Mio padre, grande anziano di 98 anni, ha iniziato a prendere lyrica per stati d'ansia. Dopo un giorn
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Mio padre, grande anziano di 98 anni, ha iniziato a prendere lyrica per stati d'ansia. Dopo un giorno di assunzione, l'umore è notevolmente migliorato con nostro grande sollievo. Ho però notato una diminuzione di capacità a livello motorio ed anche lui si lamenta di non riuscire più a muovrsi come prima. E' un effetto collaterale non risolvibile?
Salve un paziente di 98 anni e fragile in tutto ,il l’ottica lo aiuta perché agisce sulla mielina ed aumenta serotonina che abbassa la soglia del dolore e migliora l umore ma deve essere valutato fisicamente da un geriatra
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Saluti
Drssa Giglio
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Buongiorno,
il Lyrica è un buonissimo farmaco nell'anziano in quanto presenza un effetto ansiolitico e non ha effetti collaterali cardiaci e non dà dipendenza fisica (a differenza di tutte le gocce che spesso vengono date come 'caramelle' agli anziani: tavor, en, valiurm, ect...).
Il principale effetto collaterale tuttavia è un possibile peggioramento della deambulazione (può causare vertigini o giramenti di testa), pertanto bisogna sicuramente valutare pro/contro di tale terapia; considerando che cammina bisogna evitare il peggior rischio, ossia una caduta accidentale.
Ne parli con il Medico Curante; può tentare una riduzione del dosaggio o un cambio degli orari di somministrazione (magari non la mattina presto ad esempio, ma a mezzogiorno e sera). In alternativa se è affetto da una sindrome ansiosa il prossimo step è il passaggio ad un antidepressivo specifico sull'ansia, solitamente il Citalopram (da assumere la sera) è una delle prime scelte. Se ha dolori si sceglie invece la Duloxetina in genere (sempre antidepressivo, ma di classe diversa, che ha anche un azione antidolorifica, specie per chi soffre di artrsi o dolori cronici).
Distinti saluti,
Dott.ssa Lucrezia Maggioni
Specialista in Geriatria
il Lyrica è un buonissimo farmaco nell'anziano in quanto presenza un effetto ansiolitico e non ha effetti collaterali cardiaci e non dà dipendenza fisica (a differenza di tutte le gocce che spesso vengono date come 'caramelle' agli anziani: tavor, en, valiurm, ect...).
Il principale effetto collaterale tuttavia è un possibile peggioramento della deambulazione (può causare vertigini o giramenti di testa), pertanto bisogna sicuramente valutare pro/contro di tale terapia; considerando che cammina bisogna evitare il peggior rischio, ossia una caduta accidentale.
Ne parli con il Medico Curante; può tentare una riduzione del dosaggio o un cambio degli orari di somministrazione (magari non la mattina presto ad esempio, ma a mezzogiorno e sera). In alternativa se è affetto da una sindrome ansiosa il prossimo step è il passaggio ad un antidepressivo specifico sull'ansia, solitamente il Citalopram (da assumere la sera) è una delle prime scelte. Se ha dolori si sceglie invece la Duloxetina in genere (sempre antidepressivo, ma di classe diversa, che ha anche un azione antidolorifica, specie per chi soffre di artrsi o dolori cronici).
Distinti saluti,
Dott.ssa Lucrezia Maggioni
Specialista in Geriatria
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