Non ho voglia di vivere, le ragioni occhio e croce le conosco, gli sforzi per ottenere certe cose ch

17 risposte
Non ho voglia di vivere, le ragioni occhio e croce le conosco, gli sforzi per ottenere certe cose che desidero sono troppo per me e perciò vivo male. Solo il semplice sopravvivere è faticoso, vivere meglio per me diventa una cosa ancora più difficile.
Non voglio più essere incastrato in questa situazione, non amo proprio stare al mondo, perché stare al mondo comporta queste cose, voi e tutti sostenete sempre che la vita comporta certe sofferenze, ecco a star dentro questa situazione ci sto male, che posso sopportare non è che aiuta, anche un tizio che viene torturato può sopportare la tortura, mica muore. Non so se e in che modo altre persone che non intervengono in qualche senso più concreto potrebbero aiutarmi, a non star bene non sto bene, ma una psicoterapia come potrebbe aiutarmi se io ho afferrato la vita occhio e croce cos'è e provo un rifiuto, non mi piace nell'insieme a monte? A ripetermi di accettarla non serve a nulla per me. Al più potrebbe essere utile per sfogarmi, ma non credo che può far saltare fuori dal nulla questo vivere volentieri se non c'è.
Buongiorno, la psicoterapia non servirebbe a niente se fosse solo un momento di sfogo. Lei stesso si accorge che sente la vita come una "tortura" e questo evidentemente le desta un sospetto che c'è qualcosa che non va e che non dovrebbe essere sempre così. A volte è necessario un supporto farmacologico e psicoterapeutico per riuscire a superare fasi di grande sconforto.
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno. Le cose che ha scritto raccontano molto di lei ed anche di quello che prova rispetto al mondo che la circonda. Mi vengono in mente molte "crisi esistenziali", che diversi pazienti portano in seduta e di quanto ogni persona abbia la propria particolarità, pecularietà e storia di vita. Una psicoterapia serve proprio ad esplorare non solo i suoi sintomi, ma anche quella parte di sè che ha a che fare con i suoi desideri, talenti, difficoltà espressive, conflitti personali irrisolti, schemi emozionali disfunzionali, difese arcaiche.
Credo che lei abbia tutte le caratteristiche per iniziare un percorso di cura molto efficace e risolutivo.
Cordiali saluti
Gentile utente di mio dottore,

dalla sua scrittura emerge un quadro depressivo importante che forse la sola psicoterapia non potrebbe supportare, almeno per il momento. Le consiglio di sottoporsi ad un consulto psichiatrico al fine di poter ricevere adeguata somministrazione farmacologica con cui poter uscire, almeno per il momento, dalla morsa del grigiore e di questi vissuti mortiferi. La psicoterapia, insieme ad un trattamento farmacologico adeguato potrebbe con il tempo aiutarla anche se al momento tutto questo le sembra impossibile. Nella speranza possa contattare quanto prima uno specialista.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, se da un lato è palpabile la sua sofferenza emotiva dall'altro mancano troppe informazioni per poter darle una restituzione che abbia senso e che non risulti banale. Posso consigliarle di darsi almeno la possibilità di provare? Cerchi un/una terapeuta con cui instaurare un rapporto di fiducia (questo potrebbe implicare non fermarsi alla prima scelta) e si dia la possibilità di entrare più in profondità.
Buongiorno,
Io credo che le possa essere utile richiedere, in contemporanea, una consulenza psicologica e anche una psichiatrica.
La consulenza psicologica le può servire a capire come affrontare questa mancanza "di voglia di vivere".
Anche perché se ha scritto qui, significa che in qualche modo, una parte del suo Io sta cercando una soluzione, una speranza.
La consulenza psichiatrica potrebbe esserle utile, almeno nelle fasi iniziali della psicoterapia, per migliorare il suo tono dell'umore e avere un atteggiamento più positivo verso se e la vita.
In bocca al lupo!
Gentile utente, nelle sue parole emerge in modo molto chiaro la sua grande sofferenza. Alle volte prima di valutare solo un percorso psicoterapico potrebbe risultare molto utile anche un consulto psichiatrico che possa dare, nel caso fosse necessario, un supporto farmacologico, al fine di aiutare il paziente nel duro processo di attraversamento e superamento della sofferenza e del dolore. Ogni caso è a sè per tanto non è possibile darle una risposta. Ciò che però mi sento di dirle e che potrebbe valutare la psicoterapia non solo come uno sfogo ma bensì come un luogo dove indagare le origini profondo della sua sofferenza e della sua fatica nello stare al mondo.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, mi spiace per la sofferenza che si porta addosso e che trapela dalla sua descrizione. Nella vita è importante non mollare, mai! Ha il diritto di provare a cambiare la sua situazione, rivolgendosi a un professionista con il quale intraprendere un percorso che le permetta di capire perché è arrivato a tutto ciò, esplorando anche emozioni e pensieri che stanno dietro al suo malessere e trovando le strategie più adatte per poterlo affrontare. Se poi fosse necessario potrà affiancare il percorso a una terapia farmacologica, ma sarà il professionista ad indicarle se necessario. Si dia l'opportunità di cercare di cambiare, inizierà a pensare al futuro in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
Buongiorno,
d'accordo con i miei colleghi le consiglio di intraprendere un percorso farmacologico e contemporaneamente anche uno di psicoterapia.
Lavorare sulle sue emozioni e su i suoi pensieri dannosi e disfunsionali.
Mi raccomando non demorda!!!!
Saluti
Dott.ssa Supino Alessia
Salve, non riduca la terapia psicologica a uno sfogo perché ovviamente è molto di più. Lei ne ha bisogno ovviamente e probabilmente anche di un provvisorio supporto farmacologico. Del resto posso comprendere le sue resistenze e dubbi ed è proprio per questo motivo e per il suo attuale stato emotivo che iniziare una terapia non potrà far altro che darle dei benefici come accade a tutte le persone nella sua stessa condizione- Cosa ha da perdere? Al massimo tutto rimarrà come adesso anche se le assicuro che sarà tutto decisamente migliore. Non esiti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio.
Buonasera, mi dispiace molto e sento il peso di tutta la sofferenza che si porta dietro. La psicoterapia le potrebbe essere utile a ripulire le lenti grigie con cui vede il mondo, a percepire le sue risorse e metterle a frutto. Il solo sfogo non descrive ciò che è un percorso per ritrovare o trovare una vita diversa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Egregio Utente, mi rincresce la sua situazione e comprendo il suo dolore e la sua frustrazione. Nello suo stato attuale Le suggerisco una terapia individuale unita alla terapia farmacologica utile a superare l'angoscia e le complicanze dovute al suo stato depressivo. Resto a Sua disposizione per qualsivoglia eventuale integrazione e/o chiarimento e mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.
Buongiorno! Mi lasci esprimere sincera preoccupazione per una situazione che non può e non deve essere trascurata. Ha usato più volte l'espressione "a occhio e croce", mi ha colpito. Ha origini tra le tessitrici della Seta di Firenze per indicare quei panni che non venivano eseguiti in maniera perfetta, ma recavano dei rattoppi approssimativi. Perdoni la digressione, ma credo che Lei abbia bisogno e diritto ad uno spazio di cura NON buttato lì "a occhio e croce", ma professionale, strutturato e adeguato alle Sue caratteristiche. A cosa può servire una psicoterapia eventualmente integrata da una terapia farmacologica su misura? Forse, sente il bisogno di restituire valore alla Sua vita. È come se, a modo Suo, dicesse: "basta con i rattoppi". In bocca al lupo
Buongiorno,
il suo dolore è palpabile e sembra non trovare soluzione. In realtà le soluzioni vertono su un'unica direzione: affidarsi a uno di noi e se le consigliamo di abbinare a un trattamento di psicoterapia, l'aggiunta di un farmaco, si lasci guidare. Le paure, le resistenze all'assunzione di un farmaco sono spesso legate a poca conoscenza dei reali effetti che lo stesso avrebbe. Spero di esserla stata utile, buona giornata
Camilla Lenti
Salve, solitamente si percepisce che gli sforzi per ottenere quello che si desidera sono eccessivi quando non si portano avanti i propri reali desideri quindi si fanno cose in cui non si crede fino in un fondo. In altre situazioni invece è il modo e gli strumenti che si usano per portare avanti i propri obiettivi a non sono adeguati e quindi risultano poco funzionali. La psicoterapia serve a trovare una soluzione a questi due aspetti, non ad accettare in modo passivo la sofferenza e la fatica!
In bocca al lupo
Salve, immagini di essere caduto in un pozzo profondo,un pozzo formato di emozioni catturanti e che non permettono la fuga. Bene, entrare in questa dimensione equivale a non poterne più uscire da soli. Per ristrutturare e mettere ordine e priorità nella sua mente è necessaria una bella scossa. All’inizio sono necessari i farmaci,per allentare la morsa del negativismo, e insieme è necessario abbinare una psicoterapia ristrutturante.saluti dott.ssa Sandra Petralli
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Buonasera, mi dispiace molto che si senta così, è davvero difficile affrontare momenti in cui tutto sembra privo di senso e ogni sforzo sembra insormontabile. È importante che lei sappia che non è solo e che ci sono persone che possono ascoltarla e cercare di aiutarla a trovare una via d'uscita da questo dolore.

Capisco che l'idea di vivere così com'è possa sembrarle insopportabile e che la prospettiva di "accettare" le cose non le sembri una soluzione reale. La sofferenza che sta vivendo è profonda, e il solo sopravvivere sembra troppo faticoso. In questo momento, ciò che è più importante è trovare un modo per ridurre un po' il peso che sente, anche se non ha ancora trovato qualcosa che le dia gioia.

Il supporto di una psicoterapia potrebbe non cambiare tutto improvvisamente, ma potrebbe darle un luogo dove esplorare questi sentimenti, senza pressioni e senza aspettative. Potrebbe aiutarla a trovare nuovi modi di vedere la sua situazione, piccole vie di fuga dal dolore che ora sembra così intrappolante. Parlare con un terapeuta potrebbe anche aiutarla a trovare dei passi pratici per affrontare le difficoltà che percepisce come insormontabili.

Non voglio ridurre la sua sofferenza o darle risposte facili, perché so che in questi momenti non ci sono risposte facili. Ma c'è speranza, e c'è la possibilità di trovare un po' di sollievo. Se riesce, le consiglio di cercare il supporto di un professionista, anche solo per avere qualcuno con cui parlare e provare a dare una direzione diversa a questi pensieri.

Se si sente in pericolo immediato o troppo sopraffatto, è fondamentale che cerchi aiuto immediato: può rivolgersi a un pronto soccorso o contattare un servizio di emergenza. Lei merita di stare meglio e di trovare un modo per superare questo momento buio. Non è solo, e ci sono persone pronte a darle il supporto di cui ha bisogno.
d.ssa Raileanu

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