Mio marito di 69 anni è sofferente a causa della BPCO ed è in attesa di un intervento alla carotide
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Mio marito di 69 anni è sofferente a causa della BPCO ed è in attesa di un intervento alla carotide avendo subito da poco un intervento con l'immissione di uno stent alle coronarie.Non segue i consigli dei medici ossia non ha smesso di fumare e non è calato di peso,anzi si offende,quasi, se gli i medici tornano sull',argomento.Durante gli ultimi anni si è molto chiuso, a parte con l'adorata nipotina, a causa ,soprattutto di fallimenti lavorativi . Non è più riuscito e non ha neppure provato a riprendersi un posto attivo nella società.Adesso da malato in modo serio,la vera nemica sono diventata io,fino a qualche mese fa,ogni tanto sbottava per futili cose arrivando a pesanti urla e brutte parole che dopo qualche giorno passavano,adesso ,da circa una settimana si è chiuso in un mutismo assoluto, se non qualche volta,cogliere l'occasione,se mi cade qualcosa o faccio rumore,di ricordarmi di stare lontano e non farmi vedere. Io sto bene,ho 66 anni e tanta voglia di vivere,questa situazione, mi dispiace per lui,ma io,a parte qualche momento la vivo con serenità.Questa indipendenza di spostarmi senza di lui per fare le mie compere quotidiane,senza dover mediare tutto, mi ha fatto,anche se è forse brutto a dirsi, rifiorire e tornare la giovane donna che ero prima di aver sacrificato la sua libertà per la famiglia.Io voglio chiedere ,a voi Medici, cosa posso fare per aiutare quest'uomo ,che è sempre stato un buon marito ,nonostante questo carattere poco malleabile, un uomo buono e molto generoso,sempre dedito alle necessità della famiglia,anche le più banali ,era sempre presente. La seconda domanda è sono io un'egoista se prendo qualche spazio per me tipo una lezione in palestra o una visita ad una mostra o una biblioteca?grazie di cuore Ines
Gentilissima
sembra evidente che suo marito stia attraversando un momento di difficoltà che coinvolge anche lei: spesso quando si è affaticati,sotto stress,in crisi, spostiamo le nostre fatiche,intolleranze,paure,frustrazioni e rabbia verso la persona con cui maggiormente siamo "in relazione" a livello emotivo;in questo caso suo marito sembrerebbe fare questo con lei.E' un processo di cui spesso non si è consapevoli o non completamente comunque.
Lei riconosce la relazione sufficientemente buona con lui, considerando che ne parla evidenziando anche gli aspetti positivi; tenendo in mente questo può anche considerare la parte adesso più in difficoltà di suo marito,in cui la salute fisica non ottimale sembra giocare un ruolo importante.Se lei continua nel frattempo a dedicare spazio al "fuori" ,con attività,piccoli piaceri ed impegni senza suo marito,sicuramente questo la può aiutare a "tenere",cioè resistere in un momento difficile della vostra convivenza. Credo sia positivo il fatto che lei riesca ad impegnarsi fuori casa.
Auguri
dott.ssa Nicoletta Balestra
sembra evidente che suo marito stia attraversando un momento di difficoltà che coinvolge anche lei: spesso quando si è affaticati,sotto stress,in crisi, spostiamo le nostre fatiche,intolleranze,paure,frustrazioni e rabbia verso la persona con cui maggiormente siamo "in relazione" a livello emotivo;in questo caso suo marito sembrerebbe fare questo con lei.E' un processo di cui spesso non si è consapevoli o non completamente comunque.
Lei riconosce la relazione sufficientemente buona con lui, considerando che ne parla evidenziando anche gli aspetti positivi; tenendo in mente questo può anche considerare la parte adesso più in difficoltà di suo marito,in cui la salute fisica non ottimale sembra giocare un ruolo importante.Se lei continua nel frattempo a dedicare spazio al "fuori" ,con attività,piccoli piaceri ed impegni senza suo marito,sicuramente questo la può aiutare a "tenere",cioè resistere in un momento difficile della vostra convivenza. Credo sia positivo il fatto che lei riesca ad impegnarsi fuori casa.
Auguri
dott.ssa Nicoletta Balestra
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Cara Ines, prendersi cura di se stessa ed essere sereni non è mai un comportamento egoista! Un atteggiamento positivo verso se stessa e la vita probabilmente è anche una risorsa con cui affronta la malattia e il cambiamento di suo marito e pertanto utile anche lui. Immagino non sia per niente semplice affrontare la sua situazione e tutta la miriade di emozioni correlate. Non esiti a chiedere un supporto se dovesse sentirne la necessità. In bocca al lupo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lui possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendogli il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendogli il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile donna,
lei è portatrice di una istanza di coppia,ed è in un percorso di coppia che potrebbero esser fronteggiate le problematiche qui esposte. Ne parli anche con suo marito, l' aiuto di uno specialista potrebbe darvi la possibilità di trovare un nuovo equilibrio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
lei è portatrice di una istanza di coppia,ed è in un percorso di coppia che potrebbero esser fronteggiate le problematiche qui esposte. Ne parli anche con suo marito, l' aiuto di uno specialista potrebbe darvi la possibilità di trovare un nuovo equilibrio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno Signora, credo che avere i propri spazi personali sia essenziale per avere maggiori energie anche per chi le è accanto. Ritengo che suo marito dovrebbe essere supportato psicologicamente da un professionista affinché accetti la sua situazione di salute e metta in moto le sue risorse per fronteggiarla. Non penso che il suo atteggiamento di godere della sua vita sia egoista; qual è il confine che separa una sana presa in carico dei propri bisogni da chi, al contrario, si annulla per gli altri? Forse è questa la domanda che potrebbe aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, grazie per la condivisione. Da quanto descrive si evince una condizione di sofferenza di suo marito e di lei stessa in prima persona. Alcune situazioni coinvolgono chiaramente l'intero nucleo familiare. Se sente di aver bisogno dei suoi spazi non è certo una scelta egoistica, sta trovando un modo per dare spazio ai suoi bisogni, che forse non ne hanno trovato anche in passato. Sarebbe certamente utile che suo marito venga supportato psicologicamente, ma deve essere certamente una sua scelta. Potrebbe valutare la possibilità di iniziare lei stessa un percorso psicologico per imparare a gestire al meglio la situazione ed esplorare i suoi vissuti personali.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Scidone
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Scidone
Gent.ma Ines, dalle sue righe si denota chiaramente il senso di impotenza che sta vivendo nei confronti di suo marito e la estrema difficoltà nel reperire soluzioni. Le dico subito che di fronte a una persona (anche la più cara), che non ha volontà di curarsi (sia come gesto d'amore verso se stessa che per chi gli sta vicino), non c'è molto da fare. E' molto importante quello che lei sta facendo per se stessa che le permette di riscoprire un senso per la sua esistenza e guardi che non è assolutamente una scelta egoistica volersi bene e quindi allontani inutili sensi di colpa e rimorsi. Se lei ricomincia a stare bene, può essere che un pò di questa nuova energia possa essere colta da suo marito e renderlo più consapevole della necessità di riscoprire dell'amore anche per se stesso. La invito anche, se ritiene, a prendere in considerazione la possibilità di un sostegno psicologico per analizzare meglio le emozioni e come cercare di stare vicino a suo marito, cercando di non essere sopraffatta da sentimenti di frustrazione. Cordiali saluti
Gentile utente,
Prendersi del tempo e dello spazio per lei mi sembra che siano sanitari e utili al suo benessere fisico e mentale, che male c'è a pensare un po' a se stessi?
Per la questione di suo marito immagino sia pesante e difficile stargli vicino considerando tutto quello che gli sta succedendo: probabilmente il suo rifiuto anche alle cure mediche e alle indicazioni dei dottori è sintomo di qualcosa che forse nemmeno suo marito sa cosa sia.
Potrebbe provare a suggerirgli che se vuole continuare ad essere dedito alla famiglia, a prendersi cura di loro e della nipotina, primariamente deve prendersi cura di sé per star meglio e poter vivere la vita come e con chi vuole, stando bene.
Cordialmente,
Sara Molinaro
Prendersi del tempo e dello spazio per lei mi sembra che siano sanitari e utili al suo benessere fisico e mentale, che male c'è a pensare un po' a se stessi?
Per la questione di suo marito immagino sia pesante e difficile stargli vicino considerando tutto quello che gli sta succedendo: probabilmente il suo rifiuto anche alle cure mediche e alle indicazioni dei dottori è sintomo di qualcosa che forse nemmeno suo marito sa cosa sia.
Potrebbe provare a suggerirgli che se vuole continuare ad essere dedito alla famiglia, a prendersi cura di loro e della nipotina, primariamente deve prendersi cura di sé per star meglio e poter vivere la vita come e con chi vuole, stando bene.
Cordialmente,
Sara Molinaro
Buongiorno Ines.
Parto dalla sua domanda finale solo per confermare quanto hanno già detto i colleghi: sia in situazioni "normali", quanto ancor più in situazioni di affaticamento è fondamentale ritagliare dello spazio per sè e per il proprio benessere fisico e mentale (che vanno poi di pari passo). Pertanto: non si senta egoista e continui a prendersi cura di sè e a conservare la sua energia vitale di cui giova inevitalmente anche suo marito.
Pet quanto riguarda quest'ultimo, da quello che racconta sembrerebbe che suo marito stia attraversando un grande momento di difficoltà personale, probabilmente legato alla percezione di fragilità rispetto a se stesso, al suo stato di salute più in generale ed ai limiti che percepirà rispetto alle sue autonomie. E'possibile che per tale ragione fatichi maggiormente a seguire i consigli, seppur sensanti, di medici e persone care ed effettivamente può capitare che una sofferenza nonriconosciuta venga tradotta in rabbia e "spostata" sulle persone che ci sono più vicine.
Tuttavia dalla sua descrizione si percepisce anche un rapporto solido e molto affettivo con suo marito prima di questi eventi e lei gli riconosce delle notevoli qualità. Il mio primi suggerimento sarebbe quello di "parlare" con lui riconoscendogli la difficile fase che sta attraversando, e rileggendo i suoi comportamenti non come un attacco all'esterno ma come una difesa ripetto alle proprie paure e preoccupazioni, valorizzando proprio la vostra relazione ancora viva e presente. Se lui riuscisse, secondariamente, ad accettare il supporto di uno specialista, sarebbe l'ideale. Le faccio intento i miei migliori auguri.
Parto dalla sua domanda finale solo per confermare quanto hanno già detto i colleghi: sia in situazioni "normali", quanto ancor più in situazioni di affaticamento è fondamentale ritagliare dello spazio per sè e per il proprio benessere fisico e mentale (che vanno poi di pari passo). Pertanto: non si senta egoista e continui a prendersi cura di sè e a conservare la sua energia vitale di cui giova inevitalmente anche suo marito.
Pet quanto riguarda quest'ultimo, da quello che racconta sembrerebbe che suo marito stia attraversando un grande momento di difficoltà personale, probabilmente legato alla percezione di fragilità rispetto a se stesso, al suo stato di salute più in generale ed ai limiti che percepirà rispetto alle sue autonomie. E'possibile che per tale ragione fatichi maggiormente a seguire i consigli, seppur sensanti, di medici e persone care ed effettivamente può capitare che una sofferenza nonriconosciuta venga tradotta in rabbia e "spostata" sulle persone che ci sono più vicine.
Tuttavia dalla sua descrizione si percepisce anche un rapporto solido e molto affettivo con suo marito prima di questi eventi e lei gli riconosce delle notevoli qualità. Il mio primi suggerimento sarebbe quello di "parlare" con lui riconoscendogli la difficile fase che sta attraversando, e rileggendo i suoi comportamenti non come un attacco all'esterno ma come una difesa ripetto alle proprie paure e preoccupazioni, valorizzando proprio la vostra relazione ancora viva e presente. Se lui riuscisse, secondariamente, ad accettare il supporto di uno specialista, sarebbe l'ideale. Le faccio intento i miei migliori auguri.
Gentile Ines, deve assolutamente pensare a se stessa, a praticare le sue passioni e la sua socialità. Assistere una persona malata, la porta alla sindrome di Burden, un vero fardello sia fisico che psichico.
Suo marito ha bisogno di una visita psichiatrica.
Cordiali saluti, dott.ssa Emanuela Chiodi.
Suo marito ha bisogno di una visita psichiatrica.
Cordiali saluti, dott.ssa Emanuela Chiodi.
Buonasera,
c'è molta tenerezza e preoccupazione nelle sue parole. In questo momento, così critico per suo marito, deve risultare molto complicato stargli accanto.
Anche se lui si è chiuso in se stesso e sembra voler stare per conto suo, sa che lei è comunque presente. Sa di non essere solo anche se vuol stare da solo. E questo fa una grossa differenza.
E' bello che lei possa ritagliarsi del tempo per sé, e non deve sentirsi in colpa se fuori di casa respira un'aria più "leggera".
Chiaramente suo marito andrebbe supportato da una figura capace di rassicurarlo sul futuro, perché i problemi che lei ha elencato (salute e lavorativi) possono averlo preoccupato profondamente. Inoltre, occorre capire a fondo questa situazione di isolamento, mutismo e rifiuto a relazionarsi con lei e con il resto del mondo.
In ogni caso, c'è bisogno di una figura "esterna e professionale" per superare questa fase. Attendere che il momento passi da sé non é sufficiente.
Può contattarmi anche online.
Cordialmente
c'è molta tenerezza e preoccupazione nelle sue parole. In questo momento, così critico per suo marito, deve risultare molto complicato stargli accanto.
Anche se lui si è chiuso in se stesso e sembra voler stare per conto suo, sa che lei è comunque presente. Sa di non essere solo anche se vuol stare da solo. E questo fa una grossa differenza.
E' bello che lei possa ritagliarsi del tempo per sé, e non deve sentirsi in colpa se fuori di casa respira un'aria più "leggera".
Chiaramente suo marito andrebbe supportato da una figura capace di rassicurarlo sul futuro, perché i problemi che lei ha elencato (salute e lavorativi) possono averlo preoccupato profondamente. Inoltre, occorre capire a fondo questa situazione di isolamento, mutismo e rifiuto a relazionarsi con lei e con il resto del mondo.
In ogni caso, c'è bisogno di una figura "esterna e professionale" per superare questa fase. Attendere che il momento passi da sé non é sufficiente.
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Salve, comprendo benissimo il difficile momento ma impossibile rispondere alla sua domanda. Nessun medico o specialista può dirle cosa lei debba fare per suo marito come affettività, attenzione e cura perché è una cosa che rientra nel suo intimo e che lei deve valutare. Aver cura di se stessi e avere il proprio spazio è sempre una ottima cosa ma cercare una risposta del genere " faccia tutto quello che vuole e si diverta" non credo sia la strada giusta da intraprendere. Accudire una persona malata è molto difficile e ci impegna emotivamente e fisicamente in misura enorme. Le suggerisco di rivolgervi entrambi e di comune accordo a uno psicologo per parlarne e insieme trovare gli strumenti per affrontare il momento. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve Ines. Suo marito sta vivendo un momento della vita delicato e di profonde trasformazioni. Il raggiungimento dei 70 anni inaugura una nuova fase della vita: la senilità che non tutti riescono a vivere in maniera armoniosa, complice anche il nostro substrato culturale. Siamo portati a pensare che in questo fase ci debba essere solo ed esclusivamente un declino: non si è più lavoratori attivi come prima, il corpo inizia a dare cenni di cedimento e anche la salute. Tuttavia non è questa la fine! Per provare ad aiutare suo marito potrebbe ad esempio ricordargli quante cose ancora si possono fare in questo tempo della vita, che resta vita solo se ci impegniamo a farlo. Potrebbe provare a farlo riflettere sul tempo non nella logica "quanto tempo mi resta", ma quanto tempo a disposizione ho ora che sono più libero per dedicarmi alle cose che veramente mi piacciono. E senza dubbio potrebbe invitarlo a riflettere sulla possibilità di vedere uno specialista che lo guidi in tale direzione. In merito alla sua second domanda, non credo che troverà nessuno che le dica che lei è un'egoista, tuttavia questo tarlo in qualche modo è presente dentro di lei, è ha fatto bene a dargli voce. I nostri, meravigliosi o non, partner non devono assorbire le nostre energie vitali, mai. Questo non farebbe altro che innescare delle dinamiche di relazioni tossiche.
Buongiorno, i dubbi che ha sono legittimi. Conviene parlarne con qualche psicoterapeuta a cui poter dare la sua fiducia.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Cara Ines, grazie per la condivisione, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, a volte la vita ci mette davanti situazioni nuove strane da affrontare . Fortunatamente lei ha trovato il potere di rimettersi in gioco per ridare un senso alla sua vita. Si dia la possibilità di avere un supporto psicologico per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentile Ines, comprendo molto bene la situazione che descrive, lavorando anche in ambito geriatrico con pazienti e loro familiari. La sua lettera è estremamente delicata e rispettosa verso suo marito ed anche verso se stessa, cosa questa estremamente importante quando si sta vicino ad una persona malata. Giustamente vorrebbe vederlo reagire diversamente alla malattia e alla perdita di ruolo. Sono due cose che minano fortemente una persona e ognuno reagisce secondo il proprio carattere e risorse che ha. Suo marito conosce la via del silenzio e della chiusura in se stesso. Lei è “ovviamente” la sua nemica, perché così succede. Il/la coniuge diventa la persona su cui scaricare tutta la rabbia, sapendo consciamente o meno, che comunque ti resterà vicino.
Credo che con questo attuale atteggiamento, suo marito non accetterebbe uno psicologo, quello che può valutare con il medico che lo segue è se avrebbe senso un supporto farmacologico. Dorme la notte suo marito? Ora non possiamo qui entrare troppo nei dettagli, ma potrebbe valutare un turn over di persone a casa (figli, nipotina, eventualmente amico/collega) che lo vengano a trovare. Non tutti insieme ovviamente e per poco tempo. Potrebbe anche rifiutare questo, chissà? Suo marito non è ancora anziano, magari è molto spaventato per l’intervento e può essere che dopo riacquisti parte del suo carattere. Venendo a lei, che è la caregiver principale, le posso assicurare che è importantissimo ritagliarsi degli spazi (palestra, mostra, parrucchiere, amiche ecc), possibilmente ogni giorno in modo da avere ore differenti di occupazione. Non solo non è egoistico, ma è altamente altruistico. Se si esaurisce lei, o si deprime, suo marito perde la figura dalla quale dipende in questo momento. Quindi il suo benessere di persona è anche quello di suo marito. Peraltro, se lei si nega degli spazi suoi, rischia di diventare insofferente e nervosa verso suo marito, cosa che oggi non è riuscendo a mantenere un buon equilibrio e un atteggiamento affettuoso. Eventualmente, se ne sente la necessità, può rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta specializzata in questo campo che la può supportare nei momenti difficili, aiutandola a trovare delle strategie di gestione. Io ci sono, se vuole. La saluto cordialmente e le faccio tanti auguri per tutto, dott.ssa Silvia Ragni
Credo che con questo attuale atteggiamento, suo marito non accetterebbe uno psicologo, quello che può valutare con il medico che lo segue è se avrebbe senso un supporto farmacologico. Dorme la notte suo marito? Ora non possiamo qui entrare troppo nei dettagli, ma potrebbe valutare un turn over di persone a casa (figli, nipotina, eventualmente amico/collega) che lo vengano a trovare. Non tutti insieme ovviamente e per poco tempo. Potrebbe anche rifiutare questo, chissà? Suo marito non è ancora anziano, magari è molto spaventato per l’intervento e può essere che dopo riacquisti parte del suo carattere. Venendo a lei, che è la caregiver principale, le posso assicurare che è importantissimo ritagliarsi degli spazi (palestra, mostra, parrucchiere, amiche ecc), possibilmente ogni giorno in modo da avere ore differenti di occupazione. Non solo non è egoistico, ma è altamente altruistico. Se si esaurisce lei, o si deprime, suo marito perde la figura dalla quale dipende in questo momento. Quindi il suo benessere di persona è anche quello di suo marito. Peraltro, se lei si nega degli spazi suoi, rischia di diventare insofferente e nervosa verso suo marito, cosa che oggi non è riuscendo a mantenere un buon equilibrio e un atteggiamento affettuoso. Eventualmente, se ne sente la necessità, può rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta specializzata in questo campo che la può supportare nei momenti difficili, aiutandola a trovare delle strategie di gestione. Io ci sono, se vuole. La saluto cordialmente e le faccio tanti auguri per tutto, dott.ssa Silvia Ragni
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Cara Ines, la sua situazione è sicuramente complessa e toccante, e la sua preoccupazione per il benessere di suo marito, così come il desiderio di prendersi cura di sé stessa, sono entrambi molto comprensibili.
Per quanto riguarda suo marito, la sua chiusura e il comportamento negativo nei suoi confronti potrebbero essere una reazione ai cambiamenti fisici e alle difficoltà che sta affrontando. La malattia cronica, i fallimenti lavorativi e la perdita di indipendenza possono influenzare profondamente il suo stato emotivo, portando a sentimenti di rabbia, tristezza e frustrazione, che poi vengono spesso sfogati sulle persone più vicine. Potrebbe essere utile cercare di coinvolgerlo in piccoli passi verso la ripresa, incoraggiandolo dolcemente e senza pressioni a fare attività piacevoli insieme, che possano distrarlo e aiutarlo a sentirsi meno isolato. Tuttavia, è importante riconoscere che lei non può costringerlo a fare cambiamenti, come smettere di fumare o adottare uno stile di vita più sano, se lui non è disposto a farlo.
Potrebbe anche valutare la possibilità di coinvolgere un professionista, come uno psicoterapeuta o un consulente, per aiutare suo marito a elaborare i sentimenti legati alla malattia e alla perdita di ruolo sociale. Se lui non accetta l'idea di vedere un terapeuta, potrebbe almeno cercare di parlare con il suo medico di fiducia, che potrebbe spiegargli con più efficacia le conseguenze del suo comportamento.
Per quanto riguarda lei, non è assolutamente egoista nel prendersi degli spazi per sé stessa. Anzi, è fondamentale che continui a coltivare il suo benessere fisico e mentale. Prendersi cura di sé stessa le permetterà di essere più forte e più presente per suo marito, senza sentirsi sopraffatta. La sua indipendenza e la sua serenità sono importanti, e non c'è nulla di sbagliato nel volersi dedicare ad attività che la fanno sentire viva e felice. Coltivare le sue passioni e prendere tempo per sé è una parte essenziale del prendersi cura di sé stessa e del mantenere un equilibrio sano nella sua vita, soprattutto in una situazione così difficile.
Le consiglio di continuare a mantenere questo equilibrio, cercando di essere presente e disponibile per suo marito, ma senza sacrificare il suo benessere. Il suo benessere personale è fondamentale anche per poter sostenere suo marito nel lungo periodo.
d.ssa Raileanu
Per quanto riguarda suo marito, la sua chiusura e il comportamento negativo nei suoi confronti potrebbero essere una reazione ai cambiamenti fisici e alle difficoltà che sta affrontando. La malattia cronica, i fallimenti lavorativi e la perdita di indipendenza possono influenzare profondamente il suo stato emotivo, portando a sentimenti di rabbia, tristezza e frustrazione, che poi vengono spesso sfogati sulle persone più vicine. Potrebbe essere utile cercare di coinvolgerlo in piccoli passi verso la ripresa, incoraggiandolo dolcemente e senza pressioni a fare attività piacevoli insieme, che possano distrarlo e aiutarlo a sentirsi meno isolato. Tuttavia, è importante riconoscere che lei non può costringerlo a fare cambiamenti, come smettere di fumare o adottare uno stile di vita più sano, se lui non è disposto a farlo.
Potrebbe anche valutare la possibilità di coinvolgere un professionista, come uno psicoterapeuta o un consulente, per aiutare suo marito a elaborare i sentimenti legati alla malattia e alla perdita di ruolo sociale. Se lui non accetta l'idea di vedere un terapeuta, potrebbe almeno cercare di parlare con il suo medico di fiducia, che potrebbe spiegargli con più efficacia le conseguenze del suo comportamento.
Per quanto riguarda lei, non è assolutamente egoista nel prendersi degli spazi per sé stessa. Anzi, è fondamentale che continui a coltivare il suo benessere fisico e mentale. Prendersi cura di sé stessa le permetterà di essere più forte e più presente per suo marito, senza sentirsi sopraffatta. La sua indipendenza e la sua serenità sono importanti, e non c'è nulla di sbagliato nel volersi dedicare ad attività che la fanno sentire viva e felice. Coltivare le sue passioni e prendere tempo per sé è una parte essenziale del prendersi cura di sé stessa e del mantenere un equilibrio sano nella sua vita, soprattutto in una situazione così difficile.
Le consiglio di continuare a mantenere questo equilibrio, cercando di essere presente e disponibile per suo marito, ma senza sacrificare il suo benessere. Il suo benessere personale è fondamentale anche per poter sostenere suo marito nel lungo periodo.
d.ssa Raileanu
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