Mirtazapina mi è stato aumentato il dosaggio 2 mesi fa da 15 a 30 per ora senza beneficio anzi direi
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Mirtazapina mi è stato aumentato il dosaggio 2 mesi fa da 15 a 30 per ora senza beneficio anzi direi che sto peggio..sono senza energia sempre depressa e stanca .mangio ma non assimilo nulla . sono dimagrita in 8 mesi 4.5 kg. Mangio poche cose xche con colon irritabile se sgarro sono guai. Preso probiotici e fermenti lattici di 10 tipi. Senza risultato. Dicono tutti che sono i nervi. Ma questo non mi risolve il problema. L unico antidepressivo che sono riuscita ad assunere mirtazapina ma ora anche in dosaggio in dosaggio maggiore non fa effetto...non ho piu speranze di guarire..
Buonasera. Da quanto scrive sembrerebbe il caso di uno stato malinconico abbastanza persistente. Chiaramente non sarebbe corretto fare un'ipotesi diagnostica, ma la sensazione è che ci sia uno sconforto abbastanza lungo come durata. Vero è che il farmaco, da solo, copre una percentuale del sintomo. Le chiedo se lo/la psichiatra che prescrive la mirtazapina è ben al corrente di come stia procedendo la terapia. Intanto è bene mantenere il filo diretto con lui/lei. Inoltre, da letteratura, la combinazione farmaco+psicoterapia è la cura più efficace nelle distimie/depressioni
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Salve, capisco il suo stato d'animo, ma mai dire che non ha speranza. Sarebbe bene che lei si rivolga al medico che le ha prescritto il farmaco che sta prendendo, la Mirtazapina, e si faccia controllare se è giusto il dosaggio o al limite cambiare farmaco dato che come scrive lei non la sta aiutando. Ha pensato che oltre al farmaco potrebbe fare un lavoro psicologico su di sè, la potrebbe aiutare molto a capirsi di più. Non bisognerebbe dare tanto potere ai psicofarmaci possono aiutare ma in tanden con la psicoterapia, il malessere andrebbe molto meglio, ci provi e poi vedrà se continuare, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Salve, la sua lettera è uno sfogo accorato e contiene allo stesso tempo una richiesta di aiuto.
come suggeriscono i miei colleghi, si rivolga al medico che la segue e le faccia presente la sua condizione attuale.
Prenda in considerazione l'opportunità di fare un lavoro psicologico poichè la terapia farmalcologica e la psicoterapia assieme potenziano enormemente i benefici sulla sua persona.
Non perda la speranza. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
come suggeriscono i miei colleghi, si rivolga al medico che la segue e le faccia presente la sua condizione attuale.
Prenda in considerazione l'opportunità di fare un lavoro psicologico poichè la terapia farmalcologica e la psicoterapia assieme potenziano enormemente i benefici sulla sua persona.
Non perda la speranza. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Buongiorno signora, come suggerito dai miei colleghi, non avendo informazioni dettagliate circa la sua condizione e in particolare le terapie già provate, le consiglio di condividere con il suo medico le sue attuali condizioni e di affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia, qualora non l'abbia già fatto. Ricorrere al farmaco è spesso il modo più rapido per trovare sollievo, ma non è quasi mai risolutivo rispetto al problema principale che, a seconda delle vicissitudini quotidiane, può restare dormiente o acuizzarsi. Non si demoralizzi! Una buona psicoterapia, insieme alla terapia farmacologica, può darle ottimi risultati! Le faccio un grosso in bocca al lupo. Saluti, Francesca
Gentile signora, oggi esistono moltissimi farmaci e il suo medico potrà senz'altro valutare qual è il più adatto per lei. Dei suoi disturbi deve parlare con lui e farsi seguire. Un medico si deve preoccupare della sofferenza dei suoi pazienti. Comunque, cerchi di non avvilirsi, ma piuttosto richieda una psicoterapia dove potrà essere ascoltata veramente. Cordiali saluti PG
Buona sera, signora.
Come lei sa, il farmaco è efficace, in generale. per curare il sintomo e spesso è indispensabile anche per pote attingere a energie positive per far fronte a un problema.
Per una cura più completa, più alla radice, è altrettanto utile la psicoterapia, non necessariamente di durata lunga.
Cordiali saluti
Come lei sa, il farmaco è efficace, in generale. per curare il sintomo e spesso è indispensabile anche per pote attingere a energie positive per far fronte a un problema.
Per una cura più completa, più alla radice, è altrettanto utile la psicoterapia, non necessariamente di durata lunga.
Cordiali saluti
Buongiorno, mi dispiace molto per lo sconforto che leggo tra le sue parole. Ciò che sembra abbastanza evidente, anche se ritengo che non sia nè di alcuna utilità, nè saggio, è lo stato "depressivo" in cui vive. Spesso dietro un persistente stato depressivo e di sofferenza fisica ci sono convinzioni errate e una mancata attenzione alle risorse fisiche ed emotive di cui si dispone. La cura farmacologica rappresenta in questo un buono strumento per attenuare qualche spiacevole sensazione umorale, ma non è purtroppo sufficiente a ridare alla persona gli strumenti necessari per ri-cominciare a vivere. Le consiglierei di intraprendere nuove strade, forse più impegnative, per uscire da questa situazione di impasse. Un caro saluto,
Federica Miccichè
Federica Miccichè
Gentile utente, lei afferma che è sempre senza energia e sempre depressa. Mi viene di chiederle se è così anche quando dorme. Scrive che non ha più speranze di guarire. Come fa a sapere di non avere più speranze di guarire? Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Antonietta Fasanella
Dott.ssa Maria Antonietta Fasanella
Salve, non esiste una situazione senza speranza, ma il fatto che lei si senta così ci fa capire quanto sia pesante la situazione. Ad ogni modo, concordo con chi suggeriva, se non lo ha già intrapreso, di affiancare ai farmaci una psicoterapia. In bocca al lupo
buongiorno. è importante che sia seguita da un medico specialista nel suo uso dei farmaci, l'autosomministrazione è pericolosa. di certo ha bisogno di un supporto psicologico, di qualcuno che l'aiuti a mettere in ordine la sua vita. resto a disposizione per ulteriori approfondimenti. saluti
Buongiorno da specialista mi sento di consigliarle la via per la cura del suo disturbo che non può prescindere dal prendersi cura della persona.
A tal proposito vista la sintomatologia sarebbe il caso di iniziare un percorso fatto di psicoterapia per il recupero delle risorse personali e maggiore consapevolezza di sé, associato al supporto farmacologico.
E' importante ai fini della guarigione essere seguita dagli specialisti. Psicoterapeuta e Medico, specialista in psichiatria a mio avviso sarebbe anche meglio, per la terapia farmacologica.
Cordialità
A tal proposito vista la sintomatologia sarebbe il caso di iniziare un percorso fatto di psicoterapia per il recupero delle risorse personali e maggiore consapevolezza di sé, associato al supporto farmacologico.
E' importante ai fini della guarigione essere seguita dagli specialisti. Psicoterapeuta e Medico, specialista in psichiatria a mio avviso sarebbe anche meglio, per la terapia farmacologica.
Cordialità
Gentilissima, comprendo la sensazione di chiusura di possibilità di guarigione, che è assolutamente compatibile e coerente con il motivo per il quale sta assumendo i farmaci che cita. Innanzitutto, per quanto riguarda la terapia farmacologica è necessario che si rivolga al professionista che l'ha prescritta per fare presente sia il mancato miglioramento che le problematiche relative al peso. Inoltre, come probabilmente Le sarà stato forse già spiegato, la terapia farmacologica non è di per sè risolutiva e non porta alla guarigione dallo stato malinconico ma solo a un alleviamento dei sintomi che è funzionale a intraprendere un percorso psicologico con la giusta lucidità e motivazione. Se Lei non è seguita da uno psicoterapeuta, è difficile che possa con il solo farmaco risolvere la Sua situazione (come giustamente Lei stessa evidenzia). Per poter stare meglio sarà necessario associare un percorso psicoterapeutico al farmaco. Contatti un collega nella Sua zona e intraprenda con fiducia un lavoro difficile ma potenzialmente di grande beneficio! In bocca al lupo, cordialità. DMP
La medicina da sola non è sufficiente. E' necessaria una conoscenza di se stessi psicologica per non portarla a questo stato di scoramento.
Prenda un appuntamento anche su questo portale nel quale ha scritto. Troverà ottimi psicologi.
Cordialmente.
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Cordialmente.
Buonasera signora, come espresso già dai miei colleghi, il farmaco a volte non basta da solo a tenere a bada alcuni sintomi o situazioni protratte nel tempo. Consulti il suo psichiatra o medico di base che le ha prescritto il farmaco facendo presente come sta ad oggi, sicuramente sarebbe utile se non l'ha già fatto, affiancare una psicoterapia. Cordialmente dott.ssa Belgiovine Maria Teresa
Buonasera! C'è sempre una speranza e un'altra strada da seguire... Da ciò che ha scritto non mi è chiaro se oltre ai farmaci lei faccia anche un percorso di psicoterapia. L'abbinamento di entrambi dà sicuramente risultati più rapidi e, soprattutto, duraturi. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta il prima possibile.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno signora, come suggerito dai miei colleghi, non avendo informazioni dettagliate circa la sua condizione e in particolare le terapie già provate, le consiglio di condividere con il suo medico le sue attuali condizioni e di affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia, se possibile con ipnosi. Un cordiale saluto Antonella
Salve,
dovrebbe associare la psicoterapia alla terapia farmacologica altrimenti non può ottenere risultati, e poi parlare di tali difficoltà al medico che le ha prescritto i farmaci.
Saluti.
dovrebbe associare la psicoterapia alla terapia farmacologica altrimenti non può ottenere risultati, e poi parlare di tali difficoltà al medico che le ha prescritto i farmaci.
Saluti.
Buongiorno! Da quello che racconta potrebbe esserle utile unire al trattamento farmacologico anche la psicoterapia. Ha valutato questa ipotesi con il suo psichiatra? In tal caso, rivolgersi anche ad uno psicologo e psicoterapeuta potrebbe aiutarla.
Cordiali saluti.
dott. Stefano Marchetti
Cordiali saluti.
dott. Stefano Marchetti
Lo deve fare a dosi piene per 6 mesi
Oppure cambi psichiatra
Oppure cambi psichiatra
Non perda la speranza, come le è stato detto sopra dai colleghi. Ribadendo la sua condizione al suo psichiatra, potrà ancora fare eventualmente un piccolo aumento (45 mg) e poi tentare anche un'associazione. Se non lo avesse fatto di recente, al medico di famiglia potrebbe chiedere se è indicato un check up fisico di routine. Buona serata.
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