Per risolvere una sindrome ansiosa con forti tratti ossessivi, al CSM mi è stata predisposta una ter
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Per risolvere una sindrome ansiosa con forti tratti ossessivi, al CSM mi è stata predisposta una terapia iniziale con sertralina 50, a cui tra quindici giorni dovrò aggiungere olanzapina. Non so se una dose così lieve di sertralina sia stata responsabile, da quando ho iniziato ad assumerla, cioè da pochi giorni, di un aumento di pensieri che mi causano ansia, e che mi obbligano a verificare che il mio esame di realtà sia integro. Ho paura che le ossessioni, che nel mio caso sono incentrate proprio sulla paura di sviluppare una psicosi, evolvano effettivamente in deliri. Ad esempio: e se iniziassi a non essere sicuro che il mio corpo sia il 'mio', e a percepirlo come estraneo? E se credessi che gli oggetti inanimati, i muri di casa o il disegno delle mattonelle sul pavimento, mi osservino? So bene che si tratta di idee assurde, e mi fa star male dover spendere il mio tempo a cercare di riconoscerle come assurde quando già ne sono consapevole, quasi a cercare di rassicurarmi di non avere una psicosi. Da precisare che già in passato ho dovuto fare i conti con pensieri simili, ma ero capace di non dare loro peso, considerandoli privi di senso e perciò non meritevoli di riflessione e di accertamenti, ed essi dopo poco andavano via; adesso, invece, mi sembra di non ricordare più come facessi in passato ad affrontarli, e la loro presenza genera in me una angoscia di cui non so come liberarmi
salve, prima di tutto mi preme dirle che perchè facciano effetto, gli psicofarmaci hanno bisogno di più tempo. Se ha delle domande sui farmaci la cosa migliore è parlane con lo psichiatra, mentre rispetto alle sue ossessione si può fare un buon lavoro con una psicoterapia mirata a capire la causa del suo malessere che ha una base che viene da lontano. resto a sua disposizione
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Buongiorno, il fatto che i sintomi siano peggiorati dopo pochissimo tempo dall'assunzione della terapia fa pensare ad un effetto placebo (al contrario!). Gli antidepressivi hanno bisogno di molto più tempo per fare effetto. Solitamente l'antidepressivo è efficace contro le ossessioni ad alti dosaggi, probabilmente è un dosaggio di partenza che potrà essere rimodulato. D'altra parte l'olanzapina potrebbe non renderlo necessario. Il DOC è un disturbo molto ostico su cui occorre avere molta pazienza, anche la psicoterapia non è così facile. Partirei affrontando la base ansiosa sottostante come primo lavoro psicoterapeutico.
Gentile Amico,
capisco bene il suo malessere: il DOC è una condizione davvero difficile da sopportare. Tuttavia, vorrei incoraggiarla su due fronti: il primo, i colleghi del CSM hanno una grande esperienza nel valutare il disagio psichico - se hanno deciso questa terapia, lo hanno fatto a ragion veduta. Abbia fiducia.
Il secondo fronte è più legato ai farmaci: la sertralina ha un tempo di almeno 10 giorni per iniziare a fare effetto. Anche qui abbia pazienza e fiducia!
Da ultimo, il fatto che si faccia domande testimonia che il suo esame di realtà è integro...
Ha considerato di intraprendere una psicoterapia, ora che ha dalla sua l'aiuto dei farmaci? ne trarrebbe un enorme beneficio!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
capisco bene il suo malessere: il DOC è una condizione davvero difficile da sopportare. Tuttavia, vorrei incoraggiarla su due fronti: il primo, i colleghi del CSM hanno una grande esperienza nel valutare il disagio psichico - se hanno deciso questa terapia, lo hanno fatto a ragion veduta. Abbia fiducia.
Il secondo fronte è più legato ai farmaci: la sertralina ha un tempo di almeno 10 giorni per iniziare a fare effetto. Anche qui abbia pazienza e fiducia!
Da ultimo, il fatto che si faccia domande testimonia che il suo esame di realtà è integro...
Ha considerato di intraprendere una psicoterapia, ora che ha dalla sua l'aiuto dei farmaci? ne trarrebbe un enorme beneficio!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno proprio perché riconosce l assurdità di alcuni pensieri,è escluso che sviluppi una psicosi. Nella psicosi viene meno questa capacità. Le consiglio comunque di intraprendere una psicoterapia insieme alla farmacoterapia. Un caro saluto
Gentile utente, la terapia farmacologica richiede tempo per fare effetto. Tuttavia per qualsiasi dubbio può sempre rivolgersi al suo psichiatra che le darà tutte le spiegazioni sul farmaco e sulla terapia di cui ha bisogno. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera,
per dubbi sulla terapia farmacologica si rivolga al suo psichiatra, in modo che possa darle tutte le informazioni necessarie ed eventualmente rassicurarla.
Spesso insieme ad una terapia farmacologica un percorso psicoterapeutico è consigliato, al fine di ottenere un maggior benessere psico-fisico. Come mai ha paura che si sviluppi una psicosi? Ci sono casi nella sua famiglia? Da quando ha iniziato ad avere queste ossessioni? Attraverso una psicoterapia sistemico relazionale e strumenti quali il genogramma o il ciclo di vita (alcuni fra i tanti), potrebbe prendere consapevolezza di vissuti ed amozioni che forse sono stati celati. In terapia si possono trovare insieme "strategie" per ingannare il circuito dei pensieri "disfunzionali". A disposizione. Un caro saluto.
per dubbi sulla terapia farmacologica si rivolga al suo psichiatra, in modo che possa darle tutte le informazioni necessarie ed eventualmente rassicurarla.
Spesso insieme ad una terapia farmacologica un percorso psicoterapeutico è consigliato, al fine di ottenere un maggior benessere psico-fisico. Come mai ha paura che si sviluppi una psicosi? Ci sono casi nella sua famiglia? Da quando ha iniziato ad avere queste ossessioni? Attraverso una psicoterapia sistemico relazionale e strumenti quali il genogramma o il ciclo di vita (alcuni fra i tanti), potrebbe prendere consapevolezza di vissuti ed amozioni che forse sono stati celati. In terapia si possono trovare insieme "strategie" per ingannare il circuito dei pensieri "disfunzionali". A disposizione. Un caro saluto.
Gentile utente di mio dottore,
le sindromi ansioso-depressive sono curabili con successo attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. Oltre al trattamento farmacologico sarebbe opportuno che intraprenda un percorso di psicoterapia al fine di guardare ad un benessere a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le sindromi ansioso-depressive sono curabili con successo attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. Oltre al trattamento farmacologico sarebbe opportuno che intraprenda un percorso di psicoterapia al fine di guardare ad un benessere a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, per la terapia farmacologica dovrebbe parlare con il medico che la segue, esponendogli i dubbi ed eventuali effetti indesiderati che descrive. Inoltre, oltre alla terapia medica sarebbe necessario affiancare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente,
Mi associo ai colleghi che le ha no suggerito di aspettare al momento, in quanto i farmaci hanno bisogno di tempo per fare effetto, ma al contempo è importante che faccia presente questi sintomi allo psichiatra che la sta seguendo.
Sarebbe importante associare una psicoterapia al percorso farmacologico di per sé, in modo che possa avere un proprio spazio di elaborazione e condivisione dei suoi vissuti.
Cordialmente,
Sara Molinaro
Mi associo ai colleghi che le ha no suggerito di aspettare al momento, in quanto i farmaci hanno bisogno di tempo per fare effetto, ma al contempo è importante che faccia presente questi sintomi allo psichiatra che la sta seguendo.
Sarebbe importante associare una psicoterapia al percorso farmacologico di per sé, in modo che possa avere un proprio spazio di elaborazione e condivisione dei suoi vissuti.
Cordialmente,
Sara Molinaro
Gentile utente, mi dispiace per le difficoltà che sta affrontando, il DOC causa un disagio davvero faticoso. Concordo sul fatto di dover aspettare che la prescrizione farmacologica faccia effetto, e sul presentare le sue preoccupazioni allo psichiatra che l'ha in cura presso il CSM. Potendo problematicizzare la sua paura di sviluppare pensieri deliranti conferma che il suo esame di realtà è integro. Le suggerisco anche io, se non lo avesse già fatto, di associare una psicoterapia alla terapia farmacologica, per lavorare sui sintomi, ma anche per gestire il malessere che le procura la situazione che sta vivendo. Le faccio i miei auguri, Dott.ssa Eleonora Donatelli
Salve. Le paure e le preoccupazioni connesse al disturbo ossessivo compulsivo sanno essere davvero tremende. Da quello che scrive si intuisce che lei ha una consapevolezza e una conoscenza della sintomatologia associata al disturbo molto profonda. Ha mai pensato di integrare il trattamento farmacologico con la psicoterapia? Di recente sono stati dimostrati buoni risultati nel trattamento del DOC con la terapia EMDR... provi a parlarne anche con il suo psichiatra
Gentile utente, bene che abbia intrapreso una terapia farmacologica. Le indicherei di affiancare un lavoro psicoterapeutico di stampo cognitivo-comportamentale (CBT) ideale per il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).
La CBT è una terapia che si basa su un approccio scientifico al disturbo e la persona impara delle tecniche di gestione del sintomo e di prevenzione del disagio una volta conclusa la terapia.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Melania Filograna
La CBT è una terapia che si basa su un approccio scientifico al disturbo e la persona impara delle tecniche di gestione del sintomo e di prevenzione del disagio una volta conclusa la terapia.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Melania Filograna
Credo sia opportuno parlarne col suo psichiatra, percepisco che le sue preoccupazioni la condizionano molto, in questi casi la psico-educazione da parte di un esperto competente, è la via giusta.
I miei auguri per il suo percorso,
Dott. Francesco Luca
I miei auguri per il suo percorso,
Dott. Francesco Luca
Salve, l'aumento di ansia o ossessioni dopo l'inizio di un trattamento farmacologico potrebbe essere attribuito a vari fattori, tra cui l'adattamento del corpo alla nuova sostanza e la sensibilità individuale ai farmaci. Inoltre è importante sapere che nella fase iniziale del trattamento con Sertralina è piuttosto frequente osservare un peggioramento della sintomatologia ( il cosiddetto effetto paradosso) e che l'effetto terapeutico ottimale si ottiene dopo 4/8 settimane dall'inizio del trattamento. È comunque importante comunicare ai professionisti che la seguono al CSM tutti i dubbi e i cambiamenti che ha notato.
Cordiali saluti
dott.ssa Eleonora Sibilia
Cordiali saluti
dott.ssa Eleonora Sibilia
Gentilissimo, mi dispiace molto per il suo disagio, comprendo quanto possa essere fonte di angoscia. La terapia farmacologica che le hanno impostato, sembra tener conto di questo. Ci vuole pazienza che raggiunga livelli efficaci e su questo stia in contatto con il suo psichiatra che la può rassicurare. Dall'accuratezza con cui descrive i suoi sintomi, si sente che lei è molto attento, "preparato" (anche per esperienze pregresse), analitico. Il fatto stesso che sia così preciso, la consapevolezza, le dice che è nella realtà. Come completamento alla parte farmacologica, è necessaria una psicoterapia. Lei non può essere lasciato solo con i suoi sintomi, ha bisogno di un contesto protetto dove potersi confrontare, dove ridare misura alle cose, dove è contenuto rispetto alle analisi, paure e fantasie che fa da solo. Cerchi una persona che le ispiri fiducia e inizi. Vedrà che con il doppio (farmaco e relazione) contenimento andrà meglio. Tanti auguri, cordialmente dott.ssa Silvia Ragni
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Gent.mo, dalla sua domanda traspare tutta l'angoscia che, comprensibilmente, reca la sindorme ossessiva. Lei non dice la sua età, non specifica il suo contesto e stile di vita, che comunque sono fattori importanti per approfondire e tentare alcune risposte, seppur con questo messo limitato. Innanzitutto: l'esordio precoce, in giovane età, potrebbe costitutre un ostacolo alla piena efficacia delle terapie; inoltre sappiamo che c'è sempre una componente di desiderio del sintomo nonostante tutto e nonostante sembri paradossale. Per la terapia farmacologica: credo che il suo psichiatra sappia bene cosa sta facendo e per rilevare i primi effetti benefici occorrono almeno 6-8 settimane. Da non sottovalutare anche i benefici di un farmaco che di recente ha mostrato buoni risultati rispetto alla costellazione dei DOC: nuovo antidepressivo multimodale – Vortioxetina 15-20 mg (De Berardis et al.,2017). la combinazione con una buona psicoterapia ed una forte alleanza terapeutica sono sicura che darà i suoi frutti. Cordiali saluti. B.C.
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