mio figlio di 30 anni mi spia quando sono in bagno. Perché?

20 risposte
mio figlio di 30 anni mi spia quando sono in bagno. Perché?
Salve, la sua domanda è così breve e senza altri particolari, che è difficile darle un qualsiasi tipo di risposta. Innanzi tutto, lei è un uomo o una donna? Senza altri elementi le posso solo dire genericamente di provare a parlare con suo figlio. Non accusandolo o rimproverandolo, ma semplicemente come la ricerca di un'informazione. Se le dà una risposta, torni a scriverci con più particolari. Cordialmente dott.ssa Silvia Ragni

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Buongiorno.
Difficile rispondere ad una domanda del genere, si rischia di semplificare e banalizzare.
Meglio parlarne in modo più protetto e diretto, per esempio tramite un colloquio online.
Gentile utente, per risponderle sarebbero necessarie maggiori informazioni.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno,
ha provato a chiederlo a lui?
Dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno, non è facile dare una risposta alla tua domanda, però posso provare a evidenziare alcune spiegazioni a questi comportamenti inusuali per una uomo di 30 anni. A volte, nei rapporti familiari, soprattutto in quelli tra genitori e figli adulti, può esserci una difficoltà a stabilire confini chiari. Se tuo figlio ha difficoltà a differenziarsi da te come individuo autonomo, potrebbe manifestare comportamenti inappropriati come quello che hai descritto. In questo caso, potrebbe essere utile lavorare su questi confini e sulla sua capacità di sviluppare una propria identità separata. Se il comportamento di tuo figlio sembra essere ripetitivo o accompagnato da un senso di disagio, potrebbe trattarsi di un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o di un'altra forma di ansia. Questi disturbi possono spingere le persone a compiere azioni che sanno essere inappropriate o non necessarie, ma che non riescono a controllare a causa dell'ansia che queste azioni temporaneamente alleviano. In questo caso, una valutazione psicologica potrebbe aiutare a determinare se questo è il caso e a trovare un trattamento adeguato. In alcuni casi, comportamenti inappropriati come questo possono essere legati a traumi passati o a esperienze negative, che potrebbero aver compromesso la capacità di tuo figlio di gestire correttamente le proprie emozioni e impulsi. Se c’è stato un trauma, potrebbe essere necessario un supporto terapeutico specifico per affrontarlo. Ti consiglio, perciò, di rivolgerti ad un professionista, e ancor prima, se te la sentissi, di parlarne con tuo figlio, avvicinandoti a lui con empatia, chiedendogli cosa sta succedendo e se c'è qualcosa di cui vorrebbe parlare. È importante evitare di accusarlo o di farlo sentire giudicato, poiché questo potrebbe farlo chiudere o negare il problema.
Cordialità, Dott. Gianluca Zazzi
Salve, così raccontata é difficile rispondere.
Per esempio, cose su come mai suo figlio a 30 anni vive ancora in casa o che tipo di rapporto avete, sono piccole informazioni indiziarie utili.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, mancano dati molto importanti a quanto scrive. Lei è un uomo o una donna. Quindi suo figlio sta spiando il padre o la madre? Molte altre questioni sono fondamentali ma decisamente vanno esposte all'interno di un colloquio psicologico. Non esiti a contattare me o un collega per approfondire questo suo vissuto.
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Buongiorno, credo sia imprudente e scorretto rispondere con così pochi elementi (ad esempio sarebbe utile capire con quale frequenza accade, da quanto tempo e molte altre cose relative a suo figlio ed al vostro rapporto). Se vuole può contattarmi in privato oppure le suggerisco di rivolgersi ad un collega della sua zona ed approfondire con lui la questione. Sono disponibile anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Capisco che questa situazione possa essere molto preoccupante e confusa per lei. È importante chiarire che, senza ulteriori informazioni e senza conoscere il contesto completo, è impossibile fornire una risposta esaustiva e precisa. Le seguenti sono solo speculazioni e supposizioni che non hanno un vero fondamento.
Il comportamento di Suo figlio potrebbe derivare da una mancanza di comprensione o rispetto dei confini personali, forse legata a dinamiche familiari passate o presenti. Potrebbe anche essere mosso da curiosità o da una preoccupazione eccessiva per il suo benessere. In alcuni casi, potrebbero esserci sottostanti fattori psicologici o comportamentali che influenzano il suo comportamento, come ad esempio ansia, che potrebbero richiedere attenzione professionale.
Inoltre, potrebbe esserci qualcosa nella vostra relazione che contribuisce a questo comportamento, come cambiamenti recenti o tensioni. In alcuni casi, le persone possono cercare di esercitare un controllo sugli altri, segnalando problemi più profondi che necessitano di essere affrontati.
Le consiglierei di parlare apertamente con suo figlio riguardo a questo comportamento, esprimendo come la fa sentire e cercando di capire le sue motivazioni. Se la situazione persiste o le causa disagio significativo, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale per un supporto più approfondito.
Dott Andrea Boggero
Buongiorno Gentile Utente, capisco che questa situazione possa essere molto preoccupante e difficile da affrontare. È naturale chiedersi perché suo figlio si comporti in questo modo, sicuramente servirebbero ulteriori informazioni per una spiegazione più accurata, per cui le seguenti saranno solo ipotesi, che potrebbero variare a seconda del contesto e della personalità di suo figlio. Alcuni aspetti che potrebbero essere considerati sono:
- Curiosità o confusione emotiva: Anche se a 30 anni ci si aspetta un certo grado di maturità, potrebbe esserci una componente di curiosità malsana o una confusione emotiva che spinge suo figlio a comportarsi in questo modo. Potrebbe trattarsi di un comportamento compulsivo o legato a difficoltà nel gestire le proprie emozioni o impulsi.
- Problemi di confini e rispetto: Questo comportamento potrebbe indicare una difficoltà nel rispettare i confini personali e potrebbe riflettere una mancanza di comprensione o rispetto delle norme sociali e familiari. Potrebbe essere utile esplorare se ci sono stati altri segnali di difficoltà nel mantenere i confini appropriati in altre aree della vita di suo figlio.
- Segnale di un disagio più profondo: In alcuni casi, comportamenti come questo potrebbero essere sintomi di un disagio psicologico più profondo. Potrebbe trattarsi di ansia, stress, o anche di una condizione psicologica che richiede attenzione professionale.

Di fronte a una situazione come questa, è fondamentale agire in modo attento e protettivo. Ecco alcuni passi che potrebbe considerare:
1) Affrontare la questione: È importante che parli con suo figlio in modo diretto, esprimendo chiaramente il suo disagio e la sua preoccupazione per il suo comportamento. Potrebbe chiedergli perché si comporta in questo modo e cercare di capire se c'è qualcosa che lo turba o lo preoccupa.
2) Stabilire confini chiari: Potrebbe essere utile ribadire con fermezza i confini personali e spiegare chiaramente che questo comportamento non è accettabile. È importante che suo figlio comprenda la gravità della situazione e le conseguenze di un comportamento del genere.
- 3) Consultare un professionista: Dato che questo comportamento è insolito e potenzialmente sintomatico di un problema più profondo, potrebbe essere utile coinvolgere un professionista della salute mentale. Un terapeuta potrebbe aiutare suo figlio a esplorare le motivazioni dietro il suo comportamento e a lavorare su eventuali problemi sottostanti.

Infine, le consiglio di prendersi cura anche del proprio benessere emotivo in questa situazione, cercando supporto se necessario, e di non esitare a cercare aiuto professionale per garantire che suo figlio riceva l'assistenza di cui potrebbe aver bisogno.

Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Buongiorno il suo racconto è molto breve e non è facile poter darle una risposta..la cosa che mi sento di consigliarle è quella di parlare direttamente con suo figlio provando a spiegarle la sua sensazione.
Cordiali saluti.Dr.ssa Versari Debora.
Non potrei risponderle in chat, non ci sono sufficienti elementi.
La invito a contattarmi, anche online
Cordialità
Gentilissima, purtroppo con i pochi elementi forniti è davvero difficile darle una risposta! se ha necessità di approfondire, non esiti a contattarmi!
cordiali saluti
AV
Secondo Lei cosa lo spinge a farlo? Quanti anni ha? Lo fa per curiosità oppure per altre ragioni? Lo ha sempre fatto o ha iniziato recentemente? Che tipo di rapporto avete? Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentilissimo/a utente, purtroppo ci sono insufficienti informazioni per rispondere adeguatamente alla sua richiesta. La invito a contattarmi per un aiuto adeguato alla sua richiesta.
Se necessario, ricevo anche online.
Cordiali saluti, dott.ssa Morandi Chiara
Buongiorno, è difficile rispondere a questa domanda senza semplificare e banalizzare. Le consiglio di iniziare con il dialogo chiedendo direttamente a lui. Se volesse approfondire le consiglio di prenotare un colloquio anche in modalità online.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Paviglianiti
Buongiorno quanti anni ha suo figlio? l'età può essere utile per valutare le motivazioni: curiosità e interesse o devianza e patologia? le consiglio di approfondire con un esperto in sede di colloquio in modo da chiarire tutti gli aspetti necessari per formulare una ipotesi. sono a disposizione per necessità. Dott.ssa Anna Verrino
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Gentile utente,
il quesito posto è privo di dettagli: è molto complesso poterle dare una risposta esaustiva.
Se lo ritiene necessario può approfondire la questione con un esperto.
Buongiorno gentile utente,
Intanto grazie per aver posto il quesito ed essersi aperta/o nel porre la domanda. Tuttavia, sarebbero necessari alcune informazioni che possano aiutare a comprendere meglio la situazione che, posta così, risulta impossibile analizzare. Come ad esempio, lei è il padre o la madre? Che relazione c'è tra voi? La coppia genitoriale è separata o unita? Ed altre informazioni.
In linea generale, presumo che la strada maestra da percorrere sia quella del dialogo aperto con suo figlio. Cercando di avere un atteggiamento rassicurante senza forma di giudizio.
Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e/o per un supporto per lei o suo figlio.
Cordialmente,
Dott.ssa Silvia Suppa
Gentile utente, è comprensibile sentirsi confusi e preoccupati rispetto a questa situazione.
Il comportamento di suo figlio potrebbe essere dovuto a diversi fattori.
Potrebbe essere legato a difficoltà emotive e/o relazionali se suo figlio sta attraversando un periodo di sofferenza o di stress. Potrebbe "spiarla" per un bisogno di vicinanza affettiva?
Oppure potrebbe trattarsi di un comportamento impulsivo che non riesce a controllare (magari connesso a problemi psicologici o emotivi non affrontati).
Potrebbe trattarsi di una difficoltà nel comprendere i confini e il rispetto della privacy famigliare (in passato, quando suo figlio era più piccolo aveva chiaro il concetto di privacy?Il concetto di privacy era stabilito?).
Infine, alcune persone, tendono a "controllare" ciò che accade intorno a loro (anche invadendo la privacy di altre persone, come un genitore) per sentirsi più "sicuri".
Mi rendo conto che le possibili ipotesi avanzate non sono esaustive; sarebbe importante analizzare l'intero sistema famigliare e le dinamiche sottese per comprendere a pieno il comportamento di suo figlio.

In questa situazione è importante affrontare il problema con comunicazione aperta e onesta; parlando con suo figlio senza giudicare il suo comportamento, ma chiarendo il disagio che le provoca.
Se il comportamento persiste o se si evidenziano altri segnali che indicano un problema più profondo, potrebbe essere utile considerare l'opzione di consultare un professionista, come uno psicologo.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Margherita Raffaelli

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