Nel giugno 2018 a mia madre fu diagnosticato un probabile MCI vascolare (RMN encefalo con quadro di
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Nel giugno 2018 a mia madre fu diagnosticato un probabile MCI vascolare (RMN encefalo con quadro di vasculopatia cerebrale con componente atrofica di grado modesto) e, all'epoca, le fu prescritta terapia con Cardirene 75 (1 /die dopo cena).
Successivamente il MCI è evoluto in demenza che altri neurologi hanno qualificato dapprima come Alzheimer e poi come sospetto parkinsonismo degenerativo. E' possibile che in quest'ultima diagnosi la componente anche vascolare dell'esordio sia assente e che quindi come mi hanno detto ultimamente i neurologi che oggi hanno in cura mia mamma SENZA aver preso visione del referto del 2018 essa, per la sua attuale patologia neurologica, non abbia motivo di mantenere in terapia ill Cardirene 75?
Successivamente il MCI è evoluto in demenza che altri neurologi hanno qualificato dapprima come Alzheimer e poi come sospetto parkinsonismo degenerativo. E' possibile che in quest'ultima diagnosi la componente anche vascolare dell'esordio sia assente e che quindi come mi hanno detto ultimamente i neurologi che oggi hanno in cura mia mamma SENZA aver preso visione del referto del 2018 essa, per la sua attuale patologia neurologica, non abbia motivo di mantenere in terapia ill Cardirene 75?
Il mio personale suggerimento è valutare attentamente RMN o TC encefalo perchè un evento vascolare ischemico in corso di terapia antiaggregante con cardirene puo' virare da evento ischemico ad evento emorragico .IN QUESTO CASO BSOGNA VALUTARE SE ESISTONO SCREI EMORRAGICI IN QUEST'ULTIMO CASO LA TICLOPIDINA O IL PLAVIX ANDREBBE SICURAMENTE MEGLIO
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