Non sto bene. Ho 25 anni. Mi sono lasciato due settimane fa dopo una relazione di un anno e mezzo d
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risposte
Non sto bene. Ho 25 anni.
Mi sono lasciato due settimane fa dopo una relazione di un anno e mezzo dove abbiamo convissuto per 6 7 mesi, per due settimane ho finto che andava tutto bene ma ora sto crollando.
Mangio poco e vomito.
Non dormo, non lavoro e piango.
Tremo e quando sono in macchina da solo urlo e mi sfogo in un modo disumano.
Non sto più bene e anche quando scrivo piango. Ho vomitato mezz ora fa l ultima volta.
Vorrei sapere come riprendermi, mi sento a pezzi, quando esco esco solo per giocare d azzardo. Non sto bene che posso fare?
Mi sono lasciato due settimane fa dopo una relazione di un anno e mezzo dove abbiamo convissuto per 6 7 mesi, per due settimane ho finto che andava tutto bene ma ora sto crollando.
Mangio poco e vomito.
Non dormo, non lavoro e piango.
Tremo e quando sono in macchina da solo urlo e mi sfogo in un modo disumano.
Non sto più bene e anche quando scrivo piango. Ho vomitato mezz ora fa l ultima volta.
Vorrei sapere come riprendermi, mi sento a pezzi, quando esco esco solo per giocare d azzardo. Non sto bene che posso fare?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi, identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi, identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Buon pomeriggio, mi dispiace per il momento di crisi che sta vivendo. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che la può aiutare per trovare della giuste strategie per affrontare questo brutto periodo. Sono a disposizione, anche online. Saluti. Dottoressa Glenda Nibbioli.
Gent.mo, qualche volta capita che una rottura sentimentale possa provocare reazioni emotive molto intense e procurare sofferenza. Frequentemente accade perché il legame con la persona amata rappresenta anche il crocevia di vicende emotivo-affettive e conflitti che fanno parte della storia di ogni persona. Fa poi un vago accenno ad un ritiro sociale e al gioco d’azzardo: occorrerebbe capire in che misura e con quale modalità questi comportamenti si inseriscono nella sua esperienza di delusione. Qualora non riuscisse a fronteggiare il disagio che descrive, è opportuno chieda un aiuto. SG
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Rompere una relazione è un evento che porta con Sé sempre emozioni intense e difficilmente gestibili. Se sente di essere in difficoltà, può chiedere aiuto. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a superare questo difficile momento. Purtroppo non esiste un consiglio che possa darle che possa essere risolutivo: situazioni complesse richiedono il giusto tempo e spazio. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile utente, la rottura di una relazione è quasi sempre foriera di sentimenti di tristezza, rabbia, angoscia e abbandono che necessitano del giusto tempo per essere elaborati. E' un "lutto" a tutti gli effetti. Se sente di non riuscire ad affrontare tale momento, di non avere le risorse necessarie per superare tale situazione, un supporto psicologico può esserLe di aiuto. Resto a disposizione, anche online.
Saluti. Dott. Peragine.
Saluti. Dott. Peragine.
Salve, mi dispiace per quello che sta vivendo, la fine di una relazione è un dolore molto forte, ma si può superare. Cerchi un collega e si faccia aiutare a rimettere in sesto. Scoprirà che potrebbe uscirne meglio di prima.
Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Salve. La rottura di una relazione è paragonabile a un lutto, alla perdita di una persona cara con l'aggravante che si aggiunge un vissuto di rabbia, frustrazione e abbandono. Il dolore si esprime e manifesta in vari modi, il suo molto somatizzato. Sono passatesolo due settimane, si dia il tempo per vivere ed elaborare il dolore e la rabbia per la perdita. Se dovesse sentire il bisogno di un sostegno, si conceda la possibilità di farsi aiutare e si rivolga ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere come mai vive questa situazione con un malessere così intenso, ad indagare sulle cause e a esprimere e ad elaborare i vissuti emotivi collegati alla situazione che sta vivendo. Distinti saluti
Salve, forse è arrivato il momento per contattare uno psicoterapeuta per valutare con lui la situazione. Non veda questa possibilità come un fallimento ma la pensi con un momento in cui si può permettere di riflettere su alcuni suoi comportamenti e sulle motivazioni sottostanti. Di solito questo consente una riorganizzazione complessiva che le potrebbe risultare utile anche in molto altri ambiti. Ovviamente la decisione è sua ma esiste la probabilità che lei possa modificare i suoi vissuti rileggendone i significati. Un cordiale saluto
Gentile Utente, sono passate poche settimane e la ferita è ancora aperta: la fine di una relazione può portare a reazioni emotive e/o somatizzazioni anche molto intense come quelle da lei descritte, a volte difficili da gestire.
Se pensa di aver bisogno di un aiuto per superare questo momento di difficoltà può valutare di richiedere un primo colloquio di supporto psicologico. Sarebbe uno spazio solamente per lei in cui rileggere, sotto un altro punto di vista, quello che le sta accadendo.
Un cordiale saluto
Se pensa di aver bisogno di un aiuto per superare questo momento di difficoltà può valutare di richiedere un primo colloquio di supporto psicologico. Sarebbe uno spazio solamente per lei in cui rileggere, sotto un altro punto di vista, quello che le sta accadendo.
Un cordiale saluto
Buongiorno. Sicuramente due settimane sono poche per potersi riprendere da solo da un evento per lei traumatico. Ciò si evince dalle parole che ha usato e dai sintomi che sono arrivati dopo quell'evento. Essi sono troppo forti, cioè va bene ed è normale che le viene da piangere, ma il fatto che vomiti, che non dorma, che non riesca a lavorare, lo sfogo rabbioso, il ritiro sociale e il gioco d'azzardo sono dei sintomi importanti che le consiglio di affrontare al più presto con un terapeuta. Non lasci passare troppo tempo, perché il rischio è che invece di migliorare possano fissarsi. Un caro saluto, dott. Valerio Mura
Caro Utente,
indubbiamente la ferita per la storia terminata è ancora aperta; oltre a questo lei ci racconta una sofferenza importante che meriterebbe di essere approfondita all'interno di uno spazio personale, con calma più informazioni.
Prenda in considerazione l'opportunità di un percorso psicoterapeutico. Potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
indubbiamente la ferita per la storia terminata è ancora aperta; oltre a questo lei ci racconta una sofferenza importante che meriterebbe di essere approfondita all'interno di uno spazio personale, con calma più informazioni.
Prenda in considerazione l'opportunità di un percorso psicoterapeutico. Potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buongiorno, comprendo il malessere che sta vivendo. Spesso una rottura affettiva può essere vissuta come un vuoto e una perdita. Mi pare di capire che questo momento emotivamente critico lo stia affrontando con molta difficoltà e utilizzando modalità che spesso possono generare ulteriori disagi, come il gioco d'azzardo. Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per comprendere in modo più approfondito i significati e i vissuti emotivi associati alla rottura affettiva, al fine di individuare nuove e alternative possibilità di azione e strategie che siano benefiche per lei.
Resto a disposizione. Un cordiale saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Resto a disposizione. Un cordiale saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Salve, mi dispiace molto per quello che sta passando e provando. Capisco che la fine di una relazione sia come affrontare un lutto. E' una forma diversa di abbandono ed è dolorosa, lo so. E' utile per stare meglio elaborare questo evento negativo e comprendere quali strategie può potenziare per stare meglio. Pensare di rivolgersi ad un professionista per elaborare i suoi vissuti, le sarà d'aiuto. Capisco che la fine di una relazione ha delle ripercussioni su vari aspetti della vita (ad esempio relazioni sociali, alimentazione, sonno, lavoro ...) e attraverso un sostegno psicologico avrà l'occasione per migliorare anche questi aspetti. Inoltre individuare i pensieri disfunzionali relativi alla perdita è un obiettivo importante da perseguire in un lavoro psicologico.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione.
Rimango a disposizione per dubbi e domande
In bocca al lupo!
Buona giornata
Spero di averle dato uno spunto di riflessione.
Rimango a disposizione per dubbi e domande
In bocca al lupo!
Buona giornata
Buongiorno,
come prima cosa smetta subito di giocare d'azzardo. Sta rischiando di infilarsi in una situazione molto pesante.
Per il resto, inizi al più presto un supporto psicologico in modo che sia aiutato ad uscire da questo brutto momento.
Dott Tealdi
come prima cosa smetta subito di giocare d'azzardo. Sta rischiando di infilarsi in una situazione molto pesante.
Per il resto, inizi al più presto un supporto psicologico in modo che sia aiutato ad uscire da questo brutto momento.
Dott Tealdi
Buongiorno, mi dispiace molto per quello che sta vivendo. Spesso le rottura sentimentali possono renderci più vulnerabili e provocare reazioni emotive molto forti. Il mio consiglio è di contattare un terapeuta in modo da approfondire meglio e sfogare questo dolore, prima che si infili in meccanismi pericolosi. Resto a disposizione, i miei più cari saluti, Federica Curci
Mi dispiace tanto per la situazione che sta vivendo. La ferita dovuta alla rottura della relazione è ancora aperta e questo può comportare diverse reazioni emotive e non solo. Ciò che le consiglio è di rivolgersi a un professionista, così da uscire quanto prima e meglio da questo brutto periodo.
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti, dott. Andrea de Lise
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti, dott. Andrea de Lise
Mi spiace molto per la sua situazione, mi sembra positivo che lei ne abbia consapevolezza del suo stato di malessere. Potrebbe esserle d'aiuto il confronto con un professionista, in modo da affrontare le difficoltà attuali e più in generale il tema della separazione. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Cordiali saluti
Buongiorno.
Il dolore della perdita di un amore è forte, ma lo si supera affrontandolo e ritrovando la sicurezza dentro di sè. Può non farlo da solo, ma con il sostegno di un professionista in modo tale che abbia uno spazio in cui poter condividere il suo dolore ed elaborarlo in modo funzionale.
Inoltre, il gioco d'azzardo come ogni dipendenza o possibile dipendenza, trova le sue radici in una sofferenza emotiva tale per cui può essere molto importante essere supportato ad affrontare questo periodo di vita molto doloroso.
Si prenda cura di sè.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Il dolore della perdita di un amore è forte, ma lo si supera affrontandolo e ritrovando la sicurezza dentro di sè. Può non farlo da solo, ma con il sostegno di un professionista in modo tale che abbia uno spazio in cui poter condividere il suo dolore ed elaborarlo in modo funzionale.
Inoltre, il gioco d'azzardo come ogni dipendenza o possibile dipendenza, trova le sue radici in una sofferenza emotiva tale per cui può essere molto importante essere supportato ad affrontare questo periodo di vita molto doloroso.
Si prenda cura di sè.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Capisco quanto stia soffrendo, e il dolore che descrive è forte e reale. In questo momento, sembra che ogni parte di Lei sia travolta da un senso di perdita e disperazione, e la sensazione di vuoto e smarrimento può apparire schiacciante. Il fatto che stia anche cercando di esprimere questa sofferenza, però, è un primo passo importante, anche se difficile.
L'angoscia e la profonda reazione fisica che descrive – il tremore, il pianto, l'insonnia, il vomito – sono segnali di quanto il Suo mondo interiore sia in tumulto. In situazioni simili, può essere di grande aiuto trovare uno spazio sicuro con un terapeuta, che possa accompagnarla a dare forma e senso a queste emozioni, portando gradualmente ordine nel caos interno. Nelle prime fasi di un percorso terapeutico, si riesce spesso a sciogliere nodi emotivi che sembrano irrisolvibili, scoprendo risorse che fino ad ora potrebbero esserle sembrate inaccessibili.
Le assicuro che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di cura verso sé stesso. Con il tempo, con la guida di un professionista, è possibile esplorare e comprendere le radici di questo dolore, trovando vie per alleviarlo. Non deve affrontare tutto questo da solo: ci sono modi per cominciare a risalire e ritrovare la serenità che merita.
Cordialmente, Dott.ssa Laura Mangione , psicologa
L'angoscia e la profonda reazione fisica che descrive – il tremore, il pianto, l'insonnia, il vomito – sono segnali di quanto il Suo mondo interiore sia in tumulto. In situazioni simili, può essere di grande aiuto trovare uno spazio sicuro con un terapeuta, che possa accompagnarla a dare forma e senso a queste emozioni, portando gradualmente ordine nel caos interno. Nelle prime fasi di un percorso terapeutico, si riesce spesso a sciogliere nodi emotivi che sembrano irrisolvibili, scoprendo risorse che fino ad ora potrebbero esserle sembrate inaccessibili.
Le assicuro che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di cura verso sé stesso. Con il tempo, con la guida di un professionista, è possibile esplorare e comprendere le radici di questo dolore, trovando vie per alleviarlo. Non deve affrontare tutto questo da solo: ci sono modi per cominciare a risalire e ritrovare la serenità che merita.
Cordialmente, Dott.ssa Laura Mangione , psicologa
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