Possibile che io in 4 anni di psicoanalisi non abbia capito, imparato nulla? Cosa ho che non va?
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risposte
Possibile che io in 4 anni di psicoanalisi non abbia capito, imparato nulla?
Cosa ho che non va?
Perchè sono nata?
Cosa ho che non va?
Perchè sono nata?
Gent.mo utente, dalle domande che pone traspare un certo disagio collegato alla terapia e forse al rapporto terapeutico. Ne parli con il suo terapeuta, la aiuterà a capire cosa stia succedendo. Cordialmente.
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Buonasera, domande interessanti, credo sia importante affrontarle con il suo analista, le auguro di trovare delle indicazioni per la sua ricerca.
Massimiliano
Massimiliano
Gentile utente,
Si può fare presente queste sue riflessioni al suo terapeuta. Probabilmente è una questione legata alla relazione terapeutica .
Cari saluti
Si può fare presente queste sue riflessioni al suo terapeuta. Probabilmente è una questione legata alla relazione terapeutica .
Cari saluti
Dalla sua domanda traspare certamente uno stato di insodisfazione molto marcato. Le cause per cui sente che non è cambiato nulla possono essere moleplici. Certamente è fondamentale (qualora non l'avesse già fatto) condividere il suo disagio con lo psicoterapeuta che la sta seguendo. Per una risposta più precisa dovrebbe fornire maggiori dettagli.
Gentile Signore/a è una buona possibilità condividere questo suo vissuto con il suo analista. Lui ha sicuramente tutti gli elementi per darle una lettura utile per il proseguo del suo lavoro. Un cordiale saluto
Gentile Utente, come le hanno già proposto i colleghi, credo che sia opportuno che si confronti con il collega che la segue. Perché un feedback su come procede la terapia è un aspetto importante del percorso e della relazione terapeutica.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
gentile utente, può capitare che durante il percorso psicoterapico si provi sconforto. Le consiglio di parlarne con il collega che la sta seguendo, saprà sicuramente sostenerla in questo momento. Saluti Dott.ssa Serena Sciortino
Salve, il chiedersi "perché sono nata?" è proprio una questione che potrebbe trattare efficacemente in una psicoanalisi. Ne parli con il suo analista. Saluti, M.M.
Buonasera,
se dopo 4 anni lei ha questa sensazione è importantissimo che ne parli con il suo psicologo e concordare con lui i prossimi passi e obiettivi, compresa una eventuale interruzione del percorso insieme.
dott Tealdi
se dopo 4 anni lei ha questa sensazione è importantissimo che ne parli con il suo psicologo e concordare con lui i prossimi passi e obiettivi, compresa una eventuale interruzione del percorso insieme.
dott Tealdi
Credo che stia cercando delle risposte degne della profondità della sua domanda. Sicuramente c'è da ascoltare e comprendere il dolore nel quale è immersa, ma è vero anche che è necessario porre lo sguardo verso l'alto. Se davvero ha a cuore un risposta, saprà come cercarla.
Carissima,
pensi che io in 20 anni di analisi personale come paziente e come analista ancora ho dei dubbi sull’avere compreso qualcosa!
Ma di quel poco che com-prendiamo, che prendiamo con noi e con l’altro, proviamo a fare tesoro.
Lei come tutti noi è nata proprio per questo: fare tesoro della sua esperienza, nel bene e nel male, e creare un’opera originalissima.
Non demordi....
Un caro abbraccio
pensi che io in 20 anni di analisi personale come paziente e come analista ancora ho dei dubbi sull’avere compreso qualcosa!
Ma di quel poco che com-prendiamo, che prendiamo con noi e con l’altro, proviamo a fare tesoro.
Lei come tutti noi è nata proprio per questo: fare tesoro della sua esperienza, nel bene e nel male, e creare un’opera originalissima.
Non demordi....
Un caro abbraccio
Gentile utente mi associo ai colleghi nel ribadire la necessità di parlare del suo disagio con il suo psicoterapeuta.
Cara signora, che domande "forti".... è evidente il suo disagio. Certamente dopo 4 anni di terapia dei miglioramenti dovrebbe averli ottenuti... qualora così non fosse ne parli con il suo psicoterapeuta.
Si deve sentire libera di poter esprimere le proprie perplessità, eventualmente cambiare e scegliere un diverso orientamento psicoterapeutico.
In bocca al lupo di cuore.
Si deve sentire libera di poter esprimere le proprie perplessità, eventualmente cambiare e scegliere un diverso orientamento psicoterapeutico.
In bocca al lupo di cuore.
Gentile utente, qualsiasi dubbio abbia in merito al suo percorso di psicoterapia, qualsiasi emozione negativa abbia, anche nei confronti del/della suo psicoterapeuta saranno oggetto di lavoro e spunto per il suo percorso solo all'interno della cornice terapeutica. Le consiglio quindi di parlarne assieme al/alla sua terapeuta, in modo da proseguire con il lavoro svolto, nonostante ciò le procuri frustrazione. Un caro saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno cara! nulla rimane costante nella vita, nemmeno noi stessi. Sono convinta che qualcosa sicuramente avrai imparato, potresti provare ad interpretare i tuoi segnali di cambiamento in un modo diverso. Per esempio, cerchi più supporto rispetto all'inizio del percorso? Sei stanca di vivere passivamente, accettando le solite stanche routine? Senti di voler voltare pagina? Prova a rispondere a queste domande, magari scrivendole e osserva le risposte. Se stai ancora svolgendo il percorso con il tuo terapeuta ti consiglio inoltre di discuterne con lui/lei. Se così non fosse potrai contattarmi per un consulto online.
Buonasera, ne parli con il suo terapeuta. I dubbi e le domande sono occasioni per crescere insieme!
Se non dovesse darti delle risposte, ti consiglio di cambiare professionista e approccio! La terapia cognitiva risulta essere una metodologia decisamente più condivisa rispetto agli obiettivi tra paziente e terapeuta, rispetto alla psicoanalisi.
Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Se non dovesse darti delle risposte, ti consiglio di cambiare professionista e approccio! La terapia cognitiva risulta essere una metodologia decisamente più condivisa rispetto agli obiettivi tra paziente e terapeuta, rispetto alla psicoanalisi.
Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Gentile utente di mio Dottore,
in ogni percorso terapeutico è importante definire degli obiettivi della Terapia stessa.
Provi a sintonizzarsi con il proprio sentire rispetto al lavoro che ha seguito e condivida con il suo terapeuta le sue riflessioni.
Non c’è atteggiamento più onesto di questo.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
in ogni percorso terapeutico è importante definire degli obiettivi della Terapia stessa.
Provi a sintonizzarsi con il proprio sentire rispetto al lavoro che ha seguito e condivida con il suo terapeuta le sue riflessioni.
Non c’è atteggiamento più onesto di questo.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Gentle utente spesso dopo anni di terapia possono ritornare a galla situazioni, vissuti non elaborati, espressione di un conflitto interno. Provi ad accogliere questa situazione come una valida occasione per poter riflettere su quelle tematiche che sono emerse che comunicano qualcosa su di sé. Parlarne con il suo terapeuta potrebbe essere un valido strumento per comprendere ciò che le sta accadendo, in che momento della terapia sono riemersi conflitti che pensava di aver ormai risolto.
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