Parto dalla premessa che ho 20 anni e che soffro di attacchi di panico da quando ne avevo 15/16. Son
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Parto dalla premessa che ho 20 anni e che soffro di attacchi di panico da quando ne avevo 15/16. Sono sempre stati sopportabili.
A fine giugno sono stata a fare un'escursione in montagna, non sono una persona allenata e sono partita a digiuno, con me avevo solo due bottigliette d'acqua (per il semplice fatto che la camminata non era prevista e io mi sono lasciata trasportare da chi era con me). Ho provato sensazioni orribili, vertigini, nausea, giramento di testa e quando sono tornata a casa avevo preso un colpo di calore così forte che ho fatto spugnature per ore. Da quel giorno ho il terrore di morire, perché mi sentivo esattamente così quella sera nel letto. In più il 10 agosto è venuto a mancare mio padre improvvisamente (e io ho dovuto occuparmi di tutto io quanto unica figlia ed erede, i miei erano divorziati, ho dovuto prendermi un avvocato ecc ecc.), e questo pensiero non ha fatto altro che alimentarsi. I miei attacchi di panico si sono fatti sempre più forti e la mia paura non mi lascia mai.
Martedì sono stata a Firenze e mentre facevo alcune salite mi sono risentita come quella volta in montagna, ho avuto crisi forti e la sera, tornata a casa mi sono messa sul divano e da qui non riesco più a muovermi. Ho una forte nausea, non riesco a mangiare perché mi sento mancare il respiro e mi viene da vomitare. Se mi alzo sbando e mi sento stanchissima, privata di ogni forza. Mi sento letteralmente morire. A tratti sento un rantolo al petto o dolore e ho spesso forti tremori. Faccio fatica anche a bere. Ho contattato una naturopata e una psicologa. Non vorrei iniziare con un psicofarmaco o un ansiolitico ma con qualcosa di naturale. Però sono disposta a tutto. Ormai non dormo più, mi sveglio di notte con la paura di morire, mi sento il cuore a mille e non respiro. Ho paura di essermi presa il covid, non capisco nemmeno più se sto somatizzando e entrando in paranoia o se ciò che sento è fisico per davvero. Mi addormento con la paura di morire. Mi sembra tutto surreale, mi sembra di essere fuori dal mondo. Fosse per me mi farei ricoverare in questo momento perché ho paura per la mia vita e la mia salute. I miei zii mi Hanno portata in Toscana pensando di farmi un favore, io non vedo l'ora di tornare a casa anche se l'idea del viaggio mi uccide, sono così stanca e senza forze che un viaggio di 7 ore mi manda fuori di testa. Non sono mai stata così tanto debilitata in vita mia. Ho bisogno di aiuto e rassicurazioni.
A fine giugno sono stata a fare un'escursione in montagna, non sono una persona allenata e sono partita a digiuno, con me avevo solo due bottigliette d'acqua (per il semplice fatto che la camminata non era prevista e io mi sono lasciata trasportare da chi era con me). Ho provato sensazioni orribili, vertigini, nausea, giramento di testa e quando sono tornata a casa avevo preso un colpo di calore così forte che ho fatto spugnature per ore. Da quel giorno ho il terrore di morire, perché mi sentivo esattamente così quella sera nel letto. In più il 10 agosto è venuto a mancare mio padre improvvisamente (e io ho dovuto occuparmi di tutto io quanto unica figlia ed erede, i miei erano divorziati, ho dovuto prendermi un avvocato ecc ecc.), e questo pensiero non ha fatto altro che alimentarsi. I miei attacchi di panico si sono fatti sempre più forti e la mia paura non mi lascia mai.
Martedì sono stata a Firenze e mentre facevo alcune salite mi sono risentita come quella volta in montagna, ho avuto crisi forti e la sera, tornata a casa mi sono messa sul divano e da qui non riesco più a muovermi. Ho una forte nausea, non riesco a mangiare perché mi sento mancare il respiro e mi viene da vomitare. Se mi alzo sbando e mi sento stanchissima, privata di ogni forza. Mi sento letteralmente morire. A tratti sento un rantolo al petto o dolore e ho spesso forti tremori. Faccio fatica anche a bere. Ho contattato una naturopata e una psicologa. Non vorrei iniziare con un psicofarmaco o un ansiolitico ma con qualcosa di naturale. Però sono disposta a tutto. Ormai non dormo più, mi sveglio di notte con la paura di morire, mi sento il cuore a mille e non respiro. Ho paura di essermi presa il covid, non capisco nemmeno più se sto somatizzando e entrando in paranoia o se ciò che sento è fisico per davvero. Mi addormento con la paura di morire. Mi sembra tutto surreale, mi sembra di essere fuori dal mondo. Fosse per me mi farei ricoverare in questo momento perché ho paura per la mia vita e la mia salute. I miei zii mi Hanno portata in Toscana pensando di farmi un favore, io non vedo l'ora di tornare a casa anche se l'idea del viaggio mi uccide, sono così stanca e senza forze che un viaggio di 7 ore mi manda fuori di testa. Non sono mai stata così tanto debilitata in vita mia. Ho bisogno di aiuto e rassicurazioni.
Carissima, dalla sua lettera accorata si capisce che c'è stato un crescendo di situazioni psichiche interne ed ambientali che hanno portato ad una crisi che in questo momento sembra insormontabile. Credo che lei debba necessariamente rivolgersi ad uno psichiatra che dovrà valutare la necessità di una terapia farmacologica. Data la giovane età e le circostanze descritte si potrà rimettere in breve tempo e recuperare la vita di sempre, compatibilmente con il grave lutto che la vede impegnata in prima persona. Io personalmente sono sempre favorevole alle cure naturali, ma bisogna anche saper intervenire là dove possono esserci dei blocchi che hanno bisogno di essere affrontati diversamente.
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Buongiorno,
io lascerei perdere la naturopata, invece ha fatto bene a rivolgersi ad una psicologa (nello specifico, le serve una psicologa psicoterapeuta). Il suo malessere è importante e invalidante, ma potrà stare meglio in poco tempo con un supporto farmacologico; tutti i dubbi e le domande riguardo i farmaci potrà rivolgerle allo psichiatra senza timore.
io lascerei perdere la naturopata, invece ha fatto bene a rivolgersi ad una psicologa (nello specifico, le serve una psicologa psicoterapeuta). Il suo malessere è importante e invalidante, ma potrà stare meglio in poco tempo con un supporto farmacologico; tutti i dubbi e le domande riguardo i farmaci potrà rivolgerle allo psichiatra senza timore.
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