Perdonate la domanda forse stupida ma: È sconsigliabile leggere di psicologia mentre si segue un p

Salve, ritengo sensato poter leggere argomenti di psicoterapia Tuttavia ritengo opportuno evitare di farne interpretazioni qualora risultassero di difficile comprensione Dunque meglio condividere tali aspetti con il terapeuta. Cordialmente,dott FDL

Salve, penso che sarebbe utile parlarne con chi la segue attualmente. Si potrebbe trattare di orientamenti molto diversi e non influenzarsi per nulla, per cui potrebbe essere un'esperienza culturale, ma meglio condividere per uno scambio più trasparente.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni

Buongiorno! potrebbe esserle utile confrontarsi con il suo terapeuta al riguardo; ma allo stesso tempo, credo che informarsi ed incuriosirsi in materia di psicologia sia anche utile al fine stesso della terapia e della crescita personale.
Resto a disposizione
AV

Buongiorno, trovo l'interesse e la curiosità degli ingredienti fondamentali allo stare bene con se stessi e con gli altri. Per rispondere direttamente al suo dubbio sull'"inquinamento" di certe letture sul percorso terapeutico ritengo che gli aspetti di contaminazione (intesa come incontro e mescolamento) siano inevitabili e a volte stimolo di e per ulteriori riflessioni. Parlarne con il/la suo terapeuta sarà arricchente rispetto ai significati che lei dà o darà a ciò che legge. Un caro saluto e buon Natale, dr. Maria Zaupa

Buonasera, quanto le sta accadendo potrebbe significare tante cose diverse, di per sé non c'è nulla di male, intendiamoci. Piuttosto le direi che ha più senso che ne discuta con il suo terapeuta. Un caro saluto

Gentile utente,

credo che la sua voglia di conoscenza e arricchimento, non possa altro che far bene al suo percorso psicoterapeutico, sia in termini di consapevolezza che di aderenza allo stesso...
La invito quindi ad assecondare questa sua nuova propensione.
Un caro saluto!

Buongiorno. Ha lo stesso senso che mettersi a leggere un manuale di nefrologia se avesse bisogno di cure ai reni. Questo suo comportamento ha motivazioni solo in parte consapevoli e, come per qualunque altro comportamento, può essere oggetto di condivisione e analisi alla luce del rapporto psicoterapeutico instaurato. SG

Salve, penso che sia molto utile che lei si confronti con il suo terapeuta. Lui o lei potrebbe anche consigliare delle letture specifiche collegate ai suoi bisogni.

Buonasera. Credo che possa essere nutriente per se stesso/a leggere ed approfondire il testo di psicologia di cui parla ed eventualmente confrontarsi con il/la sua terapeuta se da questa lettura dovessero emergere domande, riflessioni ecc. L'unico aspetto importante da considerare a mio avviso è la distinzione del fatto che la psicoterapia è il percorso che svolge con il/la suo/terapeuta, il libro è un approfondimento di un argomento di suo interesse. Un saluto, Dott Felice Schettini

Buonasera, dipende dall'intento con cui legge. Se lo fa per cercare ulteriori elementi di autovalutazione perché non è convinta di ciò che le viene detto, allora è meglio condividere il contenuto dei suoi pensieri con la terapeuta che la segue. Consideri che il Gabbard è un testo universitario e ciò che è esposto viene integrato da tante altre informazioni durante il percorso di studi in psicologia. Spero di averle risposto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Buonasera, leggere non è mai sconsigliato. lei ha voglia di approfondire argomenti di psicologia per arricchirsi intellettualmente. Se ciò la nutre e la fa stare bene continui pure con tranquillità. se nascono delle domande che riguardano il suo percorso si confronti serenamente col suo terapeuta.
un caro saluto

Gentile, è sempre raccomandabile leggere un buon libro e magari confrontarsi col suo terapeuta, cordialmente

Gentilissimo, è sempre importante assecondare le curiosità.. per cui bene venga leggere e approfondire tutto ciò che le interessa. Dal suo racconto non si comprende se lei si sente in colpa per questo verso il suo terapeuta, comprenda meglio le emozioni che stanno dietro a questa circostanza, potrebbe acquisire molto sulla relazione con il suo terapeuta e farne partecipe potrebbe essere sicuramente utile alla terapia. cordialmente Dottoressa Mirella Pepi

Gentile utente di mio dottore,

le letture non hanno il potere di inquinare un percorso psicoterapico ne tanto meno la possibilità di sostituirsi ad esse. Continui la psicoterapia cominciata per le problematiche riscontrate in questo momento della sua vita e nel caso ne sentisse il bisogno, si apra ad un confronto con il/la collega che la segue rispetto a questa questione dei libri, sicuramente potrà accogliere ed orientare anche questi suoi dubbi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

Buongiorno, di norma non è un problema per un percorso psicoterapeutico che il paziente legga e approfondisca diverse tematiche. Questo può avvenire per curiosità, proprio interesse, ecc. Per quel che riguarda l'inquinamento della sua terapia io non me ne farei un problema non funziona così in automatico ma se desidera può parlarne apertamente con il suo psicoterapeuta. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno

Salve, leggere il gabbard non equivale a potersi fare una diagnosi. Nemmeno noi possiamo farlo! Per cui se vuole soddisfare delle curiosità può leggere e parlarne anche con lo psicoterapeuta che la segue.
Data però la complessità dell’argomento la invito ad impiegare diversamente il suo tempo durante gli incontri. Saluti dott.ssa Sandra Petralli

Buonasera, non è una domanda stupida, anzi, è una riflessione interessante! Leggere di psicologia mentre si è in terapia non è necessariamente sconsigliabile, ma è importante farlo con consapevolezza. Approfondire argomenti legati alla psicologia può arricchire il proprio percorso di crescita personale, ma potrebbe anche portare a "interpretazioni personali" dei propri problemi o del lavoro terapeutico. Questo potrebbe talvolta creare confusione o aspettative irrealistiche.

Il consiglio migliore è quello di parlarne direttamente con il suo terapeuta, per capire insieme come questo interesse possa integrarsi nel percorso che state seguendo. Essere trasparenti su ciò che si legge o si esplora può aiutare a mantenere una visione chiara e non distogliere il fuoco dalla terapia.
Il confronto con il terapeuta può essere un'occasione per approfondire alcuni aspetti del suo percorso e chiarire eventuali dubbi che potrebbero emergere dalla lettura. L'importante è che la lettura non diventi un modo per "autodiagnosticarsi" o sovrapporsi all'approccio terapeutico in corso, ma piuttosto un'opportunità per arricchire la sua comprensione.

In ogni caso, l'importante è non smettere di porsi domande e di essere aperto al confronto.
dott.ssa Raileanu