non ho mai scritto in questi siti, ma non so più cosa fare. questa settimana è capitata l'ennesima l

20 risposte
non ho mai scritto in questi siti, ma non so più cosa fare. questa settimana è capitata l'ennesima lite con mia madre.
inizio dicendovi che ho 18 anni, e sono la seconda figlia (mia sorella è più grande di me di 4 anni). abbiamo un bellissimo rapporto ma sin da quando ero piccola mia madre ha sempre fatto, anche in presenza altrui, paragoni. diciamo che siamo abbastanza diverse, lei timida e studiosa e io più vivace e furbetta (in modo genuino ovviamente). nonostante ciò con il passare degli anni questa cosa ha iniziato a pesarmi, le liti con mia madre sono aumentate insieme ai suoi insulti. ricordo, quando avevo più o meno 10 anni feci cadere gli stuzzicadenti a terra, e lei mi urlò "sei una m***a". ho sempre lasciato scivolare le sue parole, ma ora sto pagando le conseguenze. da 4 anni soffro d'ansia e di attacchi di panico e penso sia dovuto anche per colpa dei miei genitori.
premetto che non ho mai mancato di rispetto e li ho sempre ascoltati, (esempio, tornando a casa all'orario stabilito) . ho sempre cercato di andar bene a scuola per un piacere personale riuscendoci pienamente.
tornando al discorso dell'ansia, ogni volta che esco ho paura, ho paura di tornare a casa ed essere sgridata. ora che ho 18 anni torno a casa alle 2 e i miei fanno sempre storie per ciò, e abito in un paesino tranquillo.
mia sorella tornava anche più tardi alla mia età, viaggiava con le amiche ecc. io non posso fare nulla. il rapporto che ha con mia sorella è anche abbastanza bello, si interessa alle sue giornate, al suo stato d'animo. non capisco perché non faccia lo stesso con me.
l'unica risposta che mi sono data è che magari mi vede più "forte" di mia sorella (quando in realtà non lo sono) e si prende il lusso di demoralizzarmi.
mi ha sempre disprezzata, ogni volta che mi vede si innervosisce, cerca sempre di rimproverarmi, non è mai stata fiera di me. sembra che le stia rovinando la vita, mi sta facendo sentire in colpa perché mi sento uno sbaglio, mi sento la rovina della famiglia. mi ha chiamato varie volte p*****a solo perché ha scoperto che ho perso la verginità con il mio ex dopo 2 anni di relazione seria. il colpo di grazia è stato l'altra sera, quando ha trovato un preservativo nella borsa. ennesimi insulti, "sei una delusione". mi ha buttato giù con 3 parole , sono 18 anni che vivo con lei e in 18 anni ha sempre cercato di dimoralizzarmi. ora ho paura di tornare a casa. stasera appena ho aperto la porta ho avuto un attacco di panico e sono scoppiata a piangere. avrei voluto una mamma diversa, mi fa male vedere che tutte le mie amiche possono parlare liberamente con le proprie madri e io no. non posso parlare con nessuno in famiglia perché non ho tutta questa confidenza e preferirei non farlo visto che non ci darebbero nemmeno tanto peso. con mia madre è inutile avere un confronto faccia a faccia perché scoppierei a piangere alla prima frase e non mi capirebbe nemmeno.
non so più che fare, non riesco più stare a casa in tranquillità. gli attacchi di panico sono ritornati, già di mio sono una persona instabile, questa situazione mi ha letteralmente buttata giù, ho pensato anche al peggio..
Cara Ragazza,
che storia difficile che hai. Posso immaginare cosa significhi sentire di non riempire mai davvero gli occhi di una madre, e quanto ti sia mancata un'esperienza di apprezzamento e supporto. Da quello che scrivi, sembra tu abbia cercato di adattarti stando alle regole, provando ad avere un buon rendimento scolastico o adeguandoti agli orari di uscita, ma sentirsi bravi figli è profondamente diverso da sentirsi figli amati, e questo sta alimentando il malessere che ci racconti. Hai ragione, avere un confronto diretto con mamma forse potrebbe non bastare, ma perché quello che dobbiamo porci come obiettivo è cambiare il nostro sguardo su di noi, autorizzarci ad esistere, e comprendere cosa delle critiche insoddisfatte di mamma ha così tanto potere su di te. Nel senso che male fanno male, ma le tue parole lasciano trasparire uno stato di resa, di cedimento, sul quale è possibile intervenire. Cerca il supporto di uno psicologo; non possiamo cambiare i nostri genitori, perché hanno anche loro una storia alle spalle che intuiamo dal modo in cui si prendono cura di noi. Possiamo però riconoscerci il diritto di dirci ad alta voce ciò che ci fanno mancare, non rinunciando alla speranza comunque di riceverlo. Anche da noi stessi. Un caro augurio di buona fortuna

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Buongiorno carissima, comprendo a pieno il suo stato d'animo ed il desidero profondo di avere un rapporto più sano, naturale e spontaneo con la propria madre privo di accuse e critiche. Credo che potrebbe essere produttivo per lei se lei cercasse un canale di comunicazione: ha provato a condividere il suo stato emotivo?
Buongiorno, la sua sofferenza è tangibile, pertanto meriterebbe l'attenzione di qualcuno che la possa aiutare. A dispetto del suo desiderio non è possibile scegliere in che famiglia nascere né è realistico attendersi un cambiamento da parte delle altre persone, è invece possibile scegliere di fare un percorso che aiuti ad affrontare le situazioni in un modo differente dando nuovi significati che non siano così dolorosi. Esistono professionisti privati ma anche altri che lavorano per il Sistema Sanitario Nazionale. Saluti Dott.ssa Michela Campioli
Buongiorno, non è certo una situazione facile la sua, ha provato a dire a sua madre che il suo atteggiamento la fa stare così male? Ne ha il diritto. Però mi rendo conto che non è facile far cambiare gli altri, per cui le consiglio di farsi aiutare a costruirsi in modo sano nonostante tutto, facendosi aiutare da un professionista privato oppure rivolgendosi ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale. Mille auguri! Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno, ha riportato molte cose di sé stessa in rapporto con la sua famiglia: una sorella "timida e studiosa" molto diversa da lei che si descrive "vivace e furbetta" e una mamma che reagisce in modi diversi ai vostri modi di essere.
Le pesano i paragoni e le liti alle quali reagisce con paure, ansie e attacchi di panico. È importante per lei capire come far fronte ai comportamenti di sua madre, il che non vuol dire per forza un confronto "faccia a faccia" ma un modo diverso di dialogare. Per questo può esserle utile un confronto con un professionista psicologo. Non aspetti ancora. Un cordiale saluto
Buongiorno è complicato crescere in una relazione affettiva con una figura di riferimento così ambivalente, la sensazione è quella di sentirsi incastrate tra sentimenti opposti amore/odio....e quindi vivere un conflitto interiore causa della sintomatologia ansiosa. L'ansia suona un campanello d'allarme: ci sono conflitti che vanno affrontati. Ogni relazione è comunicazione e dalle tue parole emerge una grande difficoltà di comunicazione con tua mamma fatta di pregiudizi, accuse, disconferme. Potrebbe di certo esser d'aiuto lavorare sulla relazione con lei, cercare di comprendere i bisogni e le motivazioni a tanta aggressività. Il sistema familiare è un sistema complesso bisognerebbe indagare le relazioni tra tutti i componenti. A livello comportamentale imparare tecniche per gestire ansia e a livello cognitivo strutturare pensieri che aiutino a comprendere l'origine e il senso degli stimoli che ti provengono dal corpo e che accentuano l'ansia. Buon lavoro
Salve vista la situazione le consiglio una terapia familiare per iniziare per poi passare ad una individuale. Le problematiche sono antiche ma sempre presenti. Provi a proporlo in famiglia, se non acconsentono si indirizzi verso una terapia dai risultati efficaci già dai primi incontri come l' E.M.D.R.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Gentile giovane utente, comprendo il suo dolore e il sentimento di continua sottostima che sta provando. Non deve essere facile avere a che fare con una figura così importante, come la propria madre, in uno stato così aggressivo e demotivante come descrive. L'ansia non è altro che un campanello d'allarme che qualcosa di faticoso dev'essere affrontato. E' coraggioso rendersene conto e decidere di affrontare i propri sentimenti e le proprie emozioni in momenti difficili. In questo caso, è importante cercare di capire come far fronte ad una comunicazione positiva in famiglia. Può essere utile un aiuto esterno di un professionista, al quale può rivolgere i propri dubbi e perplessità, senza doverli affrontare da sola. Dott.ssa Giulia Bernardinello
Buongiorno. Possibile che a 18 anni si cerchi ancora un ideale di genitore e che ancora non ci sia separati e individuati. Ricercare l'approvazione è normale, ma crescendo si impara ad amare ciò che siamo e siamo diventati .
Cara ragazza che dire la tua è una situazione davvero difficile e il tuo stato ansioso è comprensibile. Risulta difficile accettare che l'essere vista la "forte" delle figlie conduca a tutto ciò e il non poterne parlare con nessuno provoca una tensione interna che deve assolutamente essere alleggerita. L'analisi può sicuramente aiutarti a trovare una pace interna diversa e ad amare te stessa. Un saluto, Dottoressa Salvatori.
Buongiorno,
che dolore questo rapporto con tua madre!! ma le relazioni sono fatte dalle persone e quindi dalla responsabilità di ciascuno nel renderle come sono. Questo per dirti che tua mamma da come la descrivi fatica a vedere la tua bellezza e le tue difficoltà, ma allo stesso tempo tu probabilmente non mostri quello che senti e lei non ha modo di comprendere. Non so quanto possa essere facile esprimerle quello che hai dentro, magari hai paura ti ferisca come ha già fatto, dicendoti quelle brutte parole. Hai da tirare fuori tutto questo dolore con qualcuno che possa accoglierti e aiutarti a elaborare ciò che stai vivendo, altrimenti l'ansia e gli attacchi di panico rischiano di intensificarsi ulteriormente. Cerca una figura che ti possa aiutare, ma non aspettare troppo. ti auguro ogni bene.
Carissima capisco la tua sofferenza e la tua delusione. Tuttavia la realtà nn on può essere cambiata ma solo affrontata con coraggio e determinazione. Non sono gli altri a definire il nostro valore, e non dobbiamo permetterglielo, ne ai familiari né ad altri. In tutto questo tuo padre e tua sorella non ti hanno mai appoggiato? Con loro il rapporto come va? E molto difficile affrontare una situazione del genere per messaggio ma ho avuto molte situazioni simili in pazienti della tua età. Se vuoi scrivimi o contattami in pvt.
Forza e coraggio
ER
Cara ragazza, la tua storia e il tuo bagaglio emotivo hanno diritto e bisogno di essere ascoltati, capiti e analizzati. Se hai un buon rapporto con tua sorella potresti farti aiutare da lei a parlare apertamente con tua madre esprimendo le tue paure e la tua frustrazione. Ti consiglio comunque di trovare uno spazio tutto tuo rivolgendoti ad uno psicoterapeuta in grado di ascoltarti e aiutarti.
Se hai bisogno contattami pure.
Dott.ssa Federica Leonardi
Carissima, Le consiglio un percorso terapeutico ad orientamento psicodinamico che la aiuterà ad affrontare il "tumultuoso" stato emotivo che si porta a dietro e a gestire meglio il rapporto con sua madre. Cerchi di maturare dentro di sé questa scelta e non esiti a contattare un terapeuta. Io rimango a sua disposizione. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Buonasera, posso immaginare come sia difficile per te (mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età) il fatto di non poter parlare con nessuno di questo tuo malessere e della sofferenza che stai provando e il fatto che non riesci a parlarne con tua mamma. I rapporti con i genitori sono spesso causa di disagio, malessere e sofferenza e il fatto che già a 18 anni tu riesca a descrivere lucidamente quello che ti sta succedendo è sintomo di maturità e consapevolezza. Il fatto che tu abbia deciso di scriverne, dimostra il tuo coraggio nel voler affrontare questa situazione. Ti consiglio di rivolgerti ad uno/a psicologo/a quanto prima per poter avere il giusto supporto che meriti e che necessiti. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi e domande. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve, mi dispiace per la situazione che al momento sta vivendo.
Comunque, ha mai tentato di parlare con sua madre? Di dirle tutto ciò che ha scritto qui? O teme qualche cosa in particolare?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile, il suo racconto è carico di sofferenza. Purtroppo, è innegabile che, in particolare nell'infanzia e nell'adolescenza e talvolta anche nelle fasi successive, il rapporto con le figure genitoriali ed il loro sguardo - amorevole o meno - è in grado di condizionare pesantemente il proprio modo di guardare a sè stessi, di percepirsi in relazione agli altri. In questo senso, il confronto con un fratello o una sorella cui viene riservato un trattamento diverso non fa che peggiorare le cose. In base a quanto scrive, sembra che la situazione sia estremamente difficile da sostenere. Concordo con i consigli che le hanno dato i colleghi: un confronto diretto con sua madre potrebbe essere utile. Spesso, anche le persone a noi più vicine, non riescono a cogliere la nostra sofferenza. Un supporto qualificato potrebbe poi esserle molto utile per comprendere e gestire i sintomi che riporta, elaborare quella che è stata sino ad oggi la sua storia di vita e costruire un futuro che le possa dare soddisfazione. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti. Un caro saluto
Salve,
trovi qualcuno con cui parlarne. La sofferenza, così come la gioia, merita di essere condivisa.
Un saluto,
MMM
Buonasera, c'è molto dolore e molta sofferenza nel suo racconto e penso che ad entrambe vada data voce. Le consiglio di prendere in considerazione l'idea di rivolgersi ad un terapeuta, per far sì che con lui possa riuscire in questo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, mi dispiace per il tuo disagio. Quando sia un rapporto conflittuale tra genitori e figli. Può succedere che certe affermazioni certe parole certe situazioni creino situazioni ansiogene malessere fisico e psicologico Le consiglio un percorso con un professionista al fine di comprendere e affrontare al meglio la sua situazione.
E Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti

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