorare le tue paure e le radici dell'ansia che l'uso di cannabis del tuo ragazzo scatena in te. Ciò potrebbe includere una riflessione su esperienze passate o convinzioni personali che alimentano questa reazione emotiva. Lavorare su queste preoccupazioni con un professionista qualificato potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stessa e a gestire l'ansia in modo più efficace.
Allo stesso tempo, potrebbe essere utile comunicare al tuo ragazzo i tuoi sentimenti in modo rispettoso e chiaro. Puoi condividere con lui come il suo comportamento influisce sul tuo benessere emotivo e cercare di trovare un compromesso o un modo per far fronte a questa situazione insieme. Una comunicazione aperta e sincera è fondamentale per affrontare le difficoltà relazionali.
Tuttavia, se il tuo benessere emotivo continua a essere seriamente compromesso e l'uso di cannabis del tuo ragazzo è un ostacolo insormontabile per la tua felicità, potresti valutare la possibilità di prenderti cura di te stessa e riflettere sull'opportunità di continuare questa relazione. Per qualsiasi chiarimento mi rendo disponibile. Ricorda che hai il diritto di essere in una relazione che rispetti i tuoi bisogni e ti faccia sentire bene. Prenditi cura di te stessa e cerca il sostegno di professionisti qualificati quando ne hai bisogno.
È importante riconoscere che ogni persona ha le proprie preferenze e scelte di vita, compreso l'uso di sostanze come la cannabis. È comprensibile che tu abbia dei limiti personali riguardo all'uso di questa sostanza, tuttavia è importante anche rispettare le scelte individuali del tuo partner.
È positivo che tu abbia avuto una conversazione aperta con il tuo ragazzo riguardo alle tue preoccupazioni e che lui abbia tentato di smettere per un periodo di tempo. Tuttavia, è importante ricordare che il cambiamento dovrebbe venire da dentro di lui e che è necessario che lui sia motivato ad apportare modifiche nel proprio comportamento. Obbligarlo a smettere o costringerlo potrebbe causare risentimento e tensione nella relazione.
Il primo passo per affrontare questa situazione potrebbe essere esplorare le tue paure e le radici dell'ansia che l'uso di cannabis del tuo ragazzo scatena in te. Ciò potrebbe includere una riflessione su esperienze passate o convinzioni personali che alimentano questa reazione emotiva. Lavorare su queste preoccupazioni con un professionista qualificato potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stessa e a gestire l'ansia in modo più efficace.
Allo stesso tempo, potrebbe essere utile comunicare al tuo ragazzo i tuoi sentimenti in modo rispettoso e chiaro. Puoi condividere con lui come il suo comportamento influisce sul tuo benessere emotivo e cercare di trovare un compromesso o un modo per far fronte a questa situazione insieme. Una comunicazione aperta e sincera è fondamentale per affrontare le difficoltà relazionali.
Tuttavia, se il tuo benessere emotivo continua a essere seriamente compromesso e l'uso di cannabis del tuo ragazzo è un ostacolo insormontabile per la tua felicità, potresti valutare la possibilità di prenderti cura di te stessa e riflettere sull'opportunità di continuare questa relazione. Per qualsiasi chiarimento mi rendo disponibile. Ricorda che hai il diritto di essere in una relazione che rispetti i tuoi bisogni e ti faccia sentire bene. Prenditi cura di te stessa e cerca il sostegno di professionisti qualificati quando ne hai bisogno.
Salve, comprendo il suo malessere.
In questa situazione mi arriva tanta ambiguità, differenza.
Penso che dietro questa richiesta ci sia altro a prescindere dall'altro appunto ma che vede protagonista lei e alcuni suoi aspetti profondi. Ritengo che potrebbe fermarsi e guardare davvero tutto questo a cosa tende, a che scopo ora sta così.
Se vuole ci sono anche online.
Dott. Salvucci Matteo
In questa situazione mi arriva tanta ambiguità, differenza.
Penso che dietro questa richiesta ci sia altro a prescindere dall'altro appunto ma che vede protagonista lei e alcuni suoi aspetti profondi. Ritengo che potrebbe fermarsi e guardare davvero tutto questo a cosa tende, a che scopo ora sta così.
Se vuole ci sono anche online.
Dott. Salvucci Matteo
Gentile Utente, mi dispiace per questa sua condizione di sofferenza, tra l’altro ben comprensibile. Concordo con ciò che hanno espresso prima di me i colleghi: la dipendenza da qualsiasi sostanza comporta una certa difficoltà di interruzione, ma per prima cosa ci deve essere la volontà e mi pare di capire dalle sue parole che questa manchi nel suo compagno di vita, non interessato ad interrompere l’uso. Al contempo non possiamo pretendere che l’altro (in questo caso il suo fidanzato) aderisca ai nostri desideri e sposi le nostre intenzioni. Le rivolgo però questa domanda: secondo lei perché, pur avendolo conosciuto “già fumatore” e aver dunque accettato questo suo aspetto di vita, proprio ora si è scatenata in lei questa ansia/preoccupazione e rabbia? Probabilmente perché la vostra storia d’amore si sta facendo via via più importante e volta al futuro ed ora ha quindi paura che questa dipendenza possa davvero inficiare il vostro cammino? All’inizio di una relazione prevalgono infatti aspetti di infatuazione e “incanto”, che possono in qualche modo offuscare invece aspetti più concreti ed importanti come questo, che difatti sono subentrati in lei in un momento successivo. Trovo che potrebbe giovarle parlare con un professionista per comprendere questo ed altri aspetti, oltre che continuare a dialogare con il suo fidanzato esplicitandogli il suo vissuto emotivo, ovviamente con le giuste modalità, magari pensando anche ad un percorso di coppia. Rimango a disposizione qualora lo desiderasse, anche online. Un saluto, Dott.ssa Valentina Terruzzi
È comprensibile che la tua preoccupazione per l'uso di cannabis da parte del tuo ragazzo stia causando ansia e disagio nella tua relazione. È importante affrontare questo problema in modo aperto e onesto, ma anche con empatia e comprensione per entrambi.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti:
Comunicazione aperta: Continua a comunicare apertamente con il tuo ragazzo sui tuoi sentimenti e sulle tue preoccupazioni riguardo al suo uso di cannabis. Assicurati di ascoltarlo attentamente quando esprime i suoi pensieri e sentimenti. La comunicazione aperta è fondamentale per affrontare le sfide in una relazione.
Comprendi la sua prospettiva: Cerca di capire perché il tuo ragazzo fuma cannabis. Le persone hanno diverse ragioni per farlo, che vanno dal relax alla socializzazione. Comprendere la sua prospettiva potrebbe aiutarti a vedere il suo punto di vista.
I limiti personali: Rifletti sui tuoi limiti personali riguardo all'uso di cannabis. Cosa sei disposta a tollerare nella tua relazione? Dove tracci la linea? Questo è un passo importante per te, in modo che tu possa comunicare chiaramente ciò che senti.
Considera le tue reazioni: Rifletti su come stai reagendo all'uso di cannabis del tuo ragazzo. Se il tuo livello di ansia e preoccupazione è eccessivo e sta influenzando negativamente la tua vita e la tua relazione, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per affrontare queste emozioni e trovare strategie per gestirle in modo più sano.
Sostegno reciproco: In una relazione, è importante sostenersi a vicenda. Cerca di trovare un equilibrio tra la tua preoccupazione per il benessere del tuo ragazzo e il rispetto della sua autonomia e delle sue decisioni.
Decisioni condivise: Quando possibile, cercate di prendere decisioni riguardo all'uso di sostanze insieme, considerando come queste decisioni possono influenzare la vostra relazione e il vostro benessere.
Comprensione e tolleranza: In una relazione, è normale avere differenze e sfide da superare. Cerca di essere comprensiva e tollerante nei confronti del tuo ragazzo, così come vorresti che lo fosse lui nei tuoi confronti.
Ricorda che ogni relazione ha le sue sfide, e l'importante è affrontarle insieme in modo costruttivo. Se ritieni che le tue preoccupazioni o ansie stiano influenzando negativamente la tua salute mentale o la tua relazione, considera di cercare il supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta per aiutarti a gestire queste emozioni in modo più efficace.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti:
Comunicazione aperta: Continua a comunicare apertamente con il tuo ragazzo sui tuoi sentimenti e sulle tue preoccupazioni riguardo al suo uso di cannabis. Assicurati di ascoltarlo attentamente quando esprime i suoi pensieri e sentimenti. La comunicazione aperta è fondamentale per affrontare le sfide in una relazione.
Comprendi la sua prospettiva: Cerca di capire perché il tuo ragazzo fuma cannabis. Le persone hanno diverse ragioni per farlo, che vanno dal relax alla socializzazione. Comprendere la sua prospettiva potrebbe aiutarti a vedere il suo punto di vista.
I limiti personali: Rifletti sui tuoi limiti personali riguardo all'uso di cannabis. Cosa sei disposta a tollerare nella tua relazione? Dove tracci la linea? Questo è un passo importante per te, in modo che tu possa comunicare chiaramente ciò che senti.
Considera le tue reazioni: Rifletti su come stai reagendo all'uso di cannabis del tuo ragazzo. Se il tuo livello di ansia e preoccupazione è eccessivo e sta influenzando negativamente la tua vita e la tua relazione, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per affrontare queste emozioni e trovare strategie per gestirle in modo più sano.
Sostegno reciproco: In una relazione, è importante sostenersi a vicenda. Cerca di trovare un equilibrio tra la tua preoccupazione per il benessere del tuo ragazzo e il rispetto della sua autonomia e delle sue decisioni.
Decisioni condivise: Quando possibile, cercate di prendere decisioni riguardo all'uso di sostanze insieme, considerando come queste decisioni possono influenzare la vostra relazione e il vostro benessere.
Comprensione e tolleranza: In una relazione, è normale avere differenze e sfide da superare. Cerca di essere comprensiva e tollerante nei confronti del tuo ragazzo, così come vorresti che lo fosse lui nei tuoi confronti.
Ricorda che ogni relazione ha le sue sfide, e l'importante è affrontarle insieme in modo costruttivo. Se ritieni che le tue preoccupazioni o ansie stiano influenzando negativamente la tua salute mentale o la tua relazione, considera di cercare il supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta per aiutarti a gestire queste emozioni in modo più efficace.
Gentile utente, la dipendenza dalle canne oramai è acclarata. Se si smette di colpo senza aiuto si sente l'astinenza, fisica, e successivamente il craving ovvero la voglia di fumare. Il cosiddetto pallino. Inoltre il fumo di canne provoca dei danni: fisici, sulla motivazione, attenzione, sessualità ecc ecc
Ci credo che lei è molto contrariata. Purtroppo controllarlo non avrà un effetto benefico ma lo allontanerà dal lei progressivamente. La motivazione a smettere è personale anche se può nascere all'interno della coppia. Ad esempio una persona può decidere di smettere per paura di perdere la compagna. Sarebbe buona cosa rivolgersi al Ser.D (servizio pubblico per le dipendenze) che offre il supporto di specialisti (medici, psicologi ecc ecc) gratuitamente e in forma anonima oppure può farsi seguire anche privatamente da persone con esperienza nel settore però, è meglio.
Io ho una esperienza nel settore di 23 anni.
Per qualsiasi altro chiarimento mi scriva senza alcun problema.
Cordialmente
Ci credo che lei è molto contrariata. Purtroppo controllarlo non avrà un effetto benefico ma lo allontanerà dal lei progressivamente. La motivazione a smettere è personale anche se può nascere all'interno della coppia. Ad esempio una persona può decidere di smettere per paura di perdere la compagna. Sarebbe buona cosa rivolgersi al Ser.D (servizio pubblico per le dipendenze) che offre il supporto di specialisti (medici, psicologi ecc ecc) gratuitamente e in forma anonima oppure può farsi seguire anche privatamente da persone con esperienza nel settore però, è meglio.
Io ho una esperienza nel settore di 23 anni.
Per qualsiasi altro chiarimento mi scriva senza alcun problema.
Cordialmente
Gentilissima ,comprendo le apprensioni ei timori da primo fidanzamento....ma nel suo caso mi sembra che vederci chiaro sia d'obbligo. Da quanto scrive lei non crede nell'uso delle droghe ( leggere) seppur per diletto...al contrario del suo fidanzato che lo ritiene una valvola di sfogo , necessaria.. Avere gli stessi valori ,in una coppia e' fondamentale!!!!.Le consiglio un bilancio della relazione e se dovesse pendere dal lato delle preoccupazioni ,paure e quant'altro ,sicuramente c'e' da mettere tutto in discussione, ne parlerei apertamente e.... poi, valori diversi ,strade diverse ,ognun per se'....Resto a disposizione e la saluto cordialmente...dott.ssa Adriana Gaspari
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