Nicoletta. 1) intervento per esostosi retrocalcaneare e reinserimento tendine Achille Il dolore
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risposte
Nicoletta.
1) intervento per esostosi retrocalcaneare e reinserimento tendine Achille
Il dolore non cessa
2)9 mesi dopo..revisione tendinea ed ossea
Il dolore rimane
3) Intervento per tunnel tarsale due mesi dopo.
Ora,nonostante 3 interventi, ho dolori lancinanti , scosse ,edema, tallone insensibile...morale sotto ai PIEDI.
Fatto tecar, onde d d'urto..niente.
Grazie mille per eventuali risposte
1) intervento per esostosi retrocalcaneare e reinserimento tendine Achille
Il dolore non cessa
2)9 mesi dopo..revisione tendinea ed ossea
Il dolore rimane
3) Intervento per tunnel tarsale due mesi dopo.
Ora,nonostante 3 interventi, ho dolori lancinanti , scosse ,edema, tallone insensibile...morale sotto ai PIEDI.
Fatto tecar, onde d d'urto..niente.
Grazie mille per eventuali risposte
Forse il quadro è complicato da una algodistrofia.
Di positivo c'è che se così fosse parliamo di un quadro benigno e (lentamente) autorisolutivo.
Di positivo c'è che se così fosse parliamo di un quadro benigno e (lentamente) autorisolutivo.
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Probabilmente questo piede va lasciato un po’ in pace, ci vorrà tempo se fosse una sindrome algodistrofica
Buongiorno Nicoletta, le consiglio qualche seduta di osteopatia. In casi come il suo si può andare a trattare le parti sintomatiche con tecniche indirette (per nulla invasive) e al contempo lavorare su tutto il suo organismo per incrementare l'espressione di salute e favorire la guarigione. Per farle un esempio: una migliore funzione del diaframma le permetterebbe di avere migliore scambi di ossigeno, una migliore circolazione di fluidi etc.
Le faccio i miei auguri, cordialmente
Tommaso Laganà D.O.
Le faccio i miei auguri, cordialmente
Tommaso Laganà D.O.
Buonasera, in base a quanto Lei a descritto si potrebbe dedurre che vi sia uno squilibrio nella zona indicata. Le consiglio di fare una visita specialistica per valutare quale sia il motivo del continuo dolore.
Cordiali saluti
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Buongiorno Nicoletta,
trovo indicativo che tutto sia iniziato con l'intervento per esostosi retrocalcaneare. Questo fenomeno, caratterizzato da formazione di nuovo tessuto osseo, è sempre dovuto a un disequilibrio muscolare nel controllo del piede e dell'arto inferiore. Il tessuto osseo cresce in prossimità dei tendini solo quando questi trazionano troppo a livello della loro inserzione.
Per questo, in base al suo racconto, tutto mi fa pensare a una causa funzionale, dovuta a una non corretta gestione del carico a livello del piede; quest'ultimo infatti è molto più che una struttura anatomica per il cammino. E' un organo il cui equilibrio neuromuscolare sia in statica che dinamica influisce sul piede stesso e tutto l'arto inferiore.
Finché non viene gestita la funzione, tutti gli interventi sulla struttura sono destinati a una recidiva, a un non miglioramento o addirittura a comparsa di altri sintomi.
Le consiglio di rivolgersi a un posturologo, osteopata o podologo competente nella gestione dell'appoggio podalico e del cammino, per valutare come si possa sostenere la funzionalità del suo arto inferiore in base alle richieste a cui lei lo sottopone, anche alla luce degli interventi fatti fino ad ora.
trovo indicativo che tutto sia iniziato con l'intervento per esostosi retrocalcaneare. Questo fenomeno, caratterizzato da formazione di nuovo tessuto osseo, è sempre dovuto a un disequilibrio muscolare nel controllo del piede e dell'arto inferiore. Il tessuto osseo cresce in prossimità dei tendini solo quando questi trazionano troppo a livello della loro inserzione.
Per questo, in base al suo racconto, tutto mi fa pensare a una causa funzionale, dovuta a una non corretta gestione del carico a livello del piede; quest'ultimo infatti è molto più che una struttura anatomica per il cammino. E' un organo il cui equilibrio neuromuscolare sia in statica che dinamica influisce sul piede stesso e tutto l'arto inferiore.
Finché non viene gestita la funzione, tutti gli interventi sulla struttura sono destinati a una recidiva, a un non miglioramento o addirittura a comparsa di altri sintomi.
Le consiglio di rivolgersi a un posturologo, osteopata o podologo competente nella gestione dell'appoggio podalico e del cammino, per valutare come si possa sostenere la funzionalità del suo arto inferiore in base alle richieste a cui lei lo sottopone, anche alla luce degli interventi fatti fino ad ora.
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