Prendo ipp da mesi, al fine di controllare carenze vitaminiche, quali esame del sangue posso fare pe

13 risposte
Prendo ipp da mesi, al fine di controllare carenze vitaminiche, quali esame del sangue posso fare per controllare i valori ?
Gentilissima paziente,
Possibili carenze causate da un prolungato utilizzo di inibitori di pompa protonica possono portare a: Carenza di vitamina B12, di ferro e di calcio.
n particolare gli Inibitori della Pompa Protonica bloccano la secrezione di H+ a livello delle cellule parietali dello stomaco, portando quindi ad una diminuzione dell'acidità gastrica, indispensabile per l'assorbimento di diversi nutrienti quali la vitamina B12.
Per valutare le eventuali carenze può fare delle normali esami del sangue controllando: calcio- ferro e B12.
Cordialmente
Dott.sa F.A.

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Gentilissima paziente, l'utilizzo prolungato di inibitori di pompa protonica spesso comportano un ridotto assorbimento di Vit. B12, ferro, calcio e magnesio, pertanto le suggerirei di aggiungere questi indicatori ai normali esami del sangue. Resto a disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa M.G.
Gentile paziente, l'assorbimento dei nutrienti avviene a livello intestinali, e vista l'assunzione di inibitori di pompa è possibile che ci siano delle riduzioni dell'assorbimento nonostante tali nutrienti siano effettivamente assunti tramite gli alimenti.
Il mio consiglio è di inserirne un po' a tappeto (a maggior ragione se non è ancora mai stato fatto) per avere un'idea dei valori dei micronutrienti, considerando che sta assumendo questi farmaci da mesi.
Contatti il medico per capire quali valori è opportuno controllare.
Cordiali saluti!
AZ
I PPI (Inibitori Pompa Protonica) bloccano la secrezione di H+ (ioni idrogeno) a livello delle cellule parietali dello stomaco, portando quindi ad una diminuzione dell’acidità gastrica, indispensabile per l’assorbimento di diversi nutrienti quali la vitamina B12. Negli utilizzatori cronici di PPI la carenza di vitamina B12 è 65% volte più comune, il quale grado è direttamente correlato con il dosaggio di questi (cioè più alto è il dosaggio di PPI più elevata sarà la carenza di vitamina B12). Ci sono relativamente pochi dati sull'associazione tra carenza di ferro e trattamento con PPI. Non ci sono evidenze che l'uso di PPI nelle normali condizioni cliniche porti a carenza di ferro e il monitoraggio dei livelli di ferro non è raccomandato. Tuttavia, particolare attenzione dovrebbe essere posta alla prescrizione di PPI in pazienti già sideropenici e in questi casi dovrebbe essere considerata una adeguata supplementazione.
Gli studi che hanno esaminato gli effetti del trattamento con PPI sull'assorbimento del calcio hanno parecchi limiti, incluso l'utilizzo di metodi indiretti per valutare l'assorbimento del calcio e la presenza di condizioni che possono influenzarne il metabolismo, come l'insufficienza renale. Allo stesso modo, l'associazione tra terapia a lungo termine con PPI e aumentato rischio di fratture è scarsamente documentata. Come tutti gli altri farmaci, anche i PPI dovrebbero essere utilizzati per indicazioni e in dosi appropriate. Pertanto non è possibile al momento raccomandare di interrompere la terapia a causa di potenziali rischi di osteoporosi quando questa è appropriata.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentile paziente,

la terapia che sta seguendo può facilmente indurre ad un calo dei valori di vitamine appartenenti al gruppo B.
Il mio consiglio è quello di consultare il suo medico e concordare delle analisi specifiche per identificare eventuali problematiche associate alla stessa terapia attraverso l'identificazione ed interpretazione dei valori ematologici.
Se successivamente alle analisi dovessero emergere delle carenze palesi di valori l'integrazione di vitamine sarà sicuramente la base da cui partire.
Resta comunque valido l'invito ad affidarsi ad un professionista e di non procedere in via del tutto autonoma.

Cordialmente
Dott. Celli Lorenzo
Gentile paziente, Gli IPP (inibitori di pompa protonica) sono farmaci che riducono la produzione di acido nello stomaco. Questo può portare a una diminuzione dell'assorbimento di alcuni nutrienti, come la vitamina B12, il ferro e il calcio.
In particolare, la vitamina B12, è necessaria per la produzione dei globuli rossi e del sistema nervoso. Il ferro è necessario per il trasporto dell'ossigeno nel sangue. Il calcio è necessario per la salute delle ossa.
Per verificare la presenza di eventuali carenze, le consiglio di eseguire degli esami del sangue per controllare i livelli di calcio, ferro e vitamina B12.
In caso di risultati alterati, il suo medico le consiglierà la terapia più appropriata.
Distinti saluti, Dott.ssa Martina Cortesi
Gentile paziente, basta richiedere al proprio medico curante esami ematochimici specifici per micronutrienti dunque vitamine e minerali (B12, ferro, calcio).

Cordialmente, Dott.ssa Stella
Buongiorno, B12, elettroliti e ferro possono essere tra i marcatori più esplicativi in tal senso.
Cordialità
Carissima paziente, in caso di assunzione prolungata di IPP potrebbero esserci carenze vitaminiche quali Vitamina B12, di macro elementi come il Ferro e di Calcio, quindi le consiglio di farsi prescrivere dal proprio medico di base questi esami.
Cordiali saluti
b12, ferro e calcio in assoluto. il consiglio, mentre c'è, è quello anche di controllare la D e l'acido folico perche di solito le carenze si scoprono per caso. cordiali saluti
Gentile cliente da quanto riferisce si evince che in effetti l'uso prolungato degli inibitori della pompa protonica porta ad abbassare la produzione di acido nello stomaco con conseguente insufficiente assorbimento specie della vit B12, calcio e ferro. Pertanto dovrebbe sottoporsi ad esami emato chimici per stabilire se sono presenti eventuali stati carenziali riguardo la vi. B12, calcio, ferro, ma anche di acido folico e vit D. L'uso degli IPP, se prescritto oculatamente ed in base al quadro clinico del paziente senza altri problemi in essere, non dovrebbe portare ad una carenza di tali vitamine e minerali . Resto a disposizione i Dottoressa Domenica Tallarico
Buonasera, gli inibitori di pompa protonica NON possono essere assunti per mesi, a costo di modificare in maniera importante il microbiota gastrico e da lì , a scendere, il microbiota di tutto il tratto enterico. Senta il suo medico di fiducia, le saprà dare consigli in merito.
Cordiali saluti
Gentile Paziente,
Gli inibitori della pompa protonica, possono ridurre l’acidità gastrica e se utilizzata a lungo termine, compromettere l’assorbimento di alcune vitamine e minerali, come la vitamina B12, e influenzare l’equilibrio del microbiota gastrico e anche intestinale.
Le consiglio di consultare il suo medico per eseguire delle analisi specifiche che possano valutare i suoi valori ematici e identificare eventuali carenze. Tali analisi possono includere, ad esempio, il dosaggio della vitamina B12, dell'acido folico e altri parametri relativi alla salute intestinale. Se dovessero emergere carenze evidenti o segni di disbiosi, il medico potrà suggerire un’integrazione vitaminica mirata o trattamenti per riequilibrare la flora intestinale.
È fondamentale affidarsi a un professionista per una valutazione completa e non apportare modifiche alla terapia o alla dieta senza un adeguato parere medico.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e le auguro il meglio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Rosanna Di Carlo

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