Mio padre è stato ricoverato in seguito a un trauma cranico. Poiché assume pradaxa, perché in preced
1
risposte
Mio padre è stato ricoverato in seguito a un trauma cranico. Poiché assume pradaxa, perché in precedenza ha avuto un ictus, ora questo farmaco è stato sostituito con l'eparina, ma sulla cartella clinica è stato scritto : da assumere fino a ' normalizzazione ' che cosa si intende?
Il pradaxa è un anticoagulante orale usato per la prevenzione della tromboembolia. Proprio per il suo effetto "scoagulante" porta con se il rischio di sanguinamento ed emorragia. Nel caso di tuo padre è stato sospeso per ridurre il rischio di un emorragia cerebrale post traumatica. L'eparina sottocute è anch'essa un anticoagulante ma con un emivita più breve (viene metabolizzata ed eliminata più velocemente) e alla dose somministrata a tuo padre sicuramente meno potente del pradaxa.
L'anticoagulante orale (il pradaxa) va sospeso fino a che l'eventuale lesione cranica non sia guarita. La durata ovviamente dipende dall'entità del trauma.
Tuo padre dovrebbe eseguire una TC a 48 ore dall'evento. Se è negativa (quindi il trauma è stato di lievissima entità senza coinvolgere la teca cranica e/o i tessuti sottostanti) può già riprendere la terapia. Se invece è positiva e si visualizza la formazione di un ematoma (un accumulo di sangue) allora bisogna aspettare la normalizzazione (cioè l'ematoma deve riassorbirsi e bisogna essere sicuri che ogni lesione sia guarita) per scongiurare il rischio di una trasformazione emorragica.
Nel caso sia positiva, in assenza di sintomi, si può ripetere un TC cranio a 2 settimane dall'evento per studiare l'evoluzione dell'ematoma e qualora fosse ancora presente si ripete una TC cranio ad un mese. In sintesi bisogna riprendere la terapia con pradaxa quando alla TC vediamo che le lesioni sono guarite e non c'è più rischio di sanguinamento.
L'anticoagulante orale (il pradaxa) va sospeso fino a che l'eventuale lesione cranica non sia guarita. La durata ovviamente dipende dall'entità del trauma.
Tuo padre dovrebbe eseguire una TC a 48 ore dall'evento. Se è negativa (quindi il trauma è stato di lievissima entità senza coinvolgere la teca cranica e/o i tessuti sottostanti) può già riprendere la terapia. Se invece è positiva e si visualizza la formazione di un ematoma (un accumulo di sangue) allora bisogna aspettare la normalizzazione (cioè l'ematoma deve riassorbirsi e bisogna essere sicuri che ogni lesione sia guarita) per scongiurare il rischio di una trasformazione emorragica.
Nel caso sia positiva, in assenza di sintomi, si può ripetere un TC cranio a 2 settimane dall'evento per studiare l'evoluzione dell'ematoma e qualora fosse ancora presente si ripete una TC cranio ad un mese. In sintesi bisogna riprendere la terapia con pradaxa quando alla TC vediamo che le lesioni sono guarite e non c'è più rischio di sanguinamento.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.