Non so se cercare di andarmene di casa il prima possibile nonostante i sensi di colpa visto che la m

17 risposte
Non so se cercare di andarmene di casa il prima possibile nonostante i sensi di colpa visto che la mia famiglia non fa altro che denigrarmi verbalmente o se resistere.
Non sono mai abbastanza, quando sbaglio sembra che io abbia ucciso qualcuno.
Mia madre trova ogni pretesto per arrabbiarsi e dirmi che sono una ragazzina una menefreghista e che i “ versi” che faccio io non li fanno neanche i bambini di 6 anni
I suddetti versi sarebbero le mie reazioni ai suoi attacchi ovvero per la maggior parte delle volte piangere e cercare di giustificarmi
Quando provo a difendermi mi sento dire che non posso permettermi di risponderle indietro e che le manco di rispetto.
Ma per la maggior parte del tempo è lei quella che manca di rispetto a me visto che ogni pretesto è buono per inveirmi contro.
Inoltre ogni volta che c’è un litigio in casa tra due persone che non hanno niente a che vedere con mia madre lei si intromette nel litigio dicendo che le roviniamo le giornate con i nostri atteggiamenti e minaccia sempre di andarsene di casa..
Io ho 25 Anni ma attualmente la mia situazione economica non è delle migliori, sto chiudendo la mia attività ( un ristorante ) a causa dei costi che sono diventati troppo onerosi però tra due mesi mi ritroverò a lavorare con mia madre nel suo stabilimento balneare e non so se me la sento di vivere constantemente come se camminassi sulle uova perché devo regolare le mie emozioni in base alle sue, in base a come si sveglia la mattina o in base a cosa succede nella sua giornata.
Non ce la faccio davvero più ma mi sento le mani legate e non vedo una via d’uscita. Cosa posso fare?
Buongiorno, sarebbe opportuno cercare di capire meglio che cosa desidera fare, al di là del senso di colpa o delle critiche che le vengono rivolte. Se ha modo di approfondire con l'aiuto di uno psicologo potrebbe trovare meglio le risposte di cui ha bisogno. Per chiarimenti, resto a disposizione, dottoressa Sara Vassileva

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, grazie per la sua condivisione. Non penso che si tratti di sensi di colpa o resistenza ma che nel suo conflitto con sua madre entrambe volete affermarvi e affermare la propria identità. Può sembrare un paradosso ma a volte capire ciò di cui ha bisogno l'altro potrebbe essere una buona soluzione per risolvere un conflitto. Provi a capire di cosa ha bisogno sua madre per esempio a osservarla o ascoltarla senza mettere in atto una reazione difensiva e veda cosa succede. Questo non significa essere passivi o anassertivi ma avere una piena padronanza di se stessi anche di fronte a provocazioni o insulti che le procurano una difesa del suo valore personale.
Un saluto
Dott. Paolo Lippi

Mi dispiace molto per la sua situazione e si coglie molto bene il suo malessere.
Sicuramente sarà importante l'autonomia economica che poi le darà la possibilità di avere l'autonomia anche abitativa, ma è importante prima capire cosa lei vuole fare, al di la dei sensi di colpa.
Credo che un percorso psicologico la possa aiutare a centrarsi su se stessa, per raggiungere una autonomia soprattutto di pensiero e far si che le parole e le azioni di sua mamma non abbiano più tutto questo peso che ora la sta schiacciando.
Rimango a disposizione.
Buona giornata
Gentile utente,
Per comprendere cosa fare bisognerebbe che il turbinio di emozioni che le provoca sua madre fosse più gestibile. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a contenere le emozioni che prova e a capire in che direzione muoversi.
Saluti
Buongiorno,
dalle sue parole emerge molto chiaramente un malessere profondo per la situazione che sta vivendo e che, evidentemente, ha radici molto antiche. Credo che lei stia vivendo una grande confusione, che non le permette più di capire che cosa desideri realmente fare, ma al contrario la imprigiona nella trappola del senso di colpa e della rabbia.
Secondo me sarebbe importante riuscire a fare chiarezza dentro di sè, e per questo mi sento di consigliarle di intraprendere, se le è possibile, un percorso di psicoterapia.
Un caro saluto
Gentile utente, andarsene di casa con una situazione economica precaria non mi pare una via percorribile. Provi ad interessarsi sulle tematiche dell'assertività nella gestione dei conflitti (a volte svolti in gruppo con costi estremamente contenuti) e potrebbe trovare modalità comunicative nuove ed efficaci. Spero che la mia risposta le possa essere di aiuto per uscire dall'impasse e porgo cordiali saluti. Dr.ssa Sara Mammano
Mi dispiace molto per la sua situazione . Sento che c’è un grande malessere è una gigantesca confusione.
Queste sono domande che trovano risposta proprio nella psicoterapia.
-cercare di capire chi siamo, quali sono le nostre potenzialità, cosa per noi è importante
-imparare la gestione del conflitto e della rabbia
-aumentare il nostro senso di auto efficacia e di autostima
-definire i propri confini
-lavorare per accrescere autonomia e indipendenza…

In bocca al lupo.
Resto a disposizione anche on Line
Dottoressa Stefania Ludovici
Mi dispiace sentire che stai vivendo una situazione così difficile e dolorosa in famiglia. Capisco che ti senti intrappolata tra la necessità economica di lavorare con tua madre e il desiderio di allontanarti dalla situazione di denigrazione e mancanza di rispetto che hai descritto. Vorrei farti sapere che i tuoi sentimenti sono validi e che hai il diritto di vivere in un ambiente che ti rispetta e ti fa sentire al sicuro.

Sarebbe importante valutare se ci sono risorse nella tua comunità che possono aiutarti a trovare un'altra sistemazione o un lavoro diverso, anche temporaneamente, per allontanarti dalla situazione attuale. Inoltre, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo/psicoterapeuta per elaborare i sentimenti che hai in questo momento e trovare strategie per gestire il conflitto con tua madre.

Ricorda che non sei sola in questa situazione e ci sono persone e risorse disponibili per aiutarti. Non devi sopportare il comportamento abusivo o denigratorio di nessuno, nemmeno della tua famiglia. Resto a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Nicoletta Pinna
Gentilissima, La ringrazio per aver condiviso la Sua situazione e soprattutto il Suo malessere. Dalle Sue parole traspare molta fatica che si ripercuote inevitabilmente sulla gestione della Sua vita quotidiana e sul Suo benessere.
Quando si parla di relazioni è sempre molto complesso, ed è importante cercare di comprendere e poter mettere un pensiero su questo momento di difficoltà che sta attraversando all'interno di uno spazio che possa essere solo Suo e che Le permetta di sentirsi ascoltata, rispettata e libera di esprimersi.
Cordiali saluti, dott.ssa Giovanna Grasso
Gentilissima buongiorno, sento molto dalle sue parole il suo disagio. Sicuramente non deve essere facile vivere limitando le proprie emozioni e sentimenti. Probabilmente c'è qualcosa negli atteggiamenti suoi e di sua madre che vi pone sempre in perenne conflitto facendovi assumere due posizioni importanti, come in una lotta: una un ruolo dominante, primeggiante, e l'altra un ruolo ritirato, più anassertivo. Capire meglio cosa avviene tra voi, cosa attiva questi ruoli ed eventualmente imparare a gestirli potrà aiutala a connettersi meglio ai suoi bisogni, e magari imparare ad esprimerli senza metteli a tacere necessariamente.
Questo potrebbe con il tempo creare un'impotante reazione a catena non solo nel suo modo di vivere ed esprimere le sue emozioni, ma anche negli atteggiamenti di sua madre. E se quest'ultimi non dovessero subire cambiamenti, le rimarrà comunque una grande consapevolezza interiore che le darà sempre la liberà di potersi esprimere.
Un caro saluto
Dr.ssa Noemi carrieri - Firenze
Gentilissima, grazie per aver qui condiviso
La situazione che descrive è particolare, sebbene abbastanza diffusa per alcuni versi...
Mi sentirei di suggerirle di investire sui suoi talenti, sulle sue passioni e propensioni...
Se a priori percepisce che, lavorare a stretto contatto con sua madre, non la soddisferà, non esiti a cercare altro
La forza e il coraggio arrivano quando meno ce lo aspettiamo!
Un caro in bocca al lupo!
Dr Eliana Nola
Salve, gli scontri verbali nelle famiglie sono piuttosto frequenti e non devono crearle allarmi particolari se sono tutti nella normale e tollerabile sfera delle relazioni. Tuttavia se avverte un grosso disagio emotivo e uno stress intollerabile per la sua serenità, le suggerisco di affrontare con uno psicologo la situazione per consentirle di chiarire la reale situazione e acquisire gli strumenti necessari per avere una vita più serena. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi.
Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buongiorno gentile ragazza, comprendo il Suo disagio nel sentirsi obbligata da un vincolo di tipo economico a rimanere in una situazione familiare di conflitto e stress quotidiano. Tutto cio’ non e’ sano e non Le fa bene. Suggerirei di cercare un aiuto psicologico di orientamento strategico, per imparare ad utilizzare al bisogno anche un tipo di comunicazione piu’ complementare e maggiormente funzionale al benessere di entrambe. Nello stesso tempo potrebbe essere aiutata a lavorare sulla propria autostima, sulla scoperta delle proprie risorse personali e sulle sue potenzialita’ per crearsi una situazione lavorativa autonoma. Spero che la mia risposta sia stata utile e la possa aiutare ad uscire dall’empasse, sono disponibile anche online per ulteriori dubbi o domande…un caro saluto! Dott.ssa Angela Fortini
Salve, la convivenza in famiglia può diventare molto conflittuale crescendo. L'ideale sarebbe che lei potesse trovarsi un altro lavoro per non aggiungere anche lì ulteriore tensione. Le consiglio una consulenza con uno/una psicologa al fine di centrarsi, svincolarsi dalla famiglia e valorizzare le sue risorse. La saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
Buongiorno. Essere in una dinamica familiare come quella che racconti, dove i tuoi sforzi sembrano non essere mai riconosciuti e dove le tue emozioni vengono minimizzate, può avere un impatto devastante sul tuo benessere emotivo.

Riconoscere la difficoltà di questa situazione è un primo passo importante. È chiaro che tu stia cercando di trovare una soluzione per proteggere il tuo equilibrio emotivo, il che è fondamentale.

Potresti considerare un distacco temporaneo o parziale: Se non ti è possibile andare via di casa completamente a causa delle circostanze economiche, potresti considerare di cercare piccoli spazi di respiro fuori dal contesto familiare. Potresti valutare attività fuori casa, anche se minime, che ti consentano di creare del tempo per te stessa lontano dalle dinamiche familiari tossiche.

Dialogare con un professionista: Un supporto psicologico potrebbe aiutarti a elaborare il senso di colpa che provi, che è molto comune in situazioni familiari come la tua. Potrebbe anche aiutarti a sviluppare strategie per affrontare i conflitti con tua madre in modo da proteggere te stessa emotivamente, senza essere travolta dalle sue reazioni.

La situazione è delicata, ma concentrati su quello che puoi controllare: il tuo benessere. Anche se il cambiamento sembra difficile, costruire una via d'uscita emotiva o concreta può darti speranza e respiro.
Un caro saluto, d.ssa Raileanu

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