Mio marito 55 anni, è emiplegico lato destra degli arti, dopo sanguinamento da aneurisma cerebrale,

8 risposte
Mio marito 55 anni, è emiplegico lato destra degli arti, dopo sanguinamento da aneurisma cerebrale, con successivi vasospasmi. Confusione cerebrale ecc. È stato operato e trattato d urgenza in terapia intensiva per un mese poi rianimazione x altro mese. È stato poi altri due. Mesi in reparto riabilitazione dove ha recuperato un tono muscolare e fatto progressi con logopedia e occupazionale. Ma non è più lo stesso. Non muove ancora gli arti. C'è possibilità che ritorni a muovere almeno l arto inferiore? E come testa, c'è margine di migliorare?
Buongiorno, per quanto riguarda il recupero degli arti, su questo può risponderle meglio un FKt e medico competente. Da un punto di vista logopedico è importante che continui la riabilitazione logopedica ma anche quella occupazionale. Se già il recupero si è evidenziato, vuol dire che ce ne possono essere ancora altri. Quindi margini di miglioramento assolutamente si, in questi primi mesi sopratutto. Resto a disposizione per altre info. Auguri a suo marito, a lei e ai suoi cari.

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buongiorno, chieda una valutazione a un fisiatra ,al neurologo che lo ha seguito , per quanto riguarda la logoterapia, continui a farlo lavorare, margini di miglioramento potrebbero essercene ancora, data anche la sua età. auguri e saluti
Salve, i primi mesi di riabilitazione sono i più importanti e quelli in cui il margine di miglioramento è più ampio. Suo marito è ancora nel pieno della riabilitazione, il consiglio è quello di proseguire con costanza. Ovviamente non conoscendo bene la sua cartella clinica non posso dirle di più però la giovane età di suo marito è sicuramente un fattore positivo. Saluti.
Gentile signora, vista l'emiplegia destra deduco che suo marito ha avuto una lesione nell'emisfero sinistro e probabilmente insieme al danno motorio residua una afasia. Non è la testa che non funziona, anche se è difficile crederlo suo marito è lo stesso di prima, con le sue idee, la sua cultura e la sua personalità. probabilmente il danno del linguaggio lo rende confuso, e nella relativa possibilità di comunicare i suoi pensieri e i suoi stati d'animo. Quando si rivolge a lui lo faccia con domande che abbiano come risposta un si o un no, questo lo aiuterà molto. Parli poco con frasi chiare, e provi a farlo copiare con un pennarello. Suo marito è giovane, senz'altro ci sono margini di recupero, coraggio
Buonasera, come dicevano i colleghi prima, per quanto riguarda gli arti si rivolga ad un FKT.
Le consiglio di continuare sempre con la logopedia, magari attivando l’assistenza domiciliare.
La stimolazione continua da parte di uno specialista potrebbe risultare utile e con ulteriori margini di miglioramento.
Saluti
Dott. Palma
Buongiorno,
per l'ambito motorio è bene rivolgersi ad un fisiatra e a un neurologo.
L'esperienza di questi anni mi ha permesso di assistere a recuperi insperati laddove la famiglia si è attivata per una sollecitazione costante del suo caro insieme all'apporto di un logopedista con terapie domiciliari.
La giovane età di suo marito è un fattore fondamentale per la riorganizzazione delle sue sinapsi attraverso la stimolazione.
le consiglio la lettura di due libri che portebbero esserle utili per meglio capire le dinamiche di recupero del cervello di suo marito.
"Il Cervello Infinito" e Garigioni del Cervello" di Norman Doidge, edizioni Ponte alle Grazie.
sono testi comprensibili anche dai non addetti ai lavori, il primo parla delle nuove frontiere della riabilitazione in modo semplice e divulgativo, il secondo racconta i pazienti che hanno scoperto metodi per superare le loro malattie ed i loro Handicap.
Cordiali saluti.
Prof. Consorti.
Buongiorno signora,per quanto riguarda il recupero dell'arto ovviamente un neurologo ed un fisioterapista potranno darle maggiori informazioni.Che suo marito sia confuso è normale,oltre tutto le difficoltà nel comunicare aggravano questo stato.Si deve rivolgere ad un logopedista che provvederà a fare una valutazione approfondita per poi iniziare a lavorare sugli obiettivi fissati.Le consiglio vivamente di continuare a trattare suo marito come prima e di favorire il più possibile le sue autonomie personali,come mangiare,vestirsi/svestirsi e lavarsi da solo per quanto sia possibile così da evitare che si lasci andare e che continui a sentirsi in grado di pensare a se stesso.
Gentile signora,
la riabilitazione in seguito ad una emorragia cerebrale incontra solitamente il maggior numero di risultati dopo le prime settimane o, in genere, entro i 6 mesi dall’evento.
Tuttavia, I migliorarmi delle funzioni colpite sono sempre possibili, soprattutto se il paziente e i caregiver sono motivati e disposti a trasportare il trattamento logopedico (legato al linguaggio e alle funzioni cognitive intaccate) nel quotidiano.
Consiglio dunque di rivolgersi ad un logopedista che potrà effettuare una valutazione dettagliata per l’impostazione di un intervento volto al recupero del maggior numero di funzioni residue
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Cordialmente
Alba Majolo

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