Nella vita ho vissuto di tutto sono sempre stato scambiato per pazzo in famiglia sia da mamma che da
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Nella vita ho vissuto di tutto sono sempre stato scambiato per pazzo in famiglia sia da mamma che da mio fratello maggiore, l’unica persona che mi ha amato veramente è stato mio padre, con mio fratello non ho mai avuto rapporti lui è sempre stato il preferito di mamma nonostante fossi io più piccolo e se glielo faccio notare dice pure che non è vero anzi che io sono viziato. Quando parlo in famiglia sono sempre lo scemo che non va ascoltato invece mio fratello è quello intelligente (quando poi è anche introverso e asociale) io dovrei essere il deficiente forse perché è colpa mia la vita è fatta solo di apparenza e i narcisisti patologici calzano a fagiolo in questa schifezza di mondo, io sopporto da anni e faccio finta di niente faccio la parte che lui è più grande di me e quindi gli portò rispetto ma penso che devo stargli lontano ma il problema è che lui ha dato l’immagine del figlio perfetto quello sempre pronto ad aiutare quando succede qualcosa (ma non perché è sveglio e intelligente fa la parte com’è possibile che un deficiente possa trasformarsi in uno che per i suoi interessi fa vedere di essere capace in tutto nella vita?) Io sono veramente forse autistico e asociale ma voglio guarire perché una vita mi è stata negata e io non ho avuto neanche gli stimoli per fregarmene e andare avanti e costruirmela una vita perché non so come si fa devo dimostrare a papà quello che sono veramente e non uno scemo come pensa lui invece mio fratello che è uno scemo deve fare la parte di quello intelligente e mi sminuisce pure, i mal di testa aumentano sempre di più e faticano a passare io mi sento male e non so più cosa fare che problemi ho ?? Siamo tre fratelli il più grande ha un ritardo mentale poi c’è il secondo narcisista patologico perverso covert e poi ci sono io che sono mezzo autistico per colpa di non so chi ma la colpa è solo mia se dimostro di essere un deficiente è perché lo sono anche se sono malato è colpa mia starei un giorno intero a raccontare tutto di mio fratello ma è meglio spiegarlo in una visita si perché il pazzo e malato sono io voglio scomparire il prima possibile che campo a fare per essere umiliato da mio fratello e anche da mio padre che sta diventando pazzo appresso a lui. Mi sento malissimo nessuno può capirmi neanche chi sta vivendo le stesse situazioni. È inutile che mi parlate di consapevolezza perché è l’unica cosa che credo sia sviluppata ai massimi livelli mi sento inutile al 100% già di carattere non sono così tanto estroverso poi pure come persona, come vita devo avere l’autostima così abbassata. Comunque ho 18 anni mio fratello 30 mio padre 79; muoio per mio padre perché stanno iniziando i primi dolori e quando si aggraverà già so come andrà a finire mio fratello farà la parte dell’eroe che aiuta il padre e io che ho speso tutta la mia vita per papà farò la parte del deficiente, a volte mi sembra tutto giusto tanto le persone fatte di essere e non di apparire non servono a niente e non andranno da nessuna parte spero comprendiate il mio linguaggio scusate
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buonasera carissimo utente, mi dispiace molto leggere la tua storia e il dolore che stai vivendo all'interno della tua famiglia. Sentirsi sminuiti, incompresi da parte della famiglia diventa doloroso e soprattutto dannoso per la propria autostima. Prendi in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere il tuo vissuto e le tue emozioni, affrontare la tua famiglia, stabilire dei confini e ritrovare il tuo benessere mentale. Non è mai troppo tardi per guarire e per essere felici. Sono disponibile per informazioni, per un colloquio conoscitivo, anche online. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Gentile utente di mio dottore,
dal suo racconto appare evidente quanto nel tempo si sia identificato completamente nel ruolo di chi non ha alcuna capacità. Questo per lei è divenuto motivo di grande sofferenza e ha generato in lei problemi molto seri che riguardano l'autostima e dunque la possibilità di evolvere ed andare avanti. La mia indicazione è quella di farsi aiutare da un professionista, cercando di guardare il suo essere e la sua esistenza anche da altre angolazioni, provando a ritrovare nuovamente le risorse che pur saranno da qualche parte dentro di lei.
Nella speranza possa iniziare quanto prima un percorso di psicoterapia.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
dal suo racconto appare evidente quanto nel tempo si sia identificato completamente nel ruolo di chi non ha alcuna capacità. Questo per lei è divenuto motivo di grande sofferenza e ha generato in lei problemi molto seri che riguardano l'autostima e dunque la possibilità di evolvere ed andare avanti. La mia indicazione è quella di farsi aiutare da un professionista, cercando di guardare il suo essere e la sua esistenza anche da altre angolazioni, provando a ritrovare nuovamente le risorse che pur saranno da qualche parte dentro di lei.
Nella speranza possa iniziare quanto prima un percorso di psicoterapia.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera! Il mio parere è dell'utilità di un sostegno psicologico come spazio per trovare, appunto, un sostegno in questo vissuto pesante da lei percepito. Poi, lo specialista, farà una valutazione della problematica e si comincerà a lavorarci. Non si arrenda, ma chieda un aiuto specialistico ad uno psicoterapeuta.
Capisco che stai attraversando un periodo molto difficile. Le tue parole trasmettono un grande senso di frustrazione e dolore. È importante che tu sappia che non sei solo e che ci sono professionisti pronti ad aiutarti. La tua situazione familiare sembra molto complessa e piena di tensioni. Potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale che può fornirti il supporto e gli strumenti necessari per affrontare questi problemi. Ricorda, non c’è nulla di sbagliato nel cercare aiuto. Sei una persona di valore e meriti di essere ascoltato e rispettato.
Cordialmente, Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Cordialmente, Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Buon pomeriggio,
spiacente per il vissuto che descrive.
Le consiglio un percorso, uno spazio personale in cui elaborare alcuni vissuti personali e potersi muovere diversamente nelle relazioni.
Saluti
spiacente per il vissuto che descrive.
Le consiglio un percorso, uno spazio personale in cui elaborare alcuni vissuti personali e potersi muovere diversamente nelle relazioni.
Saluti
Buonasera, la sua storia è grave, ed emerge un po’ di confusione da questo sfogo.
La sua situazione è veramente delicata, quando l’ambiente intorno utilizza qualcuno come capro espiatorio è necessario imparare velocemente ad autoregolarsi.
La invito a cercarsi uno psicoterapeuta per poter fare scelte sane e ottenere dei risultati per lei importanti.
Saluti, dott.ssa Sandra petralli
La sua situazione è veramente delicata, quando l’ambiente intorno utilizza qualcuno come capro espiatorio è necessario imparare velocemente ad autoregolarsi.
La invito a cercarsi uno psicoterapeuta per poter fare scelte sane e ottenere dei risultati per lei importanti.
Saluti, dott.ssa Sandra petralli
Salve, le consiglio una psicoterapia per andare a fondo dei suoi vissuti ed elaborarli. Un aiuto potrebbe giovarle per rafforzare la sua autostima al presente, e per rivedere in futuro i suoi rapporti familiari. Abbia fiducia
Il tuo scritto esprime bene come a volte si rimanga "incastrati" nel ruolo che la famiglia in cui cresciamo ci assegna. La psicoterapia può aiutarti a investire nel futuro, nelle future relazioni, prendendo distanza da quelle attuali, così oppressive e insoddisfacenti.
E' molto doloroso quello che leggo e non oso immaginare quanto lo sia per te (posso darti del tu? ho letto che hai 18 anni).
vedi? io credo che sia giunto il momento di valutare cosa sia davvero importante per te, che giovane vuoi essere, che direzione vuoi che prenda la tua vita... si , lo so, la mente ti suggerisce che è impossibile... ma sai quante cose impossibili ho visto accadere?!?!
Delle volte si ha la sensazione che le radici a cui apparteniamo siamo più forti dei rami che desideriamo crescano in noi... beh... ti dirò una cosa che forse non ti piacerà... tu puoi scegliere... ok forse non puoi scegliere la famiglia in cui capiti, o le cose che ti succedono... ma puoi scegliere di lasciare che queste cose ti condizionino la vita e le decisioni... oppure smettere di vivere nel passato e in un'ideale di famiglia che magari non c'è e non è detto che lo diventerà mai... ma puoi scegliere la persona che vuoi essere... quello che ogni mattina guardi allo specchio e con il quale dovrai convivere per sempre. Non farti incastrare da una serie di pensieri che vogliono sono privarti della fiducia e della speranza.
Ti auguro ogni bene
vedi? io credo che sia giunto il momento di valutare cosa sia davvero importante per te, che giovane vuoi essere, che direzione vuoi che prenda la tua vita... si , lo so, la mente ti suggerisce che è impossibile... ma sai quante cose impossibili ho visto accadere?!?!
Delle volte si ha la sensazione che le radici a cui apparteniamo siamo più forti dei rami che desideriamo crescano in noi... beh... ti dirò una cosa che forse non ti piacerà... tu puoi scegliere... ok forse non puoi scegliere la famiglia in cui capiti, o le cose che ti succedono... ma puoi scegliere di lasciare che queste cose ti condizionino la vita e le decisioni... oppure smettere di vivere nel passato e in un'ideale di famiglia che magari non c'è e non è detto che lo diventerà mai... ma puoi scegliere la persona che vuoi essere... quello che ogni mattina guardi allo specchio e con il quale dovrai convivere per sempre. Non farti incastrare da una serie di pensieri che vogliono sono privarti della fiducia e della speranza.
Ti auguro ogni bene
Buongiorno, si percepisce lo stato di malessere che prova e mi dispiace molto per questo.
Purtroppo mi servirebbero ulteriori informazioni da parte sua per capire meglio il suo senso di frustrazione e le dinamiche famigliari: in che senso è sempre stato considerato "stupido?" si ricorda un evento in particolare che rappresenta questo pensiero? suo fratello presenta una diagnosi di disturbo narcisistico? avete mai partecipato ad un ciclo di psicoterapia familiare? lei invece ha mai pensato a un ciclo di psicoterapia individuale per alimentare l'autoriflessività, individuare i suoi punti di forza e gestire le sue emozioni, oltre che capire il suo sistema di credenze e di pensieri? A volte la rabbia (che emerge dal suo racconto) è solo la punta di un iceberg: al di sotto possono essere nascoste altre emozioni, come sentimenti di tristezza, colpa, dolore, paura, frustrazione e molte altre che potrebbero farla sentire vulnerabile. Esplorando ciò che c'è sotto la superficie assieme ad un terapeuta, può trarne informazioni e modi per diminuire lo stress e i pensieri negativi, esprimendo le sue emozioni in modi sani puntando sulle sue risorse.
Se avesse ulteriori informazioni, resto a disposizione.
In ogni caso, un grande in bocca al lupo per tutto.
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
Consulenze online
Purtroppo mi servirebbero ulteriori informazioni da parte sua per capire meglio il suo senso di frustrazione e le dinamiche famigliari: in che senso è sempre stato considerato "stupido?" si ricorda un evento in particolare che rappresenta questo pensiero? suo fratello presenta una diagnosi di disturbo narcisistico? avete mai partecipato ad un ciclo di psicoterapia familiare? lei invece ha mai pensato a un ciclo di psicoterapia individuale per alimentare l'autoriflessività, individuare i suoi punti di forza e gestire le sue emozioni, oltre che capire il suo sistema di credenze e di pensieri? A volte la rabbia (che emerge dal suo racconto) è solo la punta di un iceberg: al di sotto possono essere nascoste altre emozioni, come sentimenti di tristezza, colpa, dolore, paura, frustrazione e molte altre che potrebbero farla sentire vulnerabile. Esplorando ciò che c'è sotto la superficie assieme ad un terapeuta, può trarne informazioni e modi per diminuire lo stress e i pensieri negativi, esprimendo le sue emozioni in modi sani puntando sulle sue risorse.
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In ogni caso, un grande in bocca al lupo per tutto.
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Buonasera, immagino che tu abbia molte cose da raccontare, tanta rabbia e delusione da esprimere. Penso però che, come tu stesso scrivi, hai voglia di scrivere un capitolo diverso della tua vita. Sei molto giovane e perfettamente in tempo per diventare un uomo più forte e sicuro di sé. Ti suggerisco di iniziare un percorso per accrescere la tua autostima e mettere dei confini.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Carissimo, percepisco tanta rabbia, tanta frustrazione e dolore dalla tua storia. Una famiglia infelice, disfunzionale, etichette e ruoli opposti: il buono e il cattivo, l'intelligente e lo stupido. Che dire? Dove nascere non si sceglie, dove stare sì. L'età è dalla tua, hai tutto il tempo per riscrivere la tua storia. Prima non era possibile, eri troppo piccolo per poterlo fare, ora sei anche maggiorenne. In questa tua solitudine hai trovato la forza di scrivere qui, ora il passo successivo è trovare qualcuno che ti aiuti ad uscire da quel luogo malsano per te.Rivolgiti ad uno psicoterapeuta, ci sono anche nel servizio pubblico. Ti meriti di stare bene. Cordialmente dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile diciottenne,
comprendo quanto sia difficile farsi strada in una famiglia dove tutti hanno un ruolo ben definito ed etichettato per cui naturalmente è impossibile stare bene poiché il nostro benessere nasce soprattutto dalla spontaneità e dal potersi manifestare in questo mondo con le nostre peculiarità, desideri e progetti.
Prenda in mano la situazione, si lasci guidare in un contesto professionale e scopra chi è lei e che cosa vuole dalla vita, c'è un mondo fuori dalla sua famiglia che può accoglierlo e poi chissà potrebbe servire per portare cambiamenti anche ai sui cari
Buon lavoro su di sé
Dott.ssa Aida Faraone
comprendo quanto sia difficile farsi strada in una famiglia dove tutti hanno un ruolo ben definito ed etichettato per cui naturalmente è impossibile stare bene poiché il nostro benessere nasce soprattutto dalla spontaneità e dal potersi manifestare in questo mondo con le nostre peculiarità, desideri e progetti.
Prenda in mano la situazione, si lasci guidare in un contesto professionale e scopra chi è lei e che cosa vuole dalla vita, c'è un mondo fuori dalla sua famiglia che può accoglierlo e poi chissà potrebbe servire per portare cambiamenti anche ai sui cari
Buon lavoro su di sé
Dott.ssa Aida Faraone
Ciao "terzo fratello", anch'io sono una terza figlia. Forse il lavoro da fare è proprio quello di uscire dal ruolo di terzo fratello/figlio e crearsi un'identità che comprenda anche questo ruolo ma anche tutto il resto di ciò che sei, che penso sia tanto, tanto di più. I meccanismi famigliari a volte ci tirano dentro un vortice da cui poi è molto difficile uscirne, anche perchè diventa la normalità e non lo vediamo più. Prova a guardare tutto il meccanismo dal di fuori: ci riesci? cosa vedi? riesci ad uscirne da solo? Se è troppo faticoso o appare impossibile non aver paura, chiedi aiuto, meglio a un professionista. Un caro saluto, Barbara
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo disagio. Capisco deve essere per lei devastante sentirsi la pecora nera e capisco le preoccupazioni per la salute di suo padre. Il consiglio che le dò è di iniziare un percorso terapeutico che la faccia sentire valorizzato e che le faccia prendere consapevolezza delle sue risorse. Cordialità dott. Gaetano Marino
Caro utente,
innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua storia.
Mi dispiace per le sofferenze che ha e sta subendo. Come le hanno scritto i miei colleghi, le suggerirei di intraprendere il prima possibile un percorso di psicoterapia in modo tale da riuscire a gestire al meglio tutto ciò che sta passando.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giada Valmonte
innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua storia.
Mi dispiace per le sofferenze che ha e sta subendo. Come le hanno scritto i miei colleghi, le suggerirei di intraprendere il prima possibile un percorso di psicoterapia in modo tale da riuscire a gestire al meglio tutto ciò che sta passando.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giada Valmonte
Buonasera, mi dispiace molto che si senta così sopraffatto e intrappolato in una situazione familiare così difficile. È evidente quanto stia soffrendo, e voglio dirle che il suo dolore è reale e merita attenzione. Quello che descrive – sentirsi incompreso, sminuito, escluso – può portare a una profonda frustrazione e a una sensazione di isolamento, ma non significa che sia destinato a sentirsi così per sempre.
La sua consapevolezza è un punto di forza, nonostante il malessere. Ha individuato dinamiche familiari che la fanno soffrire, come il confronto con suo fratello e il desiderio di dimostrare il suo valore a suo padre. Questi sono aspetti complessi, ma con il giusto supporto si possono affrontare e trasformare.
La sua consapevolezza è un punto di forza, nonostante il malessere. Ha individuato dinamiche familiari che la fanno soffrire, come il confronto con suo fratello e il desiderio di dimostrare il suo valore a suo padre. Questi sono aspetti complessi, ma con il giusto supporto si possono affrontare e trasformare.
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