Ormai da un anno assumo lorans e ha funzionato perché dormivo e mi addormentavo facilmente.

18 risposte
Ormai da un anno assumo lorans e ha funzionato perché dormivo e mi addormentavo facilmente. Tre mesi fa il neurologo me l'ha sostituito col minias perché facevo di nuovo fatica ad addormentarmi, ma anche il minias dopo due mesi non ha più funzionato. Da un mese un altro neurologo mi ha prescritto di nuovo lorans oltre a 6 gocce di pineal, ma alterno notti in cui dormo ad altre in cui non mi addormento prima delle 3 o 4, in pratica non dormo più di 4/5 ore a notte. Aggiungo che sto facendo anche psicoterapia. Cos'altro posso fare? Per favore datemi una risposta. Grazie
Gentile utente, l'ipnosi in molti casi è una valida opzione per migliorare l'igiene del sonno, bensì è importante comprendere che l'efficacia varia individualmente. In generale con i pazienti che mi chiedono dell'ipnosi per migliorare il loro riposo, utilizzo questo strumento/tecnica per aiutarli a rilassarsi, ridurre lo stress e promuovere uno stato di calma mentale e fisica, il che potrebbe migliorare sensibilmente la qualità del sonno. Un valido ipnotista clinico le insegnerebbe senz'altro l'autoipnosi al fine di creare da sé suggestioni e visualizzazioni che incoraggiano un riposo profondo e ristoratore. Chieda al suo psicoterapeuta se pratica ipnosi clinica. Cordialmente Dottor Mauro Vargiu

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Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno consiglio di parlare con il neurologo che le ha prescritto i farmaci se la situazione persiste e in particolar modo con il terapeuta che la sta seguendo affinché possa lavorare sul suo stile di vita, sui vissuti ed emozioni che non le permettono di rilassarsi e di avere un sonno prolungato. A volte ciò può essere collegato a un periodo di stress che va gestito o a un trauma subito. le consiglio dunque di esplorare questi aspetti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Tiziana Di Fazio
Mi dispiace sentire che stai affrontando difficoltà nel trovare un sonno adeguato nonostante l'uso dei farmaci prescritti e la tua partecipazione alla psicoterapia. Ti suggerirei di riportare al tuo neurologo i sintomi che stai sperimentando nonostante l'uso di lorans e pineal. È possibile che il dosaggio o il tipo di farmaco non sia ancora ottimale per te, e il tuo medico potrebbe essere in grado di apportare delle modifiche o suggerire alternative più adatte al tuo caso specifico. La psicoterapia è un passo importante nel gestire il problema del sonno, ma è importante comunicare apertamente con il tuo terapeuta riguardo ai tuoi sintomi e la tua difficoltà a dormire. Il tuo terapeuta potrebbe essere in grado di fornirti ulteriori strategie di coping per affrontare l'insonnia o potrebbe consigliarti di consultare un esperto specifico nel campo dei disturbi del sonno.
Potresti prendere in considerazione la possibilità di sottoporsi a uno studio del sonno, dove verranno monitorati i tuoi pattern di sonno e verranno identificate eventuali condizioni o disturbi del sonno sottostanti che potrebbero contribuire ai tuoi problemi di insonnia.
Ricorda che è fondamentale comunicare apertamente con i professionisti medici che ti stanno seguendo, in modo da poter affrontare i tuoi sintomi in modo adeguato. Ogni persona è unica e potrebbe richiedere un approccio personalizzato per affrontare l'insonnia.
Dr. Roberto Prattichizzo
Gentile utente, se sente che i farmaci che sta assumendo le recano delle difficoltà nel sonno, o non sente degli effetti desiderati, sarebbe importante parlane con il suo medico curante. Oppure potrebbe farsi suggerire un percorso per migliorare la sua igiene del sonno. Anche in un centro specializzato nei disturbi del sonno. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, intanto grazie aver condiviso con noi la sue esperienza e la sua difficoltà e malessere, le consiglierei intanto di parlarne con il suo medico e con il terapeuta che la sta seguendo per capire le motivazioni di questa difficoltà nel ritmo del sonno e le consiglierei di rivolgersi ad un centro specializzato che studia il sonno oppure provare con la meditazione che ha degli ottimi risultati in questo ambito. Le auguro di ritrovare la serenità che merita e di tornare ad avere un adeguato sonno notturno saluti dott.ssa Valeria sicari
Gentile utente, grazie per la condivisione. Credo che se sente che i farmaci che sta assumendo non sono più sufficienti forse potrebbe essere di aiuto parlare direttamente con il suo medico prescrivente, in modo da concordare insieme ad esso il da farsi. Per quanto riguarda il percorso terapeutico che sta affrontando, credo che anche in questo caso potrebbe essere utile parlare con lo specialista che la sta seguendo, in modo da discutere insieme del problema.
Cordiali saluti
AV
Sono spiacente di sapere che sta affrontando queste difficoltà. Ritengo che sia utile chiedersi come mai tali sintomi tendano a ripresentarsi con questa cadenza, nonostante l'utilizzo combinato di farmaci e psicoterapia.
Credo possa essere importante rivalutare l'approccio utilizzato dal terapeuta per lavorare sulle motivazioni ed i nodi che la portano a sperimentare questa difficoltà nell'addormentamento, poiché ritengo possa essere utile lavorare con delle tecniche di tipo cognitivo-comportamentale per l'analisi dei pensieri e delle emozioni che si presentano nelle diverse fasi della giornata, applicando contestualmente degli esercizi pratici di respirazione e visualizzazione per indurre uno stato di tranquillità e rilassamento.
Aggiungo, inoltre, come possa essere efficace lavorare in questo momento su una idea di benessere che coinvolga la persona nella sua globalità; pertanto dovrebbe ragionare sulla possibilità di attenzionare maggiormente in questo periodo la sua alimentazione e il livello di esercizio fisico, sposando magari anche l'utilizzo giornaliero di alcune tecniche di meditazione (ad es. lo yoga), al fine di ridurre lo stress e ricercare attivamente una sensazione di benessere.
Gentile utente,
innanzitutto bisogna capire qual è la causa della sua insonnia, qual è il suo stile di vista e altre informazioni che non abbiamo a disposizione; però le suggerirei di strutturare un piano con il suo terapeuta, ci sono terapeuti specializzati sull'insonnia e sentire uno psichiatra, sicuramente ha un bisogno di un duplice intervento: farmacologico e psicoterapico ma bisogna capire qual è la causa del problema e lavorare nel modo corretto oltre ad iniziare lei stesso ad avere una buona igiene del sonno che includono una routine più equilibrata, sane abitudini, attività fisica, no uso di dispositivi prima di andare a letto, ecc.
Cordiali saluti
Gentile utente, certamente deve rivolgersi al medico che le ha prescritto i farmaci, sarà lui a poterle dare una risposta ed eventualmente a cambiarle posologia o farmaco stesso. Le consiglio comunque di rivolgersi anche a u terapeuta con il quale potersi confrontare sul suo stile di vita, su emozioni e pensieri che magari rendono più difficile lasciarsi andare e abbandonarsi nel sonno. Può esserle utile anche il ricorso a tecniche di respirazione e rilassamento muscolare che può favorire l'addormentamento.
Qualora lo volesse resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità, anche online. I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Gentile utente, il sonno e la scarsa qualità di esso sono certamente una problematica invalidante che può ripercuotersi sul benessere della qualità di vita in generale. Rappresentano un sintomo che se da un lato è bene cercare di ridurre è altrettanto fondamentale comprendere perché sta lì, quale è la sua funzione. Forse un autosabotaggio? Oppure la paura di lasciarsi andare? Il non sentirsi in un luogo sicuro nemmeno a casa? Tanti e più sfaccettati possono essere i significati che certamente può esplorare all'interno del suo spazio di psicoterapia. Chiede cos'altro può fare. Forse darsi un po di tempo e certamente che i due interventi (farmacologico e psicoterapico) possano integrarsi comunicando tra loro può essere anche utile. Ne parli con i suoi riferimenti e valuti insieme a loro come più utile procedere, chieda prima di tutto lì. Qui, che è un terzo spazio scollegato da quelli, forse rischierebbe di crearle solo ulteriore confusione. Un cordiale saluto
Gentile utente,
le consiglio di confrontarsi con il medico che la sta seguendo e di valutare insieme anche l'integrazione di una terapia specifica, ci sono centri specializzati in disturbi del sonno che potrebbero fare al caso suo.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Valeria Filippi
Salve,sarebbe utile parlarne con il suo neurologo e con il su* terapeuta.

Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera, oltre ai suggerimenti dati dai colleghi sicuramente per valutare sia se le dosi che le ha prescritto il neurologo vanno bene sia lavorare in maniera più' approfondita con il suo terapeuta (mi chiedo ma lei ci lavora in terapia su questo tema ?)
Altra cosa che può fare è valutare di intraprendere il Training Autogeno,
una tecnica molto valida anche per i disturbi del sonno, se vuole altre informazioni mi può chiedere tranquillamente perché io la uso molto con alcuni dei miei pazienti. Cordiali saluti Dr.
Jasmine Scioscia
Salve. I disturbi del sonno sono molto complessi e, talvolta, la sola terapia farmacologica non è sufficiente. Dal modo in cui ha scritto sembrerebbe che nè lei nè il neurologo abbiate mai prestato attenzione alle cause che possono essere alla base della sua insonnia. Ha mai pensato di iniziare un percorso psicologico? Potrebbe aiutarla a scoprire le ansie, le preoccupazioni e i disagi che disturbano il suo sonno.
Saluti.
Dott.ssa Michela Saviano
Gentile utente, la questione è di competenza medica, pertanto la invito a confrontarsi con il medico che le ha prescritto i farmaci, al fine di trovare la migliore tipologia e posologia di farmaco. Mi sembra di capire che i disturbi del sonno li ha a giorni alterni; pertanto, la invito a confrontarsi sia con medico sia con il terapeuta che la segue, per capire quanto gli stessi siano dovuti agli effetti collaterali del farmaco o ad accadimenti di vita, che in tal caso competono più al secondo professionista. Non si perda d'animo, spesso ci vuole del tempo prima di individuare il migliore trattamento, poichè ha a che fare con la soggettività unica e irriducibile di ognuno.
Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Salve, parli tranquillamente del suo disagio con il medico che la segue, con gradualità verrà trovata la combinazione farmacologica corretta per lei.
Continui anche con la psicoterapia, si tratta di un ottimo connubio, occorre però tempo per tutti i risultati.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, capisco che avere difficoltà con il sonno non sia facile da sostenere. Affiancare alla farmacoterapia un percorso di psicoterapia è una combinazione molto utile e vantaggiosa a livello clinico. L'insonnia è causata da diversi fattori, proprio per questo con la psicoterapia si agisce su tali aspetti per ridurne l'impatto sulla qualità della vita. Personalmente applico nella mia pratica terapeutica un approccio cognitivo-comportamentale che consiste nell'aiutare il paziente ad apprendere delle tecniche di gestione del sintomo e capire anche quali sono le variabili che mantengono il problema. L'insonnia può essere un disturbo principale ma anche secondario ad altre difficoltà psicologiche come ansia e disturbi dell'umore.
Le auguro in bocca al lupo per la sua guarigione.
Se ha bisogno di ulteriori delucidazioni mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna

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