Premettendo che vengo da una situazione di coppia chiusa da 6 mesi dove io innamorqtissimo lei dopo

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Premettendo che vengo da una situazione di coppia chiusa da 6 mesi dove io innamorqtissimo lei dopo un periodo di amore corrisposto e iniziata l escalescion con tradimento vita parallela fino ad prendere la decisione di lasciarmi noi convivevamo la storia e finita male anche dal punto di vista familiare ovviamente in tt questo oggi io sono in una situazione di depressione reattiva assumo da 2 mesi cipralex e vado in terapia da un psicologo da 5 mesi leggerissimi cambiamenti ci sono stati ma persistono mal di testa vertigini e anzia anche se nn mi paralizza ma c'è a volte mi sembra assurdo e il continuo chiedermi ne uscirò da questa situazione? Ero una persona attiva su tt i fronti oggi mi sento uno straccio giornate si è altre no che dritte mi potete dare e se ho la possibilità di uscire da questa situazione che sembra un odissea
Buonasera, traspare chiaramente quanto la fine di questa relazione sia stata per lei una grande sofferenza con non poche conseguenze sul suo benessere psicofisico. Essendo lei già seguito da uno psicologo la invito ad affidarsi completamente ponendo al collega questo quesito che, conoscendola già da 5 mesi, ha più strumenti per poterle dare la risposta che cerca. La fiducia reciproca nel percorso terapeutico è il punto di partenza per la buona riuscita dello stesso. Un caro saluto

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Gentile utente, dal momento che è stato correttamente inserito in un percorso parallelo, psicofarmacologico e psicoterapico, la cosa più utile che può fare nel breve termine è quella di esporre questi dubbi agli specialisti che l'hanno presa in carico. Al posto suo, chiederei allo psichiatra una rivalutazione della sintomatologia organica, anche alla luce degli eventuali effetti collaterali dell'escitalopram (Cipralex). Esponga inoltre i suoi dubbi circa la prognosi di questo stato di malessere al suo terapeuta: sarà lieto di fornirle tutte le indicazioni di cui ha bisogno; il suo quesito è pienamente giustificabile e merita una risposta. Ci è impossibile tuttavia, in assenza di ulteriori informazioni, dirle con certezza a quali cambiamenti può auspicare, ma consideri che sta seguendo il percorso più indicato sulla base della letteratura scientifica, vale a dire un percorso psicoterapico affiancato dal supporto farmacologico.
Salve, per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci si consulti sempre con il proprio medico di fiducia.
Oltre a ciò, ha mai pensato a intraprendere un percorso di psicoterapia?
La potrebbe aiutare.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, per i farmaci si rivolga sempre al medico che glieli ha prescritti; per quanto concerne il percorso psicologico, su cosa state lavorando in questo momento? Che cosa dice il/la suo/sua Psicologo/a? Inoltre, valuti la possibilità di un lavoro più approfondito come la Psicoterapia. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Salve,
dal momento che sta seguendo sia una terapia farmacologica che una psicologica ne dovrebbe parlare con i relativi medici di riferimento.
Saluti.
Salve, tenuto conto degli utili consigli dati dai miei colleghi, quali rivolgersi ad un medivo x i farmaci e di seguire scrupolosamente una terapia con professionista psicoterapeuta, vorrei aggiungere qualche suggerimento in merito . Cominci in primo luogo a prendersi cura di se, questo le servirà x alleviare il dolore cercando di non ossessionarsi sul perché la relazione è finita , non si convinca che senza la sua compagna non potrà farcela , la farà stare peggio è le impedirà di
Parli dei suoi dubbi con gli specialisti a cui si è rivolto, con fiducia e consapevolezza del percorso che ha già intrapreso. Auguri
Buongiorno, una separazione può richiedere dei tempi abbastanza corposi per essere elaborata, soprattutto se si aveva investito tanto in quella relazione. A mio avviso è del tutto normale che abbia ancora dei sintomi, che si senta provato e depresso e che il percorso impieghi del tempo per esserle davvero d'aiuto. Se si trova bene con il suo psicologo continui e investa, ci vuole tempo per darsi delle risposte, capire bene come procedere, come ridefinirsi e per recuperare fiducia. Per la gestione dell'ansia e dei sintomi depressivi potrebbe esserle molto utile una parte di psicoterapia cognitivo-comportamentale, in cui può apprendere delle tecniche per riconoscere, comprendere e padroneggiare i suoi stati emotivi.
Gentile utente,

da quello che scrive si comprende bene la prova che sta attraversando. Per rispondere alla sua domanda: certamente! la depressione e il dolore per una storia così tormentata si possono superare. Lei lo sta già facendo, come ci dice - i suoi "leggerissimi cambiamenti" - per questo non deve perdere la speranza. E' un percorso difficile perché la depressione e l'ansia sono solo i sintomi di un malessere che è più profondo, una ferita che occorre indagare meglio e di più.
Per fortuna è già seguito da uno psicologo, si affidi a lui e discuta anche dei suoi dubbi - possono indicare a entrambi una nuova strada da seguire.

con i migliori auguri,

dr. Ventura
Buongiorno,
è necessario consultare il professionista che le ha prescritto la terapia eventualmente per cambiare il dosaggio.
Un saluto,
MMM
Gentile utente di mio dottore,

continui pure i trattamenti iniziati e vedrà che nel tempo le cose sicuramente andranno meglio. Abbia fiducia degli specialisti a cui si è affidato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. Senta prima il parere del medico per la questione farmaci. È importante.

Cordialità

MT
Buonasera! Ha già intrapreso un percorso che non tarderà a dare i suoi frutti. Ciò che lei descrive può essere l'epilogo del periodo vissuto, non si scoraggia. Parli dei suoi dubbi, delle sue paure e dei suoi sentimenti con il suo terapeuta che saprà contestualizzarle nel modo più adeguato. In bocca al lupo per tutto e vedrà che la vita può ancora regalarle bei momenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
credo che lei abbia fato tutto quanto le è stato possibile per sostenersi.
La terapia farmacologica, combinata alle sedute dallo psicologo, sono una buona strada per il cambiamento, bisogna che lei si conceda il tempo necessario per superare queste difficoltà con l'aiuto che suoi dottori di fiducia.
Caro, molto spesso quando investiamo tempo ed energie in progetti di vita che coinvolgono le nostre emozioni in modo totalizzante come una relazione, e che poi non vanno come ci aspettavamo, è molto difficile riuscire ad accettare il senso di fallimento che nella maggior parte dei casi ci assale.
È importante che lei riacquisti la fiducia in se stesso e si fidi degli strumenti che sicuramente possiede Per uscire da questo momento, solo che al momento forse non riesce a vederli. I professionisti che l’hanno in carica la potranno sicuramente aiutare a riconoscerli ed usarli nel modo più funzionale possibile, affinché il suo passato non determini e definisca in modo invalidante il suo presente e il suo futuro. In bocca al lupo!
Buongiorno. I percorsi che ha intrapreso (Farmacologico e Psicologico) sono un approccio completo al suo malessere. Sicuramente il lavoro da fare non sarà brevissimo, ma le permetterà di affrontare quelle fragilità che oggi la fanno soffrire così tanto. La sofferenza per la fine della sua relazione (anche se non è semplice e automatico da capire), avrà messo in luce aspetti della sua personalità che probabilmente erano nascosti. Quindi consideri questo periodo come una possibilità per acquisire una maggiore consapevolezza di sé e di come funziona. Inoltre, le suggerisco di riferire tutti i sintomi che percepisce al medico e allo psicologo che la stanno seguendo. La relazione medico-paziente deve essere basata sulla fiducia. Si affidi e vedrà che potrà uscirne rafforzato. Cordialmente, dott. RC
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Continui il suo percorso di psicoterapia con fede e dedizione, vedrà che arriverà a conoscere la causa ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi. Per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci, le consiglio di rivolgere le sue perplessità al medico, sicuramente persona più competente in materia.
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno,
continui il percorso psicologico. Deve poter elaborare un evento per lei emotivamente intenso.
Con un pò di pazienza, ne uscirà.
Cordiali saluti.
Dott. Leonardo Gottardo.
Salve, il trauma prende varie forme e sicuramente il cambiamento per lei ha rappresentato un trauma. Continui o intraprenda un percorso di psicoterapia e le consiglio la pratica mindfulness che può insegnarle un esperto psicologo istruttore anche con videoconsulenza online.
Buongiorno, la separazione può essere considerata la punta di un iceberg su cui lavorare in terapia. Ha le stesse caratteristiche dell'elaborazione di un lutto e richiede del tempo.
So che è difficile chiedersi tempo quando si soffre, ma vedrà, che pazientando, otterrà grandi risultati.
Buona vita,
Patrizia Provasi
Gentile, sembra che la rottura che ha vissuto abbia riattivato altro dentro di lei, le consiglio di parlare comunque con il suo psicologo con cui già è in cura, per qualunque dubbio in merito. saluti.
Gentile Utente, si percepisce un profondo malessere e scoraggiamento. Sicuramente, recandosi dal collega, sta promuovendo il suo benessere: elaborando la separazione e la delusione avrà modo di riprendere in mano la sua vita. Ha parlato delle sue perplessità con il suo terapeuta? In caso contrario la invito fortemente a farlo: è più probabile che si verifichi un cambiamento se si lavora su tutte le emozioni correlate ad esso, anche lo scoraggiamento. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra D'Antonio
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, dalle sue parole si evince il disagio profondo che sta vivendo ,"la diritta"più importante la sta già seguendo,cioè si sta facendo aiutare, parli con il suo psicologo dei dubbi e di ciò che sente e vedrà che i risultati arriveranno se è disposto a dare e a darsi fiducia. Spero di esserle stata di aiuto. Cordialmente
Dott.Gelsomina Labellarte
Buonasera, comprendo il disagio della situazione che sta affrontando. Sembra che lei abbia vissuto un trauma, e sta già lavorando su tale situazione con il suo terapeuta. Le consiglio di parlare delle sue perplessità con il collega. Cordialmente Dott.ssa Valentina Maccioni
Gentile utente, innanzitutto ha già fatto la scelta corretta, ovvero rivolgersi a un professionista; tenga presente che per riuscire a stare meglio può volerci diverso tempo, non sempre cinque mesi sono sufficienti, continui con fiducia il percorso.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Gentile utente, si comprende bene quanto sia difficile il momento che sta attraversando e quanto questa rottura abbia fatto emergere una sofferenza profonda. Questa reazione depressiva però può essere superata, e lei ha già intrapreso il percorso giusto di guarigione. Anche se a volte possono sembrarle poca cosa, quiei suoi "leggerissimi cambiamenti" sono il simbolo di miglioramento. Non sarà un percorso sempre facile, ma se sente di potersi fidare del collega col quale sta lavorando affronti con lei o lui questi momenti di maggior sconforto, paura, fatica, per indagarli e trovare nuova spinta o anche solo per renderli condivisibili e magari più tollerabili.
Le faccio gli auguri, dott.ssa Eleonora Donatelli
Gentilissimo, innanzitutto grazie per la condivisione. Ha pensato di rivolgersi ad uno specialista? parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere meglio le motivazioni sottostanti il suo malessere e difficoltà.
Resto a disposizione!
AV
Buongiorno caro utente, le consiglio di proseguire con il percorso psicoterapeutico: abbia fiducia nel suo terapeuta, vedrà che con il tempo, i sintomi somatici e l'umore deflesso inizieranno ad andare meglio.
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente , accolgo questo suo disagio e posso dirle che avendo già intrapreso una terapia combinata , può rivolgersi direttamente al suo medico di riferimento per quanto riguarda l'aspetto farmacologico e approfondire con il collega lo stato emotivo che sta vivendo.
Le auguro di continuare il suo percorso volto al raggiungimento del suo equilibrio e benessere psico-fisico.
Resto a disposizione per qualsiasi domanda che vorrà sottopormi.
Un abbraccio.
Dr. Luca Russo.
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. La depressione reattiva in seguito a una rottura in una relazione di lunga data è un'esperienza comune e può richiedere tempo per guarire. È positivo che tu stia assumendo Cipralex e che tu sia in terapia con uno psicologo, poiché queste sono misure importanti per affrontare la tua situazione.
Buonasera, intanto grazie per la fiducia riposta nel raccontare la sua sofferenza. Ciò che posso dirle io è che ogni processo che porta ad un miglioramento è lento, e non ci si trova mai di fronte ad un profondo cambiamento dall'oggi al domani. Ogni tanto si fermi ad osservare da dove è partito; ciò che ora chiama "leggerissimi" miglioramenti, all'inizio del suo percorso forse potevano sembrare comunque irraggiungibili. Si conceda di aver bisogno di tempo per tornare a stare bene e nel frattempo continui ad affidarsi alle persone che ha scelto per accompagnarla in questo percorso. Un passo alla volta, vedrà che ne uscirà. In bocca al lupo. Resto a disposizione.

Lisa Franzolin
Salve, inizio con il dirle che mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Il fatto di aver chiesto prontamente aiuto e che stia già seguendo una terapia farmacologica e una psicologica è un fattore molto positivo, indice della sua capacità di prendersi cura di sè e cercare attivamente soluzioni alle difficoltà che incontra. Adesso il suggerimento è di avere fiducia in sè e nei professionisti che la stanno seguendo, riportando anche a loro come si sente e i dubbi che ha, perchè sono legittimi e possono essere discussi all'interno del rapporto terapeutico. Il mio suggerimento personale è di tenere presente che la pazienza è un ingrediente fondamentale per vivere bene, e che sopratutto nei momenti più difficili si possono trovare nuove risorse e nuove opportunità. Provi a dedicarsi a qualcosa di nuovo che le piace e che non ha mai fatto, senza aspettarsi risultati ma cercando di godersi il momento presente. un saluto

È comprensibile che tu stia affrontando un periodo molto difficile dopo la fine della relazione e le difficoltà emotive che ne sono seguite. La depressione reattiva a una situazione di questo tipo è una risposta naturale a eventi stressanti e traumatici come il tradimento e la fine di una storia d'amore importante.

È incoraggiante notare che stai già ricevendo trattamento con Cipralex e che stai frequentando un percorso di terapia psicologica. Anche se hai sperimentato solo leggeri cambiamenti fino ad ora, è importante riconoscere che il processo di guarigione può richiedere tempo e pazienza.

È normale provare mal di testa, vertigini e ansia durante un periodo di depressione, poiché questi sintomi sono spesso collegati alle alterazioni chimiche nel cervello e alle reazioni fisiche allo stress emotivo. Tuttavia, è importante continuare a comunicare con il tuo medico e il tuo terapeuta sui tuoi sintomi per valutare l'efficacia del trattamento attuale e apportare eventuali aggiustamenti o modifiche necessarie.

Per quanto riguarda il tuo desiderio di uscire da questa situazione, è importante ricordare che la strada verso la guarigione può essere lunga e accidentata, ma ci sono molte risorse e strategie che possono aiutarti lungo il percorso. Oltre alla terapia e alla medicazione, potresti voler considerare l'adozione di pratiche di auto-curadi e di sostegno sociale, come l'esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata, il tempo trascorso con amici e familiari di fiducia, e l'esplorazione di hobby o attività che ti danno piacere.

Ricorda che non sei solo in questo percorso e che ci sono persone e risorse disponibili per aiutarti. Continua a lavorare sodo con il tuo team di supporto e sii gentile con te stesso mentre attraversi questo momento difficile. Con il tempo e con l'impegno nel processo di guarigione, è possibile superare questa fase e ritrovare il benessere emotivo e la soddisfazione nella vita.
Mi dispiace molto per quello che stai passando, è normale sentirsi così dopo una situazione difficile come quella che hai vissuto. È giusto che tu stia cercando aiuto attraverso la terapia e la medicina, ma è anche importante essere pazienti con te stesso e dare tempo al tempo per guarire.
Alcuni consigli che posso darti sono:
• Continua a seguire la terapia e prendi i farmaci prescritti dal medico, la strada verso la guarigione può essere lunga ma è importante continuare ad impegnarsi.
• Cerca di mantenere una routine quotidiana, anche se ti sembra difficile. Fissare obiettivi piccoli e realizzabili ogni giorno può aiutarti a sentirti un po' meglio.
• Cerca di fare attività fisica leggera, come una passeggiata all'aria aperta o yoga. L'esercizio fisico può aiutare a rilassare la mente e a ridurre lo stress.
• Cerca di concentrarti sul presente invece che sul passato o sul futuro. Vivere nel momento presente può aiutarti a sentirsi più calmo e sereno.
• Parla con il tuo terapeuta delle tue preoccupazioni e dei tuoi pensieri. Lavorare insieme a lui/lei può aiutarti a trovare nuove prospettive e strategie per superare questo momento difficile.
Ricorda che la strada verso la guarigione non è sempre lineare e potrebbero esserci alti e bassi lungo il percorso. È normale sentirsi scoraggiati a volte, ma è importante mantenere la speranza e la fiducia che uscirai da questa situazione. Non sei solo in questo, cerca il supporto delle persone vicine a te e non esitare a chiedere aiuto quando ne hai bisogno. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Gentile Utente, intanto grazie per aver condiviso la sua sofferenza, credo che non sia stato facile. Penso sia importante dare valore ai "leggerissimi cambiamenti" che ha notato e potrebbe essere utile rivolgersi ad un terapeuta, in modo da poter esplorare ciò che sente e discutere dei dubbi che ha.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Giulia Di Bartolo
Gentile utente, capisco che stare nella sofferenza che sta vivendo non sia facile, ma posso rassicurarla sul fatto che col tempo e la terapia migliorerà. Dei miglioramenti li ha già visti e cinque mesi possono essere ancora un tempo troppo breve. Purtroppo non c'è una cura veloce per la sofferenza, ognuno di noi ha i suoi tempi per affrontarla.
Il mio consiglio è di darsi del tempo per elaborare quello che è successo e riprendersi, senza avere fretta, nè darsi scadenze.
Se è seguito da uno psicologo, si affidi a lui e gli rivolga tutte le domande che le sovvengono. Sta facendo tutti i passi necessari per tornare a stare bene, deve solo avere pazienza con se stesso e fiducia.
Le faccio i miei auguri per tornare a stare meglio,
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Gentile utente,
È comprensibile che, dopo una rottura così dolorosa, stia attraversando una depressione reattiva. I sintomi fisici, come mal di testa, vertigini e ansia, sono manifestazioni del suo corpo che sta cercando di elaborare il trauma. Sta già facendo passi importanti con la terapia e il Cipralex, e anche se i cambiamenti possono sembrare lenti, i piccoli miglioramenti indicano un progresso.
È naturale chiedersi se ne uscirà, e la risposta è sì, ne può uscire. La guarigione richiede tempo e pazienza, ma continuando il percorso terapeutico e concentrandosi sui piccoli progressi quotidiani, potrà ritrovare il suo equilibrio. Se volesse contattarmi sono a disposizione. Saluti, dtt.ssa Livia Erika
Caro utente, la sua separazione è recente e da ciò che descrive si tratta di una relazione che è stata importante. Al momento si trova nella fase più acuta del dolore da separazione, la buona notizia è che non durerà per sempre, evolverà e andrà meglio anche perché ha trovato il coraggio di prendersi cura di sé.
Proprio come Ulisse l’eroe dell’odissea che con coraggio ha dovuto affrontare tante difficoltà prima di giungere ad Itaca. Continui con fiducia così. In bocca al lupo.
Buonasera, comprendo quanto possa essere difficile questo momento per lei. Il percorso psicologico che sta svolgendo potrebbe già essere la strada giusta, soprattutto se ha notato già anche solo piccoli miglioramenti. La strada per la consapevolezza e per il cambiamento profondo che possono diminuire la sua sintomatologia, non è facile, ma con una buona motivazione e l'aiuto di un professionista con il quale sente di avere una buona relazione terapeutica possono darle risultati ottimi. Dott.ssa Susanna Scainelli
Salve, evidentemente la rottura le ha causato un forma di trauma che non riesce ad elaborare correttamente.
Il miglior percorso risolutivo potrebbe essere quello che prevede l’utilizzo dell’EMDR.
Si informi e valuti la modalità.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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