Passo dalla depressione più cupa (non mi lavo da moltissimo se non le parti intime, e dormo sempre c

18 risposte
Passo dalla depressione più cupa (non mi lavo da moltissimo se non le parti intime, e dormo sempre con gli stessi vestiti) ad una improvvisa eccitazione sessuale di tipo sadica. Questo durante la stessa giornata. I miei amici che sono venuti a prendermi, con tutto che prendo Xanax mi dicono che sono accelerata e logorroica. Poi sono di nuovo in down profondo, concentrazione azzerata da molto tempo e voglia solo di dormire e stare a letto, non studio più e né mi interessa nulla e io ero iperattiva di interessi. Sono seguita da psicologa e psichiatra da due anni (da qualche mese prendo il Depakin). Cosa potrebbe essermi successo? Mio padre è molto preoccupato.
Salve. Da come lo descrive e dalla terapia che le è stata prescritta, sembrerebbe un Disturbo dell'Umore. E' tuttavia importante avere informazioni più dettagliate sulla sua storia clinica, nonchè sulla terapia che prende (assume Depakin a che dosaggio e quante volte al giorno? In merito allo Xanax, invece? A che dosaggio e con che frequenza le è stato prescritto?). Sicuramente gioverebbe dal parlarne sia con la sua psicologa che con lo/la specialista che la segue in modo da valutare l'andamento della terapia integrata in atto e, qualora ritenuto necessario a seguito di valutazione specialistica, eventualmente effettuare opportune modifiche.

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Buongiorno, immagino che non sia facile vivere con quello che ha descritto. Da quanto sta così e che cosa è successo nella sua vita (famiglia, relazioni, saluto, lavoro, vita sociale, incidente) prima che scoppiasse il malessere? La domanda che ha fatto qui dovrebbe farla alla sua psicologa in terapia. Riferisce esattamente come si sente allo psichiatra con regolarità? Mancano troppe informazioni per poter essere più specifica. Quanti anni ha? con chi vive? Da qui posso solo invitarla a condividere con la sua psicologa i suoi vissuti. Rimango a disposizione, dott.ssa Silvia Ragni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, cosa è successo nella sua vita due anni fa, tanto da scompensarla nel modo che descrive? E sconvolgere pertanto il suo modo di essere?
Più che uno stato d'ansia e pertanto di agitazione, quelle che descrive sono chiare alterazioni dell'umore, che sarebbe opportuno "fotografare", al fine di capire quando, perchè e come si manifestano, ma soprattutto relativamente a quale accadimento esterno che lei sta vivendo, nel corso della stessa giornata. Mi auguro che in questi due anni abbia fatto progressi rispetto al disagio che descrive, qualora non fosse così le suggerirei anzitutto di parlarne con chi la segue. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Salve, sicuramente sta già ricevendo cure e indicazioni preziose dagli specialisti a cui si è affidata. Se la terapia farmacologica è monitorata dovrebbe dare pian piano i suoi effetti. Inoltre sarebbe bene accertare - a mio parere- la presenza o meno di un Disturbo dell'Umore.
Quanti anni ha? In quale contesto vive? Come ha vissuto il periodo pandemico?
A disposizione, un caro saluto. B.C.
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Immagino che sia difficile e complessa la sua situazione, anche se lei è seguita in maniera molto articolata, sia da una psicologa che da uno psichiatra. Sarebbero da approfondire le motivazioni che in questo momento la portino a non avere interessi, solitamente la cronologia è importante nelle nostre azioni. Cordialità dott. Gaetano Marino
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e che sicuramente la sta facendo soffrire molto. Dalle sue parole sembra che si tratti di un disturbo dell'umore. Oltre a soffermarsi sul sulla sua sintomatologia, però, sarebbe utile conoscere la sua storia e ripercorrere quello che è successo nella sua vita, sopratutto prima dell'esordio del suo malessere. Leggo che è in terapia da due anni, forse dovrebbe approfondire questo aspetto con la sua psicologa, se invece l'ha già fatto e non ha notato cambiamenti o miglioramenti forse allora dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di cambiare terapeuta. Lo stesso credo che valga per la sua terapia farmacologica: ha notato miglioramenti da quando è in cura dalla psichiatra? ha parlato con lei di come si sente e dei suoi cambiamenti di umore? Non abbia paura di affrontare quello che non va, potrebbe esserle molto utile. Un caro saluto, dott.ssa Riolo
Buongiorno, penso che nel suo caso la presa in carico da parte di uno psichiatra che la segua sotto il profilo farmacologico e di uno psicologo con cui intraprendere un percorso di psicoterapia sia la scelta migliore per lei. Affronti questo percorso con fiducia e si rivolga ai suoi clinici ogni volta che avverte un cambiamento importante, così che possano intervenire precocemente in modo efficace e riescano ad aiutarla a superare questo difficile momento della sua vita.
Gentilissima, immagino come possa sentirsi e mi dispiace , in particolare in quanto, nonostante i percorsi attivati, il disagio sembra permanere; come i colleghi suggeriscono, in assenza di un quadro clinico esaustivo, le consiglio di confrontarsi, o riconfrontarsi con i curanti; ciò’ per cogliere se la terapia farmacologica e il trattamento in essere e’ adeguato al suo caso .
Se nonostante ciò’ ancora permanessero i sintomi, a quel punto potrebbe essere funzionale cambiare i professionisti di riferimento.
Migliori saluti
Liza Bottacin
Buon pomeriggio, mi spiace per la sua situazione. Avrei bisogno di sapere di più. Comunque mi piacerebbe aiutarla in privato.
Sono disponibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, certamente i professionisti che la seguono nella presa in carico potranno darle tutte le informazioni di cui necessita. É importante che costruisca con loro un rapporto di fiducia e senta di poter esporre dubbi e domande. Gli stessi sintomi possono esprimere difficoltà diverse a seconda di molti fattori. Loro la seguono e la conosco per cui sapranno essere più dettagliati. Cordialmente Dr.ssa Damiano Maria
Buon pomeriggio, grazie per avere descritto il suo stato, può essere utile per altri pazienti. Capisco che non stia bene in questo periodo, sperimentando sintomi depressivi alternati ad altri anche nella stessa giornata. Sarebbe importante capire da quanto tempo si senta così e se è cambiato qualcosa che possa spiegare lo stato attuale (ha cambiato terapia farmacologica, il dosaggio? la psicoterapia è sempre attiva?); La prima cosa che le consiglio è di rivolgersi ai professionisti che la stanno seguendo, per aggiornarli sulle sue condizioni: conoscendola, potranno valutare se la sua condizione attuale è anomala considerando le terapie in corso. Se, per qualche ragione, non ha più fiducia in chi la segue e vuole un secondo parere sono lieta di incontrarla. Dott.ssa Portelli
Salve. Come mai non sente di poter trovare risposta a questa domanda dai professionisti che già la seguono? A che punto è con la sua terapia ? Si rimetta a loro per avere un contesto piu ampio del suo disagio
Salve, nulla racconta dei suoi dati anagrafici e delle modalità di insorgenza dei disturbi. Detta così la sua condizione sembrerebbe attribuibile ad un disturbo dell’umore.
Per cui se trova che i farmaci non la stiano aiutando potrebbe esservi un correttivo da apportare in tipologia e o dosi.
Parli con il medico che la segue e veda se la situazione migliora. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
da quello che lei riporta si potrebbe pensare ad un disturbo dell’umore. Certo le etichette diagnostiche sono solo descrittive e non danno le risposte che lei cerca. Per queste, credo che si debba affidare ai professionisti che la stanno seguendo: 2 anni di presa in carico sono più che sufficienti per avere un buon quadro della situazione. Parli dei suoi timori, delle sue eventuali perplessità e non demorda ma continui a prendersi cura di se’. Saluti.

Cara utente, comprendo la preoccupazione avvertita e mi dispiace per quello che sta passando. Non è però possibile rispondere alla sua domanda sulla base di quello che ha scritto. Le suggerire di provare a parlarne con i professionisti che la stanno seguendo che possiedono un quadro più completo della situazione e della sua storia. Rimango comunque a disposizione Un saluto. Dott.ssa Angela Ricucci
Gentile utente, posso comprendere la preoccupazione di suo padre. Lei come si sente nel vivere queste altalene di emozioni?
Le suggerisco di affrontare le sue domande e dubbi nello spazio di terapia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
I dati che scrive non sono sufficienti per rispondere alla sua domanda. Bisognerebbe conoscere la sua età, raccogliere bene i dati della sua storia e della sua famiglia. Bisognerebbe sapere cosa sta trattando con i farmaci e che tipo di psicoterapia sta praticando.

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