Pensavo che la paura della morte fosse solo una ossessione, e quindi innocua; ma a ben pensarci la p

17 risposte
Pensavo che la paura della morte fosse solo una ossessione, e quindi innocua; ma a ben pensarci la paura di un simile evento può accompagnarsi anche all'impulso a metterlo in atto: le due cose non si escludono, e ciò mi allarma terribilmente. Per alcuni secondiho pensato che, a fronte di un crescente livello di ansia prodotto dai pensieri ossessivi, io potessi trovare una via di liberazione dalla sofferenza mentalenello scavalcamento del balcone... Aver pensato a questa possibilità mi ha gelato il sangue, mi ha fatto dubitare che quel gesto fosse solo un fantasma generato dalle ossessioni, e cue una parte di me potesse vedere nella soppressione della vita qualcosa di perfino desiderabile... Devo scongiurare a tutti i costi un simile pericolo. La causa, penso, sia da addebitare all'aumento della dose di sertralina, da tre giorni... Che ne pensate?
Salve, le consiglio di rivolgere questa domanda al medico che le ha prescritto la sertralina. Inoltre, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso psicologico per riuscire a gestire il disagio che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Gentile utente, comprendo il suo disagio nel convivere con questi pensieri. Le consiglio di porre la domanda sul farmaco a chi glielo ha prescritto. Inoltre credo che un percorso psicoterapeutico la potrebbe aiutare a superare questa paura, concentrarsi sul presente e reindirizzare le proprie energie. Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Buona sera gentile utente, grazie per aver condiviso con noi le sue riflessioni.
Può essere che il farmaco abbia avuto degli effetti su di lei ma, come detto dagli altri colleghi, le consiglio di confrontarsi con chi le ha prescritto il farmaco. Le consiglio, inoltre, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per aver uno spazio suo in cui parlare dei suoi pensieri. Questo è un aspetto su cui si può lavorare, non si giri dall'altra parte, affronti la situazione per cercare di stare meglio.
Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Un caro saluto,
dott.ssa Chiara De Battisti
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Buonasera, condivido il pensiero dei miei colleghi e la invito a chiedere delucidazioni sugli effetti collaterali al medico che le ha prescritto il farmaco.
Quello che lei ci sta descrivendo sono le cosiddette ossessioni "proibite" , pensieri intrusivi, importante è capire come si manifestano e la causa che li scaturisce. Le consiglio di prendere contatto con un professionista per lavorare insieme sulle sue difficoltà. Resto a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.Dr.ssa Miryam Pinnella
Buonasera. Mi spiace per la sensazione d'allarme che descrive e che sta vivendo. Per avere una risposta chiara ed esaustiva alla sua domanda sugli effetti del farmaco è necessario confrontarsi direttamente con il medico psichiatra che le ha prescritto la terapia. Inoltre, le suggerisco di contattare uno/a psicoterapeuta per valutare l'inizio di un lavoro personale in cui possa permettersi uno spazio di ascolto e di elaborazione dei pensieri, sentimenti ecc. che ha condiviso, con l'obiettivo di ripristinare la sua sensazione di sicurezza rispetto ai vissuti descritti ed il proprio il benessere psicologico. I migliori auguri e buon lavoro, Dott. Felice Schettini
Buonasera, credo che sia importante per lei confrontarsi con lo specialista che le ha prescritto una cura, condividendo i suoi vissuti. Nei casi in cui c'è una sofferenza interna che necessita di un sollievo bisognerebbe affiancare un percorso psicologico/psicoterapico che possa donarle nuovi significati e permetterle di riacquisire il suo equilibrio. Le auguro un in bocca al lupo per il suo benessere!

Dott. Riccardo Scalcinati
Buonasera, come scrivono i miei colleghi nelle risposte precedenti, dovrebbe interpellare il medico che le ha prescritto il medicinale e capire se il farmaco è il responsabile dei suoi sintomi. Inoltre oltre i farmaci dovrebbe consultare uno psicoterapeuta per elaborare il xché dei suoi sintomi, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Ovviamente non è possibile darle una risposta ponderata al suo quesito non avendola visitata direttamente; penso, però, in qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata di sottolinearle che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni. Comunque la diminuzione dell’assunzione degli psicofarmaci deve essere effettuata con gradualità. Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti nel suo caso, a fronte di "un crescente livello di ansia prodotto dai pensieri ossessivi", di un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che il suo generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Gentile utente di mio dottore,

la invito a chiedere delucidazioni sugli effetti collaterali al medico che le ha prescritto il farmaco. Inoltre in merito ai pensieri intrusivi, nel caso non fossero in qualche modo collegati ad un effetto particolare del medicinale, sarebbe opportuno fossero accolti e ascoltati da uno psicologo. Dopo aver sentito il medico valuti la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, vedrà potrà aiutarla a guardare ad un benessere più a lungo termine.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Sugli effetti del farmaco si deve informare con chi gliel'ha prescritto, invece paure e ossessioni sono materia da analisi, che le consiglio di intraprendere per stare meglio
Buona sera. E' praticamente impossibile dare una risposta alla sua domanda disponendo di così pochi dati. Non sappiamo neppure la sua età e il suo sesso. Scrive di ossessioni, di desiderio di morte. Posso pensare che lei soffra di un disturbo ossessivo compulsivo severo, che le porta via energie e che nel suicidio veda l'unica possibilità di mettere a tacere le ossessioni e l'angoscia che prova. Credo lei debba urgentemente consultare uno psicoterapeuta, per avere una valutazione psicodiagnostica precisa e per farsi aiutare. Posso suggerirle di ascoltare il mio Podcast LE STANZE DELLA PAURA disponibile gratuitamente su Spotify, Google Podcast e altre piattaforme. Ascoltando l'episodio N. 11 (la stanza delle ossessioni) potrà capire se la sua situazione rientra nel DOC. Troverà anche negli altri episodi, strumenti per alleviare lo stato di disagio psicologico che potrà utilizzare anche parallelamente alla psicoterapia. Se vuole un consulto on line, a proposito della sua situazione può contattarmi. Cordialmente . Dr. Bruno Ramondetti
Salve. Per il farmaco, come le è già stato detto, chieda al medico che l"ha prescritto. Quale è il suo rapporto con le emozioni? Con la rabbia in particolare? Riesce ad esprimerla a trattenerla? È presente in lei senso di colpa? Sarebbe utile che ai farmaci possa integrare un percorso psicoterapeutico per indagare sulle cause dei suoi pensieri e che possa aprirsi alla possibilità di esprimere ed elaborare le emozioni che sta vivendo in questo momento della sua vita e che la condizionano da anni. Distinti saluti
Buonasera,
la invito in primis a contattare il medico che le ha prescritto questo farmaco e raccontare degli effetti e sintomi che manifesta. Inoltre trovo molto utile per lei intraprendere un percorso di psicoterapia.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Buongiorno, contatti subito il suo dottore per sicurezza. In ogni caso tra gli effetti collaterali di farmaci antidepressivi/ ansiolitici cè anche l’aumento dell’ideazione suicidaria anche se l’aumento da 3 giorni è poco. Sarebbe necessario un consulto psicoterapeutico per meglio capire questi aspetti e valutare la loro gravità.
Saluti
Dott.ssa Marini
Gentile utente, credo che debba parlare di tutto ciò il prima possibile con lo psichiatra che mi pare la segua e che suppongo le abbia prescritto la sertralina. Valuti inoltre, insieme al suo specialista, l'opportunità di affiancare una psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno
Senz'altro il primo passo è quello di confrontarsi con il medico che la sta seguendo per la terapia farmacologica. Penso inoltre che lei abbia la necessità di affidarsi ad uno psicoterapeuta per essere aiutata a gestire e superare i problemi che ci ha descritto.
Cordiali Saluti Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Gentile utente, mi spiace molto per la sua sofferenza e grazie per aver condiviso i suoi pensieri. Come scrivono gli altri colleghi, sarebbe proprio il caso di parlare con il professionista che le ha prescritto il farmaco e, in contemporanea, se non lo sta già facendo, intraprendere un percorso psicoterapeutico per avere uno spazio sicuro e protetto dove portare i suoi pensieri e le sue fantasie. Essere compresi e ascoltati da una persona accogliente ed esperta è un passo importante per avere consapevolezza del suo disagio psicologico e affrontare così un percorso di cambiamento. Le auguro tutto il meglio. Un caro saluto, dott.ssa Elisabetta Colace

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