Nel 2017 causa forti diturbi alla prostata,eeguivo ecoaomeinferiore i evieniava dimenione 24 e calci
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Nel 2017 causa forti diturbi alla prostata,eeguivo ecoaomeinferiore i evieniava dimenione 24 e calcificazione il resto a posto,nel 2018 eseguivo ecoaddome completo,prostta dimensioni 26 non veniva scritat la calcificazione,renia posto tutto a posto,sempre nel 2018 eeguivo in laboratorio differente,ecoaddomeinfariore,anche qui non veniva citata la calcificaione.Il psa tot e libero riultava sempre nei limiti nel frattempo assumevo serenoa repen titolata al 95% sena alcun beneficio.I diturbi ono quelli di prottite cronica,tutti gli eami delle urine e gli antibiogrammi riultavano a poto,,due spermioculture indicavano:"rari germi opportunitici" inferiori al limite del laboratorio mi pare 10 milanullami veniva precritto dai medici e non in caso di dolori,il brufen.Come mai il 1 ecoaddome indica calcificazione e gli altri due no? Sono stati eseguiti da tecnici diversi e in laboratorid ifferenti, so olo che con il freddo ho dificoltà a urinare e dolori,però se assumo del lasi 25 sparicono i bruciori simili a citite che batterica non è.Ho scompenso cardiaco e assumo coumadin,colon irritabile tendente a diarrea e non stipsi.Posibile che la calcificaione sia compara da sola? oppure il primolaboratorio i è bagliato?"Rari germi opportunitici",il medico non ha prescritto antibiotici,il secondo medico e l'urologo neppure.devo rifare un altro ecoaddome? Sarebbe il terzo in un anno e mezzo,la serenoa non ha funionato asunta per 8 mesi circa.Ogni tre mei eeguo eame pa totale e libero ma i valori sono sempre basi,ono diventati più basi assumendola sereno,interrompendola ono aumentati ma empre nei range dei laboratori come mai?
Grazie.
Grazie.
Innanzitutto è opportuno conoscere la sua età, per verificare se può avere iniziali problemi di svuotamento vescicale, legati alla ipertrofia prostatica. La calcificazione documentata non in modo certo alle varie eco non ha rilevanza per evidenziare una infezione in atto ma piuttosto può essere espressione di vecchi focolai flogistici, per cui se fossi in lei non le darei alcuna rilevanza. Vista la sua sintomatologia sarebbe opportuno una visita specialistica urologica con magari l'esecuzione di una flussometri, per valutare la funzionalità vescicale
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Innanzitutto quanti anni ha? Verosimilmente i suoi disturbi non sono di natura infetttiva ma funzionale. Utile perciò una uroflussometria seguita da una valutazione urologica.
Ritengo utile una flusso mettiamo con residuo e controllo urologico per un diverso approccio terapeutico .
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Consiglio anch'io una uroflussimetria completa di residuo post minzionale ed una visita urologica successiva, utile per comprendere bene i sintomi, valutare il paziente nel suo complesso (età ed altre patologie) ed impostare opportuna terapia. Riguardo alle calcificazioni, oltretutto visualizzate con eco addome, non hanno grande significato clinico e talvolta non sono riportate nei referti ecografici.
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