Negli ultimi ecodoppler che ho fatto presso l' AIED è risultato quanto segue : scrivo solamente quel
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Negli ultimi ecodoppler che ho fatto presso l' AIED è risultato quanto segue : scrivo solamente quello per cui vorrei sapere una risposta e cioè: ostio safeno-popliteo e piccola safena incontinente accessoria laterale di coscia che alimenta rami di gamba.
Ormai ho aspettato anche troppo è giunta la data di mettermi in lista di attesa per fare questo piccolo intervento in day-hospital speriamo che vada tutto bene. Ho sentito anche che ci possono essere dei problemi. Voi cosa ne pensate e chi mi può rispondere in proposito ?
Ma devo operarmi proprio ? Che comporta ed eventualmente se non mi opero che mi succederà ?
Grazie e cordiali saluti.
Ormai ho aspettato anche troppo è giunta la data di mettermi in lista di attesa per fare questo piccolo intervento in day-hospital speriamo che vada tutto bene. Ho sentito anche che ci possono essere dei problemi. Voi cosa ne pensate e chi mi può rispondere in proposito ?
Ma devo operarmi proprio ? Che comporta ed eventualmente se non mi opero che mi succederà ?
Grazie e cordiali saluti.
La chirurgia dell'insufficienza venosa raramente rappresenta un'urgenza e le indicazioni devono seguire un'attenta valutazione dei sintomi, dell'esame fisico e dei fattori di rischio del paziente. Anche la prognosi dipende da quanto sopra e dall'appropriato uso delle calze elastiche, le quali devono essere usate sia che si sottoponga a intervento sia che non
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Buongiorno. Quando l’insufficienza venosa cronica diventa sintomatica ed il paziente presenta disturbi non tollerabili, la chirurgia rappresenta un’ottima terapia. Ad oggi esistono delle tecniche minincasive per il trattamento di questa patologia, come il laser o la radiofrequenza. Queste metodiche consentono l’esecuzione di questo intervento in Day hospital, minimo fastidio per il paziente, assenza di incisioni chirurgiche. Ovviamente nessuna procedura è a zero rischi, ma sicuramente sono nettamente inferiori in questi casi rispetto alla chirurgia tradizionale. Si affidi a mani esperte e non avrà problemi. Saluti
Da quello che scrive Lei è affetta da un quadro di varici degli arti inferiori. La patologia è benigna e non riveste carattere d'urgenza. Le complicanze legate all'intervento chirurgico sono minime. Attualmente è possibile evitare l'intervento utilizzando altre tecniche quali la scleroterapia con schiuma o l'uso di colle di cianoacrilato che possono risolvere il problema senza dover ricorrere all'anestesia e al bisturi, evitando anche i trattamenti miniinvasivi quali il laser o la radiofrequenza. Il trattamento di questa patologia non è indispensabile. In alternativa può utilizzare un tutore elastico e seguire una terapia a base di integratori. In ogni caso, se non vi sono problemi estetici, il trattamento dovrebbe essere effettuato solo se le varici Le causano disturbi
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Oggi la scelta chirurgica nei confronti della malattia varicosa è, secondo le linee guida internazionali, la terza opzione, non più la prima come 4 anni fa!. Radiofrequenza,laser,colla,vapore per la grande safena oppure scleroterapia.
Buongiorno,
sicuramente la chirurgia delle varici non rappresenta un'urgenza ma quando la sintomatologia è ingravescente e la patologia varicosa, presente da tempo non risponde più ai trattamenti sintomatici (elastocompressione e terapia medica) risulta essere l'unica effettiva risoluzione del problema.
E' necessaria un'attenta valutazione caso per caso per poter misurare i rischi ed i benefici di tale soluzione. Oltre alla terapia chirurgica tradizionale esistono ad oggi diverse alternative che possono sembrare meno invasive ma che se non eseguite da mani esperte non sono scevre di effetti collaterali ed esiti ben peggiori della patologia varicosa stessa.
Si può convivere con le varici degli arti inferiori seguendo attentamente alcune indicazioni, prima fra tutte l'elastocompressione (l'utilizzo di collant adeguati al tipo di insufficenza) seppur con il rischio pressocchè costante di eventuali eventi trombotici.
Nel suo caso, se i sintomi sono importanti condivido la scelta di ricorrere alla chirurgia per una risoluzione del problema.
Saluti
sicuramente la chirurgia delle varici non rappresenta un'urgenza ma quando la sintomatologia è ingravescente e la patologia varicosa, presente da tempo non risponde più ai trattamenti sintomatici (elastocompressione e terapia medica) risulta essere l'unica effettiva risoluzione del problema.
E' necessaria un'attenta valutazione caso per caso per poter misurare i rischi ed i benefici di tale soluzione. Oltre alla terapia chirurgica tradizionale esistono ad oggi diverse alternative che possono sembrare meno invasive ma che se non eseguite da mani esperte non sono scevre di effetti collaterali ed esiti ben peggiori della patologia varicosa stessa.
Si può convivere con le varici degli arti inferiori seguendo attentamente alcune indicazioni, prima fra tutte l'elastocompressione (l'utilizzo di collant adeguati al tipo di insufficenza) seppur con il rischio pressocchè costante di eventuali eventi trombotici.
Nel suo caso, se i sintomi sono importanti condivido la scelta di ricorrere alla chirurgia per una risoluzione del problema.
Saluti
Salve.
L'indicazione al trattamento dipende da diversi fattori: entità dell'insufficienza venosa, sintomi del paziente, eventuali complicanze associate.
Purtroppo la malattia venosa cronica è una patologia che non tende a remissione spontanea ma anzi con il tempo può andare a comportare delle problematiche sulla cute delle gambe: per primo compare il gonfiore, poi la cute diventa più spessa, meno elastica e possono comparire delle alterazioni della colorazione fino alle ulcere.
Non basta il solo ecocolordoppler per dirle se può continuare con una terapia conservativa o se sarebbe più opportuno sottoporsi ad un intervento chirurgico o mininvasivo.
Le consiglio quindi di prenotare una visita angiologica o chirurgica vascolare per un inquadramento più completo, studiato su di lei, il suo quadro clinico ed il suo profilo di rischio.
L'indicazione al trattamento dipende da diversi fattori: entità dell'insufficienza venosa, sintomi del paziente, eventuali complicanze associate.
Purtroppo la malattia venosa cronica è una patologia che non tende a remissione spontanea ma anzi con il tempo può andare a comportare delle problematiche sulla cute delle gambe: per primo compare il gonfiore, poi la cute diventa più spessa, meno elastica e possono comparire delle alterazioni della colorazione fino alle ulcere.
Non basta il solo ecocolordoppler per dirle se può continuare con una terapia conservativa o se sarebbe più opportuno sottoporsi ad un intervento chirurgico o mininvasivo.
Le consiglio quindi di prenotare una visita angiologica o chirurgica vascolare per un inquadramento più completo, studiato su di lei, il suo quadro clinico ed il suo profilo di rischio.
Esperti
Mario Gerardo Milito
Internista, Medico di medicina generale, Angiologo
Cisterna di Latina
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