Perchè viene l'ansia? Perchè alcune persone non ne soffrono?
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Perchè viene l'ansia?
Perchè alcune persone non ne soffrono?
Perchè alcune persone non ne soffrono?
Gentile utente, e’ difficile dare una risposta univoca alla sua domanda, pur interessante e stimolante di per se’. Indubbiamente l’ansia e’ un’emozione umana - implicante quindi la dimensione della coscienza che, per quel che sappiamo, non è della restante parte del regno animale - un’emozione che implica una serie di sensazioni che possono toccare sia il campo psichico che quello corporeo. Essa ha delle connessioni strette con il vissuto della persona, e qui mi riferisco a tutte quelle esperienze relazionali anche molto antiche nella storia individuale, e con il modo in cui il passato e il presente influenzano la percezione del futuro. E’ centrale considerare come però esistano dei meccanismi inconsci, ovvero non consapevoli per il soggetto che ne è abitato, che possono avere un ruolo determinante nella genesi della sensazione “ansia” e di ciò che è ad essa connesso. Se la ragione per cui pone la domanda è relativa a se’, se si trova a sperimentare questa emozione e si domanda perché l’ansia “viene” e perché lei, a differenza di altre persone, ne soffra, se dunque lei si sta facendo una domanda su un suo sintomo, lei si sta facendo facendo una domanda importante. La sua domanda infatti, sempre h che sua posta in questi termini, può rappresentare un punto di partenza essenziale proprio per andare nella direzione della risoluzione del sintomo stesso. Potrà quindi provare a chiedersi anche da quanto tempo provi questa emozione, in quali contesti essa si verifichi, e, soprattutto, a che cosa del passato possa essere legata. Potrà provare domandarsi anche quali siano quelle persone che lei ritiene non siano soggette a sperimentare quell’emozione, e che cosa esse abbiano in comune o di diverso da lei, cosa la colpisca di loro. Spero di essere riuscita a darle almeno qualche spunto, credo però che, se vorrà ampliare il suo quesito e fornire maggiori elementi, potrà essere interessate provare ad approfondire ulteriormente. Un saluto, Marta Corradi.
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Buonasera. Tutti la sperimentano in una certa misura. L'ansia, o meglio, l'angoscia, è lo stato in cui l'essere umano si trova precipitato quando il desiderio dell'altro non è chiaro, quando un evento sfugge alla capacità di significazione, quando non sussiste la possibilità di occupare in un dato momento un posto preciso rispetto alle richieste esterne. Un buon esempio di situazione ansiogena lo si può reperire nei primi minuti del film "Bastardi senza gloria": che vuole il Cacciatore di Ebrei? Vuole punire? Offre collaborazione? Sa o non sa? L'ansia sale, fino al suo scioglimento catartico. sm
Gentile Utente, l’ansia non è solamente un’emozione da temere, perché ci aiuta ad individuare le possibili minacce future e a premunirci contro di esse, progettando ipotetici scenari nei quali potremmo essere coinvolti e, in quel caso, dovremmo affrontare la situazione temuta.
Le persone con Disturbi d’Ansia in genere presentano pensieri ricorrenti e preoccupazioni. Inoltre, possono evitare alcune situazioni come tentativo di gestire (o non affrontare) le preoccupazioni. I sintomi fisici dell’ansia più frequenti sono sudorazione, tremolio, tachicardia e vertigini/capogiri.
Riguardo il perché alcune persone sviluppino un vero e proprio disturbo d’ansia ed altri no, dipende dalle proprie esperienze di vita e dai modelli di apprendimento.
Un cordiale saluto
Le persone con Disturbi d’Ansia in genere presentano pensieri ricorrenti e preoccupazioni. Inoltre, possono evitare alcune situazioni come tentativo di gestire (o non affrontare) le preoccupazioni. I sintomi fisici dell’ansia più frequenti sono sudorazione, tremolio, tachicardia e vertigini/capogiri.
Riguardo il perché alcune persone sviluppino un vero e proprio disturbo d’ansia ed altri no, dipende dalle proprie esperienze di vita e dai modelli di apprendimento.
Un cordiale saluto
Nessuno è esente da avere situazioni ansiogene. certo se queste sono frequenti e non fanno vivere bene è giusto affrontare il problema magari con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta in modo da superare questo stato o riuscire a gestirlo e, le assicuro che si può!!
Cordiali saluti. Dott. Lina Isardi
Cordiali saluti. Dott. Lina Isardi
Buongiorno,
l'ansia non è altro che l'attivazione verso un potenziale pericolo. Quindi è importante imparare a viverla e gestirla, in modo da poter sfruttare al meglio questo sistema che tutti abbiamo.
dott Tealdi
l'ansia non è altro che l'attivazione verso un potenziale pericolo. Quindi è importante imparare a viverla e gestirla, in modo da poter sfruttare al meglio questo sistema che tutti abbiamo.
dott Tealdi
Gentile utente,
l'ansia è solo un sintomo, niente di più che un segnale che ci invita ad occuparci di quello che ci riguarda. Non è la causa, ma l'effetto di un malessere. Continui a lavorare su se stessa.
I miei auguri,
MG
l'ansia è solo un sintomo, niente di più che un segnale che ci invita ad occuparci di quello che ci riguarda. Non è la causa, ma l'effetto di un malessere. Continui a lavorare su se stessa.
I miei auguri,
MG
L'ansia è una emozione funzionale ed utile, fino a quando diviene eccessiva e ci impedisce la quotidianità. Nel corso della nostra vita ci formiamo delle credenze, che in alcuni contesti ci sono state utili. Queste credenze si rafforzano grazie a varie esperienze di vita che confermano o meno tale idea. Le stesse credenze sono accompagnate da strategie che possono mantenere il disagio.
Non abbiamo tutti avuto le stesse esperienze, non abbiamo tutti le stesse credenze, fattori di rischio e tanti altri fattori che intercorrono a dar vita al Disturbo di Ansia. Un abbraccio. Dott.ssa Cinzia Borrello
Non abbiamo tutti avuto le stesse esperienze, non abbiamo tutti le stesse credenze, fattori di rischio e tanti altri fattori che intercorrono a dar vita al Disturbo di Ansia. Un abbraccio. Dott.ssa Cinzia Borrello
Buongiorno l'ansia come le hanno già detto i colleghi, è un'emozione molto utile per noi. Le sarà sicuramente capitato di dover affrontare un colloquio di lavoro, un esame universitario, una verifica a scuola...ecco,se ripensa a quei momenti l'ansia permette di mantenere l'attenzione e la concentrazione focalizzata solo ed esclusivamente su quello, tralasciando tutto ciò che ci circonda (rumori,distrazioni,la fame,il caldo...) e tutti quei pensieri che in quel momento non sarebbero utili (la partita di calcetto del pomeriggio, la lista della spesa....). Quindi un certo grado di ansia è assolutamente funzionale per ottenere il massimo risultato possibile per ciascuno di noi. Può immaginare l'ansia come una curva gaussiana che sale fino ad un punto massimo e poi riscende dalla parte opposta. Il livello base di "ansia" di ciascuno di noi varia leggermente (c'è chi è più ansioso e chi meno), poi succede qualcosa che ci fa preoccupare e l'ansia sale. il nostro compito però è mantenerla sempre entro certi livelli in modo che sia positiva e funzionale. Se li supera diventa malessere e può raggiungere il picco dell'attacco di panico. Questa è l'espressione massima di ansia disfunzionale. Questo picco però come ci insegna la curva, è destinato sempre a scendere e in un breve tempo fortunatamente. Può però riattivarsi e quindi risuccedere. Non possiamo eliminare l'ansia, è proprio impossibile e ci faremmo un grande torto ma possiamo imparare a controllarla e a gestirla per goderne dei benifici. Spero di esserle stata di aiuto e se vorrà altre informazioni o risposte alle sue curiosità non esiti a contattarmi.
Un caro saluto
Dr.ssa Oltolini Sara
Un caro saluto
Dr.ssa Oltolini Sara
Buongiorno, è impossibile "non soffrirne" perché l'ansia è una reazione automatica del nostro organismo davanti ad un pericolo. E' fisiologica ed automatica, oltre che importante da esperire. Tutti la sperimentiamo in alcune circostanze, ed è assolutamente normale ed adattivo! Discorso diverso è chi ne soffre sempre, senza apparente motivazione esterna: in questi casi, i motivi potrebbero essere i più svariati, dipende dalla persona e dai suoi vissuti. Generalizzando, potrei dirle che è sempre sintomo di qualcosa che non va, quindi è un campanella di allarme che segnala un altro problema, non il problema in sè! Saluti
Gentile Utente, l'ansia è uno stato emotivo che tutti possiamo provare in diversa misura e intensità. Quando si manifesta in modo fisiologico può essere anche molto utile e funzionale, pensiamo a quando dobbiamo preparare un esame o un colloquio di lavoro: avere una piccola quota di ansia può favorire, per esempio, la concentrazione e la motivazione a studiare e prepararmi al meglio.
Diventa problematica quando la risposta ansiosa è spropositata rispetto allo stimolo oppure se si manifesta in assenza di dello stimolo stesso. Per esempio, può essere un problema se, una volta arrivato all'esame o al colloquio, non riesco più a ragionare o a dire una parola per l'ansia eccessiva. Le motivazioni per cui alcuni sperimentano l'ansia in modo problematico dipende da diversi fattori tra cui, per esempio, una propria predisposizione personologica o la propria storia di vita.
Un saluto, dott.ssa Pretoriani
Diventa problematica quando la risposta ansiosa è spropositata rispetto allo stimolo oppure se si manifesta in assenza di dello stimolo stesso. Per esempio, può essere un problema se, una volta arrivato all'esame o al colloquio, non riesco più a ragionare o a dire una parola per l'ansia eccessiva. Le motivazioni per cui alcuni sperimentano l'ansia in modo problematico dipende da diversi fattori tra cui, per esempio, una propria predisposizione personologica o la propria storia di vita.
Un saluto, dott.ssa Pretoriani
Salve, io le direi che l'ansia ha una sua funzione, può essere un sintomo o classificato come disturbo. E' comunque un elemento naturale, dobbiamo imparare a gestirlo nella rete complessa della nostra umanità.
Massimiliano
Massimiliano
Gentile Signore /a ognuno scegli il suo modo di rispondere agli eventi. Quindi anche l'ansia è una risposta soggettiva e di fatto diversa da persona a persona. Certo ci sono degli elementi comuni ma comunque ognuno di noi ha il suo perché. Forse le sarà capitato di trovarsi davanti ad un evento inatteso insieme ad altre persone e sicuramente si sarà accorto che ognuno si era comportato in modo diverso, pertanto ognuno vive le esperienze in modo diverso e quindi anche l'ansia ha modi intensità e di fatto ragioni diverse. Di fatto una psicoterapia consente di trovare la risposta alla sua domanda. Un cordiale saluto
L'ansia cronica è un segnale che indica qualcosa che non funziona nella nostra esistenza e di cui occorre occuparsi attraverso una psicoterapia; gli elementi complessi e inconsci che causano l'ansia sono generalmente le paure, le angosce, i traumi, i conflitti, le strategie di sopravvivenza, le tattiche difensive e i dogmi che il soggetto ha pian piano creato in sé senza rendersene conto. Esse derivano spesso da una interazione genitoriale in cui non si sono percepiti un ascolto empatico, la possibilità di essere se stessi, una accettazione autentica e la possibilità di fare esperienze autonome sia pur protette.
Sono questi, in buona sostanza, i fattori che generano una interazione disfunzionale con la realtà (interiore ed esteriore). Maggiore è l’influsso di questi elementi inconsci sulla nostra vita e maggiore sarà l’alterazione esistenziale; essa darà segno di sé attraverso vissuti, condotte e stili connotati da ansia, rigidità, insicurezza, automatismo, disistima, conflittualità, schematismo, eccessiva tensione, auto ed etero castrazione, conformismo, smarrimento di valori e senso dell’esistenza, tristezza, dogmatismo, senso di colpa, stasi, rinuncia e chiusura autarchica.
Si attua, in sintesi, una coazione a ripetere, in tutte le occasioni significative, di una sorta di copione sempre insoddisfacente. Tutto ciò si concretizza in ultima analisi nello star male, poiché non solo questi complessi inconsci sono estremamente destabilizzanti, ma anche perché allontanano dal e celano all’essere umano il suo stesso nucleo più sano, genuino e fecondo di sé (quello che Edward Bach, medico gallese e fondatore della Floriterapia, denominava Vero Sé); essi, inoltre, bloccano e disattivano l’Inconscio Superiore (cioè quell’insieme di qualità positive e risorse ipotizzate dallo psichiatra Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi).
La psicoterapia, deve, a mio parere, essere praticata come una sorta di laboratorio in cui la persona in difficoltà e il professionista operino con uno spirito di collaborazione e alleanza; una buona relazione psicoterapeuta-paziente è, infatti, il campo e il presupposto fondamentale per cogliere, innanzitutto, il significato, la collocazione e i contorni delle motivazioni e delle cause inconsce del mal-essere.
I sintomi come l'ansia e i segni derivanti dalla sofferenza non sono, dunque, nemici da sopprimere (quindi ove possibile evitiamo gli psicofarmaci), ma segnali da accogliere, decifrare e comprendere; solo così potranno svanire, più o meno gradualmente, avendo espletato il loro compito e non sussistendo, quindi, più la loro ragione di essere. Nella mia pratica di psicoterapeuta prescrivo anche medicinali naturali e innocui al fine di completare e potenziare il processo di cura. Buona giornata!
Sono questi, in buona sostanza, i fattori che generano una interazione disfunzionale con la realtà (interiore ed esteriore). Maggiore è l’influsso di questi elementi inconsci sulla nostra vita e maggiore sarà l’alterazione esistenziale; essa darà segno di sé attraverso vissuti, condotte e stili connotati da ansia, rigidità, insicurezza, automatismo, disistima, conflittualità, schematismo, eccessiva tensione, auto ed etero castrazione, conformismo, smarrimento di valori e senso dell’esistenza, tristezza, dogmatismo, senso di colpa, stasi, rinuncia e chiusura autarchica.
Si attua, in sintesi, una coazione a ripetere, in tutte le occasioni significative, di una sorta di copione sempre insoddisfacente. Tutto ciò si concretizza in ultima analisi nello star male, poiché non solo questi complessi inconsci sono estremamente destabilizzanti, ma anche perché allontanano dal e celano all’essere umano il suo stesso nucleo più sano, genuino e fecondo di sé (quello che Edward Bach, medico gallese e fondatore della Floriterapia, denominava Vero Sé); essi, inoltre, bloccano e disattivano l’Inconscio Superiore (cioè quell’insieme di qualità positive e risorse ipotizzate dallo psichiatra Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi).
La psicoterapia, deve, a mio parere, essere praticata come una sorta di laboratorio in cui la persona in difficoltà e il professionista operino con uno spirito di collaborazione e alleanza; una buona relazione psicoterapeuta-paziente è, infatti, il campo e il presupposto fondamentale per cogliere, innanzitutto, il significato, la collocazione e i contorni delle motivazioni e delle cause inconsce del mal-essere.
I sintomi come l'ansia e i segni derivanti dalla sofferenza non sono, dunque, nemici da sopprimere (quindi ove possibile evitiamo gli psicofarmaci), ma segnali da accogliere, decifrare e comprendere; solo così potranno svanire, più o meno gradualmente, avendo espletato il loro compito e non sussistendo, quindi, più la loro ragione di essere. Nella mia pratica di psicoterapeuta prescrivo anche medicinali naturali e innocui al fine di completare e potenziare il processo di cura. Buona giornata!
Buonasera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere assieme a lei un percorso di terapia. Buona serata, Dott.ssa Beatrice Planas
Buon pomeriggio, l’ansia è una condizione di disagio psicologica, è una sensazione di allarme.
C’è dentro preoccupazione, paura, la tensione fisiologica del corpo che, in vista di un potenziale pericolo, si prepara ad attivare la reazione di attacco o fuga.
In maniera differente o in modalità tempistiche diverse ma purtroppo ognuno vive questo disagio.
Le consiglio un supporto psicologico al fine di apprendere le strategie per poterla sostenere.
buon lavoro
C’è dentro preoccupazione, paura, la tensione fisiologica del corpo che, in vista di un potenziale pericolo, si prepara ad attivare la reazione di attacco o fuga.
In maniera differente o in modalità tempistiche diverse ma purtroppo ognuno vive questo disagio.
Le consiglio un supporto psicologico al fine di apprendere le strategie per poterla sostenere.
buon lavoro
Buonasera. La sua domanda è molto interessante e servirebbe una conversazione con tempi lunghi per poter dare una risposta esaustiva. L'ansia è un'emozione funzionale e normale che tutti gli uomini provano in alcune circostanze. Infatti ci sono momenti in cui è assolutamente utile provare ansia ed è una risposta normale del nostro corpo. L'ansia però diventa un problema nel momento in cui è incontrollata e persistenze in diversi momenti della nostra vita e ci crea un disagio clinicamente significativo. In questi casi è utile attraverso una psicoterapia approfondire le ragioni di questo stato ansioso. Le ragioni possono essere le più disparate e per questo il lavoro individuale è fondamentale.
Le consiglio quindi, se questo è il suo caso, di rivolgersi a uno psicoterapeuta che possa aiutarla a fare questo lavoro.
Buona serata Dottoressa Margherita Coccoli
Le consiglio quindi, se questo è il suo caso, di rivolgersi a uno psicoterapeuta che possa aiutarla a fare questo lavoro.
Buona serata Dottoressa Margherita Coccoli
L'ansia è un emozione "fisiologica" che sperimentiamo quando ci troviamo di fronte a una situazione che percepiamo soggettivamente come pericolosa. Quindi tutti gli esseri umani sperimentano questa emozione. Tuttavia, può diventare un problema quando inizia a manifestarsi eccessivamente, oppure in modo particolarmente frequente, fino al punto da diventare cronica. In questo caso tale emozione può interferire sulle attività quotidiane, impedendo di condurre una vita serena. Se così fosse le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per individuare strategie di gestione utili a tale situazione.
Gentile utente di mio Dottore,
l’ansia è una componente emotiva insita in ognuna di noi.
Ha una funzione adattiva nella misura in cui protegge gli individui dai pericoli e mettendoli in uno stato di attivazione tale da garantire la sopravvivenza.
La differenza sta nelle modalità di gestire l’ansia e da come si percepisce, se diventa un fattore invalidante o se è funzionale allo svolgimento di un compito (ad esempio quando si studia per un esame).
Tutti vede allora, “ne soffrono” come dice.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dott. Diego Ferrara
l’ansia è una componente emotiva insita in ognuna di noi.
Ha una funzione adattiva nella misura in cui protegge gli individui dai pericoli e mettendoli in uno stato di attivazione tale da garantire la sopravvivenza.
La differenza sta nelle modalità di gestire l’ansia e da come si percepisce, se diventa un fattore invalidante o se è funzionale allo svolgimento di un compito (ad esempio quando si studia per un esame).
Tutti vede allora, “ne soffrono” come dice.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dott. Diego Ferrara
L'Ansia è un sintomo comune a ciò che sentiamo minaccioso e pericoloso per noi.Ci serve a difenderci ,se diventa invalidante,se ci paralizza, immobilizza e non ci" fa muovere,"il nostro corpo ci avverte ,non stiamo dando VOCE,ai nostri bisogni ,alle nostre necessità, ai nostri desideri e il sintomo ci avverte di questo.Quindi la nostra parte sana ci avverte.Puo' essere molto interessante capire i nostri bisogni .Buon tutto
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